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Autore: alessi828    12/04/2011    1 recensioni
Bella vive a Jacksonville, la sua vita gira intorno ai suoi figli ,alla sua famiglia e il lavoro,finchè un giorno la sua quotidianità viene spezzata da un evento come una malattia,che colpirà uno dei suoi figli..cosi da cambiarle per sempre la vita..la storia continua con la vita dei tre gemelli ormai adolescenti tra amori,colpi di scena e litigi.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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"Ethan!Ethan!Ethan!Ethan!Ethan!Ethaaaaan!"Urlò un piccolo tornado venendomi incontro aggrappandosi alle mie gambe e bagnandomi tutti i pantaloni.
"Ehi puffo!ma che combini?"Le chiesi prendendola in bracco e stringendola a me,ridendo.
"Che bello che sei venuto!"Urlò sritolandomi il collo.
"Cecily ma dove sei fin- oh  ciao Ethan..ora si spiega tutto."Dichiarò la madre di Nicole,coprendosi la  bocca con le mani per non far vedere che rideva.Cecily è la sorellina più piccola Nicole,ha sei anni ed è la bambina più bella del mondo.
E' una vera forza della natura,è furbetta ma tremendamente dolce.
"Io vado a prendere la mia roba."Disse Nicole lasciandomi solo,non avevamo ancora parlato,e non credo lo avremmo fatto molto presto.
"Salve Sarah."Salutai educatamente la madre di Nicole,anche lei è una bellisima donna,non dimostra la sua vera età,ma è anche una persona molto curata e raffinata,per non parlare dei bellissimi occhi azzurri,identici a quelli della figlia più piccola.
"Stavamo per lavarci quando è shizzata fuori dal bagno urlando,pensavo avesse visto un insetto o qualcosa del genere invece eri tu."Disse continuando a ridere.
"E' sempre bello avere un benvenuto così caloroso."Dissi mentre sentivo la piccola annusarmi e ridere.
"Sei sempre il benvenuto lo sai."Mi disse andando a ripondere al telefono che da qualche istante suonava.
"No no..per favore."Mi implorò perchè la stavo posando a terra.
"Ma puffo come faccio a vedere quanto bella sei diventata?"Le dissi sperando che mi lasciasse il collo.
"Non sei più venuto a trovarmi.."Notò lasciandomi il collo lentamente e mettendo un dolcissimo broncio simile a quello che fa spesso mia sorella ancor oggi,dieci anni più grande.
"Lo so..ma sono qui ora no?sei diventata grandissima!"Le dissi scompigliandole i lunghi capelli biondi facendole fare un verso di disapprovazione.
"Non grugnire pulce."Disse Nicole scendendo dalle scale e rubandole un bacio e sciogliendole i capelli.Erano bellissime insieme,Cecily adorava la sorella,e questo amore era ricambiato in pieno.
"No..Nikki!!Ethan!"Si lamentò con la sorella la piccola e poi venne verso di me e mi abbracciò le gambe.Conosco bene Cecily perchè spesso ho fatto compagnia a Nicole quando le doveva fare da baby sitter ,prima di Cris e tutto il resto e comunque io e la piccola abbiamo avuto modo di stare molto insieme e devo ammettere che mi ci sono affezzionato incredibilmente.
"Mamma!Dove hai messo le scarpe grigie?"Urlò la ragazza affianco a me immergendosi nella scarpiera stracolma.
"Nicole quante volte ti devo dire di non urlare??"Dichirò arrabbiata Sarah comparendo ancora con il cordless in mano.
"Lo so mamma scusa.Ma ora gentilmente potresti dirmi dove sono le mie scarpe?Ethan non può aspettare ore.non credi?"Mi usò come scusa addolcendo la voce per ammaliare la madre.
"Io non ho fretta."Dissi in parte sinceramente,non avveo impegni ma c'era la mia famiglia a casa e mi avrebbe fatto piacere stare un pò con loro,anche se spesso e volentieri non sopporto queste rimpatriate,ma la mia famiglia le fa di continuo.
"Non vai gia via vero?"Mi domandò la piccola con aria speranziosa.
"Tra poco,ma vengo presto a trovarti,ora che ci penso..domani dovrebbe venire tom da noi a pranzo,ti va di venire?ti ricordi di tom giusto?"Le chiesi abbassandomi sulle ginocchia e accarezzandole la schiena mentre lei annuiva con la testa.
"Sempre la mamma è daccordo."Affermai alzando la testa verso la madre che annuiva sorridendo.
"Così potrai stare anche con Cris."Le disse la sorella mettendo tutte le sue cose in un borsone.
"Tu verrai a giocare con noi, non è vero?"Mi domandò girandosi verso di me,Cecily e stinandosi i capelli con una manina.
"Certo che giocherò con voi"Dissi abbracciandola per salutarla,rincambiò forte il mio abbraccio ,è una bambina fantastica e l'adoro da impazzire.
"Anche io e Cris verremo."Aggiunse Nicole,mentre le dava un bacio,ma la piccola non disse niente.
"A presto Sarah mi saluti suo marito e Carter."Salutai la madre di Nicole e aprii la porta subito dopo alcune raccomandazioni relative alla festa e alla puntualità di domani in chiesa.Carter è l'altro fratello di Nicole,è un ragazzino autistico e passa parecchio del suo tempo in un istituto, una specie di collage,torna dalla sua famiglia ogni weekend e Sarah va a trovarlo alcune volte alla settimana.Dista pochi chilometri da casa loro,penso abbiano scelto questa soluzione per il bene della famiglia,e per alcuni episodi di violenza che ha provocato il fratello di Nicole in una scuola,ma Carter è un ragazzo buono e sveglio,l'ho incontrato solo poche volte,e anche se non ama gli sconosciuti,e non mi ha accolto nei migliori dei modi,alla fine siamo a dati daccordo,ma è passato moltissimo tempo dall'ultima volta che l'ho visto,e ora che ci penso non so il motivo.
La famiglia di Nicole è molto religiosa,i genitori sono persone gentilissime e che non esitano un minuto ad aiutarti in caso di necessità,e stanno cercando di tramandare il loro modo di essere ai figli,e devo ammettere che sotto alcuni aspetti,ci stanno riusciendo.
"Grazie per averla invitata domani."Disse Nicole poco prima di salire in moto,ma come risposta da me,ottenne solo un cenno con la testa.

"Ehi sorellina."Dissi bussando alla porta, ma entrando subito in camera di mia sorella ,che è posizionata proprio davanti alla mia.La trovai seduta sul suo letto,con le cuffie nelle orecchie e uno dei migliardi cuscini sparsi per la camera, stretto al petto.
"Ehi."Dissi accarezzandole i capelli facendola cosi aprire i suo meravigliosi occhi blu.
"Dimmi."Si tolse anche l'alta cuffia e spense l'i-pod.
"Sono andati via tutti."La informai sorridendole.
"Bene."Disse solamente mettendosi a sedere.
Non è da mia sorella questo muso il giorno del nostro compleanno.
"Che ti prende?"Le chiesi sedendomi vicino a lei sul letto e abbracciandola.
"Niente,solo stanchezza."Mi disse accoccolandosi al mio petto e restammo in silenzio per alcuni istanti.
"E' per Derek."Mi disse ad un certo punto e mi sorpresi per questa affermazione.
"Cosa ha fatto?"Chiesi confuso e curioso.
"Niente,cioè,voglio dire,mi è capitata una nostra foto sotto mano e...mi manca Eth!"Disse alzandosi in piedi e mettendo a posto delle carte.Vidi un pezzo di carta che usciva da sotto il cuuscino e lo tirai fuori scovando la foto di loro due insieme,mi ricordo di quella foto,era a un ricevimento che spesso i nostri genitori fanno con persone di jaksonville,erano insiem da pochi mesi su quella foto,ed erano visibilmente felici,ignari di quello che sarebbe successo dopo.
"E' solo un idiota.non è vero?"Mi chiese girandosi verso di me e piegando più volte una sciarpa.
"Charlotte io."Iniziai ma mi interruppe subito.
"Ho solo bisogno che tu me lo dica."Disse sedendosi sul bordo del letto,mentre sospiravo rassegnato.
"E' un' idiota."Dissi sorridendole e contagiandola visto che ricambiò.
"Allora.vuoi il tuo regalo?"Le chiesi sperando di tirarla su di morale,e cosi fu,visto che le brillarono gli occhi.
"Dovremmo andare da Cris."Pensò lei tra sè.
"E' uscito con Nicole."Dissi freddo e contemporaneamente suonò il campanello,mia sorella mi fissò e quello sguardo voleva poter dire solo una cosa.
"Vado io."Affermai leggendo il suo sguardo da cucciolo bastonato e dirigendomi verso la porta al piano terra.
"Ehi Ethan."Mi fermò mia sorella facendomi tornare indietro.
"Grazie."Mi disse guardandomi e sorridendomi sinceramente sollevata..
"Quando vuoi."Dissi avviandomi verso il piano terra fischiettando.
"Ciao."Salutarono calorosamente Heidi e Annie,le migliori amiche di mia sorella,entrando dentro casa.
"Ragazze.Charlie è di sopra."Dissi a modi saluto e richiudendo la porta.
"Grazie."Disse Annie iniziando a salire le scale,non curandosi che la sua amica era ferma davanti a me invece.
"Come stai?"Le chiesi avviandomi verso la cucina.
"Bene.tu?"Chiese sedendosi su uno sgabello e togliendosi la leggera giacca,rimandendo cosi in canottiera.
"Oggi è il mio compleanno ed è sabato...Meglio di cosi."Dissi leggermente ironico,ma appoggiandomi al lavandino incrociando le braccia e le caviglie e osservandola.
"Sei molto bello oggi."Mi disse sorridendomi appena, ma continuando a osservarmi.
Heidi è stata la prima ragazza con cui abbia avuto delle esperienze,è dolce,simpatica,straordinariamente bella, piacevole e ha sofferto molto nella sua vita a causa dei genitori,è praticamente perfetta,ma non è Nicole,io ho avuto un colpo di fulmine con quella ragazza,me ne sono reso conto questa mattina,ma non è corrisposto,lei vuole mio fratello,non me.
"Anche tu."Le feci questo complimento sincero avvicinandomi a lei.
"Ho saputo delle cose che-"Iniziò a spiegarmi ma sapevo di cosa voleva parlare quindi la bloccai subito.
"Tutte palle."Dissi onestamente,appoggiandomi con i gomiti al ripiano in marmo dove dalla parte opposta lei sedeva.
"Non vorrei che tu pensassi che io abbia-"Iniziò nuovamente,ma la fermai ancora.
"Lo so che non lo faresti mai,lo so."Dissi osservando la sua faccia mutare da preoccupata a serena.
"E' da un po che non stiamo insieme."Mi disse lei sporgendosi verso di me dandomi un dolce bacio sulla guancia.
"Già."Dissi solamente,mentre sentivo delle voci provenire dall'ingresso.
"Emozionato per questa sera?"Mi chiese sorridendo e girandosi verso la porta poichè mio fratello e Nicole hanno fatto la loro comparsa.
"Cris.Ti trovo benissimo."Disse la ragazza davanti a me andando ad abbracciarlo calorosamente.
"Grazie.Tu come stai?"Rincambiò l'abbraccio e le sorrise amichevolmente.
"Benissimo.Facevo due chiacchiere con Ethan."Disse ritornando a sedersi dopo averlo abbracciato una seconda volta.
"Solo parlare?'"Disse malizioso mio fratello,facendoci sorridere,l'unica che non sorrise fu Nicole. Non le piace giocare?Ora mi stavo innervosendo.
"Segreto."Disse Heidi sorridendo furbetta.
"Siete sempre stati molto bene insieme."Disse lui prendendosi una bottiglietta d'acqua dal frigo e bevendo.
"Mai quanto te e Nicole,siete bellissimi."Dichiarò guardandolo attentamente.
"Non mi piacciono questi discorsi."Affermò Nicole appoggiandosi al muro e guardando Cris bere.
"Va bene va bene,non ti scaldare.Mi presti la tua macchina fotografica quaesta sera?Voglio fare moltissime foto."Le chiese innocentemente Heidi,anche se sapeva che sarebbe stato impossibile,Nicole teneva troppo alla sua macchina fotografica per prestarla.
Infatti la risposta dell'amica fu un'occhiataccia e Cris quasi non si strozzò con l'acqua dal ridere.
"Ehi fratello,fai attenzione."Dissi battendogli qualche colpo sulla schiena, mentre continuava a ridere.
"Cosa ce di buffo?"Chiesi confuso.
"Niente,una cosa tra me Nicole."Disse guardando la sua fidanzata che si era preoccupata e sorridendole rassicurandola.Certo,loro avevano le loro cose.Ero geloso forse?Un pochino.
" Ok,noi ragazze andiamo a farci belle per quaesta sera.Scommetto ci sarà da divertirsi.Andiami Nikki."Disse Heidi prendendo l'amica per mano e dopo un breve bacio tra i piccioncini,le due scomparvero dalla cucina.
"Quindi tu e Heidi..."Lasciò apposta la frase in sospeso.
"Più o meno,sono un po confuso ultimamente."Precisai sedendomi pesantemente sulla sedia.
"Lo so,me lo ha detto nicole."Mi informò sedendosi davanti a me.
"Cosa ti ha detto?"Chiesi stupito.Avevano parlato di me?
"Niente,solo che sei strano ultimamente.Non che non l'abbia notato da solo comunque."Disse scrutandomi attenatamente.
"Non è niente.allora che vuoi fare il giorno del nostro sedicesimo compleanno?"Chiesi ricordando i magnifici compleanni che i nostri genitori ci avevano organizzato da piccoli,gonfiabili,giostre,clown,giocolieri,dolci di tutti i tipi e i regali che sognavamo.
"Non saprei,avrei voglia dei go kart"Ammise con gli occhi brillanti e un sorriso a 42 denti.
" E go kart siano."Dissi prendendo le chiavi della moto e due caschi.Un pomeriggio tra noi ci avrebbe fatto bene,mi sono sempre divertito con mio fratello quando passavamo molto tempo insieme,e forse mi avrebbe schiarito le idee una volta per tutte.

"E' stato fortissimo,abbiamo fatto 12 giri!Non abbiamo più un centesimo!"Urlò Cris scendendo dalla moto e entrando in casa seguito da me,felicissimo del pomeriggio passato insieme.
"Già,mi sa che non avremmo piu paghette per un anno."Dissi chiudendomi la porta alle spalle e togliendomi le scarpe.
"Siamo in ritardo per la festa Chalie ci uccid-"Disse mio fratello per poi bloccarsi all'entrata del salotto poichè i miei genitori,mia sorella e le sue amiche preparati per la festa, erano radunati attorno al tavolo.
"Non solo tua sorella."Disse seria mia madre alzandosi in piedi e correndo ad abbracciare Cris.Che cosa succedeva?
"Dove siete stati?"Urlò avvicinandosi a me,seguita da mio padre che cercava di tenerla calma.
"Alla pista di go kart."Dissi non capendo perchè si comportava cosi.
"Alla pista di go Kart"Scimmiottò la mia voce,sconvolgendomi,ma che le prendeva?
"Che succede?" hiesi a mio padre che mi guardava serio.
"Tutto questo tempo?Non potevate avvertire?Mio Dio Ethan!Ci siamo preoccupati per Cris,chissà cosa poteva succedere.Sei un incosciente."Mi urlò in faccia nonostante fossi molto piu alto di lei,e non curandosi della mia domanda.
"Mamma noi.."Tentò di spiegare mio fratello ma lei lo femò con un gesto della mano guardando ancora me,fisso negli occhi.
"Non volevamo fare tardi,e non è successo niente come vedi."Dissi arrabbiato,questa giornata era iniziata male e stava solo peggiotrando.
"Ma poteva succedere,siete minorenni.Hai sempre avvertito Ethan.Sempre.Come pensi mi sia sentita quando sono tornata e nessuno sapeva dove eravate?Quando di solito cosi non è?E non rispondevi neanche al cellulare.Sei un irresponsabile."Continuò arrabbiata a prendersela solo con me ovviamente,Cris era maleato non poteva avere colpe,perchè prendersela con lui.poteva succedere qualcosa a cris,non a me ovviamente.
"Ma perchè te la prendi cosi tanto?Non è successo niente accidenti."Dissi mettendomi le mani tra i capelli.
"Ethan,eravamo tutti in pensiero."Aggiuse mio padre,come se non avessi capito.
"Ci siamo solo andati a divertire,non abbiamo fatto niente di male."Precisai arrabbiato e triste per l'eccessiva reazione di mia madre.
"Tuo fratello è malato!Ai go Kart?è pericoloso!Ma ti rendi con Edward?"Domandò a mio padre facendo anche lei lo stesso gesto che avevo fatto io poco prima,mettere le mai tra i capelli.
"Stai esagerando."Dissi guardandola con rabbia e serietà.
"Non credo proprio,non abbiamo più niente da dirci."Disse uscendo dal salotto.
"Perchè ve la prendete tutti solo con me?"Chiesi a mio padre che fissava il vuoto con aria pensierosa.
"Si fidava ciecamente di te e della tua maturità,Ethan,come me del resto,aveva paura fosse successo qualcosa di brutto ed è andata subito nel panico,potresti capirla."Mi spiegò ma io non volevo stare a sentirlo.
"Sono stanco si capire,basta."Dissi dando uno sguardo a Nicole che mi guardava tristemente e poi dando le spelle a tutti,per andare chiudermi in camera mia.
Bene,la giornata non poteva che andare peggio.Ora manca solo la festa.
  
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