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Autore: Alexiel Mihawk    12/04/2011    5 recensioni
Non la senti arrivare, la morte. Ti colpisce e basta, striscia alle spalle e ridendo ti porta via con sé. È strano pensare che la vita possa cambiare così in fretta, un fascio di luce verde ed è tutto finito, ma in fondo cosa dura per sempre? Prima classificata al Sound&Music contest
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Nick: Alexiel Mihawk
Titolo: Rose al veleno.
Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Pairing: Draco/Hermione
Rating: verde
Genere: drammatico, nonsense, malinconico, sentimentale
Avvertimenti: deathfic, angst, what if…
Intro: I loved you my Lady, Though in your grave you lie, I'll always be with you, This rose will never die.

Cosa stai preparando Draco?
Veleno mezzosangue, solo veleno.

Canzone scelta: My Lady D’Arbanvill – Cat Stevens
NdA: Se devo essere sincera non so da dove sia venuta fuori questa flash, il fatto è che ho dovuto riscrivere la storia per il contest dopo il decesso del mio pc ed è venuto fuori qualcosa di completamente diverso (sono passata da Kingsley a questi due e da Once more with feeling a Cat Stevens); mi rendo conto che il tono vagamente nonsense non aiuta a chiarire il contenuto però, bene o male, la storia è abbastanza lineare, Draco e Hermione e un po’ di sano angst Natalizio. Le ripetizioni sono volute per rendere la storia più incalzante e ritmica, insomma, si tratta di una scelta stilistica. Detto ciò, buona lettura.

Questa storia si è classificata prima al Sound&Music Contest indetto da Piperina, Elyl e Remvsg. Ringrazio tutte e tre le autrici a cui mando un grandissimo abbraccio.


Rose al veleno.
My lady d’Arbanville.

 

 

Non la senti arrivare, la morte. Ti colpisce e basta, striscia alle spalle e ridendo ti porta via con sé. È strano pensare che la vita possa cambiare così in fretta, un fascio di luce verde ed è tutto finito, ma in fondo cosa dura per sempre?
Forse, per un attimo, avevi davvero pensato che saresti cambiato per lei, che sarebbe cambiato tutto. Che illuso. La verità, Draco, è che non cambierà mai niente e tu continuerai ad essere quello che sei, un vigliacco, uno sciocco che non è riuscito a salvare la donna che amava se non ingannandola fino alla fine.


Ho pensato che potesse farti piacere, oggi era il tuo compleanno.
Una rosa? Draco è bellissima, grazie.
No sciocca, quella è una rosa perenne, la sua vita è legata alle nostre.
Quindi non sfiorirà mai?
Qualcosa del genere…

Passi una mano sul suo volto esangue, freddo come il ghiaccio, privo di qualsiasi alito di vita; non avevi mai toccato un cadavere prima. Ti rendi conto, forse per la prima volta, di come sia facile per te, per voi, uccidere con un semplice incantesimo; solo due parole e poi tutto finisce.
Avada.
Solo due parole e il nemico è sconfitto, non lo senti nemmeno, non te ne accorgi neanche; non c’è sangue, non c’è contatto alcuno. Come se non fossi mai stato lì. Come se non fosse mai esistito. Com’è facile.
Kedavra.
I suoi capelli sciolti sfiorano il tuo corpo caldo, sfiorano lo sfregio nero sul tuo braccio; hai sempre negato che esistesse, l’hai sempre nascosto, occultato con la magia. Povera piccola Griffyndor, fidarsi in questo modo del serpente, che stolta! Le passi un dito sulle labbra, com’erano rosse, com’erano gonfie di baci e che dolce suono ovattato ne usciva quando facevate l’amore.
Era davvero amore?
Scostati, scostati con orrore. Sai che non avresti nemmeno il diritto di posare il tuo sguardo su di lei. Lei che credeva in te, lei che aveva fiducia, che voleva salvarti. Non è riuscita a salvare nemmeno sé stessa. E ora giace là, su quel letto sfatto tra i petali neri di una rosa appassita, un po’ come la tua anima, Draco. I suoi capelli sparpagliati ovunque tra le lenzuola verdi e i suoi occhi –  non le hai chiuso gli occhi, come hai potuto dimenticartene? – i suoi occhi ancora ti fissano e tu leggi la delusione, percepisci la sorpresa, lo smarrimento, la rassegnazione.

Non è facile come sembra, cambiare.
Non puoi saperlo se non provi.
Tu mi starai accanto? Se ci provo tu mi starai vicina?
Io ti starò vicina.
Sempre?
Sempre è per un sacco di tempo Draco.
Sempre?
Te lo prometto.


Hermione, Hermione, Hermione. Non urlare, non può più sentirti. Vedi quel segno scuro sul suo collo dove hai stretto le mani? E’ finita oramai, non si torna più indietro. Le tue mani si sono chiuse attorno alla sua pelle candida e hanno iniziato a stringere, stringere, stringere sempre di più. Questa volta ti sei accorto di quello che hai fatto. Hai sentito la sua vita che scivolava via, leggera, veloce, verso mondi lontani, verso mondi dove tu non sei contemplato. Non scuoterla, non scuoterla. Non si sveglierà così, non si sveglierà più. Domani, quando aprirai gli occhi al nuovo giorno, lei sarà ancora lì, al tuo fianco su quel letto, ma non si muoverà, né aprirà gli occhi o ti sorriderà.
Tu l’hai uccisa Draco Malfoy.
Come hai potuto?
Alla fine il nome della tua casata, il tuo sangue e quello sfregio sul braccio hanno vinto, hanno avuto la meglio su di lei. Perché è per quello che l’hai fatto no? Che illusa, credere nel serpente per fare la fine di Eva. Non pensarci, non pensarci, la troverai ancora. Magari da qualche parte ti sta aspettando, là, in quel luogo pieno di luce dove sicuramente si trova ora forse c’è posto anche per te. Forse, forse prima di andarsene lei ha capito, ha compreso che questo era l’unico modo, l’unico modo per rimanere insieme per sempre. Tu e lei. Insieme. Felici. Forse lei lo aveva capito anche prima di te che quella rosa non sarebbe mai appassita, non realmente.
Sapeva che l’avresti raggiunta.

Cosa stai preparando Draco?
Veleno mezzosangue, solo veleno.

 

 

 

 

 

   
 
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