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Autore: rose07    13/04/2011    5 recensioni
Tai e Matt alle prese con i loro brutti voti al cospetto di una Sora molto arrabbiata.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya, Yamato Ishida/Matt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Stay together in the end ( ? )'
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«Merda, Matt!» urlò Taichi correndo verso il suo migliore amico che stava discutendo con la sua ragazza. Parecchi lo guardarono interrogativi.

«Oh, che ti prende? Hai fatto voltare mezza scuola» fece il biondino, girandosi.
Tai, con il fiatone, mise una mano sulla spalla del ragazzo e, mostrandogli un foglio, esclamò:
«Merda, Matt! Leggi qui! Siamo spacciati, questa volta me la sento!»
«Ma che...»
«Sì, certo. L’abbiamo scampata per quattro volte di fila ma la quinta non ce la concedono!»
Taichi sembrava preoccupato. Matt, rivolgendo uno sguardo al foglio che l’amico gli porgeva, spalancò gli occhi. Erano voti del primo quadrimestre.
«Cazzo! Tai, siamo nella merda!» urlò, mentre gli altri si rigiravano a guardarli.
«Che ti ho detto io? Mia madre mi ammazza! Per di più dovrò sopportare mia sorella... Io quelle due donne non le sopporto!»
«Si può sapere cos’è successo?» domandò Sora, confusa. Cos’ era tutto quel chiasso che quei due idioti stavano facendo?
«Tieni, Sory. Leggi ed ammira» fece con sarcasmo il castano.
Leggendo, la ramata sentì la rabbia salire fino alla punta dei capelli.
Lo sapeva! Quei due impiastri!
«Taichi e Yamato!» esclamò arrabbiata «Cosa vi avevo detto, eh? Rischiate la bocciatura!»
«Urgh! Senti, Sora, non è che potresti evitare di alzare la voce... Sai, un po’ mi vergogno...»
«Ti vergogni, Tai? Dopo sto tre in religione?! E’ il minimo che tu possa fare!» Sora era furiosa. Aveva ripetuto ai due almeno cento volte di mettersi a studiare come si deve. Avevano cazzeggiato per quattro anni, e adesso era finito il primo quadrimestre e stavano al quinto liceo: peggio, molto peggio.
«Almeno c’ho cinque in matematica!» esclamò il ragazzo.
«Ma è un voto ancora insufficiente!»
«Tu quanto hai in matematica, avanti?»
«Otto!» esclamò quella, fiera «E tu, Matt» continuò «Possibile abbia cinque in musica? Tu ci sei nato per la musica! Mi spieghi come cavolo fai?!»
«Sta volta non è colpa mia» rispose quello, sotto un Tai che annuiva concordante «La prof non fa in tempo a ripetere Santa Cecilia che... sviene! Te lo giuro!»
«Infatti! Che poi, chi cazzo è sta Cecilia?» domandò pensieroso Tai.
«Santa Cecilia» si avvicinò minacciosa Sora all’amico «E’ la patrona della musica! Si starà rivoltando nella tomba sentendoti!»
Che razza di scuse s’inventavano, quelle due bestie!
Tai alzò le mani in segno di resa.
«Per non parlare del quattro in inglese. Beh, almeno Matt ha sei! Sembra il minimo. Tu canti in inglese! Mi aspettavo almeno sette!» commentò ancora.
«Ehi, la Celentochi è una vipera!» accusò Tai «Mi ha messo quattro per vendicarsi!»
«E di cosa, sentiamo?»
«L’altro ieri ho fatto una piccola battuta ma... niente di che... Insomma, le ho chiesto se usa una tinta, ecco» mormorò Tai, torturandosi le mani.
Adesso la sua migliore amica lo avrebbe disintegrato. La loro professoressa di inglese era una donna molto severa e permalosa: non sopportava chi le faceva critiche. Solo che non aveva resistito quando aveva visto la ricrescita nera sotto i capelli giallo canarino.
«Cosa?!» rizzò la Digiprescelta dell’Amore al suono delle parole del ragazzo «Sei impazzito?! Quella ti rovina, Taichi!»
«Lo so»
«E ti limiti a dire “lo so”?» Sora si passò una mano sulla fronte. Almeno il suo ragazzo raggiungeva la sufficienza...
«Tre in fisica, quattro in spagnolo... Ma dai! Quattro in spagnolo?!» esclamò stupita ancora «Cosa c’è di difficile? E’ una lingua semplicissima!»
«Oh. Ha anche i suoi lati negativi» rispose Matt, alzando le spalle.
«Già. Specie la “profesora”» annuì Tai con l’aria da chi la sapeva lunga.
 Sora sospirò, scazzata come non mai. Con quei due era impossibile, davano sempre la colpa ai prof senza essere minimamente obbiettivi verso sé stessi.
«Tre in latino. Tu, Matt, hai quattro invece»
Matt esultò, mentre la sua fidanzata l’ammoniva con uno sguardo contraddittorio.
«Non cantare vittoria, è un voto pessimo!»
«Quattro in chimica, tre in...» Sora era esasperata «Siete delle capre! Non studiate neanche un po’ di storia? Come faccio a frequentare due ragazzi che non sanno nemmeno chi ha scoperto l’America!?»
«George Bush!» esclamò Tai convinto, alzando un pollice «E questa me la ricordavo!»
«Secondo me, Obama. Se non Clinton del tutto» lo corresse Matt.
Almeno ricordavano i nomi dei presidenti!
«E questo tre in disegno? Ma dico, sapete fare una linea? Una linea diritta con un righello! Non ci vuole tanto. E poi... nel disegno a mano hai un non classificato, Tai. Ma come si fa?! Matt tu, stranamente, hai quattro!»
Il biondo portò in alto le braccia come segno di vittoria.
«Se, se, non ci sperare troppo! La Gioconda che hai disegnato la settimana scorsa faceva veramente pena!» lo guardò scettico il castano.
«Almeno io so abbozzare le facce!» si difese il Digiprescelto dell’Amicizia «Tu le fai quadrate, invece! E disegni uno stecchino al posto del corpo!»
Taichi non rispose, voltando la testa dall’altra parte, indignato.
«Beh, non litigate. Non c’è molta differenza! Biologia cinque, almeno quella... Giapponese, invece... Quattro!» Sora strinse i pugni, sgualcendo un po’ le loro pagelle.
«Oh, guarda che le rovini così!» disse Tai, prendendo la sua dalla mano dell’amica.
«E cosa cambia a voi? Avete perfino sei nel comportamento! Se calate al cinque vi bocciano per certo! E con il vostro carisma di sicuro calerà, oh se calerà!» La ramata si portò una mano sulla fronte.
«Ehi Sora, hai dimenticato il voto di educazione fisica» la richiamò Matt prendendo la sua pagella «Io ho nove!»
«Anche io!» esultò Tai «Forza Matt, siamo i migliori! Il prof Defortecka se n’è accorto! E’ un mito quell’uomo!»
I due amici si scambiarono un cinque elettrizzati.
«Che vi gasate a fare!» l’interruppe la ragazza «Siete sempre due capre nelle altre materie! L’educazione fisica non conta. E dopo aver visto il vostro tre in religione, ho perso le parole. Specie quando avete detto alla prof che siete animisti!»
«Ma è vero!»
«Ma va. Io vado, mi sono scocciata. Parlate anche sgrammaticato... Cielo, basta! Addio, analfabeti! Datemi del lei da oggi in poi» così dicendo la ramata si mise lo zaino in spalla ed attraversò il cancello, raggiungendo la sua migliore amica.
Sia Tai che Matt si scambiarono uno sguardo eloquente.
«Sora si è incazzata» commentò quest’ultimo.
«Se tu sei il suo ragazzo dovresti tranquillizzarla, no?» si levò di dosso la colpa l’altro.
«E se tu sei il suo migliore amico dovresti fare lo stesso!»
Entrambi sospirarono.
«Dobbiamo escogitare qualcosa. Sora ha perfettamente ragione: qui ci bocciano per forza!» commentò Yamato con sconforto. Suo padre non sapeva dei suoi brutti voti.
«E che si fa? A noi piace vincere facile...»
«Magari corrompiamo la grassona. Non è la vicepreside lei?»
Tai alzò la testa, con un’idea in mente «Quella di religione? Mmh, buona idea amico! Sfoderiamo il nostro fascino e vedrai come ci cadrà i piedi!» ma ripensandoci «Anzi, meglio se non cade, altrimenti ci uccide! Da buona damigiana che è»
Scoppiarono a ridere come sciocchi.
«E quindi? Che intenzioni hai?»
Taichi Yagami ghignò sussurrando qualcosa, mentre Yamato Ishida si chiedeva se il suo migliore amico stesse bene.
«Scherzi?! Sedurre la prof?!?» urlò, dopo aver ascoltato la proposta. 
 
 
 
 
 
«Te lo giuro, Mimi» si portò una mano ai capelli Sora «Io ci rinuncio completamente! Sono due casi persi. Specialmente Tai!»
Mimi arricciò il naso.
«Sei sicura? Non possono essere così male»
«Lo dici perché non sei in classe con loro» Sora ripensò a tutte quelle volte che i due ragazzi avevano preso in giro i prof e copiato i compiti in classe «Io c’è li ho seduti davanti... anzi! A volte si attaccano i banchi al mio, ancora peggio!»
«Ma mi sembra esagerato!» Mimi non poteva crederci «Credevo che alla sufficienza arrivassero!»
«E ti sbagli. Dopo tutte quelle prese in giro ai prof me lo sarei aspettato! Ma un tre in religione no!»
«Cosa?! Dici davvero?»
«Ma certo. Uff, io sono stufa! E’ l’ ultimo anno, e non li ammetteranno agli esami continuando di questo passo» sospirò la ramata alzando gli occhi.
La visione che le si parava davanti era alquanto sconcertante. Anche la castana spalancò la bocca.
 
«Ehi, prof, vuole un dolcetto da the?» diceva Tai, sorridente «Non faccia complimenti, eh!»
«Infatti, prof! Se le va, le compriamo anche una bella torta gelato» annuiva Matt, altrettanto sorridente.
I due ragazzi erano accanto alla grassissima prof Orian con un vassoio di dolci in mano ed una bottiglia di prosecco.
«Ma grazie, come siete gentili! E io che vi ho messo tre! Rappresentate perfettamente la bontà che il Signore cercò d’ imparare agli uomini! Ho deciso… Vi alzo il voto a otto!» esclamò la prof di religione contenta, mentre mangiava senza esitare un attimo.
I due si scambiarono uno sguardo di trionfo.
«E poi siete due bei ragazzi, siete sicuri di essere single come avete detto?»
«Ma ceeerto, noi due pensiamo solo allo stuuudio» rispose Tai, facendo l’occhiolino al biondo.
«Parlerò anche con la commissione, devono sapere quanto bravi e responsabili siete! Senza distrazioni, niente di niente, così mi piacete!»
Sora strinse i pugni rossa dall’ira, mentre Mimi cercava di calmarla.
«Sory, non ti agitare. Stanno solo scherzando come fanno sempre» disse poco convinta anche lei.
«Si figuri, prof. Preferiamo interloquire con persone come lei, sono più interessanti!» disse, però, Matt facendola innervosire ancora di più.
«A noi piacciono le ragazze con... ehm... taglia» fece Tai, squadrando la panciona della professoressa
«Non quelle stecche come Sora Takenouchi della nostra classe e Mimi Tachikawa della IV A!»
La prof sorrise mostrando i pezzi di biscotti infilati tra i denti. Quei due ragazzi la stavano elogiando così tanto... Erano proprio due persone deliziose, doveva ricredersi!
Il biondo ed il moro ghignarono perfidamente, ignari.
 
«Che cos’hanno detto? Noi due stecche?! Sora? Sora?!»  Mimi si voltò verso l’amica che si stava avvicinando rabbiosamente e a gran passi verso i ragazzi.
«STECCA A CHI, BRUTTI PALLONI GONFIATI?! IO SONO SNELLA ED HO UNA BUONA TAGLIA, LECCAPIEDI CHE NON SIETE ALTRO! VI BOCCERANNO LO STESSO E LO SPERO CON TUTTO IL CUORE, COSI’ NON VI DOVRO’ SOPPORTARE ANCHE ALL’UNIVERSITA’! PROF, NON SI FACCIA INGANNARE DA QUESTI ADULATORI! VOGLIONO SOLO PRENDERLA IN GIRO! VENITE QUA, DISGRAZIATI! VI PESTO! VENITE QUAAA!»
 
La professoressa Orian ingoiò beatamente i suoi dolcetti. Quanto chiasso quella Takenouchi! La gelosia era, non una brutta, una grave malattia. Se pensava che i suoi cari alunni le corressero dietro si sbagliava di grosso! Anche perché era lei adesso a rincorrerli, quindi non aveva speranza. Decise di abbassarle il voto, così imparava quella ragazzina! E poi... Lo aveva sempre detto di essere lei stessa la ragazza più bella del liceo!
Finito di mangiare, uscì dal cancello raggiante ed ancheggiante, mentre Sora, Tai e Matt, correvano a più non posso nel cortile della scuola.
 
 
«FARABUTTI!!!»
 
 
 
Nda
Sistema scolastico non giapponese, ispirato alle materie di istruzione italiana.












 
   
 
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