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Autore: Dark Moon    15/04/2011    16 recensioni
"Ci fermammo a un semaforo e io appoggiai la testa sul bordo del finestrino.
E… in quel momento successe, quel qualcosa che forse sarebbe capitato.
Vidi un ragazzo bellissimo, il più bello che io avessi mai visto."
Lui non è il tipico eroe delle favole, ma lei si innamorerà lo stesso di lui, perdutamente. Un amore che lui non aveva mai avuto, ma Damon saprà mettere da parte gli amori passati e darsi completamente a lei? Accetterà che una "piccola umana" gli sconvolga in quel modo la vita? E se nel momento più inaspettato un attraente corteggiatore cominciasse a demolire le certezze di Damon e cercasse di rubargli qualcosa che ormai considera suo?
"Lei è mia, lo è sempre stata e se ti azzardi a metterti in mezzo, ti distruggo"
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11: Mi sei mancata



Ascoltare musica per non pensare non serviva a niente.

Uscire con Tyler non serviva a niente.

Evitarlo non serviva a niente.

Amarlo non serviva a niente.

Vederlo amare Elena serviva a farmi male.

Ero arrivata a queste brillanti conclusioni e l'unica cosa che riuscivo a fare era starmene in camera mia a suonare la chitarra.

Sempre la stessa canzone, sempre gli stessi pensieri.

Avevo provato mille volte ad analizzare la situazione, ma mai avevo capito cosa mi avesse fatto innamorare di Damon.

Eppure era successo ed io dovevo farmene una ragione, dovevo smettere di ricercare i perché. Non ero la prima e certamente non sarei stata neanche l’ultima.

Come succedeva troppo spesso da quando lo conoscevo e pensavo a lui, Damon Salvatore si materializzò nella mia stanza, provocandomi il solito tuffo al cuore.

Era sempre bello, con quella giacca di pelle e l'aria misteriosa.

Stava comodamente seduto sul davanzale della mia finestra, mentre io posavo di lato la chitarra e facevo di tutto pur di non guardarlo in faccia.

Un'altra brillante conclusione a cui ero arrivata era che dovevo stare più alla larga possibile da lui, per cercare di soffrire il meno possibile e dovevo ridurre anche le volte in cui ci venivo a contatto.

Damon, però, non sembrava dello stesso avviso: ritrovarmelo sempre davanti non faceva che mandare a monte il mio piano.

Era difficile lottare. Lo era ancora di più se dovevo combattere contro me stessa; contro il desiderio di abbandonarmi a lui, senza pensare alle conseguenze, dirgli solo "fa di me ciò che vuoi", anche per una notte, anche per un istante.

Il suo profumo riempiva tutta la casa e ormai troppe volte mi ero ritrovata come una pazza a lavare i miei vestiti impregnati del suo odore; probabilmente era solo una mia fantasia, forse i miei vestiti non odoravano davvero di lui, forse io cercavo solo di lavare via il suo ricordo, il ricordo delle sue braccia che mi stringevano.

Damon Salvatore, che mi avevi fatto?

Non era normale innamorarsi così, per così poco e in così poco tempo...

Perché se ne stava lì?

Perché mi fissava in silenzio? Perché non si muoveva?

Tutto stava diventando troppo pesante e lo stesso ripugnante, cattivo pensiero si affacciava nella mia mente: perché io non ero abbastanza per lui? Perché ero così piccola e insignificante? Perché ero così tanto il nulla?

-Hai smesso di evitarmi?- mi disse, quando si decise a parlare. Mosse alcuni passi, staccandosi dalla finestra, ma tenendosi ben lontano da me.

-Non ti sto evitando.- cercai di impormi un tono più naturale possibile, mentre ancora non lo guardavo nemmeno in faccia.

-E allora perché non riesci nemmeno a guardarmi?-

-Non ti guardo perché sto facendo altro.-

-E cosa? Guardarti i piedi?-

Restava ancora alle mie spalle, ma anche se non lo guardavo, sapevo benissimo che aveva le braccia incrociate e il viso completamente imperscrutabile.

-S...sì... è interessante, dovresti provare.-

-Smettila Ange. Se c'è qualcosa che non va, preferirei me lo dicessi e sarebbe anche bello che tu mi guardassi in faccia, dal momento che è buona educazione farlo quando qualcuno sta parlando.-

Diretto e tagliente. Tipico di lui.

-Non c'è niente che non va.-

-Allora mi guardi?-

Feci un respiro profondo, cercando di far calmare i battiti del mio cuore: sapevo che lui li sentiva.

Mi voltai, ancora con gli occhi bassi.

-Che hai, Angel?- mi chiese serio.

-N...niente.-

-Non te lo chiederò un'altra volta.-

-Davvero, Damon, non c'è niente che non va. Non con te almeno. Ci sono momenti in cui sono strana...- tentai di giustificarmi, sperando che lui potesse credere almeno in quello. In fondo era anche un po' vero.

-Tu lo sei sempre.-

-Disse il vampiro.- risposi ironica, mentre guardavo ancora da un'altra parte.

-Pace? Anche se oggettivamente questa volta non ho fatto niente.-

-Sì, pace.- dissi distrattamente, mordendomi il labbro.

Non appena finii di dirlo, mi sentii afferrare saldamente per un braccio e scaraventata al muro, con Damon che mi bloccata dall'altro lato.

Quello era di certo l'abbraccio più violento, ma al tempo stesso più bello della mia vita.

Venni di nuovo risucchiata in quel vortice, nel vortice che si chiamava Damon Salvatore.

Chiusi gli occhi: volevo assaporare meglio quel momento; volevo assaporare tutti i momenti con lui.

Non volevo più restare ferma ad analizzare i perché.

-Mi sei mancata.- mi sussurrò soltanto e bastò ad aprirmi una voragine dentro.

Avevo voglia di piangere, di prendere il suo viso tra le mani e dargli tanti baci per quanto fiato avevo in corpo.

Gli ero mancata. Lui non diceva queste cose, lui forse non le provava nemmeno, ma questa volta me lo aveva detto . Io gli ero mancata.

Lo strinsi anche io, facendo aderire così profondamente i nostri corpi che sembravamo una sola cosa.

Lui non accennava a spostarsi e io di certo non lo avrei mai allontanato.

Mi prese in braccio; non riuscivo a spiegarmi quel comportamento, forse gli ero mancata sul serio.

Restava il fatto, però, che non avevo mai visto Damon così: lui non esternava mai i suoi sentimenti.

Mi trascinò sul letto, con qualche mia leggera protesta. Si distese quasi sopra di me, tenendosi sollevato sui gomiti, per non farmi pesare il suo peso addosso.

-Cos'hai tu, Damon...- sussurrai, mentre lui cominciò ad accarezzarmi spasmodicamente una guancia.

-Non ho niente, sto solo facendo quello che mi sento.-

Cominciò ad avvicinarsi piano a me, tenendo gli occhi fissi nei miei.

Cosa voleva fare? Cosa stava facendo?

Man mano che lui si avvicinava, il mio respiro si mozzava e il cuore cominciò a battere più velocemente.

Il suo naso sfiorò il mio, poi mi baciò l'angolo della bocca.

Io davvero non riuscivo a spiegarmi tutto quello. Avevo anche paura e non riuscivo a pensare.

Si spostò lievemente, ma quando era arrivato il momento di premere le sue labbra sulle mie, io lo allontanai: qualcosa dentro di me mi aveva detto che non era né il luogo, né il momento adatto.

-Ange...-

-Damon... io...-

-Shh...- mi soffiò sulle labbra e poi mi abbracciò di nuovo.

Sul serio: aveva qualcosa che non andava.

-Posso restare qui stanotte?-

-Cosa?!-

-Mi ospiterai nel tuo letto stanotte, come io l'ho fatto nel mio?-

Avevo già detto che non mi spiegavo il suo comportamento? E avevo anche già detto che non sarei stata ad arrovellarmi il cervello, ma che mi sarei solo goduta il momento?

Sì?

Bene.

-Certo.-

Si staccò da me e mentre io prendevo in silenzio posizione nel mio lato di letto, lo vidi togliersi la giacca e la maglia.

Davvero voleva dormire così?! Voleva farmi morire!

Cercai di mascherare il mio imbarazzo, mentre mi voltavo a spegnere la lampada.

Mi misi a letto e lo sentii infilarsi tranquillamente sotto le coperte.

Non passò nemmeno mezzo secondo che un braccio mi avvolse per i fianchi e mi ritrovai con la schiena appoggiata al petto di Damon.

Avevo le guance in fiamme e ringraziai il cielo che il buio celasse i miei sentimenti.

-Buona notte.- mi sussurrò.

-Buonanotte.- dissi anch'io.

Quella notte non avrei chiuso occhio.



Sentii qualcosa vibrare sotto la mia testa e, dopo averlo volutamente ignorato, mi decisi a prendere il cellulare che si trovava sotto il mio cuscino.

Lo afferrai di mala voglia, lanciando un'occhiata a Damon, non volevo svegliarlo.

Guardai il display: Elena.

Cosa voleva Elena alle tre del mattino?!

-Pronto? ...Elena hai visto che ore sono?- sussurrai.

-"Sì, lo so, scusami. Volevo dirti che Katherine è ritornata in città e si finge me, è pericolosa, stai attenta".- fece la voce preoccupata della mia migliore amica.

-Cosa?! Ma... quando?!-

-"Stasera".-

-E... Damon l'ha vista?- chiesi, con una strana preoccupazione dentro, mentre guardavo Damon che dormiva.

-"Sì, è stato il primo".-

-Ah... ok... va bene, starò attenta.-

-"ok. Buona notte".-

-Notte...-

Spensi il cellulare e guardai Damon.

Ecco che la mia preoccupazione diventava realtà: lui era venuto da me perché aveva visto Katherine, gli serviva qualcuno su cui scaricarsi.

Sentii gli occhi pizzicarmi, mentre sentivo la rabbia crescere dentro di me.

Lo guardai dormire, anche se non sapevo se stesse dormendo davvero o no.

Provai l'irrefrenabile impulso di cacciarlo via, ma non servì.

Damon era sveglio e aveva sentito tutto.

-Non sono venuto qui per quello.- disse, mentre si metteva seduto.

-Non ti ho chiesto niente.-

-Stavi per farlo.-

-Chi si discolpa si accusa.- dissi semplicemente, mentre mi alzavo e aprivo la finestra.

-Che significa?-

-Io non sono la ruota di scorta di nessuno.-

-Non l'ho mai detto.-

-Ma ti sei comportato come se lo fossi.- sussurrai, guardando da un'altra parte.

Purtroppo, però, sapevo che il giorno dopo, vedendolo, avrei perso quella mia maschera di freddezza e lo avrei subito perdonato.

Si alzò e venne verso di me. -Non voglio che tu pensi questo.- mi accarezzò una guancia.

Gli spostai la mano: il suo contatto mi bruciava. -Per favore...-

Damon sospirò, poi, in silenzio, lasciò la stanza.


Hola! Piaciuto il capitolo? ^^

Sono sempre più felice di vedere che questa storia ( a differenza di quello che pensavo) sta avendo un discreto successo e per questo devo ringraziare solo e unicamente voi, i migliori lettori del mondo!

Grazie di cuore, leggere le vostre recensioni mi fa davvero tanto piacere, anche perchè sono sempre splendide e io non me le merito!

Grazie mille!

Al prossimo capitolo, che, vi anticipo, per le fan Angel/Damon sarà (spero) molto carino!

Baci! <3


   
 
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