Nel buio
della stanza rifulgono solo quei maledetti occhi celesti che ora la stanno
fissando. Lunghi brividi corrono lungo la schiena della ragazza insieme a perle
di sudore che scendono sul suo volto niveo. L’uomo nel buio si dirige verso
qualcosa,si avverte un piccolo clicchettio. La luce di una lampadina appesa al
soffitto illumina la stanza in cui si
trovano i due ragazzi: il muro scalcinato, residui di schizzi di sangue sulle
pareti, e un tavolo d’acciaio posto al centro di essa. La luce fioca illumina l’uomo
mostrandolo nella sua figura. La ragazza ha tutto chiaro, ha ragione, ha sempre
avuto ragione, fin dall’inizio, è Gabella l’assassino non ci sono più dubbi
ormai. Il capelli color del grano hanno lasciato spazio alla tintura corvina,
ma i lineamenti del volto e quegli occhi cerulei sono sempre li stessi. L’uomo rimane
in piedi a fissare dall’alto i suoi prigionieri, ha in mano i distintivi dei
due giovani, la pistola di Spencer e altri fogli.
“Clelia
Landini, non ci siamo già visti io e te?” si rivolge alla ragazza fingendo di scrutare ancora il distintivo
della ragazza per poi scoppiare in una rumorosa risata. La ragazza non risponde
alle provocazioni del maniaco, ha solo una espressione di disgusto sul volto e
i brividi nel incrociare lo sguardo con gli occhi di Gabella.
“E tu? Sei
l’agente speciale dottor Spencer Reid, piacere di conoscerti!” continua l’uomo
aprendo una di quei fogli cha ha in mano leggendolo.
“In Italia
mi chiamano Alessandro Gabella, qui sono James Green, ma tutti mi conosco ormai come L’Artista!” dice poi
come a volersi presentare,facendo un grosso inchino davanti ai due, mostrando
chiaramente il suo narcisismo, e poi mettersi di nuovo a ridere.
“Sai Clelia,
non pensavo che saresti mai riuscita a prendermi. Mi hai davvero sorpreso.
Quando ti ho vista arrivare con il tuo collega dalle telecamere di sicurezza
non riuscivo a credere ai miei occhi”
“Bè non ti
sei dimostrato furbo come credevo. Hai fatto anche tu un errore, ed è dentro la
mia tasca. Prendilo così vedrai!” lo intima la ragazza dopo aver riacquistato
la sua naturale freddezza, facendo cenno all’assassino verso la sua tasca.
L’uomo si fionda verso di lei e con foga infila la mano nella sua tasca ed
estrae il ciondolo che aveva perso sulla scena di un delitto. Per un attimo lo
guarda perplesso, e sul suo volto compare quasi un espressione umana, di
rammarico verso se stesso, ma subito nei suoi occhi si riaccendo lo stesso
barlume di pazzia e crudeltà che aveva avuto fino a quel momento.
“Lo
riconosci? È tuo…” lo stuzzica la profiler aprendo
anche lei questa volta la sua bocca in un sorriso compiaciuto e beffardo.
L’uomo in un
istante le è addosso e la afferma
rudemente per capelli, facendole piegare la testa all’indietro, tirando
con foga. La ragazza resta in silenzio mentre quel l’uomo la strattona per i
ricci rossi e continua insistentemente a guardarlo negli occhi. Reid che fino a
quel momento era rimasto in silenzio, vedendo L’Artista toccare la sua collega
non riesce a trattenersi.
“Lasciala
stare!” urla. Gabella si gira nella sua direzione, poi inaspettatamente lascia
i capelli della ragazza e si avvicina pericolosamente al viso di Spencer
“Ehi
ragazzino, cosa c’è? Ti importa di questa donna? È solo una donna. Io so delle
tue capacità, non dovresti nemmeno parlare con gente come lei. Lei è un
assassina!” Gli enormi occhi di Reid continuano a guardare quelli del uomo non
capendo a cosa si riferisca, così come lo sguardo di Clelia si posa
interrogativo sui due uomini. Alessandro intuito che Clelia non sapeva, si alza,prende
di nuovo i fogli che aveva in mano e legge:
“Spencer
Reid, ha un quoziente intellettivo di 187, si è diplomato a soli 12 anni ed è
laureato in chimica, ingegneria e matematica, ha poi dei dottorati in
psicologia e sociologia. È entrato a far parte del F.B.I. a soli 24 anni.”
Mentre ascoltava queste parole la ragazza guardava il suo collega che con il
viso corrucciato cercava di distogliersi dalla vista della ragazza.
“Clelia non
lo sapevi? Probabilmente non ti avrà ritenuto all’altezza. Ho preso
informazioni anche su di te, molto tempo fa. E so tutto di te, so anche che sei
una sporca assassina.”
Questa volta
è Spencer a guardare la ragazza,che con gli occhi pieni di odio dice:
“Ti ucciderò
brutto figlio di puttana! “ quasi urla.
“No, sarò io
ad ucciderti!” dice l’uomo girando i tacchi e salendo le scale dicendo “Ora
vado a sentire i notiziari. Vediamo se si parla di me, poi vedrò cosa fare con
voi” detto questo apre la porta ed esce.
I due
ragazzi si guardano, la prima a parlare è Clelia:
“Hai un Q.I.
di 187 e non me l’hai detto? Ora si spiega quella tua aria da saputello
saccente del cavolo!”
“Clelia, non
è il momento di parlarne. Dobbiamo andarcene da qui!” dice il ragazzo cercando
di forzare le catene. La ragazza rimane ferma a pensare,poi guarda il giovane
con gli occhi gonfi di lacrime:
“Smettila
Reid! Non funziona!”
“No, deve
funzionare. Dobbiamo andarcene da qui!” il ragazza continua a muoversi
“Reid è
inutile. Ci Ho già provato io!” gli ripete questa volta la voce è graffiata dal
pianto. Ma il ragazzo non ha nessuna
intenzione di fermarsi.
“Reid
finiscila, smettila, ti prego!” gli urla la ragazza, esplodendo in un pianto
amaro. Aveva dimenticato quando è stata l’ultima volta che ha pianto. I suoi
occhi blu annegano nelle lacrime, i contorni arrossati li fanno risplendere
ancora di più, Spencer guardandoli, così belli ma così pieni di sofferenza
vorrebbe abbracciarla e dirle che va tutto bene ma la situazione e le catene
glielo impediscono.
“Reid ho un
piano. Ma devi promettermi che farai qualsiasi cosa io o lui ti chieda di fare.
Solo così potrai salvarti e arrestare quel bastardo,”
“Ma… ma cosa stai dicendo?” balbetta il compagno
“Reid
conosco quel uomo, so quali sono i suoi punti deboli, fa come ti dico e non ti
capiterà niente di male”
“Perché
parli solo di me? Io non vado da nessuna parte senza di te. Ti tirerò fuori da
qui..”
“Reid, non
c’è via di scampo da quest’uomo. Mi ucciderà e lo farà davanti a te, anzi,
molto probabilmente ti chiederà di aiutarlo perché ha una forte stima di te, e
tu dovrai farlo! Ti prego, devi farlo! Così riuscirai a scappare e a prenderlo.
“Non pensare
nemmeno che io ti lasci morire. Starò al piano ma quando mi avrà liberato lo
ucciderò”
I due si
scambiano un lungo sguardo, nel perdersi in quello sguardo la ragazza ritrova
un po’ della sua pace, il calore di quegli occhi era l’unico capace di far
nascere un croco tra la neve del suo cuore.
Nella
centrale della polizia si sta diffondendo il panico, più i minuti passavano
senza Reid e Landini, più la certezza che fosse loro successo qualcosa
serpeggiava nella mente dei loro colleghi. Morgan E Prentiss sono usciti con il
suv per la città con la speranza di trovarli. JJ continua a telefonare a tutti
gi ospedali della contea per accertarsi che i due non siano stati coinvolti in
un incidente. Hotch e Rossi, insieme col detective Foster continuavano a
formulare delle ipotesi.
“Proviamo a
telefonare a Garcia, forse lei sa qualcosa!” l’idea brilla nella mente del più
anziano della squadra, mentre Hotch annuisce con la testa ed estrae il suo
cellulare chiamando l’informatica, che subito risponde con voce piuttosto
tranquilla.
“Pronto!
Parla il genio della lampada, chiedete e vi sarà dato…”
“Garcia, hai
per caso visto Landini e Reid? Sai dove posso essere andati?” la voce grave di
Hotch fa intuire subito alla ragazza che le cose vanno male, e lei essendo a
conoscenza della verità rimane gelata nella sua postazione e le parole le
muoiono in gola. Dopo aver ripreso fiato riesce a biascicare:
“P-perché? È successo qualcosa?”
“Sarebbero
dovuti arrivare qui due ore fa. Cominciamo a preoccuparci! Pensavamo che tu
sapessi qualcosa..” la ragazza lo interrompe
“Oh mio
Dio!”
“Garcia, sai
qualcosa? Parla ti prego!”
“Le avevo
promesso di non dire niente ma ora c’è la sua vita in pericolo. Clelia e Reid
hanno indagato da soli su quel sospettato italiano, Gabella, e l’hanno trovato.
È davvero qui in America. Abbiamo
trovato il suo nuovo indirizzo e ho sentito che loro si sarebbero diretti là… oh mio Dio li ha presi lui!”
Salve!!!!
Ecco un nuovo capitolo! È abbastanza corto ma ho deciso di farlo così per
aumentare la tensione! Fatemi sapere cosa ne pensate perché c’è qualcosa che
non mi convince in questo capitolo! Comunque sia una grazie straordinario a
tutti quelli che leggono ma soprattutto a chi ogni volta mi lascia un
commento!! Baciiii