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Autore: Deep Submerge85    23/04/2011    10 recensioni
L'amore vince su tutto...l'amore inteso nel senso più ampio possibile. Quello che provi per la tua compagna,per la tua famiglia,l'amore che provi per te stessa...Ma anche l'amore più forte deve affrontare degli ostacoli inimmaginabili,posti persino ai confini del tempo e dello spazio...
SEGUITO DI "A VOLTE MUORE ANCHE IL MARE".
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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…Sono un peso per me stessa, 
sono un vuoto a perdere, 
sono diventata questa 
senza neanche accorgermene…
(Vuoto a perdere-Noemi)
 


Non aveva mai avuto problemi con i primi appuntamenti:la classica morsa allo stomaco,che attanaglia tutti prima di uscire per la prima volta con qualcuno,non l’aveva mai provata. Probabilmente perché i pochi ragazzi con cui era uscita,non le erano mai interessati abbastanza da causarle un minimo di ansia e con Haruka…bè,Haruka la conosceva prima ancora di incontrarla e si era da subito sentita una cosa sola con lei;in realtà,l’unica preoccupazione che aveva mai avuto quando dovevano vedersi,era quella di non riuscire a calmare i suoi bollenti spiriti e impedirsi così di appropriarsi delle labbra della bionda. Anche quando doveva esibirsi in pubblico per i suoi concerti,era sempre stata molto tranquilla:aveva la calma tipica di chi sa di essere straordinaria e quindi non si sofferma nemmeno più di tanto sui commenti degli altri. Arrogante,l’avrebbero apostrofata in molti. Semplicemente consapevole,si definiva lei. Consapevole di essere brava,di avere un talento fuori dal comune,di suonare sostanzialmente per se stessa e per la donna che amava;consapevole di essere bellissima,elegante,raffinata,del fatto che dall’età di dodici anni,catalizzava l’attenzione di tutti su di sé non appena entrava in una stanza. Lei era Michiru Kaiou. Il Re del Mare;eppure,tutto questo sembrava appartenere ad un’altra persona. Aveva passato l’intera mattina a provare vestiti su vestiti,senza trovare una mise adatta e aveva sistemato i capelli in una mezza dozzina di modi diversi,trovandosi sempre assolutamente orribile,almeno secondo lei;perché stando al giudizio dello specchio in cui si era rimirata innumerevoli volte,a prescindere dal vestito indossato e dall’acconciatura provata,era assolutamente divina. Morale della favola?Tra meno di mezz’ora Neji sarebbe passato a prenderla e lei era ancora lontana anni luce dall’essere pronta. Non era abituata a quell’ansia. Non era abituata a non sentirsi sicura di sé,a non sentirsi Michiru Kaiou. Ma del resto,cos’era rimasto di lei? Non riusciva più a suonare,a dipingere;non poteva nemmeno sopportare la vista del mare,tanto se ne sentiva rifiutata. Aveva perso se stessa. Aveva perso la sua più cara amica. Aveva perso…No. Non doveva pensare ad Haruka. Non in quel giorno. Non mentre si preparava per uscire con un’altra persona. Ecco,doveva pensare a Neji. Al suo sorriso stupendo,a quegli occhi così belli e luminosi,proprio come…Accidenti!,pensò buttando stizzita l’ennesima gonna sul letto,Eccola di nuovo..!!Come devo fare per non pensare a lei? si chiese mentalmente,sbuffando e parandosi di fronte allo specchio. Si osservò a lungo con cura quasi maniacale,come se l’immagine riflessa  fosse quella di una sconosciuta. E in fondo questo era diventata:da tempo ormai non si riconosceva più,non riusciva più a trovare la sua strada e aveva sperato che Neji potesse essere la sirena che col suo canto,le avrebbe fatto ritrovare se stessa. Voleva che fosse così,ma nemmeno lui riusciva a toglierle dalla testa Haruka,nemmeno per un momento. Nemmeno lui riusciva ad estirparle dal cuore tutto il dolore che provava e che la stava lentamente consumando. Sospirò pesantemente,gli occhi bassi e le braccia mollemente abbandonate lungo i fianchi,quando,all’improvviso si sentì pervasa da una strana inquietudine;un brivido le percorse la schiena,facendola voltare di scatto verso la finestra che dava sul mare:istintivamente si era rivolta al suo fedele alleato in attesa di un segno,ma stavolta lo scroscio delle onde rimaneva solo un rumore senza significato;tuttavia quella strana sensazione non andava via,anzi la sentiva crescere dentro di lei sempre di più. Stava succedendo qualcosa. Ma…cosa? Michiru. Il suo nome seppur lievemente sussurato bastò per farle balzare il cuore in gola:avrebbe riconosciuto quel tono tra mille.  Non può essere,si disse.Con gli occhi sbarrati si guardò intorno,cercando un qualcosa nella stanza,che potesse giustificare la voce che aveva sentito. Michiru. Di nuovo. Di nuovo quella voce. Non è possibile, sussurrò ad un’interlocutore invisibile. Michiru. Ancora. Fece alcuni passi in avanti,portandosi al centro della camera,i battiti del suo cuore che accelleravano spasmodicamente;per calmarsi prese un respiro profondo,socchiudendo leggermente gli occhi. Michiru aiutami…sentì di nuovo. Era lei,ne era certa.  Setsuna.
 



La guerriera di Plutone era stremata:per riuscire a mettersi in contatto con Michiru aveva bisogno di tutta la sua concentrazione e energia,ma allo stesso tempo doveva resistere agli assalti violenti del vento,che non le davano tregua e al caldo incessante,che le stava lentamente prosciugando le forze. A fatica aveva recuperato il suo bastone,perso durante la caduta,salvandolo per un soffio dalla sabbia che velocemente lo stava inghiottendo:senza di esso sarebbe stata perduta visto che era il suo unico sostegno;aveva camminato ancora per molto tempo,rendendosi conto che non c’era alcuna traccia di acqua in quel posto e che se non fosse riuscita ad andarsene il più presto possibile,si sarebbe persa per sempre  nella sabbia,diventando polvere anch’essa. Per questo aveva deciso di tentare il tutto per tutto:si sarebbe messa in contatto con Michiru fin quando non avesse ottenuto una risposta;le volte precedenti era riuscita a stabilire un collegamento solo per pochissimo tempo,entrando nei sogni dell’amica,ma non era servito a niente perché le aveva trasmesso solo delle immagini del luogo dove si trovava e per quanto confidasse nella perspicacia della guerriera di Nettuno,sapeva che aveva bisogno di ben’altro per attirare la sua attenzione.  Si era fermata dietro una duna,nella speranza di avere un minimo di riparo,con il bastone ben stretto tra le mani e piantato a terra,gli occhi chiusi e nella mente un solo pensiero:Michiru. Per un tempo interminabile nella sua testa c’era stato solo buio e silenzio:non una luce,un sussurro,non un segno che il suo tentativo stesse funzionando,poi,ad un tratto,un’immagine iniziò a prendere forma:una figura scura,indefinita,impossibile da collegare alla guerriera dei mari profondi. Sailor Pluto si concentrò ancora di più,con sforzo enorme,anche perché il riparo che aveva scelto si era rivelato ben poca cosa rispetto alla forza del vento,e ancora una volta si ritrovò a dover resistere alla furia di quell’elemento,ma non poteva cedere,ne andava della sua vita:mise quell’immagine nella sua testa sempre più a fuoco,finchè non iniziò a delinearsi la figura che tanto bramava. La prima cosa che riuscì a cogliere distintamente,furono i capelli dal colore rubato al mare,poi un viso delicato,in cui splendevano degli occhi blu come fossero due stelle. Nel vederla,la guerriera di Plutone non potè fare a meno di pronunciare il suo nome e con sua grande sorpresa,notò che Michiru sembrava averla ascoltata. Una folata di vento più forte delle altre la spinse,costringendola a fare qualche passo in avanti,ma riuscì a restare con gli occhi serrati e la mente concentrata:non poteva cedere adesso. Chiamò la sua amica altre volte,e ancora capì che la ascoltava:Michiru,aiutami…le disse con tutta la forza che la sua mente le concedeva.  Setsuna…o mio Dio!!Setsuna,sei tu??che cosa sta succedendo? Vide la violinista rivolgerle questa domanda e lasciarsi prendere dalla commozione,come se stesse vedendo un film proiettato direttamente nella sua testa,ma mentre stava per rispondere,un altro colpo la costrinse a spostarsi ancora una volta in avanti. Non avrebbe resistito a lungo,perciò doveva fare il più presto possibile,senza lasciarsi trasportare dall’emozione,che pure provava nell’essere riuscita a parlare con la tanto agognata amica.  Michiru,ascoltami…mi trovo su un pianeta sconosciuto…non so come sia successo,dovrei trovarmi su Plutone e invece sono qui,non riesco nemmeno a teletrasportarmi…devi aiutarmi..!!  cercò di trasmetterle questo messaggio con la forza della disperazione,sicura che presto avrebbe ceduto.
 
 


Al centro della sua stanza,pietrificata da quello che stava succedendo,Michiru ascoltò con attenzione le parole dell’amica:tratteneva il respiro,pensando che se avesse emesso anche solo un flebile suono non sarebbe più riuscita a sentirla.  Setsuna…spiegati meglio…dove sei esattamente? le chiese con quel poco di voce che riuscì a tirare fuori. Non lo so…non lo so nemmeno io…sta a te scoprirlo,ti prego Michiru,solo tu mi puoi…… Silenzio. Per alcuni istanti la guerriera di Nettuno rimase immobile,in attesa di sentire ancora la voce dell’amica,ma la sua attesa fu vana. La stanza era immersa nel silenzio.  Setsuna? chiese guardandosi intorno Suna ci sei ancora?Parlami per favore!! Iniziò a vagare nella stanza e poi per tutta la casa,nella stupida speranza di poter ristabilire un contatto. Setsuna!!!  iniziò ad urlare accorata  e quando si rese conto che la guerriera di Plutone non era più là,fu presa dallo sconforto. Tornò in camera e si abbandonò sul letto,lasciando spazio alle lacrime che aveva trattenuto fino a quel momento,presa dalla disperazione di chi ha perso qualcosa di inestimabile valore.  Dove sei?dove sei amica mia?
 



Qualcosa l’aveva trascinata via. Non era stato il vento,no. Nello spazio di un secondo aveva sentito un tocco gelido sulla spalla sinistra,una stretta d’acciaio che l’aveva tirata via e scaraventata a terra,facendole perdere così il contatto stabilito con Michiru. Era riversa a terra ora,e dava le spalle a quella cosa che l’aveva colpita,ne sentiva l’aura impregnata di male,ma allo stesso tempo così familiare,come se fosse parte di lei. Allungò un braccio d’avanti a se per recuperare il bastone,ma toccò solo la sabbia. Eppure lo tenevo stretto in mano,dove può essere finito? si chiese allarmata:il bastone con la sfera di granato era la sua unica difesa,senza era spacciata. Continuava a sentire quell’aura dietro di se che pareva rimanere immobile,probabilmente in attesa di una qualche sua mossa;pensò allora che non poteva continuare a darle le spalle a lungo,non poteva servirle su un piatto d’argento la sua dipartita e lentamente si alzò. Si mise in piedi con fatica,viste le energie spese e la caduta non certamente morbida;la bocca le si era completamente seccata e respirava affannosamente,ogni cellula del suo corpo era in tensione perché si aspettava un’attacco da un momento all’altro. Si girò finalmente per guardare in faccia il nemico e ciò che vide,la scioccò talmente tanto che istintivamente portò le mani alla bocca,per impedirsi di urlare.      “Urla pure,se vuoi…tanto nessuno ti può ascoltare…” la informò l’essere di fronte a lei,con una voce rauca e flebile,quasi un sussurro,che però le provocò una scossa di paura lungo tutto il corpo. E per la prima volta in millenni di vita,la guerriera di Plutone sentì il suo coraggio abbandonarla lentamente.

 
 
 

Lo so lo so,sono un’essere spregevole e immondo per il ritardo con cui pubblico,ma pensate che domani è Pasqua…siate clementi!!;)) Questo capitolo è sostanzialmente un “botta e risposta” tra Michiru e Setsuna,la quale a quanto pare attira guai…ma del resto,ci doveva pur stare un motivo se invece di Plutone si trova si Aion…;) A tal proposito le ho fatto dire di trovarsi su un pianeta sconosciuto,quando avevo detto che era una stella,questo perché Suna non ha la più pallida idea di dove si trovi…XD A questo punto,la domanda sorge spontanea:chi caspiterina è quest’essere che l’ha attaccata e che la spaventa tanto?si accettano scommesse…;) Nel prossimo capitolo tornerà il tanto amato Neji e chissà,magari ci sarà un avvicinamento tra Haruka e Michiru…lo scoprirete solo leggendo…XD Da parte mia farò il possibile per non pubblicare troppo tardi!!Detto questo vi ringrazio infinitamente per l’attenzione che riservate alla mia storia,per le recensioni che mi lasciate e per la pazienza che (spero) abbiate avuto per il nuovo capitolo…:) Mi auguro che tanta attesa sia stata almeno in parte ripagata…Vi segnalo la mia pagina facebook,nel caso vogliate sentirvi più vicini a me ed essere aggiornati in tempo (quasi) reale…XD http://www.facebook.com/#!/pages/Deep-Submerge/138641306205631 Infine auguro a tutti una felicissima Pasqua!!!Un bacio enorme!!:))
 


Protetta da Nettuno, pianeta del mare profondo, sono la guerriera dell'abbraccio Sailor Neptune!
   
 
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