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Autore: Neko    24/04/2011    3 recensioni
Vidi una forte luce che sembrava chiamarmi. Feci qualche passo per oltrepassarla. Finalmente avrei visto i miei genitori e riabbracciato Ero-sennin, ma mi accorsi che qualcosa mi bloccava. I miei piedi non avevano più intenzione di muoversi e lentamente quella luce così accecante che mi riscaldava il cuore, si ridusse sempre di più fino a spegnersi completamente.Come la maggior parte delle persone, non sapevo cosa aspettarmi dopo la morte, ma avvertivo che c'era qualcosa che non andava. Mi sentivo in trappola, prigioniero, fuori posto, come se non dovessi trovarmi lì.
Genere: Generale, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Dopo la serie
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Capitolo 7: Il libro

 

Pov Sasuke

 

Ero ritornato a casa dopo il consiglio di Naruto.

Mi aveva lasciato alquanto sorpreso il suo comportamento. Aveva paura, ma cosa poteva spaventare un fantasma, se proprio il suo essere era la cosa che spaventava maggiormente i viventi?

Volevo scoprire cosa stesse succedendo, ma Naruto ai miei numerosi richiami non si fece vivo. Probabilmente non era nei paraggi o qualcosa gli impediva di comparire.

L’indomani mattina mi svegliai presto per recarmi in biblioteca. Arrivai addirittura prima dell’apertura.

I commessi mi guardarono con sospetto, ma ignorai i loro sguardi. Se fossi da sempre rimasto al villaggio, avrei pensato che quegli sguardi mi erano rivolti per ma mia presenza in un luogo dove non avrei mai messo piede. Ero interessato più agli allenamenti che alla cultura, ma quella era un evento eccezionale.

Girai per i numerosi scaffali dove vi si poteva trovare roba per tutti i gusti: libri di storia, medicina, gialli, fantascienza. Solo dopo aver girato a lungo trovai ciò che mi interessava.

Afferrai un libro e cominciai a sfogliarlo in piedi. C’erano dei tavoli non poco lontano da lì, ma alcuni posti era già occupati da alcune persone e l’ultima cosa che volevo, era stare tra la gente.

Decisi dunque di leggere in quella posizione.

Era un libro sul sovrannaturale. Parlava di  vampiri, zombie, poltergeist, streghe, angeli e anche di fantasmi. Molto interessante se si cercava una semplice guida sul chi sono queste creature e su quante specie di ognuna esistessero nell’immaginario collettivo.

Se mai mi fosse venuto in mente di scrivere una storia dell’orrore, avrei tenuto presente quel libro.

Ne guardai altri, alcuni dei quali parlavano di folletti e elfi. Non potevo credere che ci fossero persone che credessero a quelle stupidaggini, ma fino a prova contraria spesso si crede che anche i fantasmi  siano frutto della nostra immaginazione.

Ne sfogliai di diversi, ma neanche uno mi diede la risposta che cercavo.

Mi sedetti a terra con la schiena appoggiata contro la libreria e sospirai.

Speravo di scoprire qualcosa in più sul mondo dei fantasmi e invece ero rimasto a bocca asciutta.

Ero quasi deciso ad andarmene, quando sentii un forte colpo sulla testa e un tonfo alla mia sinistra.

Un libro dall’aspetto logorato, mi era caduto in testa.

Sopra c’era scritto “A contatto con gli spiriti”

Forse era quello che cercavo.

Mi guardai intorno con lo sharingan attivato, alla ricerca di Naruto, di sicuro era stato lui a “buttarmi” quel testo, anche se mi sorpresi del fatto che il mio compagno da morto avesse avuto voglia di leggere libri.

 

Pov Sakura

 

Quella mattina mi alzai prima del suono della sveglia.

Stranamente non avevo sonno come sempre ed era dovuto al fatto che per la prima volta avevo fatto un sonno senza incubi. Da quando avevo scoperto che Naruto era ancora con noi, anche se non visibile, mi sentivo più tranquilla. Mi rasserenava l’idea di poter sentire ancora la sua presenza.

Mi sedetti sul letto, togliendomi le coperte di dosso e mi misi a fissare la foto del mio team. Sgranai gli occhi quando vidi che qualcuno aveva risistemato, malamente, la testa di Sasuke al suo posto.

La presi in mano e sospirando, sussurrai il nome di Naruto.

Con la coda dell’occhio vidi qualcosa muoversi accanto a me e girandomi, vidi un peluche muoversi da solo.

Emisi un urlo, dopo di che attribuendo quello scherzo a qualcuno in particolare dissi “Naruto, sei tu?”

Non so cosa avessi fatto se avessi ricevuto un no come risposta, ma per mia fortuna vidi il pupazzo annuire.

“Ti sei impossessato di un peluche?” chiesi, ricordandomi successivamente di essere in vestaglia da notte. Mi coprii con le coperte, sentendomi imbarazzata.

“Cosa ci fai qui?” gli chiesi, ma non sapevo come avrebbe potuto rispondermi.

Vidi il peluche posarsi sul letto e il mio quaderno volteggiare nell’aria insieme a una matita che scriveva qualcosa da “sola”. Lessi quello che vi era scritto sopra e rimasi confusa.

Non sapevo dove andare! E Il cimitero non mi sembra molto sicuro al momento.

“Perché? Scappi da qualcosa?” chiesi divertita. Era invisibile chi mai lo avrebbe inseguito?

Non lo so!

“Come non lo sai?” chiesi facendomi seria.

È solo una sensazione che mi dice di non stare fermo sempre nello stesso posto.

“Non vorrai farmi credere che c’è qualcosa che ti insegue!” Non rispose, quindi gli chiesi “Perché sei qui e non da Sasuke? Con lui puoi chiacchierare normalmente!”

Non c’è e non volendo stare da solo o con altra gente morta, sono venuto qui, preferisco la tua compagnia a quella di altri fantasmi.

Mi venivano i brividi pensare che oltre a Naruto, lì fuori c’erano altri fantasmi.

Non ero mai stato nella tua stanza.

“A parte quella volta che ti sei divertito a spaventarmi!”

Scusa!

“Dovrei denunciarti per infrazione in un luogo privato per due volte”

J

Sorrisi a vedere il disegnino dello smile. Era una conversazione alquanto bizzarra e se i miei fossero entrati all’improvviso nella mia stanza mi avrebbero preso per pazza.

Improvvisamente vidi un rossetto svolazzare, seguito da ombretti e trucchi di vario genere.

Non credevo che anche tu avessi un lato così femminile. Posso vedere come stai col rossetto?

“Ringrazia la tua condizione, se no a quest’ora saresti stato sbattuto contro il muro!” dissi con una vena pulsante in testa.

Per questo ne approfitto.

Mi feci seria e guardai Naruto... o almeno credo.

Naruto, perché sei quà? Cioè cos’è che ti lega a questo mondo? Non so molto sui fantasmi, ma non dovresti essere qui, dico bene?”

Esatto, diciamo che ho un conto in sospeso.

“Quale? Potrei aiutarti!”

Si, potresti, ma non lo faresti mai.

“Dimmi e poi vediamo!”gli dissi.

No, aspetterò che le acque si calmino.

“Quali acque? Di cosa stai parlando?” chiesi esasperata. Naruto non era mai stato così enigmatico, diceva sempre le cose come stavano.

Non stai facendo tardi al lavoro.

Naruto!” dissi capendo che stava cercando di cambiare argomento. “Centra qualcosa Sasuke? Non mi sorprenderebbe, infondo ti ha ucciso!”

Si, questo lo sanno anche i muri, lasciamo stare quello che è successo, non attribuisco nessuna colpa a Sasuke e te l’ho anche detto in punto di morte.

Mi sembrò di cogliere nella sua scrittura una punta di nervosismo.

Senti lasciamo perdere, d’accordo?

“Ma Naruto!” dissi prima di avvertire una strana sensazione. Un brivido improvviso, freddo e inquietante.

Naruto? c’è qualcos’altro qui?”

Gli chiesi, ma vidi solamente il quaderno e la matita cadere a terra improvvisamente. Chiamai il mio compagno, ma non vidi nessun segno della sua presenza nella mia stanza.

Doveva essere andato via e con lui anche quella sensazione che non augurerei mai nemmeno al mio peggiore nemico.

 

Pov Naruto.

 

Ero stato costretto ad andarmene di nuovo. Non avevo ancora visto i miei inseguitori, ma avevo capito che cercavano me. Gli altri fantasmi mi evitavano di proposito, chiedendomi di stare lontano da loro. Dicevano che non volevano essere presi di mira, che piuttosto avrebbero preferito vagare sulla terra fino alla sua fine.

Non mi spiegarono niente, ma quelle poche cose che mi dissero, non mi rassicurarono molto.

Avrei voluto saperne qualcosa di più, se c’era un nemico naturale per i fantasmi ad esempio. Ero ancora troppo inesperto nel mio ambiente, ma ahimè non sapevo a chi rivolgermi, dato che l’unico in grado di vedermi era Sasuke.

In quel mi accorsi della sua assenza in giro da un po’ di tempo e mi misi a cercarlo. Sentii la sua presenza verso il centro del villaggio e concentrandomi, mi ritrovai in un luogo pieno di libri. Ebbi nuovamente i brividi, ma non perché qualcosa mi stava inseguendo.

Mi domandai cosa facevo in quel posto, quando abbassando la testa, vidi il mio compagno a terra, sfogliare un libro.

Lo chiamai e gli feci qualche accenno della mia presenza, ma ovviamente senza sharingan non avrebbe potuto notarmi.

Era una vera seccatura  a volte, anche se era divertente potermi inventare qualche nuovo modo per coglierlo di sorpresa ogni volta.

Guardai quale libro potesse essere di suo interesse.

Mi sorpresi a leggere il titolo del capitolo in cui si era imbattuto e concentrando la mia energia, riuscii a impedire a Sasuke di voltare pagina.

“Ah eccoti qua!” mi disse attivando lo sharingan.

“Non credevo di trovarti in un posto del genere e soprattutto a leggere certe cose. Stai cercando un modo per sbarazzarti di me? Basta una parola e me ne vado” gli dissi divertito.

“Per favore, come se non fossi stato tu a farmi cadere questo mattone in testa!”

Sgranai gli occhi, in effetti io non centravo niente.

Alzai la testa e vidi, seduta in cima alla libreria, una vecchietta dall’aria simpatica.

Mi congratulai con lei per la mossa compiuta, anche se Sasuke non aveva apprezzato il bernoccolo che gli era spuntato.

Esso mi guardò in modo strano, non capendo quanto stava avvenendo.

“Da quanto ho capito, la vecchia bibliotecaria vedendoti in difficoltà a trovare un libro che facesse al caso tuo, ha voluto darti una mano! A quanto pare è morta qui dentro schiacciata da una libreria. Ho sempre pensato che la cultura pesasse!”

Sasuke alzò gli occhi al cielo e riprese la sua lettura.

“Vedo che voi fantasmi potete fare un sacco di cose Interagire con il mondo dei vivi, viaggiare in un batter d’occhio e anche possedere la gente!”

“Si, si molto interessante, ma stavi leggendo qualcos’altro che poteva tornarmi utile quando sono arrivato!”

Sasuke abbassò lo sguardo sul libro “Ti riferisci alle ombre? Perché ti interessa?”

Mi feci serio “Sono giorni che scappo da qualcosa e, anche se per una frazione di secondo, mi è parso di vedere un’ombra staccata da qualsiasi oggetto o persona, muoversi da sola!”

“Pensi che questa ombra possa essere la causa di ciò che ti spaventa?” mi chiese. Sembrava piuttosto interessato.

Non sapevo cosa pensare, ma vedere un ombra muoversi per conto proprio, in assenza di un membro del clan Nara, non era una cosa normale. In quell’istante mi venne in mente una frase di cui non avevo capito il significato, che la bambina morta in un incendio a casa sua, mi aveva detto, la prima volta che ci incontrammo davanti alla mia lapide.

Mi disse che solo alla luce potevo stare al sicuro.

Sasuke, che cosa scappa dalla luce!”

“l’oscurità!” mi rispose sensatamente.

“Si, ma in questo caso, le ombre” dissi indicando nuovamente il titolo del capitolo cinque del libro.

Chiesi a Sasuke di leggere cosa vi era scritto, nonostante non vi era molto. Quell’argomento durava solo poche righe.

 

“Molti sono i misteri che avvolgono questo tipo di essere soprannaturale. Sono anime cattive che tornano nel mondo dei vivi alla ricerca di anime sperdute, non ancora passate oltre, che non hanno condotto una vita buona o con qualcosa di oscuro nel cuore, in modo tale da cibarsene.

Le anime dei bambini sono molto ricercate perché in quanto anime pure, sono per loro un grosso pericolo, che le allontanano dal loro scopo.”

 

Diceva solo questo e non mi era per niente di aiuto.

Non ero più un bambino, per quanto fossi morto giovane, quindi non mi cercavano per quel motivo. Mi sorse una domanda spontanea.

Sasuke, secondo te io sono stata una persona cattiva?” chiesi abbassando lo sguardo.

Tsè baka! Me lo stai chiedendo davvero? Se vuoi fare il confronto con me, dovresti essere un angelo!”  mi disse chiudendo il libro.

Sorrisi tristemente “Ma se queste ombre mi cercano, vuol dire che non sono del tutto apposto, forse è anche per questo motivo che non posso passare oltre!” dissi.

“E cosa avresti fatto di così cattivo? Sentiamo!”

“Non saprei con certezza, ho odiato gli abitanti del villaggio per molto tempo, quando ero bambino!” disse vergognandomi.

“Ma poi questo tuo sentimento è mutato, no? Non è quello che conta?” mi disse alzandosi.

“Ma allora cosa può essere!” chiesi, sperando che potesse darmi una risposta.

Vidi Sasuke fissare la copertina del libro per poi affermare “Lo sapremo presto!”

Non capii a cosa si riferisse.

Lo vidi dirigersi verso la  cassa, per prendere in prestito il libro, per poi uscire dalla biblioteca.

“Che intenzioni hai?” chiesi inseguendolo all’esterno e indicandogli il libro.

“Lo scoprirai presto…forse!” disse infine, lasciandomi nella curiosità.

 

 

  
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