Capitolo 7: Il libro
Pov Sasuke
Ero
ritornato a casa dopo il consiglio di Naruto.
Mi
aveva lasciato alquanto sorpreso il suo comportamento. Aveva paura, ma cosa
poteva spaventare un fantasma, se proprio il suo essere era la cosa che
spaventava maggiormente i viventi?
Volevo
scoprire cosa stesse succedendo, ma Naruto ai miei
numerosi richiami non si fece vivo. Probabilmente non era nei paraggi o
qualcosa gli impediva di comparire.
L’indomani
mattina mi svegliai presto per recarmi in biblioteca. Arrivai addirittura prima
dell’apertura.
I
commessi mi guardarono con sospetto, ma ignorai i loro sguardi. Se fossi da
sempre rimasto al villaggio, avrei pensato che quegli sguardi mi erano rivolti
per ma mia presenza in un luogo dove non avrei mai messo piede. Ero interessato
più agli allenamenti che alla cultura, ma quella era un evento eccezionale.
Girai
per i numerosi scaffali dove vi si poteva trovare roba per tutti i gusti: libri
di storia, medicina, gialli, fantascienza. Solo dopo aver girato a lungo trovai
ciò che mi interessava.
Afferrai
un libro e cominciai a sfogliarlo in piedi. C’erano dei tavoli non poco lontano
da lì, ma alcuni posti era già occupati da alcune persone e l’ultima cosa che
volevo, era stare tra la gente.
Decisi
dunque di leggere in quella posizione.
Era
un libro sul sovrannaturale. Parlava di
vampiri, zombie, poltergeist, streghe, angeli e anche di fantasmi. Molto
interessante se si cercava una semplice guida sul chi sono queste creature e su
quante specie di ognuna esistessero nell’immaginario collettivo.
Se
mai mi fosse venuto in mente di scrivere una storia dell’orrore, avrei tenuto
presente quel libro.
Ne
guardai altri, alcuni dei quali parlavano di folletti e elfi. Non potevo
credere che ci fossero persone che credessero a quelle stupidaggini, ma fino a
prova contraria spesso si crede che anche i fantasmi siano frutto della nostra immaginazione.
Ne
sfogliai di diversi, ma neanche uno mi diede la risposta che cercavo.
Mi
sedetti a terra con la schiena appoggiata contro la libreria e sospirai.
Speravo
di scoprire qualcosa in più sul mondo dei fantasmi e invece ero rimasto a bocca
asciutta.
Ero
quasi deciso ad andarmene, quando sentii un forte colpo sulla testa e un tonfo
alla mia sinistra.
Un
libro dall’aspetto logorato, mi era caduto in testa.
Sopra
c’era scritto “A contatto con gli spiriti”
Forse
era quello che cercavo.
Mi
guardai intorno con lo sharingan attivato, alla
ricerca di Naruto, di sicuro era stato lui a
“buttarmi” quel testo, anche se mi sorpresi del fatto che il mio compagno da
morto avesse avuto voglia di leggere libri.
Pov Sakura
Quella
mattina mi alzai prima del suono della sveglia.
Stranamente
non avevo sonno come sempre ed era dovuto al fatto che per la prima volta avevo
fatto un sonno senza incubi. Da quando avevo scoperto che Naruto
era ancora con noi, anche se non visibile, mi sentivo più tranquilla. Mi
rasserenava l’idea di poter sentire ancora la sua presenza.
Mi
sedetti sul letto, togliendomi le coperte di dosso e mi misi a fissare la foto
del mio team. Sgranai gli occhi quando vidi che qualcuno aveva risistemato,
malamente, la testa di Sasuke al suo posto.
La
presi in mano e sospirando, sussurrai il nome di Naruto.
Con
la coda dell’occhio vidi qualcosa muoversi accanto a me e girandomi, vidi un
peluche muoversi da solo.
Emisi
un urlo, dopo di che attribuendo quello scherzo a qualcuno in particolare dissi
“Naruto, sei tu?”
Non
so cosa avessi fatto se avessi ricevuto un no come risposta, ma per mia fortuna
vidi il pupazzo annuire.
“Ti
sei impossessato di un peluche?” chiesi, ricordandomi successivamente di essere
in vestaglia da notte. Mi coprii con le coperte, sentendomi imbarazzata.
“Cosa
ci fai qui?” gli chiesi, ma non sapevo come avrebbe potuto rispondermi.
Vidi
il peluche posarsi sul letto e il mio quaderno volteggiare nell’aria insieme a
una matita che scriveva qualcosa da “sola”. Lessi quello che vi era scritto
sopra e rimasi confusa.
Non sapevo dove andare! E Il cimitero non mi sembra molto
sicuro al momento.
“Perché?
Scappi da qualcosa?” chiesi divertita. Era invisibile chi mai lo avrebbe
inseguito?
Non lo so!
“Come
non lo sai?” chiesi facendomi seria.
È solo una sensazione che mi dice di non stare fermo sempre
nello stesso posto.
“Non
vorrai farmi credere che c’è qualcosa che ti insegue!” Non rispose, quindi gli
chiesi “Perché sei qui e non da Sasuke? Con lui puoi
chiacchierare normalmente!”
Non c’è e non volendo stare da solo o con altra gente
morta, sono venuto qui, preferisco la tua compagnia a quella di altri fantasmi.
Mi
venivano i brividi pensare che oltre a Naruto, lì
fuori c’erano altri fantasmi.
Non ero mai stato nella tua stanza.
“A
parte quella volta che ti sei divertito a spaventarmi!”
Scusa!
“Dovrei
denunciarti per infrazione in un luogo privato per due volte”
J
Sorrisi
a vedere il disegnino dello smile. Era una conversazione alquanto bizzarra e se
i miei fossero entrati all’improvviso nella mia stanza mi avrebbero preso per
pazza.
Improvvisamente
vidi un rossetto svolazzare, seguito da ombretti e trucchi di vario genere.
Non credevo che anche tu avessi un lato così femminile.
Posso vedere come stai col rossetto?
“Ringrazia
la tua condizione, se no a quest’ora saresti stato sbattuto contro il muro!”
dissi con una vena pulsante in testa.
Per questo ne approfitto.
Mi
feci seria e guardai Naruto... o almeno credo.
“Naruto, perché sei quà? Cioè
cos’è che ti lega a questo mondo? Non so molto sui fantasmi, ma non dovresti
essere qui, dico bene?”
Esatto, diciamo che ho un conto in sospeso.
“Quale?
Potrei aiutarti!”
Si, potresti, ma non lo faresti mai.
“Dimmi
e poi vediamo!”gli dissi.
No, aspetterò che le acque si calmino.
“Quali
acque? Di cosa stai parlando?” chiesi esasperata. Naruto
non era mai stato così enigmatico, diceva sempre le cose come stavano.
Non stai facendo tardi al lavoro.
“Naruto!” dissi capendo che stava cercando di cambiare
argomento. “Centra qualcosa Sasuke? Non mi
sorprenderebbe, infondo ti ha ucciso!”
Si, questo lo sanno anche i muri, lasciamo stare quello che
è successo, non attribuisco nessuna colpa a Sasuke e
te l’ho anche detto in punto di morte.
Mi
sembrò di cogliere nella sua scrittura una punta di nervosismo.
Senti lasciamo perdere, d’accordo?
“Ma
Naruto!” dissi prima di avvertire una strana sensazione.
Un brivido improvviso, freddo e inquietante.
“Naruto? c’è qualcos’altro qui?”
Gli
chiesi, ma vidi solamente il quaderno e la matita cadere a terra
improvvisamente. Chiamai il mio compagno, ma non vidi nessun segno della sua
presenza nella mia stanza.
Doveva
essere andato via e con lui anche quella sensazione che non augurerei mai
nemmeno al mio peggiore nemico.
Pov Naruto.
Ero
stato costretto ad andarmene di nuovo. Non avevo ancora visto i miei
inseguitori, ma avevo capito che cercavano me. Gli altri fantasmi mi evitavano
di proposito, chiedendomi di stare lontano da loro. Dicevano che non volevano
essere presi di mira, che piuttosto avrebbero preferito vagare sulla terra fino
alla sua fine.
Non
mi spiegarono niente, ma quelle poche cose che mi dissero, non mi rassicurarono
molto.
Avrei
voluto saperne qualcosa di più, se c’era un nemico naturale per i fantasmi ad
esempio. Ero ancora troppo inesperto nel mio ambiente, ma ahimè non sapevo a
chi rivolgermi, dato che l’unico in grado di vedermi era Sasuke.
In
quel mi accorsi della sua assenza in giro da un po’ di tempo e mi misi a
cercarlo. Sentii la sua presenza verso il centro del villaggio e
concentrandomi, mi ritrovai in un luogo pieno di libri. Ebbi nuovamente i
brividi, ma non perché qualcosa mi stava inseguendo.
Mi
domandai cosa facevo in quel posto, quando abbassando la testa, vidi il mio
compagno a terra, sfogliare un libro.
Lo
chiamai e gli feci qualche accenno della mia presenza, ma ovviamente senza sharingan non avrebbe potuto notarmi.
Era
una vera seccatura a volte, anche se era
divertente potermi inventare qualche nuovo modo per coglierlo di sorpresa ogni
volta.
Guardai
quale libro potesse essere di suo interesse.
Mi
sorpresi a leggere il titolo del capitolo in cui si era imbattuto e
concentrando la mia energia, riuscii a impedire a Sasuke
di voltare pagina.
“Ah
eccoti qua!” mi disse attivando lo sharingan.
“Non
credevo di trovarti in un posto del genere e soprattutto a leggere certe cose. Stai
cercando un modo per sbarazzarti di me? Basta una parola e me ne vado” gli dissi
divertito.
“Per
favore, come se non fossi stato tu a farmi cadere questo mattone in testa!”
Sgranai
gli occhi, in effetti io non centravo niente.
Alzai
la testa e vidi, seduta in cima alla libreria, una vecchietta dall’aria simpatica.
Mi
congratulai con lei per la mossa compiuta, anche se Sasuke
non aveva apprezzato il bernoccolo che gli era spuntato.
Esso
mi guardò in modo strano, non capendo quanto stava avvenendo.
“Da
quanto ho capito, la vecchia bibliotecaria vedendoti in difficoltà a trovare un
libro che facesse al caso tuo, ha voluto darti una mano! A quanto pare è morta
qui dentro schiacciata da una libreria. Ho sempre pensato che la cultura
pesasse!”
Sasuke
alzò gli occhi al cielo e riprese la sua lettura.
“Vedo
che voi fantasmi potete fare un sacco di cose Interagire con il mondo dei vivi,
viaggiare in un batter d’occhio e anche possedere la gente!”
“Si,
si molto interessante, ma stavi leggendo qualcos’altro che poteva tornarmi
utile quando sono arrivato!”
Sasuke
abbassò lo sguardo sul libro “Ti riferisci alle ombre? Perché ti interessa?”
Mi
feci serio “Sono giorni che scappo da qualcosa e, anche se per una frazione di secondo,
mi è parso di vedere un’ombra staccata da qualsiasi oggetto o persona, muoversi
da sola!”
“Pensi
che questa ombra possa essere la causa di ciò che ti spaventa?” mi chiese.
Sembrava piuttosto interessato.
Non
sapevo cosa pensare, ma vedere un ombra muoversi per conto proprio, in assenza di
un membro del clan Nara, non era una cosa normale. In
quell’istante mi venne in mente una frase di cui non avevo capito il
significato, che la bambina morta in un incendio a casa sua, mi aveva detto, la
prima volta che ci incontrammo davanti alla mia lapide.
Mi
disse che solo alla luce potevo stare al sicuro.
“Sasuke, che cosa scappa dalla luce!”
“l’oscurità!”
mi rispose sensatamente.
“Si,
ma in questo caso, le ombre” dissi indicando nuovamente il titolo del capitolo
cinque del libro.
Chiesi
a Sasuke di leggere cosa vi era scritto, nonostante
non vi era molto. Quell’argomento durava solo poche righe.
“Molti sono i misteri che avvolgono
questo tipo di essere soprannaturale. Sono anime cattive che tornano nel mondo
dei vivi alla ricerca di anime sperdute, non ancora passate oltre, che non
hanno condotto una vita buona o con qualcosa di oscuro nel cuore, in modo tale
da cibarsene.
Le anime dei bambini sono molto
ricercate perché in quanto anime pure, sono per loro un grosso pericolo, che le
allontanano dal loro scopo.”
Diceva
solo questo e non mi era per niente di aiuto.
Non
ero più un bambino, per quanto fossi morto giovane, quindi non mi cercavano per
quel motivo. Mi sorse una domanda spontanea.
“Sasuke, secondo te io sono stata una persona cattiva?”
chiesi abbassando lo sguardo.
“Tsè baka! Me lo stai chiedendo
davvero? Se vuoi fare il confronto con me, dovresti essere un angelo!” mi disse chiudendo il libro.
Sorrisi
tristemente “Ma se queste ombre mi cercano, vuol dire che non sono del tutto
apposto, forse è anche per questo motivo che non posso passare oltre!” dissi.
“E
cosa avresti fatto di così cattivo? Sentiamo!”
“Non
saprei con certezza, ho odiato gli abitanti del villaggio per molto tempo,
quando ero bambino!” disse vergognandomi.
“Ma
poi questo tuo sentimento è mutato, no? Non è quello che conta?” mi disse
alzandosi.
“Ma
allora cosa può essere!” chiesi, sperando che potesse darmi una risposta.
Vidi
Sasuke fissare la copertina del libro per poi
affermare “Lo sapremo presto!”
Non
capii a cosa si riferisse.
Lo
vidi dirigersi verso la cassa, per
prendere in prestito il libro, per poi uscire dalla biblioteca.
“Che
intenzioni hai?” chiesi inseguendolo all’esterno e indicandogli il libro.
“Lo
scoprirai presto…forse!” disse infine, lasciandomi
nella curiosità.