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Autore: Lady Diamond    02/05/2011    6 recensioni
E se i nostri personaggi preferiti fossero dei semplici(o quasi normali) liceali dell'esclusivo Beyblade high school in California? All'interno di questa scuola vi è una lotta fra i ragazzi,campioni di pallacanestro a livello nazionale,e le ragazze,campionesse nazionali di cheearliding.
Il motivo di questa faida? semplice rivalità, ma non solo scolastica,perchè... . Fra amori,litigi,impegni extrascolastici e scuola riusciranno i nostri eroi a sapellire l'asse di guerra? o arriveranno all'esame di stato a pezzi? Cosa succederà se i protagonisti saranno messi davanti al loro passato e alle loro reali emozioni? E cosa succederà quando Queen distruggerà ogni singolo rapporto umano solo per il desiderio di vendetta?
Estratto dal primo capitolo:
La storia di quei nomi era nata durante il terzo anno,quando le ragazze divennero cheerleader. Per questo motivo molti ragazzi cercavano di avvicinarsi al gruppo,ma venivano continuamente snobbati, così , i neo campioni nazionali,a causa dei continui rifiuti delle ragazze,affibbiarono quel nome al gruppo femminile,che per ripicca denominarono quella squadra Scimmie,paragonando il loro livello intellettivo pari a quello dell’animale in considerazione"
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hilary, Mariam, Mister X, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Silent Tears '
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Dopo essere uscite dalla palestra le ragazze si diressero verso la nuova classe con un finto sorriso dipinto su i loro volti per non dare soddisfazioni alle Scimmie,che stavano ridendo per la "disgrazia" delle ragazze, sebbene anche loro non amassero l'idea di dover condividere la loro classe con quel gruppo di ragazze.
Le cheerleader entrarono nella nuova aula che le avrebbe ospitate per tutto l’anno scolastico, subito iniziarono osservare la stanza con curiosità.
La classe era grande e luminosa,sul lato sinistro c’erano tre finestre, al centro dell’aula vi erano i banchi, che erano posti di fronte alla lavagna. I muri, invece, erano candidi fatta eccezione per parete su cui era  scritta una frase in latino: Carpe Diem.
Immediatamente alcuni ragazzi della classe si avvicinarono per fare la loro conoscenza,mentre alcune ragazze posero alcune domande circa le selezioni annuali delle cheerleader.
 Ma l’attenzione delle Barbie venne attirata da un gruppo di ragazzi che stavano amabilmente chiacchierando, o progettando qualche scherzo e mentre rispondevano alle domande cercavano di carpire le frasi che dicevano i ragazzi.
Rei, notando l’ingresso delle ragazze, accennò un sorriso, facendo capire al gruppo di avvicinarsi per darle il benvenuto.
“Ciao mie “care” Barbie” esordì Boris con un sorriso poco rassicurante che fece gelare il sangue alle ragazze.
“Spero vi troverete bene” s’intromise Yuri sogghignando.
“Che piacere avervi qui” aggiunse Kei accennando un sorriso.
“Cosa volete?”sbottò Julia guardando con circospezione il gruppo stranamente troppo amichevole.
“Siamo compagni di classe ora,dobbiamo essere amici” sibilò Yuri con un tono falsamente gentile,anche se la sua mente diabolica stava elaborando un piano per rovinare la festa che si sarebbe tenuta quel sabato.
“Siamo compagni, non amici” ribattè Mariam con freddezza esprimendo il pensiero comune a tutte le sue amiche, le quali annuirono all’affermazione appena fatta. 

“Comunque, siete invitati alla mia annuale festa d’inizio anno. Potete portare chi volete”continuò la giovane,porgendo con un sorriso falso gli inviti ai nuovi compagni di classe che accettarono con finta sorpresa.
“Dai andiamoci a sedere,non perdiamo tempo con le Scimmie” s’intromise Mao, cercando di smorzare l’atmosfera elettrica causata da quel breve, ma accesso, scambio di battute.
“Mao, vuoi stare con me?” domandò Hilary con un tono supplichevole.
“Certo” rispose la ragazza sorridendo allegramente.
“Ragazze che ne dite di mischiarci un po’ ?” domandò Rei,sperando che almeno quell’anno sarebbero diminuite le risse almeno a scuola.
Le ragazze si osservavano sbigottite, e iniziarono a domandarsi se i ragazzi volessero deporre le armi.

I maschi guardano il loro compagno con un’espressione interrogativa, non riuscendo a comprendere il motivo di quella stramba proposta.
La ragazza dall’aspetto felino prese la parola, consapevole dei rischi a cui stava andando incontro:
”Per me va bene, se sei d’accordo potrei essere la tua compagna di banco”
“Certo” rispose il giovane liceale sorridendo amabilmente alla nuova compagna di classe.
In fondo non le era mai stata antipatica.
“Ma Mao,perché mi fai questo!” si lamentò Hilary,nonchè sua migliore amica. La castana non voleva avere nessun rapporto con quei ragazzi, ma a causa di forze maggiori doveva scegliersi un compagno di banco.
“Dai tesoro, ci divertiremo, magari riusciremo ad essere amici” rispose Mao cercando di apparire sicura, nonostante anche lei non credesse fermamente alla sue stesse parole.
La ragazza sospirò, diede uno sguardo ai nuovi compagni e decise di sedersi vicino a Raul che sembrava essere uno dei pochi ragazzi di quel gruppo ad avere la testa sulle spalle, anche perché lo conosceva. Ma mentre la giapponese si stava avvicinando al giovane qualcuno la tirò per la manica facendola cadere su una sedia.

“Bene,adesso sei la mia compagna” sibilò Takao con un sorriso trionfante poiché sapeva che Hilary  era un’ottima studentessa, e averla come compagna di banco gli sarebbe stato utile per i vari test.
“Cosa?” sbottò la giovane quasi urlando, anche perché lei credeva che il nuovo compagno fosse il più immaturo del gruppo maschile.
“Dai,prometto che non ti disturberò” rispose il ragazzo con un sorriso convincente.
“Ormai la frittata è fatta” rispose la ragazza,posando il suo zaino dietro la sedia.
“E noi cosa facciamo?” domandò Julia con un’espressione corrucciata.
“Analizziamo la situazione. Siamo rimasta io,te,Emily,Eveline,Salima e Ming Ming” rispose Mariam,osservando i ragazzi. “Mentre i ragazzi sono Yuri,Max,Ozuma,Boris,Raul,il professor K e Kei. Avete qualche preferenza?” continuò la cheerleader,guardando con aria interrogativa le amiche.
“Si! Ivanov è mio” rispose la spagnola con uno sguardo luminoso che celava la sua voglia di vendetta.
“Fa come ti pare. Cerca di non  fare disastri, ok?” l’ammonì la ragazza dai capelli neri.

“Certo! Ho un paio di idee in mente,ed essere la sua compagna di banco sarà divertente” sogghignò la spagnola che si avvicinò al rosso sorridendo e ancheggiando.
“Yuri! Vuoi sapere la novità? Sono la tua compagna di banco” disse trionfante la ragazza.
“Come vuoi” rispose atono il ragazzo per non darle soddisfazioni, nonostante la presenza della ragazza lo infastidisse.
“Io vado a sedermi vicino ad Ozuma” disse Mariam.
“Ok ,beh siamo rimaste solo noi tre e a quanto pare non c’è molta scelta” sbuffò Eveline per niente felice di stare in quella classe.
“Ho capito Evy,va vicino ad Ozuma,almeno lui è simpatico” disse il capitano delle cheerleader.
“Grazie! Grazie! Grazie”esclamò la biondina,abbracciando calorosamente l’amica.
“A questo punto ognuno si scelga un compagno qualsiasi” disse Emily con un tono sommesso.
“Ok, io sto con quel biondino” asserì il capo delle cheerleader allontanandosi dalle sue amiche.
 
“Ciao Mariam” disse Max sorridendole gentilmente. Lei lo guardò truce e senza proferire sistemò le sue cose sul suo nuovo banco.
 
“Non ti dispiace se sto con Kei, vero Emily?” chiese Ming Ming allontanandosi dalla ragazza per non darle il tempo di rispondere.
Il professor Hiwatari, che insegnava matematica ,entrò in classe, perciò le due cheerleader si ritrovarono nel banco con Boris ed il professor K.
“Buongiorno ragazzi, per chi non mi conosce sono il professor Hiwatari. Sappiate che con me non si scherza,dunque sarete interrogati costantemente ogni giorno. Questo è il vostro ultimo anno, per questo motivo dovete dare il massimo. Dato che non voglio perdere tempo iniziamo spiegando l’insiemistica” disse il professore iniziando a scrivere qualcosa alla lavagna, che pochi avevano capito.
“Ci sono domande?” chiese il docente che dopo  aver posato il gesso,iniziò ad osservare con aria interrogativa i ragazzi, i quali guardavano il professore con un’espressione al dir poco allibita.

L’uomo osservò nuovamente la classe dopodiche disse con un tono che non ammetteva repliche:
”Kon,spiega quello che ho detto”.
Il ragazzo si alzò lentamente,sentendo le gambe tremare,poiché non aveva ascoltato nulla della lezione.
“Allora? Sto aspettando” disse l’uomo con un sguardo severo, incutendo timore nel giovane che non riusciva a proferire parola.
“L’insiemistica è un concetto primario, infatti, l’insieme è considerato come un sinonimo di classe”suggerì Mao.
Il ragazzo ripeté le parole della compagna,ma il professore, essendosi reso conto di quello che era successo, disse:

”Bene signorina Cheng,ma la prossima volta eviti di suggerire. Quanto a te ragazzo,le metto il primo due dell’anno” disse il professore con un’espressione gelida.
“Grazie” sibilò il ragazzo riconoscente,rivolgendosi alla ragazza.
“Di niente,mi dispiace di essermi fatta scoprire” disse Mao con un tono dispiaciuto.
“Voi due siete pregati di finirla! Solo perché è il primo giorno sarò clemente,ma la prossima volta vi punirò”sbottò il professore.

“Questo ha gli occhi anche dietro la desta” asserì la cinese facendo sorridere il moretto.
 
Lentamente giunse l'ora di pranzo e le ragazze si recarono in mensa per poter consumare il pasto preparato dalla cuoca.
“Perché hai aiutato quel ragazzo!”sbottò Julia chiaramente irritata dal comportamento dell’amica.
“Mi dispiaceva vederlo in difficoltà” ammise la ragazza dagli occhi ambrati con semplicità.
“Ma lo sai che fa parte della squadra di pallacanestro, dunque è amico di quelle Scimme. Anzi, lui è una scimmia! ”continuò la castana con un tono di voce sempre più altrerato.
“Smettetela voi due! In fondo il caro Rei si è preso già un’insufficienza”intervenne Mariam che odiava le discussioni futili, soprattutto se il fulcro delle discussioni erano quei ragazzi odiosi.
“Ma Mariam…”si lamentò Julia,che venne fulminata dallo sguardo della capo chearleader.

“Dai ragazze,andiamo a pranzo” intervenne Hilary, cercando di placare gli animi delle ragazze.
“Giusto,cerchiamo anche di sbrigarci prima che i ragazzi ci freghino i posti migliori” s’intromise Salima.
Le studentesse entrarono nella sala da pranzo che ospitava tutta la scuola.

La stanza era piuttosto grande e luminosa, le pareti erano dipinte con i colori della scuola: azzurro e bianco anche se vi erano numerose scritte coprivano una vasta porzione di esse.
 L’ambiente era disposto su due piani,dividendo il biennio e il triennio. Appena le ragazze scelsero un tavolo,molti ragazzi si voltarono per guardarle,compresi i loro rivali.
“Ci stanno guardando”sibilò Ming Ming,indicandoi loro nuovo compagni di classe.
“Lasciali perdere” disse Emily continuando a pranzare,decisa ad ignorarli.
“Strano…di solito facciamo le corse per avere questo posto”disse Julia mentre osservava i ragazzi con circospezione.
“Dai ragazze, in fondo sono solo maschi” esclamò Mariam, lanciando un occhiata verso i ragazzi.
 
“Vogliamo iniziare l’operazione:-Conquistare la palestra-” esordì Yuri pregustando la vittoria sulle ragazze.
“Ora?” domandò Rei dispiaciuto per ciò che stava per accadere.
“Amico,se non te la senti puoi anche stare con loro”disse Boris con un tono duro.
“No,sto con voi” sibilò il ragazzo,con un tono quasi colpevole.
“Inizia tu”ordinò Kei con tono autoritario al cinese.



Il ragazzo osservò con disgusto la polpetta al sugo nel suo piatto e dopo un breve attimo la scagliò contro le Barbie. Odiava fare certi scherzi, anche perché non era nella sua natura essere così infantile.
 L’alimento finì sulla testa di Mao che si voltò furente verso i ragazzi, così, dopo pochi istanti iniziò una battaglia di cibo.
La ragazza prese una porzione di polpette da lanciare verso il tavolo dei ragazzi, colpendo in pieno viso il suo compagno di banco. Improvvisamente, iniziò una guerra alimentare,sporcando non solo i due gruppi rivali, ma anche l’intera sala, poiché tutta la scuola imitò il comportamento immaturo dei ragazzi, con la differenza che gli altri si divertivano, mentre fra loro era guerra.
Dopo qualche istante entrò il preside ,che dopo aver  notato le condizioni disastrose della sala decise di punire chi avesse iniziato quel gioco, costringendoli a pulire.
“Cavolo! Perché si comportano sempre da bambini”sbuffò Mao,guardando Rei con astio, il quale abbassò la testa.
“Che schifo! Sono tutta sporca”si lamentò Ming Ming con le lacrime agli occhi.
“Non è questo il problema, chi si occuperà delle selezioni domani?”disse Julia con un tono preoccupato.
“Più che altro come faremo ad andare dal nostro capo alle 15:30”s’intromise Mariam,preoccupata per la missione che era stata affidata al gruppo.
“Vai tu, ti copriamo noi” le disse Hilary “Impediremo a Kei di uscire da qui, in fondo siamo state addestrate per questo” continuò la castana.
“Ok,vi farò sapere tutto questa sera” sibilò la giovane correndo verso la porta riuscendo ad eludere la sorveglianza degli avversari.
“Bene,ed ora al lavoro” asserì Salima,prendendo il controllo della situazione.

 

 
Spazio autrice:
bene…chissà cosa dovrà fare Mariam e qual è la vera identità dei due gruppi avversari…i ragazzi sono proprio dei bambini,e le ragazze,pur avendo sbagliato a reagire,secondo me hanno fatto bene… Ringrazio  Chiaki-Chan,Henya,Erestil,Angelofdarkness97 e GiuliaHiwatari per avermi lasciato una recensione,spero di non avervi delusa con questo capitolo! E un ringraziamento va anche a tutti coloro che leggono la mia storia! Alla prossima!
Questo capitolo è stato revisionato 
   
 
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