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Autore: Stella94    04/05/2011    6 recensioni
Elena sa che non può più tornare indietro. Sa che questa è la scelta giusta. Giunta in un punto senza ritorno, è costretta a rinunciare a ciò che le è più caro, proprio per difenderlo. Sarà dura, sarà doloroso, ma Elena sente che una nuova vigorosa alba sta per risorgere. Attenzione SPOILER! Per chi non avesse ancora visto l'ebisodio 2x18. E' solo una prova scritta in brevi minuti. Non è un gran che, fatemi sapere quello che ne pensate. Grazie a chi la leggerà e lascierà un commento. Ah e per ultima cosa ho da fare un importate avviso: è fortemente DELENA! ^_^
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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quaero capitolo non lasciarmi                                                                      

                                                      Non lasciami      
                                                                                           
                                                                                              capitolo quarto


 Pov Damon  
 

Fa che non sia ancora partita, fa che sia ancora li all'aero porto, fa che la incontri, fa che la convinca a rimanere.
Non so quante volte l'ho ripetuto nella mia mente.
Finalmente sono arrivato a questo dannato aero porto. Che confusione, non so nemmeno da dove devo iniziare a cercarla. Esco dall'auto lasciando la portiera aperta. Non mi importa di nulla.
Avanzo velocemente. Mi confondo tra la marmaglia di gente. I miei sensi sono il allerta, per captare qualsiasi cosa che possa condurmi da lei. Ma nulla. Non sento il suo profumo, non sento la sua voce delicata, non sento la sua risata contagiosa, il tintinnio delle sue lacrime di cristallo. Niente, niente niente. E' sparita!
No, no, no! Sono arrivato troppo tardi! Ma continuo a correre e a cercare. Non è possibile! Non la vedo! Non c'è.
La mia Elena mi ha abbandonato. Mi ha abbandonato anche lei, mi ha lasciato solo.
Ecco sono di nuovo li. Sulla soglia di quel baratro buio che incontrai quando anche Katherine mi abbandonò.
Non è possibile! Non voglio crederci. Sono un'idiota!
C'è qualcosa che inumidisce i miei occhi. Qualcosa che non provavo da tempo. Sta scorrendo sulle mie guance, è fredda al contatto con l'aria. Ne giunge un'altra, scorre con la stessa intensità della prima. Solo quando la tocco con un dito mi rendo conto di cosa siano realmente. Sono lacrime... sto piangendo. Perché il dolore che provo, la delusione e la paura che mi opprime sono insostenibili. Fanno troppo male, mi uccidono, distruggono tutto quello che di buono c'è in me.
Il buio mi avvolge. Mi soffoca. La mia rabbia mi acceca. C'è troppo sangue in giro. Non faccio altro che guardare le gole delle persone che mi passano accanto. Sto per colpire come un feroce animale in preda ai suoi impulsi primordiali.
Sto già per scattare quando un dolce ricordo mi assale. E' Elena. Mi sta chiamando. Sta invocando il mio nome. La sua voce è una dolce melodia che rifiorisce in me, regalandomi l'emozione di una calda primavera che rasserena il mio animo.
Ti vedo Elena, ti sento. Ora so ciò che voglio, so quello che devo fare.
Vengo a prenderti Elena. Ti raggiungerò a Roma.







Pov Elena  

 Quando il mio piede  sinistro tocca il suolo, mi rendo conto dell'immensità della mia scelta.
Sono a Roma, ma cosa farò ora?
L'italiano non è il mio forte. Conosco solo qualche parolina che Stefan mi ha insegnato e non ho la ben che minima idea di dove alloggiare. Per fortuna qui è una bella giornata. Anche il sole mi appare diverso. Sembra più caldo.
Oh Stefan... se solo sapessi dove sono finita... Mi manchi tanto. Non sai quanto ti vorrei qui accanto a me. Ho così tanta paura...
Ma caspita Elena, non puoi più tornare indietro! Ormai ci sei dentro e ci resterai ancora per molto. Rilascio un ansito liberatorio e raggiungo un taxi. Ho una guida per turisti con me, mi aiuterà con la lingua. Speriamo bene...
Mi faccio accompagnare al centro della città. Se sono qui, tanto vale visitarla. In fondo è cosi bella!
Solo quando pago il tassista mi rendo conto che i miei spiccioli non bastano. Dovrò fare economia e trovarmi un lavoro. Anche al più presto.
 Mi guardo intorno, sembra tutto così bellissimo e... affollatissimo! Non sono abituata a così tanta confusione. Mystic Falls è una cittadina così piccola in confronto alla capitale italiana. Mi sento spaesata e confusa. Mi rendo improvvisamente conto di quanto sia brutto essere da soli e questo sensazione mi deprime. Non pensavo che fosse così difficile, ma in qualche modo devo farcela.
Provo a sorridere, ma più che un ghigno sembro accigliare una smorfia contrariata. Poco male. Le felicità giungerà anche qui, anche a Roma.
Prendo la cartina e comincio ad osservarla. Allora...vediamo. Per prima voglio visitare il Colosseo, anzi no! La fontana di Trevi, no, no, no, sedermi su qualche scalino della super affollata Piazza di Spagna, oppure cominciare dal Foro Romano.
Okay, ho le idee un pò confuse. Comincerò a camminare, sarà l'istinto a portarmi da qualche parte.

Oh! Sono interi minuti che cammino. I piedi mi bruciano e fino ad ora ho solo visto un mucchio di automobili, tante facce e molti fast food davvero invitanti.
Prendo la cartina e mi guardo intorno. Se i miei calcoli sono giusti mi dovrei trovare esattamente in via del Plebiscito, quindi sono in procinto dell'Altare della Patria. E Altare della Patria sia! Al dire il vero non era inserito nemmeno nella mia lista, ma è stato voluto dal caso e non mi resta che assecondarlo.
Sono talmente presa dalla mia lettura che non mi rendo nemmeno conto di essere nella precisa traiettoria di un altro ragazzo.
Infatti gli finisco addosso, provocando un tonfo tremendo, facendo riversare tutti i suoi libri a terra che si infrangono sul terreno. Oddio sono un disastro!
<< Scusa.. >> Mormoro, è una delle poche parole che conosco.
<< Ah! Non preoccuparti. Sono io che non ti ho vista. Avevo questa montagna di libri addosso, mi oscuravano la visuale. >>
Non ho capito un gran che, ma credo che per lui non ci sia alcun problema o qualcosa del genere.
Non riesco nemmeno a guardarlo in viso. E' completamente accovacciato e raccogliere le sue cose e l'unica cosa che scorgo sono i suoi capelli castani, che al sole hanno riflessi biondastri.
Quando si rialza, ormai di nuovo ricolmo di scartoffie, mi fissa molto intensamente. Sembri che abbia di fronte un fantasma o qualche specie di alieno ibrido. Poi sorrise, sembra più un ghigno compiaciuto ed i suoi occhi verdi sembrano risplendere di luce propria. Devo ammettere che mi trovo di fronte ad un ragazzo davvero carino. I suoi lineamenti sono delicati, la sua pelle  olivastra e il suo sguardo penetrante. Non so il perché, ma mi ricorda così tanto Stefan...
<< Ehm... comunque io mi chiamo Marco. >> Dice offrendomi con fatica la sua mano.
Intuisco le sue intenzioni e gli offro la mia << Elena. >>
E' carino si, ma non sono qui di certo per trovarmi un nuovo ragazzo.
<< Qualcosa mi dice che tu non sei italiana. Non ho mai visto ragazze carine come te in giro. >>
Ah! Ecco. Come si dice in Italia? Ci sta provando! E io che pensavo che volesse fare il gentile con me.
<< Sono Americana. >> Rispondo.
<< America! Yes! I speak  english >>
<< Oh! >> Alzo gli occhi al cielo << Wonderful >>
<< Ti sei persa vero? >> Mi domanda << Hai bisogno di una guida. >>
Okay comincia a diventare piuttosto insistente << No! >> Affermo, anzi urlo. Sarò stata anche scortese, ma non mi ha lasciato scelta.
<< Okay. Come vuoi. >>
Lo saluto di striscio e riprendo la mia folle scoperta di quella città sconosciuta.
Anche se ormai sono lontano da lui, avverto il peso del suo sguardo su di me. Sono sicura che mi sta ancora fissando. Non so il perché lo faccio, ma per un istante blocco la mia avanzata e mi giro verso di lui.
Come volevasi dimostrare il suo sguardo incontra il mio. Ora che mi soffermo a guardarlo non posso negare il fatto che mi trovo di fronte ad un ragazzo davvero affascinante. Dio quant'è sfacciato, però! Continua a fissarmi.
Poco male. Ora non posso perdermi in tali sciocchezze. Riprendo il mio cammino, ma una strana sensazione comincia a fluttuare nelle mie membra. Sento che lo rivedrò ancora. Ne sono certa. Lo rivedrò.

CONTINUA...

 
Eccomi gente!!!!!!! Siamo giunti al capitolo 4. Elena è finalmente a Roma ed è proprio qui che comincia la sua avventura alla scoperta dei suoi reali sentimenti. Nella città eterna nasceranno nuovi amori, importanti rivelazioni e lotte per contendersi il cuore della bella Elena. Damon arriverà in tempo? Troverà Elena? Dove? E come? Riuscirà a convincerla a tornare a Mystic Falls? Lo scopriremo solo vivendo. Ringrazio tutti voi che continuate a seguire questo mio pazzo esperimento!! Siete grandi!! Ehi in questo capitolo voglio minimo dieci recensioni!!! ahahahaha (scherzo ^_^ ) Se volete però lasciate un commento alla piccola Stella perché a lei piacciono tanto. Ricordo a tutti la mia nuova pagina facebook, trovere il link nella mia pagina personale su efp. A presto grazie mille ancora e bacioni dalla vostra Stella preferita!!!!!!!!!!!!!
 
                                                                                                                                                 
      Stella94



   
 
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