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Autore: roxy_xyz    04/05/2011    14 recensioni
Ronald è inquieto per via dello strano comportamento di Harry e chiede consiglio a Hermione.
Che cosa sta succedendo al loro amico? Ha forse un’amante? Spinta dalla preoccupazione e dalla sua grande curiosità, Hermione decide di indagare per scoprire la verità.
Tra passato e presente, Hermione si troverà alle prese con qualcosa di complicato e di assolutamente inaspettato.
Le nocche non sfiorarono mai la porta.
Una voce aveva attirato la sua attenzione. Una donna stava parlando con Harry.
Mandando al diavolo i convenevoli e il lungo discorso che aveva preparato, decise di assecondare la sua curiosità.
“Alohomora.”

[Questa storia si è classificata terza al contest "Armonizziamoci" indetto da Jaybree88 su forum di Efp]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Lily Evans, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Raccontami



Avete presente quando in un posto regna l’assoluto silenzio e nessuno osa fiatare per non rovinare quel momento magico? Persino la natura stava sonnecchiando languida, limitando i suoi dolci rumori a una coppia di passerotti che canticchiava felice per l’arrivo della primavera.
Come è ben risaputo, questi attimi, purtroppo, non durano mai abbastanza.
“Hermione!” aveva urlato un ragazzo prima di cadere sull’erba con una grazia da invidiare al più elegante degli elefanti.
La giovane aprì un occhio per guardare chi aveva osato disturbarla.
Due occhi azzurri allegri ricambiarono il suo sguardo.
Conosceva la persona in questione da tanti anni, per non dire una vita, ma mai si sarebbe abituata a quel suo carattere impetuoso. Ronald Weasley sprigionava allegria da tutti i pori ed era impossibile tenergli il muso per tanto tempo.
“Non potresti rendere nota la tua presenza in maniera più civile?” sbottò un filino irritata.
“Ma come parli?”
Un ulteriore sbuffo da parte della strega gli fece capire che il livello di sopportazione di Hermione Granger stava raggiungendo il limite, un pericoloso confine per chi conosceva i suoi sbalzi di umore.
“Che vuoi, Ron!” chiese, con un sopracciglio inarcato che la rendeva ancora più buffa.
“Be’, non si tratta di me, sai bene che non ti ho mai dato problemi.”
“Possiamo saltare questi inutili convenevoli e arrivare dritto al punto?” disse Hermione, interrompendo il discorso dell’amico.
“Si tratta di Harry.” confessò infine, rivelando cosa lo turbava.
“Harry?” Aveva sgranato gli occhi incredula. Che cosa poteva essere successo al loro migliore amico da far preoccupare addirittura Ronald Weasley?
Harry Potter, sin dai tempi di Hogwarts, era stato una calamita che attirava problemi e complotti di ogni genere. Erano passati parecchi anni dalla fine della guerra e Hermione non aveva più avuto alcunché da temere. Almeno, fino a quando non era diventato un Auror a tutti gli effetti.
Dopo tanti anni trascorsi a combattere Voldemort, era più che comprensibile che avesse scelto una carriera pericolosa piuttosto che quella di insegnante.
“Quando avrò perso almeno un occhio e una gamba, allora, lascerò questo lavoro.” le diceva tutte le volte in cui lei gli manifestava le sue paure.
La strega non poté evitare di avere un brivido al pensiero di un Harry molto simile ad Alastor Moody.
“Che cosa ha combinato questa volta?”
“A dire la verità, non lo so. Ultimamente evita sia me che Ginny. Sta sempre rintanato in casa o in ufficio e non riusciamo a parlare con lui. Due giorni fa, mia sorella è andata a trovarlo a casa e non l’ha nemmeno invitata a entrare! Sembrava quasi che…”
“Cosa?” incalzò l’amica, curiosa di conoscere i suoi pensieri.
“Sembrava che nascondesse l’amante!” disse tutto d’un fiato, diventando ancora più rosso dei suoi capelli.
L’amica trovò l’idea piuttosto divertente perché scoppiò in una fragorosa risata.
“Tipico di voi Weasley! Saltate subito alle conclusioni più assurde e inimmaginabili.”
“Hai parlato con lui ultimamente? Io non sto scherzando, e comunque, l’amante sarebbe una delle tante ipotesi. Direi quella più innocua. Io sono maledettamente serio e se tu lo vedessi…”
“Ma l’ho visto ieri.” disse, facendo ammutolire all’istante l’amico.
Possibile che lui e Ginny stessero esagerando?
C’era qualcosa che non tornava e, nonostante Hermione non fosse minimamente preoccupata, non riusciva a togliersi dalla mente che qualcosa non andava in Harry. Lo conosceva da troppo tempo per non vedere i segnali.
“Fammi un piacere, Hermione, oggi passa da casa sua.”
“Ma è in missione,” obiettò, interrompendo l’amico.
Il rosso la guardò a lungo negli occhi prima di replicare. “Non c’è alcuna missione in programma.”
Una risposta che congelò Hermione e qualsiasi altra sua congettura.
“Ti prego, vai a controllare… con te parla sempre.”
La giovane non rispose subito, sembrava quasi che stesse valutando tutti i pro e i contro di quella situazione. La sua mente pragmatica non smetteva mai di lavorare, nemmeno in quel caso.
Doveva ascoltare Ron e controllare Harry o semplicemente fidarsi?
Sicuramente alla fine il suo migliore amico si sarebbe confidato. E se, invece, avesse fatto di testa sua?
Ricordava ancora quando aveva capito che Harry si sarebbe incontrato con Voldemort nella Foresta Proibita. I suoi sospetti erano diventati sempre più concreti dopo che aveva visto i cadaveri dei suoi amici.
Lo sguardo spento di Piton, l’uomo di cui aveva dubitato sin dal primo anno e che l’aveva sempre protetto. Il sorriso di Fred, quando mai nessuno si sarebbe immaginato di non sentire più una sua qualche stupida battuta. Remus, Tonks, persino Colin Canon giaceva inerte, vittima di quella guerra ingiusta.
E poi, era scomparso sotto il suo mantello di invisibilità, decidendo di sacrificarsi per gli altri. Non avrebbe mai dimenticato l’immagine di Hagrid che portava Harry sulla spalla. Anzi, il corpo di Harry. Il suo cuore aveva smesso di battere per alcuni secondi, prima che una rabbia atroce l’accecasse. Era arrabbiata con lui, avrebbe tanto voluto sfogarsi, magari, schiaffeggiando il suo viso freddo.
Ron le toccò delicatamente la spalla, ancora in attesa di una sua risposta.
“Va bene.” sussurrò.
Rimase seduta su quel prato finché non si accorse che il sole era tramontato e si era alzato un vento leggero. Furono i brividi di freddo a riportarla in sé.
Si alzò lentamente e cominciò a camminare, non volendo usare la magia in quel momento. A volte, preferiva una lunga passeggiata per schiarirsi le idee e ora ne aveva un assoluto bisogno per preparare il discorso da fare ad Harry. Come poteva affrontare l’argomento?
Doveva essere brusca e andare dritta al nocciolo della questione?
Quando capì come agire, cercò un angolo appartato e si Smaterializzò.
Il numero dodici di Grimmauld Place era lì davanti a lei.
Presasi di coraggio, salì quei pochi scalini che la separavano dal suo migliore amico e alzò la mano per bussare.
Le nocche non sfiorarono mai la porta.
Una voce aveva attirato la sua attenzione. Una donna stava parlando con Harry.
Mandando al diavolo i convenevoli e il lungo discorso che aveva preparato, decise di assecondare la sua curiosità.
“Alohomora.”
Lentamente aprì l’uscio ed entrò in casa, mettendo a tacere la voce della coscienza che le diceva di non farlo, ma di fidarsi.
Il corridoio era buio e man mano che avanzava, la voce si faceva sempre più forte e nitida. Il suo unico pensiero fu che non conosceva la donna in questione.
La persona sembrava quasi arrabbiata con Harry, a volte la sua voce era delicata e vellutata, altre si alzava di almeno due tonalità.
Sgranò gli occhi quando vide il volto della misteriosa amante.
“Harry James Potter, io ti uccido!” urlò, rivelando la sua presenza.
Il ragazzo si era girato di scatto con aria colpevole e aveva guardato Hermione senza fiatare. Sapeva di aver sbagliato e, ora che guardava la sua amica, la consapevolezza di essere un emerito idiota lo aveva investito in pieno.
La donna l’aveva guardata sorridendo per poi rivolgerle la parola.
“Buongiorno, cara. Io sono Lily, la mamma di Harry.”
“Il piacere è tutto mio,” riuscì a dire, trovando la situazione assurda e grottesca allo stesso tempo. Aveva ragione Ronald, l’amante era la più innocua delle ipotesi!
“Posso spiegarti ogni cosa!” aveva detto Harry, mettendo le mani avanti per proteggersi dalla furia dell’amica.
“Ci mancherebbe! Non ho intenzione di andarmene finché non mi spieghi cosa ci fa tua madre in salotto.” replicò acida.
“La pietra…” Fu la semplice risposta di Harry.
“Il fatto che tu abbia usato uno dei Doni della Morte era l’unica cosa che avevo capito. Quello che mi sfugge è che avevi detto a tutti, persino a Silente, che era stata persa nella Foresta. Ci hai mentito, anzi mi hai mentito! La Pietra della Resurrezione è pericolosa, quella non è veramente tua madre.”
“Lo so,” disse interrompendo la sfuriata della giovane, “non commetterò lo stesso errore di Cadmus Peverell, avevo solo bisogno di parlare con lei.”
Gli occhi della ragazza erano diventati lucidi. “E non potevi parlare con me?” chiese con quel filo di voce che le era rimasto.
“Mi vergognavo troppo.” ammise il mago.
“Se vuoi, posso spiegarti io” aveva detto Lily, cercando di rimediare al guaio del figlio.
“Harry non ti ha mentito, aveva perso realmente la pietra. Due giorni fa, è andato a cercarla perché aveva bisogno di sapere una cosa. Una domanda alla quale solo io potevo rispondere.”
Hermione guardò gli occhi verdi di Lily, così simili a quelli del figlio, e lentamente si calmò, tornando ad essere lucida.
“Che cosa voleva sapere?” chiese.
Lily si aprì in un dolce sorriso prima di parlare. “Del giorno in cui James mi chiese di sposarlo.”
Anziché urlare come era suo costume, disse invece: “Raccontami.”
“Le lezioni erano finite e stavamo ripassando in vista degli esami per ottenere i M.A.G.O. ed eravamo tutti riuniti intorno al Lago Nero. È meglio specificare che Remus, Peter e io stavamo studiando, mentre Sirius sonnecchiava al sole e James, invece, sembrava un bambino.”
Sorrise come se stesse rivivendo quell’attimo.
“Avete presente una palla pazza? Ecco, lui si comportava proprio così!”
Hermione rise immaginando James Potter e il suo gioviale comportamento.
“Perché era così felice?” domandò la giovane, con un pizzico di curiosità.
“Non me lo disse mai, ma conoscendolo, credo che fosse per la fine delle lezioni. James, comunque, non faceva altro che ridere e rotolarsi sull’erba, mentre Remus e io cercavamo di ignorarlo. Vi posso assicurare che non era per niente facile! La sua vittima preferita era Sirius, non faceva altro che importunarlo. Aveva strappato dei fili d’erba e l’aveva ricoperto da capo a piedi.
Non vi dico come reagì Sirius…erano comici. Avevo chiuso il libro di Trasfigurazione, rinunciando a studiare in compagnia di quei matti, e mi ero messa ad osservarli. Cominciarono a rincorrersi come due bambini. Era un’immagine così bella e genuina, che non riuscii a trattenere una mia risata.
Appena James mi udì si fermò di botto, facendo sbattere Sirius contro la sua schiena che, ovviamente, cominciò a imprecare. Non ascoltandolo, era avanzato verso di me e aveva catturato le mie labbra in un bacio.”
Alcune lacrime avevano cominciato a scorrere sul viso di Hermione e Lily aveva sorriso, continuando il racconto.
“Fu un bacio violento e delicato allo stesso tempo. Non avevo mai provato una gamma di emozioni così forti e così diverse. Non era stato il primo bacio e non fu nemmeno l’ultimo, ma sicuramente fu il più bello, quello che serberò per sempre nel mio cuore.
Poi, si era staccato lentamente da me e mi aveva sussurrato a fior di labbra una singola parola: Sposami. Così, davanti agli altri. Fu qualcosa di improvviso e spontaneo, tipico di James, insomma! Avrei mai potuto dire di no?”
Solo guardando gli occhi verdi di Lily, era riuscita a rivivere quel momento, come se al suo posto ci fosse stata lei.
“Mio figlio voleva sapere come chiedere alla donna che ama di sposarlo.”
Se il padre era spontaneo e malandrino, il figlio non conosceva le mezze misure.
Anziché chiedere consiglio agli amici, aveva preferito parlare con la madre defunta.
“Non potevi parlare con me, Harry?” Era sollevata perché non c’era alcuna minaccia oscura o un’amante nascosta nell’armadio, però non poteva negare di essere arrabbiata e anche un po’ delusa.
“Cosa dovevo dirti? ‘Mione, vuoi sposarmi?” sbottò il giovane irritato.
“Sì.” rispose l’amica con un luccichio negli occhi.
“Sì, cosa?” aveva domandato Harry.
“Sì, testone. Sarà sempre ‘sì’ la mia risposta.”
Hermione lo travolse con un bacio che bloccò sul nascere qualsiasi sua replica, se mai avesse avuto voglia di parlare e di interrompere quel piacevole interludio.
Quando si staccarono per respirare non vi era più traccia di Lily Evans.
Era scomparsa nel nulla come era apparsa.
“Per fortuna, sei simpatica a mia madre” disse il ragazzo con un mezzo sorriso.
“Tu, invece, dovrai chiedere la mia mano a mio padre… sai, quanto è all’antica.”
Non poté evitare di ridere alla vista degli occhi sgranati di Harry.
E sì, sarebbe stata una lunga giornata per lui!






Raccontami – roxy_xyz
Grammatica: 8.75/10 Molto buona. “Presosi” riferito a Hermione deduco sia un mero errore di battitura o distrazione (-0.25). In “Il fatto che tu avessi usato uno dei Doni della Morte era l’unica cosa che ho capito” scegli: o presente, o passato (-0.50). Ho notato anche qualche inutile virgola dopo il discorso diretto (-0.25). E poi c'è l’errore che non scorderò mai. Sì, è un errore che feci alle elementari e la mia maestra mi corresse davanti a tutta la classe, e ancora adesso ce l’ho stampato nella mente: ‘un leggero venticello’; il venticello è già leggero di per sé, quindi o metti ‘un vento leggero’, oppure semplicemente ‘venticello’.
Stile e lessico: 8/10 Stile scorrevole, chiaro. Semplice ma non banale. Lessico vario. Solo il racconto di Lily ha i connotati un po’ troppo letterari per essere un’espressione del linguaggio parlato.
Caratterizzazione personaggi : 10/10 Molto, molto buona. Harry che ‘non conosce mezze misure’, Hermione che analizza tutto per filo e per segno prima di agire, Ron divertente e preoccupato al tempo stesso, Lily (per quel che ne sappiamo) mamma premurosa, e James ‘palla pazza’. Ammirevole.
Sviluppo trama : 10/10 La trama è sviluppata molto bene. All’inizio credevo sul serio che Harry si fosse cacciato in un guaio più grosso di lui; i ricordi della guerra di Hermione e il tono drastico di Ron aiutavano in quel senso. Avevo dimenticato che da te non bisogna mai aspettarsi nulla, perché sicuramente troverai qualcosa per sorprendere il lettore.
Originalità : 10/10 E infatti mi ha sorpreso. Mi ha sorpreso Harry che ‘resuscita’ la madre per una cosa così ‘semplice’? Mi ha sorpreso la naturalezza della situazione, mi ha sorpreso lo sbotto di Harry. Non il massimo delle dichiarazioni, ma di certo la più ‘sentita’.
Gradimento personale : 4.50/5 “Cosa dovevo dirti? Hermione vuoi sposarmi” Questa frase è tutto quello che io volevo leggere nei libri di HP. Non chiedevo nient’altro. Ti pare che non mi possa piacere? Però, non ho apprezzato la scomparsa repentina di Lily, e la fine non mi ha convinto fino in fondo.
Punti bonus : 3 Ottima, e ben usata la presenza di Lily.
Totale : 54,25/58

Innanzitutto, vorrei ringraziare Lights che mi ha aiutato nel revisionare questa storia ed è sempre una valida spalla per tutte le mie assurde idee. Grazie di cuore.
Ringrazio anche Jaybree88 che ha valutato la mia storia e mi ha fatto notare tutte le piccole imprecisioni che spero di non commettere più. Giuro che da oggi non riuscirò più a vedere le virgole con gli stessi occhi. Prima, erano così carine per arredare!
Ci ha dato soprattutto un ottimo pretesto per scrivere nuove storie su questo pairing senza cadere nell’ovvietà e nello scontato.
Complimenti a tutte le partecipanti, Lights, Herm735, Cleomery e Ambra_mito, non vedo l’ora che pubblichiate le vostre storie. Vi prego, non fatemi soffrire ancora.
Spero che la mia storia vi sia piaciuta, mi sono divertita a scriverla.
Infine, colgo l’occasione per pubblicizzare un’altra mia storia,E se...?, particolare e più intensa. Vorrei tanto sapere il vostro parere. Per fortuna è breve, su su, fatelo per la piccola roxy.
Alla prossima, la vostra roxy_xyz
   
 
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