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Autore: innocent    05/05/2011    0 recensioni
E' la prima fan fiction che scrivo dopo quasi 1 anno, non sono bravissima, ma mi piace raccontare ciò che la mia mente immagina prima di dormire o durante le lezioni noiose a scuola. Non sarà il solito polpettone: sconosciuta-amore-tradimento-addio-amore di nuovo o cose simili, ve lo prometto! :)
C.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Day 9 – Today I’m ready to turn the page

9 settembre 2011, ore 16.00

 
-Sette giorni, sono passati sette giorni dall’ultima volta che ho scritto su questo diario. Ogni giorno lezione dalle 8.30 del mattino fino alle 18.00 questo college inizia a farsi pesante, e siamo solo al primo trimestre del primo anno. In questo momento sono seduta in una sedia dell’aula di cinematografia, materia che per carità mi piace da morire, ma guardare un filmato sugli animali per capire come i frame passano dall’11 al 29 diciamo che mi secca abbastanza. Insomma, siamo all’università! Se le persone che si sono iscritte qui non sanno passare da un frame all’altro, dovrebbero iniziare a porsi delle domande!-
20.58” questo fu un bigliettino che mi arrivò sul banco. Lo lessi ma non capii, accanto a me c’era Nicholas. Avevamo scoperto che eravamo insieme in tante lezioni, e la cosa non mi dispiaceva. Imparai a conoscerlo, e tutto sommato non era male: simpatico, attraente, sexy, fisico mozzafiato, sorriso brillante. Sì, un ottimo alunno.
Cosa scusa?Scrissi nello stesso bigliettino.
Alle 20.58 stasera ti passo a prendere, vestiti sexy così dopo ti strappo i vestiti a morsi! :D
Scoppiai a ridere e non fu piacevole.
«Signorina Stevens, può spiegare a me e ai suoi colleghi il motivo delle sue risa?» questo fu quello che il professore Martins, quello di cinematografia, mi chiese non appena mi sentì ridere.
«Scusi, non volevo disturbare la lezione» dissi ridendo ancora.
«Non credo sia carino nei miei confronti signorina Stevens, che ne pensa di smetterla?»
Io non riuscii neanche a dire di si perché continuai a ridere, ma dopo poco per fortuna smisi.
Non appena usciamo da questa aula, penso che ti strappo a morsi qualcos’altro.
Gentile come sempre Carrie, inizio a volerti bene sai? Comunque, domani alle 20.58 sarò da te!
Ma per andare dove scusa?
Voglio portare a cena fuori un’amica, mi è concesso?
Ehm.. si..
Era la prima uscita “seria” che facevo con una ragazzo dopo Joe, e Nicholas non era un “semplice” ragazzo. Più che altro non riuscivo a vederlo come un semplice amico, anche se cercavo di auto-convincermi che era molto meglio così.
Allora?
Va bene, sarò pronta a quell’ora, ma guarda che se vieni alle 20.59 non esco più con te!
In fin dei conti, era solo una semplice uscita fra amici e io stessa dovevo entrare in quell’ottica.
Lui rise e dopo pochi minuti la lezione finì, pranzammo insieme e poi mi accompagnò a casa salutandomi e ricordandomi l’impegno preso con lui per quella sera.
«Sono a caaaaaaaasaa!» urlai entrando.
«Buon pomeriggio amore, come mai così presto oggi?» chiese mia madre dandomi un bacio in guancia e togliendomi la borsa dalle mani per poterla posare sul divanetto.
«Le lezioni sono finite prima e mancava un professore... Ah, stasera esco» queste parole penso che sconvolsero mia madre, non dicevo quella frase da tanto tempo e soprattutto non l’avevo mai detta da quando ero a Los Angeles.
«Davvero? E con chi esci?» chiese lei guardandomi sorridendo contenta.
«Con un amico di facoltà, mi ha invitato a prendere qualcosa da mangiare a cena.. E ho accettato..»
«Hai fatto bene tesoro, è ora di crearsi una nuova vita, non lo pensi anche tu?»
La mia risposta fu soltanto un cenno del capo, dopo di che andai a buttarmi a letto e dormii per circa due ore. Venne poi mia mamma a svegliarmi per dirmi che il suo cercapersone faceva i capricci, ergo la cercavano a lavoro e doveva scappare. Annuii e cercai di alzarmi ma niente, continuai a dormire.
Ciò che mi svegliò fu il campanello di casa che suonava all’impazzata, spaventata scesi di corsa sotto con gli occhi ancora chiusi.
«Ehm ehm... Buonasera bella addormentata!»
Oh cavoli!
«Nicholas, perdonami, perdonami! Mi sono addormentata, avevo sonno, mia mamma mi ha chiamata ma non riuscivo a svegl....»
Una mano, che non era la mia, finì sul mio collo mentre un’altra mi cingeva la vita. Avevo gli occhi chiusi e le labbra che contemplavano la bellezza delle sue che erano sulle mie.
Ci stavamo baciando.
«Shhh.. Non fa niente» disse lui non curandosi della porta aperta e del fatto che ero totalmente poggiata al muro dell’entrata di casa mia.
Io, non riuscii a staccarmi e continuai quel gioco di baci e lingue che era molto meglio che mangiare una bistecca di chissà quanti dollari in un locale in centro a L.A.!
«Nicholas..» dissi sulle sue labbra.
Lui si staccò dalle mie e mi guardò «Carrie..»
«Non dovremmo farlo sai? Tu quando sei con me commenti sempre i culi e le tette delle ragazze. Noi siamo amici Nicholas e gli amici non si baciano!»
Lui scoppiò a ridere, sinceramente non capii il motivo per il quale lo fece. Forse la mia affermazione era stata parecchio banale, un po’ la reputavo anche io così però non sapevo cosa dire a riguardo.
«Perché ridi, ti sembra che io stai ridendo?»
«No Carrie, non ridi.. Ma la tua affermazione fa ridere!» mi poggiò il palmo caldo della sua mano sulla mia guancia paffuta che aveva preso colore durante il nostro bacio.
Aggrottai le sopraciglia e lo guardai negli occhi aspettandomi una spiegazione migliore.
«E’ un.. bacio! Un semplice bacio, non posso dartelo?»
Iniziava a giocare con i miei sentimenti o ero io che ero totalmente annebbiata da altro?
«Io non bacio con la lingua i miei amici!»
Lui scoppiò, ancora, in una fragorosa risata.
Io chiusi la porta che era rimasta aperta e mi sedetti sul divano a guardare un film alla tv. Lui mi seguì e capì che ero leggermente arrabbiata.
«Per cosa mi hai preso Nick?» lui non mi rispose, mi guardò solo negli occhi.
«Volevo soltanto sentire quella sensazione che ho sentito due settimane fa sull’aereo»
Non ero stata solo io a sentirla allora, anche lui l’aveva sentita..
«Quale sensazione?»
«Quella che sento ogni volta che mi tocchi, che mi guardi e quando ti bacio»
Diventai leggermente rossa in viso e mi coprii con la manica della maglietta gli occhi e poi, piano piano tutto il viso.
«Solo amici siamo, solo amici!»
Nicholas era quel genere di ragazzo sul quale sarei saltata volentieri addosso, era così attraente e incredibilmente sexy.
«Gli amici non si baciano»
«Vorrà dire che non lo faremo neanche noi Jonas»
«Ne sei sicura?»
«Al 100%»
  
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