A volte si chiedeva se non era stato un sciocco a credere che il figlio avrebbe potuto essere come lui, era pure scappato da Dora per la paura. I fatti poi avevano dimostrato che i suoi geni, evidentemente, erano maledettamente più forti dei sui e Teddy era una versione in potenza della madre. Come quella sera...
-Teddy,
spiegami ancora una volta, che
non sono certo di aver capito, com'è possibile che un vaso
perfettamente immobile, di colpo e da solo
sia caduto per terra.-
Apparentemente
era stato rotto il vaso che Andromeda gli aveva regalato per il
matrimonio, facendo finta di accettarlo, e sarebbe diventata
sicuramente una furia qualora se ne fosse accorta.
-Te
l'ho già spiegato mille volte, possibile che non capisci?!-
sbottò
il figlio, sbuffando -Ieri sera sono tornato a casa con Albus- Lupin
sussultò per un momento, come sempre, sentendo il nome del
figlio di
Harry, ma non lo diede a vedere -e in un momento di distrazione ho
accidentalmente
urtato il vaso di nonna Dromeda...-
-Accidentalmente
come una persona normale o come urterebbe accidentalmente tua madre?-
-Temo
più nello stile di mamma...-
Lupin
sospirò e guardò i cocci del vaso per terra che
erano
effettivamente ridotti maluccio.
-E
spigami in che modo tu sei stato abbastanza vicino a quel mobile da
urtarlo?-
-Beh,
in realtà parte della colpa è di Albus... Voglio
dire, voleva
vedere se ero bravo come Ginny a recuperare le Pluffe al volo in casa
per evitare che combinino disastri, visto che alla madre non sfuggono
mai...-
-E
non stento a crederlo, ma tu non sei Ginevra, quindi immagino che la
Pluffa ti sia sfuggita di mano...- e il resto della scena era
altrettanto prevedibile. -Ma perché semplicemente non hai
detto di
no ad Albus?-
-Perché...
Beh, sai anche te com'è fatto... Continuava a dire che non
ci
provavo perché sapeva che non ce l'avrei fatta a prenderla e
cose
così... E insomma alla fine ho voluto mostrargli che ero
capace!-
-In fondo è pur sempre nipote di James- pensò Lupin sorridendo mentalmente, ritornando rapidamente sulla terra perché il figlio stava ancora parlando:
-Ha
tirato quella diavolo di Pluffa e io l'ho presa al volo... Solo che
mi sono sbilanciato nel farlo e ho preso in pieno lo scaffale.
Neanche il tempo di capire cos'era successo che il vaso era per
terra, in mille pezzi. Noi non siamo maghi maggiorenni e quindi
volevo chiederti se...-
-Ah
no, non pensarci neanche!- sbottò Lupin -Ora vai di la,
mandi un
gufo alla nonna e le dici di venire immediatamente, ché devi
dirle
una cosa urgentissima!-
Teddy sbiancò perfino nei capelli quando sentì l'ordine del padre, ma non osò disobbedirgli e si diresse immediatamente a scrivere la lettera per Andromeda.
-Si
può sapere per quale motivo io sia stata fatta venire
d'urgenza?-
chiese Andromeda non appena entrò in casa, spalancando la
porta del
salone dove si trovavano il licantropo e Teddy.
-Allora
Lupin, cos'hai combinato questa volta?!-
Remus non si offese neanche e indicò il figlio:
-Non guardare me, stavolta è tutta colpa sua! Su, Teddy, spiega alla nonna per quale motivo l'hai chiamata.-
-Nipote? Cos'è successo?- incalzò la donna.
-Io temo... di aver... come dire... accidentalmente... rottoiltuovasoecco.- concluse tutto di un fiato, senza mai alzare lo sguardo dalla punta delle sue scarpe.
-Tu hai... FATTO COSA?- per un momento Andromeda sembrò fuori dai gangheri, poi si girò verso Lupin e chiese assolutamente calma:
-Quello che vi ho regalato per il vostro matrimonio?-
Il licantropo, che non riusciva a spiegarsi un cambio di atteggiamento così rapido si limitò ad annuire.
-Oh beh poco grave!- Andromeda scoppiò a ridere lasciando i due uomini completamente allibiti. -Lo regalò a me la madre di Ted per il nostro matrimonio, ma l'ho sempre trovato orribile! Direi che non è neanche il caso di sprecare la magia per ripararlo e tanto vale gettarlo direttamente!-
Teddy sospirò di sollievo quando sentì la notizia e guardò furbescamente il padre, anche quella volta aveva scampato le ire della nonna.
In quel momento, di ritorno dal lavoro, entrò Dora nel salone e si stupì di trovarci tutta la famiglia riunita:
-Beh? E' successo qualcosa? Mi sono persa qualcosa?- chiese in tono indagatore, guardando fissa il marito.
-No, solo che a volte credo che tuo figlio sia molto più tuo di quanto potessi mai immaginare o desiderare- sbottò Lupin, uscendo dalla stanza e borbottando qualcosa che assomigliava vagamente a fortuna sfacciata.
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Piccola one shot su un'idea assurda che ho avuto su Teddy. Spero vi piaccia :3
Se poi vorrete andare anche a leggere le altre mie FF e il mio racconto sarei ancora più felice.
Alla prossima :3