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Autore: Strega_Mogana    14/02/2006    8 recensioni
Mettete insieme una donna completamente diffidente verso gli uomini e un uomo che non sopporta le donne nel giorno dedicato agli innamorati e vedrete cosa succede!
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cammino lentamente per la strade affollate del centro, sono stanco, ho appena finito un turno doppio all’ospedale, speravo di tornarmene a casa per una doccia calda e una dormita quando il mio amico Motoki mi ha trascinato per negozi alla ricerca del regalo per la sua fidanzata.

É talmente eccitato per San Valentino che mi fa venire la nausea.

Non era mai stato un amante di questa festa melensa ora, é tutto preso da cuoricini, cherubini appesi alle pareti e cioccolatini ripieni.

Che schifo!

Giuro che se mi chiede ancora una volta cosa ne penso di uno squallido regalo, gli spacco la faccia con un pugno.

- Mamoru cosa ne pensi di questo?

Ma così é troppo facile!

Guardo con poca convinzione un orrendo peluche a forma di rana... o meglio dovrebbe esser una rana, é verde e ha gli occhi gialli... magari é una mucca che sta male.

- Fa schifo Motoki, - rispondo seccato – possibile che tu abbia così poco gusto nello scegliere i regali?

- E’ per questo che ti ho chiesto di venire con me, tu hai sicuramente più buon gusto.

- Non puoi andare dal gioielliere e comprarle un braccialetto?

- Gliene ho già regalato uno a Natale... non voglio sembrare ripetitivo e senza fantasia.

- Un mazzo di fiori? Con le rose rosse non sbagli mai. – propongo sperando di porre fine a quella tortura.

- No... sono troppo scontati...

- Cioccolatini?

- A Makoto? – ride e posa il pupazzo per esaminarne un altro più brutto della rana deforme – Sicuramente me li avrà cucinati lei i cioccolatini.. no, ci vuole qualcosa che la sorprenda.

- Se non le prendi niente vedi che bella sorpresa che le fai. – ridacchio divertito, prendere in giro Motoki é uno dei miei passatempi preferiti.

- Guarda che non ti devi sfogare su di me se non trovi una ragazza.

- Grazie, ne faccio volentieri a meno.

- Sì, anch’io dicevo così prima di incontrare la mia Makoto.

Oh mio Dio... ora si perde in tutti i suoi pensieri melensi... vedere un uomo in queste condizioni é pietoso... vi prego sopprimetemi!

- Motoki ti prego... – lo supplico scuotendo il capo – sei una visione inquietante.

- Non sia mai che un po’ di romanticismo scalfisca la corazza di Mamoru Chiba. – mi prende in giro il mio amico – Che male c’é ad essere innamorati?

- Non c’é nulla di male... – gli rispondo prendendo un pupazzo a forma di delfino – basta che non inizi a sbavare come un San Bernardo ai miei piedi e poi puoi fare tutti i pensieri che vuoi sulla tua Makoto. – gli butto tra le braccia il pupazzo e sbuffo – Toh... questo é il più decente.

- Fantastico!- esulta tutto contento – Ora ci vuole qualcos’altro.

Mi blocco e gli scocco un’occhiata maligna.

- Un altro? Ma non mi sembra il caso di spendere tutto il tuo stipendio in pupazzi.

- Infatti non voglio prendergli un pupazzo…- diventa rosso e so per certo che sta per spararne una delle sue – voglio prenderle un bel completino di pizzo nero.

Ecco appunto…

- Io non entro in un negozio di biancheria intima con te!- mormoro non riuscendo a non arrossire – Ci prenderanno per due maniaci!

- Andiamo… ho bisogno di te!

- No, tu hai solo bisogno di un buon analista. – ribatto convinto – Perché fai così? E’ solo una festa… stupida tra l’altro.

- Tu non hai fatto pazzie per amore?

Rifletto un attimo… pazzie… pazzie… no, non ne ho mai fatte.

O forse sì?

- Una volta ho regalato una rana ad una bambina dell’asilo che mi piaceva… ma avevo cinque anni Motoki.

Il mio amico mi guarda con fare compassionevole, leggo chiaramente la sua pietà nei suoi occhi chiari.

- Amico mio…- mi dice mettendomi una mano sulla spalla con quel tono che mi da sempre sui nervi – trovati una brava ragazza e smettila di fare l’uomo di granito!

- Sto bene così. – gli rispondo togliendomi la sua mano dalla spalla – Motoki credo che tu possa comprare tutta la lingerie che vuoi alla tua ragazza senza il mio appoggio morale. Sono stanco oggi sono arrivati quattro pazienti gravi e io ero solo di turno… quindi non prendertela se me vado a casa.

Il mio amico sospira e guarda il pupazzo che ha in mano.

- Va bene Mamoru, sei già stato fin troppo gentile ad accompagnarmi qui.

Concordo in pieno… fammi tornare a casa!

- Vai pure… grazie… ci vediamo in settimana?

- Certo, domani pomeriggio sono libero.

Mi avvio verso casa, attorno a me ci sono un sacco di ragazze che guardano le vetrine dei negozi decorate con cuori rossi e scritte romantiche.

Dio quanto odio San Valentino… tutti diventano zuccherosi, tutti credono che i single siano solo un rifiuto della società.

Single?

Sì, per scelta.

Non che le donne non mi piacciano sia chiaro, adoro le donne ma non capisco perché non si riesca a parlare di cose serie con loro.

Insomma esci con una donna un paio di volte e questa parla subito di bambini, matrimonio e convivenza.

Voglio una famiglia ma non subito, prima devo affermarmi nel lavoro, devo finire il tirocinio in ospedale e poi vorrei anche trovare la ragazza giusta con cui metter su famiglia.

Non accasermi con la prima bella ragazza che mi capita sotto mano!

Trovo l’universo femminile, un mondo totalmente a parte, un universo parallelo completamente diverso dal nostro.

Insomma le donne sono complicate, dicono di sì e, invece, vogliono dire no, se ti chiedono un consiglio devi stare attento a quello che dici altrimenti sei condannato al patibolo.

No, troppe complicazioni… troppe difficoltà e io non ho la testa per queste cose ora.

Devo pensare solo allo studio, voglio diventare un ottimo medico e poi.. poi si vedrà.

Se incontrò quella giusta me ne renderò conto, non sono una sprovveduto… insomma mi sono laureato in medicina a pieni voti, sono al secondo anno di tirocinio in ospedale e sono il più giovane chirurgo della zona, riconoscerò la donna giusta quando la vedrò!

O no?

Una coppia mi passa accanto, lei lo stringe con un sorriso radioso sulle labbra, anche lui è felice… o almeno sembra felice.

Perché, si sa, noi uomini siamo attorni nati, sembriamo felici ma, in realtà, noi non ci circondiamo le date degli incontri, raramente ricordiamo un avvenimento speciale… non perché non siamo innamorati ma solo perché prestiamo importanza ad altre cose. Ricordo che un mio compagno di università aveva un’agendina apposta per il suo rapporto con la ragazza, aveva segnato ogni data importate, i regali che avrebbe voluto ricevere a Natale, al compleanno e a tutte le altre festività… no, così è troppo!

Noi uomini non abbiamo memoria per queste cose!

Perché le donne non si accontentano di quello che possiamo offrire?

Perché vogliono, per forza, che un rapporto sia idilliaco in tutte le situazioni?

Non voglio una donna che viveva in una nuvola rosa appiccicosa, io vorrei una donna forte, realista che non concentra tutta la sua attenzione su di me…

Forse una donna così non esiste… forse sono io che non sono pronto per un rapporto, o, come dice Motoki, la mia corazza è diventata veramente troppo dura da scalfire.

E poi ci sono queste stupide feste a farmi odiare il rapporto di coppia, insomma San Valentino è la classica festa per vendere cioccolatini e fiori, ormai i regali vengono fatti per abitudine e non con il cuore. Se io voglio fare un regalo alla mia donna non devo aspettare San Valentino… ogni giorno può esser San Valentino!

Perché devo esser condizionato dal calendario per fare un regalo?

Non capisco questi giovani che vanno in giro per la città alla ricerca del regalo perfetto… zuccheroso e romantico… no, che schifo!

Prevedo già la mia serata, non sono di turno quindi me ne starò in salotto, sdraiato sul divano con una birra, senza donne tra i piedi, con il televisore acceso e un bel film d’azione.

Senza pensare a nulla.

Senza aspettare nessuno.

Il 14 Febbraio è solo un giorno come un altro… altro che cuoricini e cherubini gioiosi.

Arrivo davanti alla porta del mio appartamento ed entro, diversamente da quello di Motoki il mio appartamento è uno specchio, sono uno che ci tiene all’ordine e sono molto preciso. Mi tolgo il cappotto e lo appendo sull’appendiabiti in anticamera, poso la mia borsa sul tavolo e schiaccio il pulsante della segreteria.

Non ci sono messaggi…

Non è una novità… ero fuori a fare spese con l’unico amico sincero che ho.

Sbuffo, la mia solitudine non mi pesa, è diventata una dolce amica, anzi quando sono tra la folla ne sento quasi la mancanza.

Mi spoglio lentamente mi butto sotto il getto dell’acqua bollente.

Ci voleva proprio.

Ora va molto meglio.

E, visto che sono in fase di pensieri buoni, dovrò anche scusarmi con Motoki, non mi sono comportato bene nel negozio… in fondo lui è solo un uomo innamorato.

E’ solo che mi fa imbestialire ogni volta che si perde in mille pensieri caramellosi sulla sua ragazza… insomma datti un contegno!

Sei laureato in economia e commercio, lavori nelle banche più famose della città, sei considerato un genio della borsa e una gonna ti fa perdere il lume della ragione?

Esiste veramente un amore così profondo?

Io non l’ho mai provato… o meglio una volta ero stato innamorato di una ragazza bellissima, eravamo fidanzati da tanto tempo… credevo che nulla potesse separarci ma poi lei mi aveva lasciato per un uomo molto più grande, che la trattava male e che non la considerava.

Questo è stato il suo ringraziamento di fronte al mio amore.

Questo è quello che ho ricevuto dopo aver aperto il mio cuore ad una persona di cui mi fidavo.

No, meglio stare soli…

Meglio proteggersi per evitare dolori inutili.

E San Valentino è solo una festa stupida per le persone stupide. 

 

   
 
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