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Autore: Lady Diamond    12/05/2011    5 recensioni
Un mix di poesie anonime di Erestil mi hanno ispirata,in questa serata piena di rabbia. Tratta di un percorso psicologico dei quattro protagonisti di beyblade,o meglio un'analisi della lori vita(ma anche dei loro pensieri), fatta di sofferenza e solitudine,che forse riusciranno a spezzare,tutto è nelle loro mani e nel loro carattere.
Sono solo dei pensieri,anche un pò personali. Probabilmente questa storia non avrà senso,ma spero di non annoiarvi,ci metterò il cuore...
Genere: Introspettivo, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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E rimango qui,
Freddo e immobile,
Chiuso e incapace di pensare;
Tutto accanto a me sembra estraneo,
Di sorrisi il cuore pieno non ho,
Per troppo tempo il mio cuore è stato
avvolto da fitta nebbia,

 

Takao era seduto su un piccolo muretto,si sentiva solo e vuoto. Sua madre era morta da una settimana,si sentiva solo…disperato. I suoi occhi erano spenti,privi di ogni emozione,soffriva…
Non riusciva a realizzare nessun pensiero felice. La sua mente ripercorreva tutti i momenti felici trascorsi con il suo angelo,colei che l’aveva messo al mondo,l’unica persona che lo aveva sempre fatto sorridere anche nei momenti più bui della sua breve,ma intensa esistenza.
Tutti gli sorridevano,ma quei sorrisi erano vuoti e pieni di compassione…e questo non poteva sopportarlo.
E adesso il suo cuore si stava  spegnendo,come se fosse stato avvolto dalla nebbia,che gli impediva di osservare il mondo,di sorridere nuovamente…in fondo era solo un bambino a cui era stato sottratto il suo cuore,un tempo felice.

Tutto intorno a me è estraneo,
Solo come un lupo cacciato dal branco,
Duro come la gelida pietra,
Ma allo stesso tempo fragile, come neve al sole ...

Il mondo che lo circondava era irreale,ma la sua sofferenza era tangibile,era assente…quella realtà era fittizia,priva di senso.

Era solo,nonostante tutti i suoi amici cercassero di aiutarlo. Era grato per tutti quei gesti affettuosi,ma privi di senso…superflui per la sua anima lacerata da quella sofferenza.
Era come un pezzo di ghiaccio,apparentemente forte e lucente,ma contemporaneamente fragile…
In quei momenti riusciva a celare il suo dolore,ma dentro si sentiva morire,mentre il suo cuore si stava distruggendo in numerosi frammenti,ormai impossibili da ricomporre.

... lieto giaccio sul nudo pavimento,
Niente mi circonda se non fredde mura,
Ma non mi importa,
Non ho bisogno di altro.

 

Tutto sembrava aver perso importanza,si era isolato in un enorme castello fatto di ghiaccio,il suo mondo non esisteva più,era distrutto…
Ma questo non gl’importava,ormai lei non c’era più…

Rimango solo e pensoso con il ricordo dei lieti momenti;
Pochi son stati,
Calpestati freddamente dalla dura realtà;

Le uniche cose che gli rimanevano era dei semplici,ma intesi,ricordi,ormai lontani…
Non erano molti,ma erano il suo unico tesoro…ma il mondo era stato crudele con sua madre,gliel’aveva tolta. La realtà e la vita erano stati crudeli con quella donna,anche negli ultimi istanti di vita…non aveva avuto il coraggio di salutarla per l’ultima volta,e questo lo faceva star male…lei aveva avuto bisogno del suo piccolo in quel momento,ma non ne era stato in grado…Rabbia! Si odiava per quel gesto,e per questo non si sarebbe mai perdonato.

E rimango ancora qui,
Con la speranza che le nebbie del mio cuore si diradino;
Credo che qualcuno possa salvarmi da questa situazione,
Fermamente son convinto di ritrovare quei momenti felici,

 

Adesso gli rimanevano solo delle foto,dove la sua dolce mamma sorrideva,anche nei momenti di dolore,si era sempre mostrata forte per la sua famiglia,nonostante il dolore che provava.
Lo aveva rassicurato dicendogli che sarebbe guarita,ma non era stato così.
Inizialmente l’aveva odiata per quella bugia,ma era consapevole che la donna diceva tutte quelle frasi per rassicurarlo,e di questo ne era grato.
Aveva voglia di vivere,lei avrebbe voluto questo…doveva farlo…per Lei

Dura la salita e lunga la strada,
E nel frattempo ... Rimango qui!

Sapeva che non sarebbe stato facile,avrebbe continuato a soffrire,ma lei sarebbe stata sempre viva nel suo cuore.
Sentiva ancora la sua presenza,e questo riusciva a placare un po’ la sua sofferenza. Strinse la foto della madre al petto,mentre delle lacrime amare scesero copiosamente sul suo viso,ormai bruciato dal pianto.
Improvvisamente si sentì accarezzare,forse era stato solo un soffio di vento,ma era sicuro che non era così…era sua madre,era lì…per lui…
 

 

Spazio autrice:
Che cavolo ho scritto? Questa shot è ancora più personale della precedente…se non mi sbaglio Takao non ha mai conosciuto la madre ma non ne sono sicura. Spero vi piaccia e soprattutto spero di non avervi annoiata.
Grazie Erestil per la tua poesia,sono davvero fantastiche! Un bacio a tutti.

   
 
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