Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Ephi    14/05/2011    4 recensioni
'Scompartimento 13, il solito. Ti devo ancora una Cioccorana dall'anno scorso. Scorp' .
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La pioggerellina batteva leggera sulla strada quella mattina appena appena cosparsa di un velo di nuvole grigio chiaro.
Scorpius stropicciò il naso assaporando l'odore delle foglie bagnate, il suo preferito, mentre attendeva che Astoria arrivasse a portargli la bacchetta.
Ritirata, sì, ma sua madre non immaginava nemmeno che Scorpius sapeva benissimo utilizzare Incantesimi Non Verbali, sebbene la giovane età. Eppure, se ne stava lì, in silenzio, osservando i passanti e le passanti, che molto spesso sorridevano verso la sua direzione, avvampando un po' sulle guance.
La bellezza perlacea di Scorpius Malfoy era sorprendentemente accativante e all'inizio del suo Quinto anno, si iniziavano a vedere fin troppe somiglianza con il Draco dei suoi stessi anni ad Hogwarts.
- Aspetto Albus, mamma. - cominciò il ragazzo, immaginando quello che Astoria volesse dirgli. Si riprese la bacchetta, facendola scomparire.
- Ci vediamo dentro al Binario...
Annuì secco, continuando a guardarsi avanti.
Chi avrebbe mai pensato che Albus Severus Potter, figlio del grande Harry Potter, e Scorpius Malfoy sarebbero diventati grandi amici? Nonostante tutto Draco ripeteva a suo figlio più e più volte di non staccarsi mai dalle persone che si rivelano sincere nei nostri confronti, per non trovarsi mai soli, prima o poi. L'aveva vissuti lui stesso, anni e anni di corrosione: al suo unico figlio, voleva donare solo il meglio.
Una macchina azzurra frenò poco distante da lui, voci sonore al suo interno. Un ragazzino intonava sicuramente una delle canzoni delle Sorelle Stravagarie, cosa confermata quando scese dall'auto facendo finta di suonare una chitarra.
Hugo Weasley, pensò senza voltarsi. Accennò un sorriso.
Una voce più chiara prese il posto di quella canzone, facendosi spazio autonomamente. Era agitata, parlava di un libro che non trovava. Un'altra voce più gutturale, sicuramente del padre, la pregava di calmarsi e supplicava Hugo di stare fermo.
- Senti, Rosie, sei sicura di averlo preso? - chiese Hermione cercando nello zaino del figlioletto saltellante.
- Certo, mamma, come potrei lasciare il libro di Rune a casa, ma scherzi? - sbuffò fin troppo sonoramente, iniziando a gettare fuori dalla sua borsa ogni cosa.
Scorpius trattenne una risata. Sempre la solita. Pensò. Secchiona, okay, ma casinista quanto suo padre. Fece qualche passo alla sua destra, avvicinandosi a loro.
Hermione notò la sua figura avvicinarsi e gli rivolse un sorriso dolce. - Buongiorno, Scorpius.
- Buongiorno a lei, signora Weasley, signor Weasley.
La testa di Ron fece capolino da dietro, impegnato a riordinare le valige. Il suo sguardo nei suoi confronti era considerato da Scorpius piuttosto 'omicida', ma il ragazzo si limitò a sorridergli.
- Già pronto vedo, bravo. Visto, Hugo? Dovresti prendere esempio. - continuò Hermione verso il figlio più piccolo.
Hugo guardò la madre con una certa superiorità. - La verità è che io non voglio morire soffocato da questa cravatta. Ehi ciao, Scorp, tutto apposto?
- Alla perfezione. Ciao Rosie.
La ragazza dai capelli rossi fece finta di notarlo solo in quel momento, rivolgendogli uno dei suoi migliori sorrisi finti. Sempre così, quando voleva far capire che non era contenta di vederlo davanti agli altri.
Mente. Pensò Scorpius. E non sà mentire. Trattenne una risata.
- Cosa ti fà tanto ridere? - gli chiese con una punta di acidità.
- Nulla, lascia stare. - concluse sorridendo - e per la cronaca, si può usare un Incantesimo di Appello. - gli porse il libro comparso magicamente nella sua mano destra.
Rose lo guardò sorpresa, le guance diventate appena più rosse. - Bè...grazie.
- Figurati. Ci si vede sul treno. - disse con un cenno di capo. Alzò una mano verso gli altri Weasley e si allontanò con le mani in tasca, verso la stazione di King's Cross.
Rose restò ferma a guardarlo andare via qualche secondo, prima di scuotersi. Sempre lo stesso effetto: no bene.
Ripose il libro nella borsa, quando un foglietto cadde ai suoi piedi. Si chinò a guardarlo curiosa e lo prese, notando che era completamente bianco. Fece due passi verso una siepe allontanandosi dalla sua famiglia e all'improvviso iniziarono a comparire delle lettere scritte in un bel corsivo raffinato.
Scorpius. pensò concentrandosi sul messaggio. Le affiorò un sorriso.
'Scompartimento 13, il solito. Ti devo ancora una Cioccorana dall'anno scorso. Scorp'.
Rose rilesse venti volte il messaggio così velocemente che adesso sapeva a memoria perfino i punti in cui la penna aveva mancato il foglietto scrivendo. Passò perfino un dito su quei solchi, poi si voltò. Hermione la stava guardando, sorrideva. Fece un cenno di assenso alla figlia che iniziò a correre nella stessa direzione di Scorpius, dimenticando le valige, i libri e tutto quello che non avesse il suo stesso profumo di muschio.
Scompartimento 13, la sua meta.
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ephi