Darth Vader si recò
negli
appartamenti privati dell’Imperatore, era l’unico
ad avere il permesso di
entrarci.
“Mio Signore”
disse Veder
inchinandosi al suo cospetto.
L’imperatore Palpatine
era
seduto sul suo trono in quella che era l’ex sala del Senato
della Repubblica.
“Sento che
c’è qualcosa che
ti turba, Lord Vader.”
“Si mio Signore. Ho
incontrato
mio figlio. E’ uno dei giovani piloti che hanno superato il
corso giorni fa.”
Il primo impulso di
Palpatine fu quello di ordinargli di ucciderlo immediatamente, la
profezia che
sarebbe stato il figlio di Skywalker a distruggerlo lo inquietava. Poi
la brama
di conoscere ebbe il sopravvento, se riusciva a far passare il giovane
al Lato
Oscuro forse la profezia non si sarebbe realizzata e i Sith avrebbero
regnato
per sempre.
“Portalo da me, Lord
Vader.”
“Si, mio
Signore.”
Quando riferì il
colloquio
con l’Imperatore a Luke, il giovane sbiancò e
mormorò “io al cospetto
dell’Imperatore?”
“Si Luke,
l’Imperatore
Palpatine vuole conoscerti, devi essere fiero della sua benevolenza nei
tuoi
confronti.”
“Lo sono padre,
è... che ho
un pò di timore di essere al suo cospetto. Ho sentito voci
di persone che non
gli erano gradite e sono scomparse misteriosamente.”
“Non preoccuparsi tu sei
mio figlio e piacerai all’Imperatore.”
Padre e figlio avanzavano
fianco a fianco lungo la sala del trono, la sala era completamente
vuota e il
silenzio, rotto solo dai passi dei due uomini, era opprimente.
Arrivati davanti al trono
entrambi s’inginocchiarono al cospetto
dell’Imperatore Palpatine.
“E’ lui, Lord
Vader.”
chiese Palpatine mentre il suo sguardo acuto passava dal suo braccio
destro al
giovane, in uniforme, al suo fianco
“Si, mio Signore, lui
è il
Comandante Luke Skywalker, mio figlio.”
“Alzati giovane
Skywalker.”
disse Palpatine poi si alzò dal trono e si
avvicinò a Luke, mentre il giovane
si drizzava lo guardò con interesse, poi senza dire una
parola tornò seduto sul
trono. Quello che aveva visto gli piaceva, il giovane era ben fatto e
con lo
sguardo saldo e senza paura come aveva una volta Darth Vader, ora
voleva vedere
se aveva ereditato dal padre anche i poteri.
Luke stava fermo, in piedi,
sotto lo sguardo intenso dell’Imperatore non sapendo cosa
fare o cosa dire,
quando improvvisamente senti una forza sconosciuta tentare di
penetrargli nella
mente, istintivamente la bloccò impedendogli di andare oltre.
Palpatine scoppiò in una
risata aspra “molto bene giovane Skywalker, sono rimasto
molto sorpreso dalla
tua reazione. Hai dei poteri molto sviluppati, nonostante, penso che
nessuno ti
abbia ancora insegnato a usarli.”
“Poteri?”
ripeté Luke
sorpreso.
Palpatine si voltò verso
il
suo apprendista “non sa chi è?”
“No, mio Signore, mio
figlio non è al corrente del suo retaggio.”
“Insegnagli tutto
ciò che
deve sapere, Lord Vader, poi riportalo da me, completerò io
il suo
addestramento.” disse Palpatine.
Mentre padre e figlio
stavano uscendo Palpatine stava già iniziando a fare i suoi
progetti sul
giovane Skywalker. Quando Lord Vader avesse terminato il suo compito e
portato
il giovane al suo cospetto ci avrebbe pensato lui a persuadere il
giovane a
uccidere il padre e diventare il suo nuovo apprendista, e finalmente
avrebbe
avuto un apprendista giovane, forte e soprattutto sano.
Quando furono da soli Luke
disse “padre di cosa parlava l’Imperatore, che
poteri ho?”
“Dopo ti
spiegherò tutto.
Ora andiamo sul mio incrociatore il
nostro dovere è dare la caccia ai traditori
dell’Impero, quella feccia che si
fa chiamare Alleanza Ribelle.”
Mentre camminava con suo
figlio al fianco, Lord Vader fu sfiorato da un pensiero inebriante,
avrebbe
addestrato Luke e quando il ragazzo fosse diventato abbastanza esperto
nelle
arti sith, insieme avrebbe- ro sconfitto l’Imperatore e
finalmente avrebbe
governato la galassia con suo figlio al suo fianco.
Nei primi giorni trascorsi
sulla nave comandata dal padre Luke scoprì che suo padre era
temuto da tutti i suoi
soldati e dagli ufficiali. Di riflesso anche Luke era temuto ma gli
ufficiali
lo detestavano perchè non riuscivano a capire il motivo per
cui il loro Signore
lo stimasse a tal punto da tenerlo al suo fianco. Ma Luke non importava, pensava solo ad eseguire
gli ordini di suo
padre e a fare tutto quello che gli ordinava.
Un giorno suo padre lo
aveva portato in un grande spazio occultato accanto ai suoi alloggi e gli aveva spiegato che la
Forza, un’energia
misteriosa, scorreva potente in entrambi, e
gli aveva insegnato i primi elementi base del
combattimento con la spada
laser e della meditazione, poi gli aveva dato dei datapad sopravvissuti
alla
vecchia Repubblica che spiegavano come si esercitavano gli studiosi
della
Forza, i Sith.
Presto Darth Vader
scoprì,
proprio come aveva fatto l’Imperatore, che Luke aveva un
abilità naturale alla
Forza e imparava subito ciò che lui gli insegnava e durante
i loro lunghi
duelli iniziava a tenergli testa.