Il giorno seguente,
aspettando che gli dicessero a quale destinazione era stato assegnato,
Luke
stava nell’officina dei caccia TIE in riparazione. Gli
piaceva passare il tempo
libero aggiustando congegni meccanici, era la sua passione, quando
un’ufficiale
lo chiamò “Tenente Skywalker venite con me, Lord
Vader vuole vedervi. E faccia
in fretta a Lui non piace aspettare.”
Luke uscì da sotto
l’ala di
un caccia tutto sporco di grasso e dichiarò “ma
Signore non posso andare così
conciato mi dia qualche minuto per
ripulirmi.”
“Lord Vader ha detto
subito, e ti consiglio di obbedirgli.” fu la brusca risposta
dell’uomo.
Luke entrò nella sala
dei
rapporto dove si trovava Lord
Darth
Vader e si mise subito sugli attenti. Il Signore Oscuro stava leggendo
alcuni
data-pad, quando Vader alzò la testa e lo guardò
attentamente, Luke disse
“mi perdoni per il mio aspetto mio
Signore ma mi trovavo nell’officina dei caccia. Mi hanno
detto che voleva
vedermi subito.”
Aspettandosi chissà
quale
punizione per il suo comportamento Luke rimase sorpreso quando invece Vader disse “Stavo
controllando i suoi
risultati Tenente Skywalker e sono veramente straordinari. Mi
complimento con
lei.”
“Grazie,
Signore.” balbettò
Luke, tutto si sarebbe aspettato tranne che il temutissimo Signore
Oscuro gli
facesse i complimenti.
Poi Darth Vader si alzò
e
si avvicinò a Luke e guardandolo di nuovo con attenzione
disse in tono cupo “Lo
sa Tenente che ci sono i meccanici per aggiustare i caccia. Quello non
è
compito suo.”
Il giovane ingoiò a
fatica
e mormorò. “Si Signore lo so, ma a me piace e sono
bravo ad aggiustare le cose.
Ci passo solo il mio tempo libero.”
Proprio come era lui
pensò
Darth Vader, anche lui quando era giovane gli piaceva... poi fermò la
mente dal divagare in pensieri
che l’avrebbero portato dove non preferiva non andare e
chiese “E’ una passione
che ha preso da suo padre, Tenente?”
“Non lo so Signore, i
miei
genitori sono morti quando ero molto piccolo. Non li ho mai
conosciuti”
poi vedendo che Darth Vader
lo fissava senza dire niente, Luke si arrischiò a continuare
“Sono stato
allevato da mio zio Owen Lars e da mia zia Beru che hanno una fattoria
di
vaporizzatori su Tatooine.”
Quando sentì il nome del
fratellastro e della sua compagna gli ritornò in mente il
periodo passato lì in
loro compagnia, e pensò a cosa fosse accaduto se sua madre
non fosse morta e se
lui fosse rimasto lì insieme a Padme, una vita pacifica
lontano dalle guerre,
dalla politica e dai jedi. No! Non doveva pensare queste cose non
sarebbe mai
potuto rimanere lì a fare la vita del contadino. Non era la
sua vita. Però era
una situazione veramente particolare che suo figlio fosse cresciuto
sullo
stesso pianeta sabbioso dove anche lui era cresciuto. Solo una persona
lo
sapeva e avrebbe potuto portarlo lì da loro, Padme,
oppure.... Un’altro
pensiero gli venne in mente, perchè Luke se n’era
andato via da Tatooine,
cos’era successo?
“Non ti piaceva il lavoro
di agricoltore, Luke?” disse Vader in tono cordiale e
passando improvvisa-
mente al tu.
“No Signore, a me piace
volare ed esplorare la galassia. In questo assomiglio a mio padre,
così mi ha
sempre detto mio zio, noi Skywalker non sappiamo tenere i piedi a terra
e così
me ne sono andato.” finì Luke con un sorriso cauto.
Era proprio figlio suo, non
c’erano dubbi.
Vader si avvicinò ad una
finestra chissà cosa gli aveva raccontato Owen su di lui e
dandogli le spalle e
mormorò “Luke, tuo zio ti ha mai detto cosa faceva
tuo padre.”
Tutte queste domande lo
stavano confondendo, Luke non riusciva a capire il motivo per cui il
Signore
Oscuro fosse tanto interessato al suo passato.
“Mi ha detto soltanto che
era un ufficiale di rotta su un’astronave da carico,
è morto in un incidente.
Non mi ha voluto dire altro.”
Vader si lasciò andare
in una risata aspra e ripete “ufficiale su
un’astronave da carico, questo si che è veramente
ridicolo.”
Luke fece un passo in
avanti avvicinando alla finestra, dimenticando chi aveva davanti e
dichiarò
“Lei conosceva mio padre? Me lo dica.”
“Si lo conoscevo, anzi
diciamo che lo conosco molto bene. Perchè io sono tuo
padre!” dichiarò Lord
Darth Vader girandosi verso il giovane.
Luke rimase a bocca aperta
a fissarlo, poi mormorò scuotendo la testa “No,
non è possibile, non ci credo.”
Vader gli si avvicinò e
gli
mise le mani guantate sulle spalle e disse “Si, Luke,
è vero. Guarda dentro di
te ragazzo, e scoprirai che è vero!”
Luke chiuse gli occhi e
chinò la testa, stette così alcuni minuti poi
alzò la testa lentamente e
mormorò “Si lo so, non so come,
ma so
che è vero.” Poi con un tono disperato nella voce
gli chiese “Ti prego dimmi
cosa è successo a mia madre, dov’è?
Come sta?”
Darth Vader scosse la testa
“Non lo so. Mi avevano detto che era morta e che tu eri morto
con lei. Ma
quando ti ho visto ho sperato che lo sapessi tu. Invece non
è così, neanche tu
sai cosa le è accaduto.”
“L’unica cosa
che zia Beru
mi ha detto è che è morta quando sono nato io.
Padre raccontami qualcosa di mia
madre, com’era?”
“La mia Padme era dolce e
molto bella” e con lo sguardo perso nel vuoto Lord Darth
Vader, Anakin
Skywalker si mise seduto accanto a suo figlio e gli raccontò
tutto quello che
si ricordava di sua moglie.
Quando ebbe finito di
parlare Darth Vader disse “ti promuoverò
comandante e sarai assegnato al mio
Star Destroyer, l’Executor. Starai al mio fianco come mio
secondo e pilota
della mia squadriglia.”
Luke fissò
l’uomo che gli
stava davanti, suo padre, il suo Comandante, il Comandante della Flotta
dell’Impero, secondo solo all’Imperatore
“Si Signore” disse Luke scattando
sull’attenti.
“Potete andare Comandante
Skywalker. Hai la giornata libera ma voglio che tu sia raggiungibile in
qualsiasi momento.”
Quando Luke fu uscito Veder
pensò che ora doveva andare a parlare
all’Imperatore.