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Autore: Stella94    16/05/2011    9 recensioni
Elena sa che non può più tornare indietro. Sa che questa è la scelta giusta. Giunta in un punto senza ritorno, è costretta a rinunciare a ciò che le è più caro, proprio per difenderlo. Sarà dura, sarà doloroso, ma Elena sente che una nuova vigorosa alba sta per risorgere. Attenzione SPOILER! Per chi non avesse ancora visto l'ebisodio 2x18. E' solo una prova scritta in brevi minuti. Non è un gran che, fatemi sapere quello che ne pensate. Grazie a chi la leggerà e lascierà un commento. Ah e per ultima cosa ho da fare un importate avviso: è fortemente DELENA! ^_^
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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quaero capitolo non lasciarmi                                                                      

                                                      Non lasciami      
                                                                                           
                                                                                              capitolo quinto


 Pov Damon  
  << Damon, ma che fine hai fatto? Sono ore che ti cerco. >>
La voce di Stefan è autoritaria e greve. E' arrabbiato, lo so. Forse furioso, ma non ho avuto tempo di avvisarlo, ero troppo preso da tutto quello che mi stava investendo e che mi investe ancora.
<< Senti non ho molto tempo. Sto per partire. >>
<< Partire? Ma per dove e perché? E che fine ha fatto Elena? >> Credo che il mio cellulare non regga ancora molto alla voce di Stefan. Sta per esplodere, ma la sua reazione è comprensibile.
<< Roma. Pare che Elena sia diretta li. Ha pensato bene di scappare per proteggerci tutti. >>
<< Cosa? E' assurdo! Damon, dimmi dove sei. Ti raggiungo. >>
<< No, Stefan non ho tempo. Stanno già chiamando il mio volo e comunque non potresti seguirmi. Qualcuno deve rimanere a Mystic Falls nel caso Klaus si faccia vivo. >>
<< Ma Damon... >> prova ad obbiettare ma non lo lascio fare.
<< Stefan, è tutto okay. Te la riporterò indietro. Fidati di me. >>
Attacco la chiamata prima che possa succedere l'inevitabile. Ora sono pronto per dare inizio alla mia avventura dall'altra parte del mondo. Italia. Quanto mi è mancata. Spero solo di non aver dimenticato l'italiano. In fondo è la terra di noi Salvatore. Elena l'avrà scelta per questo. In qualche modo voleva tenerci vicini per sempre.
Solo quando mi siedo sul sedile dell'aereo ricordo quanto io detesti volare. Odio questi posti pieni di gente, stretti e maleodoranti, ma per Elena sono pronto a fare qualsiasi sacrifico.
Ecco sta decollando, finalmente. Era ora. Già mi sento più vicino a lei. Posso
già  vederla, sentire il suo profumo, toccarla con la mente. Non ne posso fare a meno. Appena appoggio la testa sul finestrino mi ritornano, come brevi flash back, tutti i momenti vissuti con lei:

                   

E' bellissimo. E' un sogno. Mi manchi Elena, mi manchi davvero tanto. Ma sto per raggiungerti, sto per arrivare. Ti prego, aspettami.





Pov Elena  

Non sta andando poi così male. In fondo è più facile del previsto. Ho trovato un alloggio. Be' più che un alloggio è una squallida pensione, ma per ora mi andrà bene. Il prossimo passo è quello di trovare un'occupazione. Ma la cosa è più difficile del previsto. Sono da poche ore a Roma, non posso pretendere di certo di trovare un lavoro così velocemente.
Però pare che la fortuna giri dalla mia parte.
La proprietaria della pensione in cui alloggio, una gentile signora sulla cinquantina, mi ha detto che nell'hotel "Valle" pari cerchino una donna per le pulizie. La notizia le era giunta dalla proprietaria dell'hotel stesso, che, a suo dire, è un'amica di vecchia data. Non ho molta scelta, devo andare. O per lo meno tentare.
E' proprio li che mi sto dirigendo. Non si trova molto lontano dal mio alloggio è questo è un altro vantaggio per me. Posso raggiungerlo con un quarto d'ora di cammino, ragion per cui non avrò bisogno di tram o pullman.
L'albergo che mi trovo di fronte supera però tutte le mie aspettative. La signora Teresa, la proprietaria della pensione, non mi aveva avvisato del fatto che mi sarei trovata di fronte ad un hotel a cinque stelle.
L'ansia comincia ad attanagliarmi. Insomma non so se sarò capace di svolgere tutte le mansioni che mi saranno affidate, ma ci devo provare.
"Coraggio Elena, forza Elena" mi ripeto, ed entro dirigendomi alla reception. La gentile signorina mi ha pregato di aspettare la proprietaria ed io lo faccio con impazienza.
Arriva dopo pochi minuti ed è proprio come l'avevo immaginata. Alta, sulla quarantina, capelli biondo cenere e occhi verdi.
Non  so perché, ma mi concentro proprio su quest'ultimo particolare. Mi sembra di averli già visti da qualche parte ed anche il suo volto mi sembra familiare. Ma non riesco a ricordare proprio dove li ho già riscontrati.
Sono talmente presa dalle mie riflessioni, che non mi accorgo nemmeno che la donna mi sta porgendo la mano.
<< Oh, mi scusi. >> Dico imbarazzata << E' che credevo... Non importa. Comunque sono Elena Gilbert e sono qui per quel posto da cameriera. >>
<< Cominciamo proprio male, signorina Gilbert. Già distratta al primo colloquio di lavoro. >>
<< Mi scusi ancora. >>
Dio com'è antipatica. La solita riccona con la puzza sotto al naso. Già non la sopporto. Ma ho bisogno di quel lavoro, quindi cercherò di essere gentile il più possibile. Solo che ora mi sta squadrando in un modo davvero strano. Sembri che mi stia facendo una visita medica o qualcosa del genere.
<< Ho qualcosa che non va? >>
<< Sei piuttosto gracile per questo lavoro. E giovane. Quanti anni hai? >>
<< Quasi diciotto. Ma il lavoro non mi spaventa. Posso fare tutto. La prego ho bisogno di denaro. >> Bene, ora sembro proprio una mendicante isterica. Speriamo bene.
<< Inglese? >> Domanda.
<< Americana. >> Preciso.
<< E va bene. Voglio darti fiducia. Teresa mi ha parlato molto bene di te. Dice che sei una ragazza educata e silenziosa. Spero che sappi fare al meglio il tuo lavoro. L'hotel Valle è un'istituzione a Roma. I  miei clienti non si sono mai lamentati e spero che non comincino a farlo con te. >>
<< Non succederà. >>
<< Comunque io sono Enrica Valle. Tieni bene a mente questo nome, perché sarò la tua tortura d'ora in poi. >>
Tortura? Che intende dire? Dio, non mi suona per niente bene. Ho la dannata voglia di strozzarla davanti a tutti. E' davvero insopportabile e crudele. << Certo signora. Quando posso cominciare? >>
<< Da adesso ragazzina. Vai in fondo al corridoio troverai le tue colleghe. Ti spiegheranno cosa fare e cosa dire. Su avanti! Non hai tutta la giornata! >>
Perfetto, era già il mio primo giorno di lavoro. Grandioso! E non so il perché ma ho proprio una brutta sensazione...
Quella donna non mi piace per niente. E poi dove avevo già visto quegli occhi verdi?


CONTINUA...

 Eccomi qui! Quinto capitolo. Allora vi annuncio che nella prossima parte Damon arriverà a Roma. Ma le cose saranno più difficili del previsto. Ritornerà un vecchio personaggio e creerà un po' di scompiglio. Elena si troverà a vivere momenti difficili ma sarà aiutata ad affrontarli? Da chi? Non ci resta che aspettare per saperlo. Grazie a tutti voi che continuate a seguire questa storia, vi adoro! Ora scappo, non ho molto tempo purtroppo. Baci baci e recensiteeeeee in tantiiii!!!!

                                                                                               
                                      Stella94







   
 
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