Serie TV > Una mamma per amica
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Autore: Clappy    17/05/2011    2 recensioni
Eccoci qui con la terza serie di "Ricordati di me" Cosa è successo alla vita dei nostri protagonisti dopo la seconda serie? Lizzy è una specializzanda del Hartford Hospital, continua a vivere la sua storia d'amore con Riley, convivono insieme e si amano ogni giorno di più... ma se all'improvviso tornasse qualcuno dal passato a scambussolare la sua vita?
Invece Nick, il ragazzo timido e chiuso, sempre più simile a suo padre, soprattutto in amore, sarà riuscito a dimenticare la ragazza che ha stregato il suo cuore di adolescente? E il suo sogno di diventare un cuoco famoso diventerrà finalmente realtà?
Se siete curiosi non vi resta che leggere questa nuova, avvincente e conclusiva terza serie. :D
Buona lettura e spero vi possa piacere!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Ricordati di me'
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CAPITOLO QUINDICI – TU SEI IL MIO RICORDO PIU’ PROFONDO (PARTE 1)
 
Lizzy’s POV
 
Passo le mie giornate sui libri senza staccarmi mai, solitamente vado a studiare seduta al gazebo della piazza, ma solo quando non c’è troppo rumore.
Molto spesso Kirk viene a disturbarmi con qualche sua strana proposta, Babette curiosa mi chiede cosa sono le figure rappresentate nei libri o cosa studio, Patty si impiccia, ma infondo mi fanno piacere le loro intromissioni, mi aiutano a distrarmi.
Nick quando può mi ascolta e mi aiuta a riposare, se non ci fosse lui non so come farei, anche la mamma mi aiuta con lo studio.
«Lizzy perché non ti prendi una pausa» mi dice lei.
Sto ripetendo in cucina con Nick, ma ogni tanto si unisce a noi e mi fa qualche domanda, ormai hanno imparato anche loro i miei appunti.
«No non posso permettermi di distrarmi, devo studiare perfettamente tutto.» rispondo.
In realtà so bene che se stacco dai libri nella mente riaffiorano i ricordi e non voglio.
«Studi giorno e notte, sai già tutto alla perfezione.» Nick si unisce a lei, sembra quasi che vogliono dirmi qualcosa.
«Tu stai male per Riley, ma non è così che non soffri. Tesoro sai cosa devi fare?» continua mia madre, ecco ora ho capito dove volevano andare a parare.
Chiedo cosa devo fare, se è un modo per liberarmi dai miei pensieri accetto qualsiasi cosa.
«Raggiungilo a Londra e digli ciò che provi»
«No, assolutamente NO!!! Non posso andare a Londra ora in vista dell’esame… io devo studiare…» dico frettolosamente e rifiutando animatamente la loro idea.
«Tu lo ami, perciò diglielo, non farei i miei stessi sbagli Lizzy!»
So bene a quali sbagli si riferisce mia madre: a quando i miei genitori si sono lasciati per via di April, visto che papà aveva da poco scoperto di avere una figlia non voleva subito includere la mamma nella vita di April per la paura che lei si sarebbe più affezionata alla mamma che a lui e perciò non venire accettato come padre. Per questo motivo la mamma si è sentita trascurata e ha dato a papà un ultimatum che lui non ha accettato, delusa e ferita è finita tra le braccia di Christopher, il padre di Rory, quando l’ha detto a papà si sono lasciati definitivamente, anche se in realtà si erano già lasciati. In quel periodo di separazione la mamma è stata con Christopher si sono anche sposati a Parigi. Ma in realtà la mamma ha sempre amato papà e si è sposata con Christopher perché lui è sempre stato per lei una bella seconda possibilità, non l’uomo della sua vita.
Mi sta dicendo questo per via della mia relazione con Christian, non devo reprimere il mio amore per Riley solo perché ho Christian come seconda possibilità, se amo Riley devo dirglielo, dimostrarglielo e combattere, se è necessario, per riconquistare la sua fiducia, sono state le sue testuali parole di mia madre.
«Si ma come faccio con lo studio io…»
«Tu niente. Se non raggiungi Londra nell’immediato secondo ti ci spedisco a calci!!!!» mi dice Nick serio in volto e con tono autorevole, non l’ho mai sentito rivolgersi a me così, per questo mi lascio convincere.
Non solo mi hanno convinto, erano talmente sicuro di riuscire a persuadermi che hanno già prenotato il volo: New York – Londra per domani mattina.
Sanno giocare bene le loro carte senza alcun dubbio.
Il giorno dopo agitata, emozionata e nervosa sono sull’aereo che mi ricongiungerà, forse, al mio Riley.
Non so in che punto di Londra è situata la nuova sede della Rilizzy editrice, ma spero che qualcuno me lo sappia indicare.
In pomeriggio tardi sono a Londra e stanca per il viaggio mi dirigo subito in albergo, cerco Riley domani. In realtà non è solo la stanchezza a frenarmi, ma la paura di un suo rifiuto, di un suo sguardo raggelante che sarebbe per me ancora più doloroso di mille insulti.
In albergo prendo un caffè e mi siedo comodamente in sala relax, cercando di allontanare i pensieri che mi stanno tormentando.
«Non ci credo Lizzy sei proprio tu!» una voce femminile, squillante e dolce, richiama la mia attenzione.
Alzo lo sguardo sulla donna davanti a me e sorpresa, ma allo stesso tempo felice di essere stata così fortunata. La donna è la moglie del socio di Riley, io e lei siamo stato subito buone amiche.
Mi spiega che è qui perché suo marito deve consegnare delle carte importanti a Riley e partecipare a una riunione, lei lo segue ogni volta che può.
Poi mi chiede cosa io ci faccio a Londra.
«Sono qui per vedere Riley, ho bisogno di parlargli.»
«Lizzy ti voglio bene e tu lo sai, ma non è il caso, Riley si è ripreso a fatica e ora che ha quasi ritrovato il suo equilibrio…» la interrompo per non farla continuare, mi si spezza il cuore nel sentire parlare del dolore che ho causato a Riley in quest’ultime settimane.
«Rosalie io lo amo! Se sono qui è solo per digli questo, ti prego dimmi dove lo posso trovare.» dico con il cuore in mano e con ardore. Ho gli occhi quasi lucidi e spero che capisca che ci tengo veramente.
«Domani ha la riunione, ma penso che puoi andare e parlare con lui dopo» e mi dice di farmi trovare domani dopo pranzo nella hall così mi porta lei davanti alla Rilizzy.
Il giorno dopo mi faccio trovare davanti alla hall con una tazza di caffè, è il terzo che prendo, sono talmente nervosa che ne berrei una damigiana. Per il nervoso non sono riuscita a mangiare nulla e pure per colazione ce ne erano di prelibatezze.
Arriviamo davanti alla Rilizzy editrice e il cuore prende a battermi forte, sento le farfalle allo stomaco e le gambe mi tremano, se non ci fosse Rosalie accanto a me probabilmente sarei già svenuta o quant’altro.
La segretaria ci dice di aspettare la fine della riunione, ma io impaziente di vedere Riley, dico a Rosalie di distrarre la ragazza mentre io passo, lei sorridendo appoggia subito la mia follia d’amore e mi copre in modo che possa sgattaiolare negli uffici.
Trovata la porta con scritto: sala riunioni. Faccio un sospiro e busso.
È Riley a dirmi avanti. So che è lui.
Entro e lo vedo restare a bocca aperta e con la penna bloccata in aria nella mano.
«Riley so che non dovrei essere qui, so che probabilmente sei arrabbiato, deluso, ferito da me, ma ascoltami.» faccio una pausa per guardarlo negli occhi. Non dice una parola perciò vado avanti nel mio discorso, incurante che ci sono milioni di dirigenti che mi ascoltano.
«Mi manchi. Mi manca svegliarmi la mattina e trovarti accanto a me nel letto, mi manca cucinare con te i nostri schifosi intrugli, mi manca lavarmi i denti con te e sciacquarmi la bocca nella tua parte di lavandino e tu che mi rimproveri. Mi manca fare scherzi con te. Mi manca la nostra complicità, fare l’amore, ridere, scherzare, parlare… mi manchi tu.»
Riley prova a dire qualcosa credendo che ho finito il mio discorso, ma lo interrompo.
«Prima di dire qualsiasi cosa, voglio dirti che ho scelto perché se per un assurdo motivo perdessi la memoria tu sei la prima persona che voglio ricordare. Tu sei il mio ricordo più profondo. Io ti amo Riley, ti amo come non ho mai amato!»
Lo guardo negli occhi, i suoi sono lucidi come lo sono i miei, è un buon segno, lo so.
Chiede scusa hai presenti in sala e mi porta fuori prendendomi per mano.
«Lizzy io non so che dire, non mi aspettavo il tuo arrivo, questo discorso… senti che ne dici di riparlarne stasera a cena con calma?»
Un po’ triste per non avere subito la sua attenzione, annuisco e sorrido.
Lui fa per rientrare ma torna indietro deciso, mi prende il viso tra le mani e mi bacia piano, con dolcezza e sorridendomi ancora rientra in sala riunioni.
Per tutto il giorno giro per le vie di Londra insieme a Rosalie, per vedere la meravigliosa città e fare un po’ di shopping, tanto Riley e Paul ne avranno per ancora molto tempo.




Spazio autrice: Finalmente ho risolto il mio problema con il virus e sono riuscita a mettere il capitolo, è stato un trauma stare senza pc per tutto questo tempo.
Ma veniamo alla storia, come avete letto Lizzy è corsa a Londra per dire ciò che prova a Riley... Infondo doveva andare così no? non potevo mica farli lasciare dopo che lei ha scelto lui.
Comunque ho deciso di dividere il capitolo in due parti sennò sarebbe stato troppo lungo e così si crea anche un po' di suspace no? =P
Bè, il prossimo capitolo ve lo metterò domenica, come sempre. A presto Cla.

 
   
 
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