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Autore: Minerva    18/02/2006    8 recensioni
Non so perchè ti stia scrivendo queste cose, so di non essere l'unica ragazza che aspira al tuo cuore, so di non essere bella. Ho sempre saputo che la bellezza non sarebbe stata una delle mie doti, sin da quando i miei compagni di classe mi chiamavano Castoro, è per questo che mi sono dedicata ai libri [...]
Ho paura che domani potrebbe essere troppo tardi per dirti queste cose, ho paura di scoprire che non esiste un domani per noi, non voglio vivere di rimpianti [...]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer Tutti i personaggi citati appartengono alla scrittrice J.K. Rowling

Questa Fan Fiction è una specie di prova sulla coppia oramai canonizzata Ron/Hermione. Ammetto che non è la mia coppia preferita (tendo più per una improbabile Draco/Hermione) però effettivamente la R/Hr ha molto più senso nella trama originale.
Spero vi piaccia, probabilmente suonerà un po' melensa, ma non saprei rendere una dichiarazione d'amore in toni diversi

§§§

- É necessario? -
- Si! -
- Ma... davvero pensi che... -
- Oh, per una volta potresti evitare di fare il guastafeste? -
- Ma... ma... fai come vuoi - concluse con stizza un ragazzo dai capelli rossi, allontanandosi dalla Sala Comune
- Grazie per l'aiuto Ron, su di te si può sempre contare - commentò sprezzante Hermione, afferrando con foga la pergamena su cui aveva scarabocchiato alcuni schemi
- Hermione, io ti ho solo detto che non mi sembra una grande idea - si giustificò lui, voltandosi di scatto.
- Ti ho solo chiesto di aiutarmi - rispose lei, calcando volutamente il tono sull'ultima parola
- Aiutarti? Vuoi rovinare Harry ed io dovrei aiutarti? - domandò incredulo
- Io non voglio rovinare Harry - precisò con voce acuta - sto solo cercando di aiutarlo - aggiunse sventolando il foglio coperto di minuscole scritte
- Aiutarlo a far fallire la squadra -
- Ron! Non è vero, io mi sono impegnata per fare tutto questo - sibilò lei, chiudendo rumorosamente un grosso libro rilegato - ed un minimo di entusiasmo da parte tua sarebbe gradito - gli occhi erano diventati pericolosamente umidi
- Hermione, no dai... scusami - iniziò Ron impacciato, passandosi una mano fra i capelli rossi - però non puoi pensare di poter fare una cosa simile senza la minima esperienza sul campo -
- Lo so, per questo ho chiesto il tuo aiuto - sospirò lei, tornando a scrutare il foglio. Ron si portò alle spalle della ragazza ed iniziò ad esaminare la pergamena stropicciata e disegnata
- Qui hai commesso uno sbaglio - disse Ron, prendendo una penna per correggere - se disponi i Cacciatori in questo modo resta un buco qui - spiegò tracciando un segno per evidenziare l'errore
- Però su "Guida pratica al Quidditch" c'è scritto che questa formazione è ottima per una contro-offensiva rapida - rispose lei, indicando una pagina consunta del libro che aveva di fianco
- Il libro si sbaglia, quel buco resta - insistette Ron - e resterebbe scoperto il portiere - Hermione annuì poco convinta e corresse la formazione
- Questa invece - continuò Ron - rischia di lasciare i Cacciatori scoperti ai bolidi -
- Ma qui, su "Organizzare il campo da Quidditch" dice che va bene -
- Hermione, li vuoi o no i miei consigli? - domandò Ron alquanto spazientito dalle continue obiezioni della ragazza
- Si ma... il libro dice che... -
- Il libro? Hermione basta coi libri, il Quidditch non si fa coi libri ma con le scope! - la interruppe brusco il ragazzo. Imbronciata la ragazza tacque. Ron, di conseguenza, apportò tutte le modifiche che riteneva necessarie.

§§§

- Harry, ti ho... cioè io e Ron ti abbiamo portato una cosa - annunciò Hermione sventolando delle pergamene
- Che cosa sono Hermione? - domandò lui, scendendo dalla scopa - Ragazzi, l'allenamento è andato bene. Ginny, Demelza l'ultimo passaggio era troppo lungo. La prossima volta proviamo un po' di passaggi con i bolidi inclusi, quindi i battitori dovrebbero arrivare in orario all'allenamento, penso sia tutto - gridò rivolto ai ragazzi della sua squadra
- Ecco... io e Ron abbiamo pensato che potevano esserti utili - mormorò Hermione, indicando Ron, e passando ad Harry le pergamene rilegate. Il frontespizio diceva "Piccola dispensa su tutti gli schemi tattici del Quidditch". La delicata e piccola scrittura di Hermione lo informava inoltre che quella guida era stata scritta da Granger Hermione e Weasley Ronald. Iniziò a sfogliarla con interesse, gli schemi erano corretti, chiari, con i disegni in movimento per essere ancora più esemplificativi.
- Grazie ragazzi, mi saranno molto utili, vi dispiace se ne parliamo dopo? Ho assoluto bisogno di una doccia - commentò avviandosi verso gli spogliatoi.
- Scusami Hermione, ma anch'io avrei bisogno di una doccia, arriviamo subito - le disse Ron seguendo Harry. Hermione rimase in mezzo al campo da sola, torcendosi le mani nervosamente
- Avrò fatto bene a farlo? Magari ho scritto solo un sacco di sciocchezze, e lui per non ferirmi non me lo dice. Forse non avrei dovuto intromettermi nel Quidditch, in fondo è ciò che lega maggiormente Ron ed Harry... e se Ron se la fosse presa perché pensa che voglia intromettermi anche nel Quidditch... oh Merlino no! Lo sapevo, adesso staranno pensando che sono un'impicciona... - il tormento di Hermione sarebbe continuato per molto tempo se una voce tagliente non lo avesse interrotto
- Mezzosangue, togliti dal campo, dobbiamo allenarci -
- Cortese come sempre Malfoy - commentò fra se e se allontanandosi, per ora c'era solo lui, la sua squadra sarebbe arrivata a momenti
- Non ti arrabbi, mezzosangue? - domandò lui sottolineando con disprezzo l'ultima parola
- Non ha senso reagire alle offese di un povero essere decerebrato come te - rispose con sussiego
- Cosa? - sibilò lui avvicinandosi
- Oltre che stupido sei anche sordo Malfoy? -
- Osi rispondermi in questo modo signorina so-tutto? -
- Non ho iniziato io questa simpatica discussione, ora se per favore volessi lasciarmi in pace te ne sarei davvero molto grata -
- Ma come... -
- Oh scusami Malfoy! Come ho fatto a non pensarci? Formulo frasi troppo complicate per un paramecio come te. Riproviamo: Malfoy - disse indicandolo - vattene - concluse mimando con le dita il gesto di camminare, dopo di che si voltò e si diresse verso gli spogliatoi
- Stupeficium - un lampo di luce rosse le sfiorò il viso, si voltò con stizza per fronteggiare il ragazzo
- Impedimenta - urlò una voce, mentre l'incantesimo colpiva in pieno petto il serpeverde
- Ti sei distratto Malfoy? - lo derise Ron continuando a puntargli contro la bacchetta
- Petrificus Totalus - aggiunse Hermione, correndo poi a recuperare la bacchetta e lanciandola lontano e nascosta alla vista di Malfoy.
- Ron andiamocene, lasciamo che lo ritrovi la sua squadra - disse Hermione avviandosi velocemente verso il castello, delle gocce di sangue le tingevano la guancia sinistra. Harry li raggiunse chiedendo che cosa fosse successo a Malfoy, gli bastò vedere il graffio sul viso della ragazza per capire. Si voltò per tornare indietro quando vide la squadra dei serpeverde avvicinarsi al campo, decise che uno scontro sette contro uno non era propriamente semplice e seguì i due amici in Sala Comune.

§§§

Il tormento di Hermione a proposito della sua intromissione nel mondo del Quidditch si era largamente calmato. Questo anche perché Harry l'aveva ringraziata dicendo che quella guida gli sarebbe stato molto utile per il suo ruolo di capitano. Ron aveva osservato i ringraziamenti con una certa diffidenza restando freddo ai complimenti di Harry. Aveva aspettato che l'amico se ne andasse in cerca della McGrannit, probabilmente per discutere di certe faccende inerenti alla squadra, per parlare con Hermione
- Non dovevi regalarglielo per Natale? -
- Non ho resistito, e poi ho già trovato un altro regalo adatto, guarda, non trovi sia perfetto - domandò la ragazza mostrandogli un piccolo boccino dorato chiuso nella sua scatolina. Sulla fascia centrale del boccino risaltava una scritta "Con Affetto Hermione"
- Si carino - commentò Ron nascondendosi dietro ad un libro. Un silenzio imbarazzante scese fra i due, rotto solamente dallo scoppiettare del fuoco
- Ron? - un mugugno la informò che la stava ascoltando
- Il libro che stai leggendo... è al contrario - lo informò premurosa. Le orecchie del ragazzo si mimetizzarono fra i capelli mentre velocemente voltava il libro - C'è qualcosa che non va? - domandò lei cauta
- Va tutto bene, sono solo un po' stanco - sbottò lui esasperato - Vado a dormire - aggiunse chiudendo il libro ed avviandosi al suo dormitorio
- Ron, sono le cinque e mezza di pomeriggio - commentò lei sconcertata. Che diavolo stava succedendo? Ron era arrabbiato con lei per la questione del Quidditch? Riprese a torcersi le mani nervosamente mentre si dirigeva verso il suo dormitorio per finire il regalo del ragazzo, una semplice sciarpa rossa con lo stemma dei Cannoni di Chudley ed una piccola scritta: "Con Amore Hermione"

§§§

Si era dichiarata! Lo aveva deciso mentre lavorava a maglia, doveva dichiararsi a Ron, a Natale, il suo regalo sarebbe stata la sua ammissione. Con molta fatica aveva scritto quelle tre semplici parole sul retro dello stemma dei Cannoni, aveva pensato più e più volte di cambiarle, modificarle o cancellarle. Alla fine però decise di lasciarle così come erano in origine, ed aveva aggiunto anche una lunga lettera, della quale adesso si vergognava parecchio.
Questo è il motivo per cui la mattina di Natale Hermione Granger era accampata nella Sala Comune con il cuore che le batteva forte, le farfalle che danzavano nel suo stomaco e gli occhi che non smettevano di inumidirsi. Era preoccupata, aveva lasciato i regali per i suoi amici ai piedi dei loro letti, un atto vigliacco pensò
- Non ho nemmeno avuto il coraggio di guardare Ron scartare il suo regalo -
Diede uno sguardo all'orologio, erano soltanto le sei di mattina. Effettivamente era un po' presto. I ragazzi dormivano sempre fino a tardi la mattina. Accidenti a lei ed a quella sua sveglia naturale che la faceva alzare così presto.
Aveva persino dovuto inventare una scusa coi ragazzi, questo per giustificare il fatto che lei rimanesse per le vacanze di Natale, non poteva dire semplicemente "Sai Ron sono rimasta perché così posso dichiararmi a te"; sarebbe stato troppo imbarazzante.
I soliti pensieri di catastrofici fallimenti e plateali rifiuti le invasero la mente, era così concentrata sui suoi pensieri che non si accorse di star torturando un lembo della sua camicia da notte. Un silenzio pieno di attese e speranze non confessate la circondava, dei rumori nel dormitorio maschile la fecero sobbalzare. Il rumore di passi riempì il silenzio, la speranza si alimentò finché non riconobbe Dean Thomas, il quale scese dalle scale ed augurando alla ragazza un buon Natale le domandò se avesse visto Lavanda. Hermione si limitò a rispondere che stava ancora dormendo e concentrò di nuovo la sua attenzione sulle scale. Passarono diversi minuti in cui non successe nulla.
Minuti che sembrano ore quando aspetti qualcosa che potrebbe cambiarti la vita, l'adrenalina scorre nel tuo corpo, ma allo stesso tempo ti senti molto debole, vorresti sparire inghiottito dalla terra ed allo stesso tempo ti senti come se fossi un Dio.
Ronald Weasley non si sentiva tanto diversamente da Hermione mentre leggeva la lettere che aveva trovato assieme al regalo di Hermione

Caro Ron,
Sei stupito vero? Lo immagino, non so che cosa mi sia successo, ma dalla brutta avventura al Ministero ho capito che tu per me sei importante, anzi, sei fondamentale.
Non so perché ti stia scrivendo queste cose, so di non essere l'unica ragazza che aspira al tuo cuore, so di non essere bella. Ho sempre saputo che la bellezza non sarebbe stata una delle mie doti, sin da quando i miei compagni di classe mi chiamavano Castoro, è per questo che mi sono dedicata ai libri. So di essere un'insopportabile signorina so-tutto.
Ron ne sono cosciente credimi, so che tu sei attratto dalle belle ragazze come Fleur, e per questo un po' ti odio. Non riesci ad andare oltre all'aspetto fisico? Non tutte le ragazze sono belle, ma molte sono intelligenti, simpatiche... ricordo i tuoi discorsi con Harry e so che io non rientro in quei canoni.
Nonostante io sappia tutto questo non sono riuscita ad impedirmi di scriverti tutto questo, tu sei diventato tutto per me, il solo pensiero di perderti mi fa impazzire, così come mi fa impazzire il pensiero di vederti assieme a qualche altra ragazza.
Adesso starai ridendo di me o prenderai sul serio questa lettera?
Litighiamo sempre, e mi dispiace che ogni volta si finisca con l'urlarci addosso, vorrei che non succedesse, ma sembra che sia inevitabile.
Perché, secondo te, ho fatto quella guida per Harry? Era una scusa per imparare qualcosa su questo sport che ti affascina così tanto, per potertene parlare la sera davanti ad un caminetto mentre giochi coi miei capelli... sono fantasie stupide di una sedicenne innamorata Ron, ne sono consapevole. Credi che mi sia imparata tutti i libri sul Quidditch per divertimento? Desideravo una scusa per passare del tempo con te, sono egoista lo so, ma per una volta mi piacerebbe poterti abbracciare senza timori, poterti stare vicina come fidanzata, e non come amica.
Ho paura che domani potrebbe essere troppo tardi per dirti queste cose, ho paura di scoprire che non esiste un domani per noi, non voglio vivere di rimpianti. Ron, da quella notte al Ministero ho capito questo, la vita non aspetta ed io non voglio tentennare oltre, non voglio scoprire che domani è troppo tardi. Per questo ti confesso i miei sentimenti in questa lettera: io ti voglio bene Ronald Weasley, non sai quanto.

Con amore Hermione

Fu questione di un battito d'ali di farfalla, saltò giù dal letto e corse verso la Sala Comune, non si sarebbe mai perdonato di perdere la sua Hermione a causa di quelle sciocche idee sulla bellezza o simili. Hermione Granger poteva impararsi a memoria i libri di tutta Hogwarts, ma non aveva ancora capito come funzionava la complicata mente maschile. Non aveva ancora capito che quei litigi erano il suo modo per farle capire che le voleva bene? Che ogni volta che la vedeva parlare e scherzare con Harry provava una fitta di gelosia?
Hermione aveva ragione, la vita non ti aspetta, era ora di cogliere l'attimo.
Si precipitò verso la poltroncina dove una smarrita Hermione Granger lo fissava impaurita. La abbracciò tenendola stretta a se, la sentì singhiozzare e mormorare
- Ron... Ron... ti amo Ron -
- Ti amo anch'io Hermione -

§§§

§§§

Ringrazio tutti coloro che mi hanno recensita in così poco tempo
Per Naco: Grazie per avermi fatto notare gli errori di battitura. Sfortunatamente la tastiera del mio portatile non collabora ed il programma di scrittura mi corregge automaticamente le parole (l'esempio classico è Babbano-Gabbano)
La punteggiatura è sempre stato il mio problema, ho cercato di rivedere tutta la storia ma non so se ho fatto più danni che guadagni...
La lettera l'ho scritta pensando alla mia situazione, diciamo che ho sfruttato la mia esperienza personale. Sono felice che ti sia piaciuta
Per Sayumi: grazie per avermi fatto notare le ripetizioni, anche se alcune sono volute (ad esempio nella lettera "Lo so" è voluta), io spesso non mi accorgo di compierle, soprattutto perchè continuo a cambiare la storia, e quando la rileggo mi rendo conto di alcuni orrori che ho scritto (verbo e soggetto non concordati perchè ho tolto un personaggio, ma mi è sfuggito il tempo verbale e simili)
Per MandiJJ; Tinkerbell91; Joannadellepraterie; SiJay; Moonlight rage sono molto felice che vi sia piaciuta, non ero molto convinta del mio esperimento, queste recensioni mi rassicurano molto.
Grazie a tutti

  
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