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Autore: Asmodeus    20/05/2011    4 recensioni
Siamo in guerra, ed in guerra tutto è lecito, perfino la tortura. Ed anche chi vorrebbe reagire, non può far altro che voltare lo sguardo e cercare di rassicurarsi.
POW: Narcissa Malfoy
4a classificata al concorso "Incantesimi Contest a turni" indetto da GraGra96 e vincitrice del Premio Speciale "Miglior IC"
Genere: Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Disclaimer: i personaggi in questione non sono di mia proprietà ma di J.K.Rowling. Questa fanfiction non è stata scritta per scopri di lucro.


One-shot partecipante al concorso "Incantesimi Contest a Turni" indetto da GraGra96 (a cui la dedico ;D) e 4a classificata del 1° turno (Casa Serpeverde). Vincitrice del Premio Speciale "Miglior IC". (E famosela un po' di pubblicità-vanteria xD)

 

In fondo, il giudizio della GIUDICIA! XD Buona lettura ;)

 

 

Prompt: Bellatrix

Incantesimo assegnato Casa Serpeverde: Serpensortia

 

_Asmodeus_

 

CISSY'S LITTLE REASSURANCE

 

 

Le urla di Alice giungevano fino ai piani alti di Villa Malfoy, facendo infuriare tremendamente Lucius.

 

“Cissy, puoi dire a tua sorella Bellatrix di provare a fare meno rumore quando tortura i suoi ospiti”, le chiese con freddezza suo marito.

Lei gli lanciò un’occhiata gelida, ben sapendo che anche lui, nonostante la sua apparente mancanza di reazioni esteriori nel suo cuore rabbrividiva per la sorte dei coniugi Paciock, rinchiusi dentro ai loro sotterranei.

Non aveva mai approvato le scelte della sua famiglia riguardo al seguire l’Oscuro Signore, non almeno fino a raggiungere livelli di così grande violenza ma ora non potevano più ritirarsi, ed erano stati costretti, o per usare le parole di Lucius “onorati”, a lasciare la loro splendida tenuta a Lord Voldemort affinché ne facesse il suo Quartier Generale.

Ed in seguito sua sorella aveva insistito affinché fossero lì custoditi i prigionieri da torturare, di cui ovviamente si sarebbe occupata lei, nei modi più originali possibili, di certo la fantasia non le mancava.

 

Narcissa s’alzò lentamente dalla propria poltrona, squadrando per un’ultima volta suo marito che si sforzava di leggere il grosso volume su cui ormai era concentrato da più di una settimana (qualcosa riguardante un qualche oscuro mistero, per acquisire ancora più gloria e potenza per la sua casata e continuare così ad essere i prediletti dell’Oscuro Signore, probabilmente era questo ciò che cercava nella sua immensa biblioteca), e si avviò fuori dalla stanza.

 

Scese a passo svelto i gradini delle immense scalinate in marmo purissimo ed arrivò alle sbarre dei sotterranei della Villa, davanti alle quali uno dei suoi tanti servitori attendeva gli ordini dai suoi signori.

“Aprimi”, ordinò fermamente la donna, e l’elfo obbedì, lasciandola entrare mentre il suo lungo abito blu notte strascicava dietro di lei sul pavimento.

Al centro esatto della stanza era incatenata a testa in giù Alice Paciock, percorsa da spasimi incontrollati lungo tutto il corpo, gli occhi che lasciavano cadere costantemente verso il basso una pioggia di sottili, amare lacrime. Suo marito giaceva immobile poco lontano da lei, accasciato sul pavimento e, da quel che sembrava, privo di sensi.

 

“Oh Cissy Cissy, sei finalmente venuta anche tu a goderti lo spettacolo?”, esclamò da sopra le sue spalle sua sorella, mentre le sue lunghe dita, le unghie laccate di nero, le andavano a posarsi sulla spalla, stringendola un poco. “Vedrai, è uno spettacolo molto divertente”, le sussurrò all’orecchio, la nuvola di capelli corvini che sfregava contro il padiglione di Narcissa.

 

“In realtà, volevo solamente avvertirti di fare leggermente meno rumore, se ti è possibile, Bella. Lucius è molto infastidito da queste urla inopportune.”, dichiarò asciutta la signora Malfoy, gettando un occhiata sopra la spalla per intercettare lo sguardo della sorella.

Le labbra di lei si chiusero in un piccolo broncio triste, come fosse una bambina privata del suo giocattolo preferito, ma si riprese immediatamente, lasciando la sorella per avvicinarsi alla sua vittima, la bacchetta alta e stretta con forza.

“Hai sentito Alice?”, rise divertita Bellatrix.

“ Il padrone di casa è infastidito dalle tue grida! Che ospite maleducata, non si ringraziano così i Malfoy! Bisognerà rimediare, sìsì! Che ne dici di fare un nuovo giochetto e già che ci sei di dirmi dove si nascondono i Potter?”, continuava a burlarsi della prigioniera, mentre con un gesto le catene che l’avvolgevano svanivano nel nulla e la povera donna crollava al suolo, evitando per un soffio di colpire il pavimento di testa.

Bellatrix si riavvicinò a sua sorella, riposizionandosi dietro di lei: Narcissa sapeva che quella era la sua posa standard per attirare l’ascoltatore, avvicinarsi a lui e bisbigliare come in un complotto segreto, il fiato sul collo per far avvertire pienamente la propria presenza.

“Ora, Cissy, ci sarà davvero da divertirsi. Alla fina Cruciare qualcuno diventa monotono, ho avuto una bella idea. Stai a guardare!”, affermò complice, prima di balzare in avanti urlando “Serpensortia!”, mentre un enorme Boa Constrictor appariva dalla punta della sua bacchetta, andando a cadere a pochi passi di distanza da Alice Paciock, che ormai vicina alla follia continuava a piangere borbottando parole a caso e continuando a tremare convulsamente.

Bellatrix cominciò a muovere veloce la bacchetta, ridendo come una bambina, mentre l’enorme serpente si andava ad avvolgere attorno al corpo della donna, serrandolo nella sua mortale stretta.

“ Non temere, non la ucciderò, non ancora!”, gridò esultante Bella in direzione della sorella, che disgustata aveva iniziato ad allontanarsi per ritornare di sopra.

 

Attraversò nuovamente la porta dei sotterranei, senza degnare di uno sguardo l’elfo che si inchinava al suo cospetto, e s’affrettò a rientrare nello studio del marito.

Aprì con delicatezza la grossa porta, strisciando dentro silenziosa, tanto che Lucius sembrò non accorgersi nemmeno del suo ritorno.

Si sedette nuovamente sulla sua poltrona imbottita, guadagnandosi solo a quel punto uno sguardo interrogativo da parte del marito, che aveva sollevato per un attimo gli occhi dalla lettura.

Narcissa rimase zitta per un attimo, alla ricerca di suoni provenienti dabbasso, e le rispose il silenzio.

“Va tutto bene.”, sussurrò tutto d’un fiato, e Lucius riprese a leggere.


Quella volta come molte altre sperò che fosse davvero così.

 

 

_Asmodeus' Space_

Ecco la valutazione della nostra amata giudiciA, altro da dire non ho, se non che sono molto gradite recensioni anche vostre xD E un GRAZIE grosso come il mondo sempre a GraGra96 per aver indetto questo fantastico contest ;)

 

IV Classificata:
Cissy's little reassurance di Asmodeus =P

Grammatica e lessico: 7.3/10
Stile e forma: 9.5/10
Originalità: 10/10
Caratterizzazione personaggi: 10/10
Giudizio personale: 10/10
Uso incantesimo: 5/5
Uso elemento variabile: 5/5
Totale: 56.8/60

Inizio col dire che questa storia mi è davvero piaciuta!! Mi ha emozionato leggere del momento in cui Bellatrix tortura i Paciok e soprattutto ho apprezzato la figura di Narcissa, che hai caratterizzato eccellentemente!
La frase finale poi riassumeva tutto!
Dal punto di vista grammaticale, hai ottenuto un punteggio abbastanza alto e gli unici errori sono stati l’omissione di alcune virgole, una ripetizione, una parola mancante.
Lo stile e la forma erano molto belli e mi piace davvero il modo in cui scrivi, ma non ti ho potuto dare un punteggio pieno a causa delle virgole che non hai usato.
Come originalità ti ho dato il massimo, perché non avevo mai letto della tortura di Alice, dalla prospettiva di Narcissa.
La caratterizzazione, come ti ho detto prima, faceva sognare!
Quindi come giudizio personale non ho potuto fare altro che darti il massimo!! Complimenti!
L’uso dell’incantesimo e del personaggio e avvenuto in modo corretto.

   
 
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