Romantico, 'L'amo quanto un contagio e la sua cura insieme' di Lilly

A te,
anche se
non la leggerai mai.

Sai, stamattina mi sono svegliata e c'era il sole. Che novità, dirai tu. Siamo a maggio, è normale che ci sia il sole.
Lo so, non è certo un evento così eccezionale. Eppure, mentre fissavo i raggi luminosi, mi sei venuto in mente tu. Ho pensato che probabilmente quel sole era visto anche da te: magari da dietro il casco, in sella al tuo scooter rosso fuoco. E allora, anche solo per un attimo, mi sono sentita veramente bene.
Ma non c'è niente di salutare, in tutto questo: l'attimo dopo mi sono ricordata della verità, e hai cominciato a farmi male.
Dicono che non ci sia niente di peggio che amare chi non ti ricambia. E' vero, ma io ho fatto di peggio: mi sono innamorata dell'ultima persona al mondo che avrei dovuto amare, del più sbagliato al mondo, di una persona che vive a chilometri di distanza da me, e a malapena sa della mia esistenza.
Proprio io, che dicevo che non ci sarei caduta mai. Che mi consideravo così forte da non potermi far abbattere da una cosa così stupida come l'amore.
L'amore.
Quella forza che fa girare il mondo, che rende felice chiunque ne è toccato, ma triste chi non può godere di questa meraviglia.
Ed io, come un'ingenua, mi illudevo di poterne rimanere immune. Che grave sbaglio.
Ora mi ritrovo qui, ferma su questa casella del gioco che è la mia vita, senza la forza di tirare i dadi ed andare avanti.
E sai qual è la cosa peggiore? Il tempo che passa senza vederti. Oggi sono esattamente otto mesi e sedici giorni. Domani saranno diciassette, poi diciotto e alla fine arriverò a perdere il conto.
A lungo andare mi dimenticherò del tuo viso, dei tuoi occhi, della tua risata, perché la memoria umana è labile, con il tempo offusca le immagini nella nostra mente, fino a farcele scordare del tutto.
Sento la tua assenza ovunque guardi, e fa male, tremendamente male. Ogni volta che qualcuno fa il tuo nome, è come se ricevessi una pugnalata dritta al cuore. Basterebbe solo un pò di coraggio in più, un pò più di intraprendenza, per porre fine a questo tormento.
Ma in fondo sono solo una piccola anima spezzata in due dall'unica persona che, avendomi procurato quella ferita, può guarirla.
Mi viene in mente la frase del film "Shakespeare in love": "L'amo quanto un contagio e la sua cura insieme".
Solo che in questo caso la mia cura è troppo lontana da me, e non può farmi da medicinale.
Così rimango qui, come una malata che non ha ancora trovato il rimedio per la sua malattia, e non può fare altro che cercare di limitare i disastrosi effetti di quel morbo che la affligge.
Perchè sei come un cancro. Ti sei formato pian piano dentro di me, senza darmi la possibilità di prevedere le conseguenze di quello che mi stava succedendo.
Ma quando hai cominciato ad espanderti, ho capito il male che mi stavi facendo. Hai divorato tutto, senza lasciarmi il tempo di difendermi.
Si, sei esattamente il cancro che ha attaccato la mia anima, ed è passato così tanto tempo da quando sei entrato nel mio cuore, che ormai sono diventata incurabile.

**Spazio autrice**
Gente, segnatevi questo giorno perchè per la prima volta (e probabilmente anche l'ultima) sono soddisfatta di ciò che ho scritto XD
Già, non mi capita mai di amare un mio scritto, forse perchè ho una scarsa considerazione di me stessa e del mio "talento", perciò ogni volta tendo a disprezzare i miei lavori.
Stavolta, stranamente, sono fiera di questa breve shot. E', come al solito, un pezzo importante di me stessa, però è la prima volta in assoluto in cui descrivo così bene tutte le mie sensazioni: mi sono completamente messa a nudo, e forse è per questo che non mi fa schifo come al solito XD
Insomma, tengo veramente tanto a questa cosa e spero che anche voi l'apprezziate quanto l'apprezzo io.
Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che leggono e/o recensiscono le mie storie.
Buona lettura,
Lilly_93