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Autore: Fiery    22/05/2011    9 recensioni
La porta si aprì in quel momento ed ebbero appena il tempo di udire un “non so chi sia” da parte di Elena, che la figura di Damon entrò velocemente nel salone, raggiungendo la ragazza in piedi di fronte ai liquori. I due si osservarono a lungo, mentre Elena e Stefan li fissavano in attesa di una reazione di Damon. Il vampiro, però, si aprì in un sorriso malizioso, mentre lei gli porgeva il bicchiere con un sorrisetto.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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L’avete atteso, sperato (?) e qualcuno mi ha pure urlato contro se non scrivevo (*coff* chloe *coff*), ma dopo due mesi, in una domenica mattina, con 4 preferiti, 23 seguiti e una segnalazione nel Programma Recensioni (grazie ancora, Joy ) posso finalmente dire… bentornati, Hayley e Damon.

 

 

- Capitolo 4 -

 

«A proposito di Elena…»

«Elena chi?» domandò Damon tranquillamente, «Io preferirei parlare dei tuoi capelli… sul serio, bionda sei più carina! E poi chi te li ha tagliati?»

«Da quando sei passato all’altra sponda?» sospirò stancamente Hayley. L’occhiataccia e la smorfia che Damon le rivolse in risposta furono uno stimolo a  continuare a prenderlo in giro, «Neanche le mie amiche parlano dei miei capelli come fai tu… se lo avessi saputo mi sarei vantata di avere un amico gay.»

«Tutti vogliono parlare di Elena.» la interruppe, roteando gli occhi azzurri esasperato. Un'ombra stanca gli attraversò lo sguardo, ma Hayley giurò che fosse durata solo un attimo, «Io invece preferirei farne a meno, considerato che mi odia, nel vero senso della parola.»

«Scusa… ma ti ho chiesto di raccontarmi i tuoi problemi sentimentali?»

Si fermò in mezzo al marciapiede, dove stavano camminando l’uno di fianco all’altra, rammentando vecchi episodi della loro amicizia: o meglio, Hayley continuava a ricordargli fatti imbarazzanti, Damon la guardava male e le rendeva pan per focaccia con altrettanti episodi dove era lei la protagonista.

Incatenò i loro sguardi, entrambi decisi, «Non ho problemi sentimentali.»

«Certo che come attore sei pessimo.» Hayley sbuffò e si aggrappò al braccio di Damon, riprendendo a camminare, «Mi chiedo perché continui a mentirmi… sono l’ultima persona a cui dovresti dire bugie.»

«Smettila.» cercò di persuaderla Damon. Iniziava a perdere la pazienza..

L’amica smise immediatamente di parlare, sapendo che non era opportuno continuare a stuzzicarlo in quel modo: ne avrebbe pagato le conseguenze, questo era certo. Camminarono in direzione della macchina e quando furono a pochi passi di distanza da essa, Hayley strattonò il braccio di lui, bloccandolo immediatamente sul posto.

«Dovrai rifarti la maincure quando mi lascerai il braccio.» fece notare, visto che Hayley aveva affondato le unghie nella sua pelle, così forte da ferirlo. Hayley si staccò e si guardò subito le unghie smaltate di un accecante verde.

«L’ho detto che sei gay.» fu la sua risposta.

«Cosa vuoi ancora, Hayley?»

La vampira sospirò e abbassò le braccia, guardandolo negli occhi, «Volevo sapere se hai davvero intenzione di difendere Elena, contro Klaus.»

«Non ho mai detto che l’avrei fatto, ma potrebbe essere divertente.» ammiccò Damon.

«Non scherzare.» lo ammonì Hayley, «Sono la prima a voler divertirmi… ma Klaus è l’inferno in persona. È Katherine al maschile, ma molto più potente.»

«Perfetto, allora ucciderlo sarà la mia priorità.» replicò tranquillamente Damon, «Perché vuol dire che sarò abbastanza forte da far sparire Katherine dalla circolazione. Ha vissuto abbastanza.»

«Non lo faresti neanche se te lo chiedesse.» sospirò Hayley; alzò una mano, ad interrompere sul nascere la replica di lui, «E non dirmi che ci hai provato e ci eri quasi riuscito… hai vissuto un’intera vita cercando di stare con lei.»

«Ma per lei non era lo stesso, te l’ho già detto.» concluse Damon, infilando le mani nelle tasche della giacca di pelle. Hayley si avvicinò di un passo, appoggiando una mano sul petto del vampiro. Lui rimase impassibile a guardarla stringere la maglietta nel pugno.

«Non è nella tua etica preoccuparti.» mormorò.

«Non voglio che la storia si ripeta, tutto qui.»

«Parli come Stefan.»

«Vuol dire che sono diventata noiosa?» si allarmò subito, sgranando gli occhi. Damon non resistette e si lasciò andare ad una lunga risata liberatoria.

«Invecchiando diventi sempre più antipatico.» borbottò tra i denti, dandogli una leggera spinta sul petto per allontanarlo da sé. Camminò verso la macchina, ma Damon fu più veloce e le aprì la portiera con il suo classico e usuale sorriso da so-tutto-io in volto.

«Le buone maniere non ti salveranno, oggi mi hai trattata così male che non ti meriti neanche di ricevere il mio regalo!»

«Cosa mi hai regalato quest’anno?» si appoggiò alla portiera aperta con il braccio e mise su un broncio che la costringesse a parlare; tutti gli anni trovava sempre gli oggetti più buffi del pianeta, che puntualmente Damon rompeva o scordava da qualche parte, oppure avvenimenti e circostanze totalmente strambe. A Hayley piacevano solo i commenti che faceva sul regalo, non che lui lo tenesse per l’eternità; era un tempo troppo lungo per un vampiro il cui unico bagaglio erano una giacca di pelle e un paio di occhiali da sole nuovi di zecca.

Hayley sorrise e avvicinò i loro volti, «Segreto.» sussurrò per poi posargli un rapido bacio a stampo sulla guancia e salire in macchina.

 

San Francisco, 1967

 

Pizzicò le corde della chitarra, totalmente a casaccio. Le ciocche bionde dei capelli erano sfuggite alla fascia che portava intorno al capo e le cadevano davanti alla fronte disordinatamente. Damon, seduto sul prato insieme a lei con una bottiglia di birra tra le mani, scosse la testa, «In duecento anni non hai ancora imparato a suonare la chitarra? »

«Duecentoventisei.» lo corresse prontamente Hayley con un sorrisetto, «Porta rispetto.»

«Le corde chiedono pietà, sembrano il tuo pranzo.» la ignorò Damon, i capelli lasciarti disordinati sul capo, nonostante fossero molto corti rispetto ad anni prima.

Hayley appoggiò la chitarra sul prato, con uno sbuffo stanco, «Perché continui a rompere le scatole? Fra poco ti do il mio regalo di compleanno, dovresti esserne felice!»

«Sei in ritardo di mesi.» fece notare Damon, sollevando un sopracciglio scettico.

«Quel giorno ero troppo incazzata con te, per farti un regalo.» scrollò le spalle lei, noncurante, ricordando perfettamente come aveva tenuto per sé tutto il divertimento di una rissa in un bar. Damon avevo scosso la testa, sconcertato ancora una volta di essere riuscito a trovare una vampira come lei, tra tutte quelle che c’erano. Di certo solo lei poteva arrabbiarsi per non aver partecipato ad una rissa, invece di sgridarlo per essersi messo così in mostra.

«Tu non sei normale.» asserì infatti.

Hayley si avvicinò, mettendosi di fronte a lui in ginocchio. Con le mani sulle ginocchia incrociate dell’amico, sorrise apertamente, «Me l’hai già detto, me lo dirai quando vedrai il tuo regalo e me lo dirai anche in futuro.»

«Vuol dire che ti avrò come palla al piede anche nei prossimi secoli?» la prese in giro Damon, con un sorrisetto obliquo sulle labbra.

La vampira sorrise raggiante, appoggiandosi con un braccio alla spalla dell’amico, «Per molto di più, Damon.»

In quel momento voci e clacson di piccoli furgoncini colorati fecero la loro comparsa, facendo voltare entrambi verso il movimento unico di persone vestite con larghi abiti floreali e jeans a vita alta. Uno dei primi raduni giovanili della cultura hippie.

Lo afferrò per il gilet che portava sopra alla camicia leggermente sbottonata e gli stampò un bacio sulle labbra chiuse, «Per molto di più.» ripeté facendolo sorridere in modo così spontaneo da stupirla e renderla felice.

 

«Ci siamo quasi, avanti.»

Damon scavalcò le rocce, afferrando poi la mano che Hayley gli tendeva. La strinse e l’attirò a sé, caricandosela sulle spalle.

«Si può sapere dove stiamo andando?» domandò mentre la trasportava verso la cima della ripida collina. Uno spiazzo decisamente più rialzato, non molto lontano da dove erano stati, e che Hayley aveva insistito affinché non lo raggiungessero con la loro velocità.

«Vedrai.» rise Hayley allegramente, appoggiando il mento sulla spalla del ragazzo. Pochi minuti dopo furono in cima e la vampira gli assestò una sonora pacca sul fianco, facendogli capire che doveva farla scendere.

Si allontanò da lui rivolgendo lo sguardo verso l’orizzonte, che si estendeva su città e paesi circostanti. Damon la raggiunse, affiancandola, e sospirò, «La vista? È questo il mio regalo?»

Hayley passò le braccia attorno alla vita di lui, «Il mondo.» ribatté sicura, sentendolo poi cingerle le spalle e stringerla a sé in un abbraccio. Per un momento Damon si ricordò di quel bacio a stampo, così occasionale, così ripetuto nel tempo. Hayley era solita sorprenderlo il giorno del suo compleanno, con quei brevi contatti senza alcun significato se non quello di dimostrargli il suo affetto.

«Dovresti rimanere qui in giro, Hayley.» disse ad un certo punto, quando ormai il silenzio era diventato troppo opprimenti e i pensieri rivolti a ciò che aveva lasciato a Mystic Falls tornavano a farsi strada.

«Ammettilo, ti annoi troppo senza di me.» scoppiarono a ridere entrambi, quando fu Damon a sorprenderla stampandogli un leggero, quanto veloce bacio sui capelli scuri, «Comunque tranquillo… non ho intenzione di sparire dalla tua vita e rendertela in questo modo decisamente monotona.»

«Vuol dire che ti avrò come palla al piede anche nei prossimi secoli?»

Hayley annuì con convinzione, «Per molto di più, Damon.» gli diede un pizzicotto sul fianco, sollevata di vederlo ridere come tanti anni prima quando erano solo loro due e il mondo, «Per molto di più.»

 

 

• • •

*Il flashback si riferisce a una delle prime riunioni giovanili hippie, a San Francisco.

Penso che tutto ciò che c’era da dire, l’ho detto all’inizio del capitolo xD Mi scuso immensamente per il ritardo, ma ho avuto diverse grane per la testa e sono rimasta indietro con altrettanti racconti, quindi ho dovuto rispettare delle priorità.

In questo capitolo si vede finalmente quanto il legame tra Damon ed Hayley sia stretto, quanto il giorno del compleanno di Damon sia importante per entrambi. C’è ancora un flashback, che ho amato scrivere lo ammetto xD

Mi auguro come al solito che vi sia piaciuto, se volete recensire sapete come fare ;) da parte mia cercherò di essere un pochino più veloce, soprattutto perché essendo di pochi capitoli non dovrei metterci secoli a finire di scriverla xD

Grazie ancora a tutti coloro che hanno letto/recensito/preferizzato/seguito/ricordato “Sunday Morning”. Ci tengo davvero molto.

 

Fiery.

  
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