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Autore: Riccardo    22/05/2011    7 recensioni
Benvenuti al liceo Enrico Pazzi di Ropa, un liceo il cui nome è tutto un programma. In questo liceo di pazzi, Roberto, ragazzo sfigato e un po' pervertito, incontra in classe una ragazza che gli dà corda. Sarebbe splendido, se non fosse per il padre un po'(?) troppo protettivo... Dall'autore del mangaprocesso una fanfic comica originale che spero non finirà mai di stupirvi.
Genere: Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CRAZY SCHOOL

Di Riccardo

Episodio 128: Ferma!
Cover
Padroncino, avrei cambiato tutto il mondo per farmi amare da te...

Nota

Eccomi di ritorno dopo un viaggio che ho fatto in Spagna (che ha fatto sì che il capitolo abbia avuto un po' di ritardo). Sono davvero felice per le segnalazioni per le storie scelte che avete fatto per Crazy School, mi è stato davvero di conforto e sostegno. La saga sta per concludersi

Liceo Pestalozzi…
Corridoio…

Vera lanciò la gomma e la matita alchemica in direzione di Ai.

Vera: Ecco! Hai vinto! Prendili pure!

Ai si stava chinando per raccoglierli.

Vera: (Prendili pure, stupida! Nel momento che li toccherai ti ustionerai, come è successo con Lemani!)

Un boato…

Ai/Vera: Ma che roba è?

Si guardarono.
Videro una valanga di oggetti procedere in loro direzione.

Ai/Vera: Che tecnica assurda hai mai usato?

Un colpo di carro armato fermò la corsa degli oggetti.

Ai/Vera: T__T Ci arrendiamo!
Donata (aprendo il portellone): Scusate! ^_^ Finalmente ho capito come si usa questo affare!
Roberto: Ho il mal d’auto! @.@
Donata: Fratellone!

Donata sbatté la testa sul portellone, svenendo!

Roberto: ^^’
Vera: (E’ il momento!)

Ai si avvide che Vera, con le ultime energie, stava precipitandosi sugli oggetti alchemici.

Ai: Che vuoi fare?

La colpì violentemente con un ventaglio.
Vera cadde a terra, immobile.

Ai: Questi sono miei!
Vera: Ci ho provato!

Ai li stava raccogliendo.

Vera (sorridendo): (Ottimo bluff, cara mia! Ustionati su…)

Ferma!

Vera: Cosa?

Roberto riuscì ad anticipare la cinesina e a raccogliere gli oggetti.

Ai: Che stai facendo?
Roberto: Che intenzioni hai con questa roba?
Ai: Semplice, le cancelleremo tutte a partire da lei! Solo così torneremo alla normalità!
Roberto: Non te lo permetto!
Ai: Ma… è colpa sua (indicando Vera) se siamo in questa situazione… guarda!

Ai indicò Isolde svenuta.

Ai: Tu la ami, no? Sei stato con lei… indovina chi ha fatto tutto questo!
Roberto: Smettila! Io…  
Ai: Con i suoi piani ci stava uccidendo tutti!
Roberto: … non posso fartela cancellare!
Vera: Padroncino?!
Roberto: Non posso permettere che altri paghino per i miei sbagli!
Ai: Ma lo stanno già facendo! Isolde è ferita, come Bruto, come Lucrezia… come Tolomeo! Tieni tanto alle tue bamboline da…
Roberto: Non sono bamboline… sono reali! Noi, loro… esistono…
Ai: Le hai create tu! Sono delle bambole!
Roberto: Esistono! Alchimia… realtà… noi ora stiamo tutti vivendo… perché dovrei decidere chi far sparire?

Vera: Cosa è l’alchimia, la realtà… Chi? Cosa decide chi deve esistere? Perché si atteggiano a giustiziere? Ad esseri divini che sanciscono chi dovrebbe appartenere a questo mondo e chi no?

Vera: (Padroncino, si ricorda?)

Roberto: Non possiamo… anche se la colpa di tutto questo è mia!
Ai: Sì! E’ sempre colpa tua!
Roberto (gridando): E allora picchiami pure, uccidimi se ti fa star meglio, ma non cancellarle!

Ai si avvicinò.
Alzò la mano.

Roberto: Allora?

Gli stava per dare uno schiaffo.

Ai: Sei sempre il solito… ci metti sempre nei guai!
Roberto: Lo so! Ne prendo tutta la responsabilità!
Vera: Padroncino… (Ma allora… lei mi ama?)
 
Ai guardò Roberto negli occhi.

Ai: Però non vuoi che la città torni normale? E’ stata lei a creare questo piano… cancelliamo solo lei, allora… ti va? Dai… dammi gli oggetti!

Roberto si parò davanti a Vera.
Gli oggetti stretti nel suo pugno.

Roberto: No! Anche lei ha i nostri diritti… non te lo permetto!
Ai: Non mi dai altra scelta…

Ai aprì il ventaglio.
Lo sguardo freddo come una lama affilata.

Ai: Io ottengo sempre quello che voglio!
Vera: Non lo fare!
Ai: Eh?
Vera: Nel momento che toccherai quegli oggetti ti ustionerai… (sorrise) piccola misura di antifurto!
Ai: Ma Roberto li…

Immagine di Ai che ridisegnava Roberto.

Ai: Anche lui è un alchemico… (a Vera) solo voi alchemici potete toccarli!
Vera: Esatto!
Ai: Roberto, non puoi lasciarla vivere… cancellala tu stesso!
Roberto: Non voglio! Non me lo perdonerei mai…
Ai: Ti costringerò… dovessi anche…
Vera: E come pensi? Lo minaccerai di morte?

Ai stava avvicinandosi ad Isolde…

Ai: Forse se…
Roberto: Che vuoi fare?
Vera: Minaccerai di morte chi ama?
Ai: Se dovesse essere necessario…

Ai guardò Isolde, si ricordò di quando l’aveva salvata da Fiamma, di come avevano escogitato il piano per sconfiggere Vera, di quando l’amava.

Ai (impotente): … non posso!

Roberto prese fra le braccia Isolde svenuta.

Vera: Tieni anche tu alle tue amiche?
Ai: Sì! Un tempo non l’avrei creduto!
Vera: Anch’io tengo alle mie… non avrei mai pensato di dirlo, ma… siamo più simili di quanto pensassimo!
Ai: Purtroppo sì…
Vera: Come purtroppo?
Ai: Scherzavo! :p

Vera si alzò.

Vera: Padroncino, si ricorda di quando ci siamo conosciuti?
Roberto (dubbioso): Mi hai rapito e…

Ricordi di Vera…

Roberto correva per la strada in cerca di ragazze.

Roberto: Ehi pupa, esci con me?
Vera: Uh?
Roberto: Ma sì dai… ^_^ ti va?
Vera: Fila via, scemo!
Roberto: T__T E dai… sei la centesima che mi rifiuta oggi,  non ti faccio pena?

Vera rise.

Vera: Ma ti sembrano cose da dire a chi stai rimorchiando?
Roberto: ^^’ Ehm..
Vera: Ok, usciamo, ma non voglio illuderti… penso che non ripeterò l’esperienza!

Qualche mese dopo.

Roberto: Vera, ecco io (imbarazzato) io ti amo, vuoi stare con me?
Vera: Ma… Dici sul serio?
Roberto: Sì! Ne sono sicuro!

Vera l’abbracciò.

Vera: Finalmente ti sei dichiarato, stupido! (commossa) Mi hai reso davvero felice!

Si baciarono.

Fine ricordi.

Vera: Non sei il padroncino dei miei ricordi…

Pianse

Vera: Tutto ciò che ricordo è come se non fosse mai esistito.

Si asciugò le lacrime.

Vera: Anche se mi hai salvato la vita, io non ho motivo per combattere ancora…

Vera guardò Ai.

Vera: Per farmi perdonare…

Vera si morsicò un dito, gocce di sangue sgorgavano copiose.

Ai: Ma che intenzioni hai?
Vera: ^^ Spero che il padroncino sia felice un giorno… io l’ho sempre amato…

Si lasciò dissanguare poco a poco…

Roberto: Vera… ma tu?
Vera (chiudendo gli occhi): Sono contenta che mi abbia difeso, padroncino…  

Sorrise…

Vera: … davvero contenta!

Svenne.
Le gocce di sangue volarono in tutte le direzioni per tutta la città di Ropa.
Si insinuarono nei corpi degli abitanti della cittadinanza alchemizzata.

Findy (bevendo del tè): Sta bloccando i poteri!
Ai: Cosa?
Findy (offrendo una tazza): Blocca i poteri degli alchemizzati, facendoli tornare persone normali…
Ai: Può farlo?
Findy: Sì… (sorseggiando una tazza) a costo della sua stessa vita! Se perde tutto il suo sangue…
Roberto: Morirà?
Findy (sorseggiando ancora): Già!

Roberto: Vera, vuoi morire quindi?

FINE EPISODIO.

Vera ha capito gli sbagli commessi e per farsi perdonare vuole far tornare tutto alla normalità, anche a costo della sua stessa vita.
Non perdetevi il prossimo capitolo: “Il sacrificio di Vera!”
Il capitolo finale della saga delle alchemiche!
Buon divertimento!
   
 
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