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Autore: Remedios la Bella    22/05/2011    3 recensioni
Dieci anni sono passati dalla vittoria di Chocola per la pretesa del trono, e ormai si aspetta il giorno dell'incoronazione ufficiale, ma qualcosa si nasconde nell'ombra ... e una nuova storia coinvolgerà la giovane streghetta. Azione e come sempre tanto romanticismo formato Sugar Sugar!!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Parte 11
 Situazione ragazzi
Il mostro non esitò ad attaccare: si scaglio in tutta la sua potenza contro il gruppo , che prontamente schivò quel primo attacco. La terra tremava ad ogni suo passo ed era quasi impossibile camminare senza inciampare.
“Accidenti! Dovremo combattere sospesi in aria .. restiamo uniti!” disse Saule. Per prima cosa cercarono di attaccare uno alla volta, ma ogni loro sforzo non aveva buon fine: Il mostro, oltre alle sue capacità fisiche, era anche protetto da un sottile strato di magia, impenetrabile. Dovevano cercare di abbassare quella difesa. Ma sembrava impossibile. Oltretutto, il grande mostro sputava dalle sue fauci un acido corrosivo veramente potente, che riusciva a sciogliere nel giro di pochi secondi un intero albero. E invece delle tele setose, vomitava una strana cosa appiccicosa, con la quale mirava a far cadere i nostri eroi. Loro per fortuna, riuscivano a schivare ogni attacco. A Chocola venne in mente: “ E se usassi l’amuleto?”
“ NO, Chocola!” Le rispose subito Cinnamon: “ Sarà anche fortissimo, ma non puoi usare un così grande potere per una simile creatura! Sarebbe uno spreco!”
Chocola non ci aveva pensato e rimase alquanto delusa.
“Quel mostro dovrà pur avere qualche punto debole!” esclamò Vanilla in preda al terrore. Il ragno attaccò Pierre sputandogli addosso quella vischiosa sostanza, e lui si accorse di qualcosa …
“ C’è mancato poco! Aspetta un momento …” Vide con i suoi occhi, che, appena il ragno sferrava i suoi attacchi, la barriera magica si abbassava per far passare l’attacco. Pensò subito a una strategia di attacco …
“ Ragazzi! Ho capito come sconfiggere questo mostro!” Disse Pierre sottovoce al resto del gruppo: “Appena sferra l’attacco, la sua barriera si abbassa! Dobbiamo approfittare per colpirlo solo in quel caso, o non avremo altra via d’uscita!” Tutti compresero al volo quello che dovevano fare.
Saule stuzzicò quel bestione: “ Ehi! Aracnide obeso, sono qui!!! Vieni a prendermi!” Il ragno reagì all’insulto e si voltò verso il ragazzo. Aprì le sue fauci, e si preparò a sputare l’acido, ma non gli riuscì … un dardo acuminato gli si era conficcato nel muso. Houx era riuscito da dietro a colpire quell’orrida bestia, appena vide la barriera abbassarsi. Il dardo si conficcò proprio nell’occhio del mostro, che gridò dal dolore e si capovolse, sgambettando con le sue enormi zampe. La barriera non gli faceva più da scudo, e ora tutti potevano attaccare quel mostro.
“ Attacchiamo tutti insieme!“Esclamò Cinnamon. Tutti sferrarono un attacco sincronizzato e lo puntarono al ventre del ragno. La magia pura potente riuscì a ferirlo, e il ragno si trasformò in polvere. Le ceneri vennero portate via dal vento.
Finalmente il gruppo poté posare i piedi per terra e riprendersi dalla fatica.
“ Oh! è stata una faticaccia …” Esclamò esausta Chocola. Tutto quello schivare e attaccare aveva forzato molto il loro animo.
“ è vero … però … è stato fin troppo facile …” pensò Vanilla. In effetti, il mostro era stato sconfitto un po’ troppo in fretta, e in più per ora non avevano incontrato nessun’altra creatura. Cosa li aspettava?
 
Situazione regina
L’uomo guardò sorpreso la sua opera d’arte svanire come polvere al vento e strinse i pugni dalla rabbia: No!! Non ci posso credere!! Come è possibile??!!” La regina, che aveva assistito alla lotta, gioì pienamente: “ I ragazzi ce l’hanno fatta!! Sono così felice!!” E guardò soddisfatta come L’uomo che la teneva prigioniera si stesse rodendo il fegato per la sconfitta subita. Ma quell’ essere malefico non si era perso d’animo: “ Riuscirò a sconfiggerli … questo lì disorienterà completamente …” Prese un sacchetto contenente una specie di polvere argentea, si avvicinò alla bacinella e versò un pugno di quella roba dentro il liquido, che da celeste si colorò di verdognolo. Sul viso oscuro di quell’essere si dipinse un ghigno malefico. La regina rimase alquanto preoccupata: “ Cos’è quella roba?”
“ Oh questa dici? È solo qualcosa che moltiplicherà i loro problemi …”
La regina notò nell’immagine della fontanella che si stava formando una strana nebbia dentro al bosco. Ne vide il colore … e soffocò un urlo.
“ Oh, maledizione! Sei un essere spregevole!”
Le corde che la tenevano stretta alla seggiola si strinsero ancora di più, provocandole più dolore del solito.
“ Zitta! Ecco di cosa è capace qualcuno la cui vendetta sarà piacevole …” Sogghignò maleficamente.
La regina stava quasi per mettersi a piangere. Con le sue ultime forze nel pensiero, inviò una richiesta d’aiuto all’unica persona che l’avrebbe potuta aiutare …
 
Situazione ragazzi.
Cinnamon sentì quella voce, quel grido di aiuto e di avviso del futuro pericolo. E rimase perplessa. Era da un po’ che avevano messo piede nella foresta. Gli alberi non lasciavano filtrare luce, e quell’olezzo aleggiava nella’ria misteriosamente. Era un posto così inquietante, che a tutti venne la pelle d’oca. Cinnamon notò per prima la strana nebbia dorata che avvolgeva i loro piedi … E appena le venne in mente il messaggio della regina, gridò: “ Siamo in trappola!Spicchiamo il volo!” Tentarono di farlo ma strani fili di seta li tennero aggrappati al suolo. L’unica che ci riuscì fu Chocola, che guardò preoccupata il resto della situazione. In verità non erano fili di seta a tenerli ancorati, ma … zampe pelose e formicolanti. Dei ragnetti, coppie spiccicate del ragno di prima, si stavano arrampicando per le loro gambe, diretti verso il loro cuore. Tutti urlarono di terrore. Non riuscivano a toglierseli di dosso, erano appiccicosi e numerosissimi. Chocola guardava la scena terrorizzata, ma sua madre la rassicurò: “ Chocola, tu sei l’unica che può proseguire di noi … vai avanti!”
“ Ma …” Chocola non voleva lasciarli in quelle condizioni: “ Non posso … non senza di voi!”
“ Chocola, l’amuleto ti ha scelto, e solo tu puoi compiere questa impresa!” le gridò Pierre.
“ Non preoccuparti per noi, ce la caveremo. Salva mia madre!” Vanilla, anche se in preda al panico, riuscì a darle coraggio. Altrettanto fece il resto del gruppo.
Chocola aveva le lacrime agli occhi. Non voleva abbandonare nessuno di loro. Ma solo lei aveva il potere per poter far tornare tutto alla normalità.
“ D’accordo ragazzi … Salverò la regina e vi prometto che tornerò a salvarvi!” Tutti le sorrisero, e appena lei voltò loro le spalle per dirigersi verso il covo. Tutti le gridarono: “ Forza, Chocola!” E nel mentre combatterono contro quei luridi ragnetti.
La nostra eroina si diresse verso la direzione indicatale dall’Amuleto della Luce. Le parole di coraggio l’avevano convinta a continuare. E giunse a destinazione. Un grande albero dal tronco immenso le si parò davanti, e improvvisamente si aprì un varco. Lei ci entrò, ma sapeva che l’accoglienza non sarebbe stata delle migliori.
 

Parte12
Chocola si avventurò nelle profondità del misterioso luogo. Era come se lo era immaginato: Un luogo immenso e senza luce, pieno di ragnatele e sporcizia. Un vero covo di malefici. A una strega in generale piacerebbe questo tipo di luoghi, ma a Chocola faceva decisamente venire i brividi. Avanzò sul pavimento di terra, che stranamente rimbombava a ogni suo passo. Solo l’amuleto le faceva da torcia, poiché era illuminato sempre, ma tuttavia Chocola sentiva che quel luogo nascondeva più trabocchetti di quanto si immaginasse.
Nel mentre, La regina e la misteriosa figura erano riusciti a sintonizzarsi sull’arrivo di Chocola al luogo di prigionia della regina.
“ Ma guarda guarda! La coraggiosa streghetta è riuscita ad arrivare!” Esclamò quasi sorpreso ma sarcasticamente quell’uomo. La regina era sollevata in fondo, ma sempre più agitata.
“ Candy! Vuoi vedere come voglio accogliere la tua impavida salvatrice? Ho riservato per questo momento qualcosa di veramente speciale!” Schioccò le dita.
Chocola, non sapeva di certo che …. Dietro a quei mostri che le erano spuntati davanti all’improvviso si nascondesse uno semplice schiocco di dita.
Rimase sorpresa dalla loro apparizione, ma si mise subito in posizione d’attacco: “ Uh! Non saranno di certo una dozzina di mostri a sconfiggermi, ci vuole ben altro!” Estrasse lo scettro, e combatté sferrando attacchi a quelle bestie. Non sapeva di preciso che cosa fossero, ma non avevano l’aria di essere amichevoli, affatto: Dalle loro bocche spuntavano zanne acuminate da cinghiale, e i loro occhi gialli e lucidi inquietavano chiunque li guardasse a lungo. Avevano artigli acuminati, e peli su tutto il corpo. Licantropi, forse, ma decisamente più brutti e feroci.
Quelle belve erano agilissime, e riuscivano a schivare qualsiasi attacco di Chocola.
“ Accidenti, non posso sprecare le mie energie con questi qua …. Magia di Chocola!” Sferrò l’attacco proprio prima di essere colpita da uno di essi, che stramazzò al suolo dolorante. Doveva fare in modo di seminarli. Non poteva usare l’amuleto, le sarebbe servito più avanti. Continuò a combattere, cercando almeno di ferirli, e per poco uno non gli si avventò contro. Fu allora che, stesa per terra, vide il varco sul soffitto. Le si accese la speranza.
“ Un passaggio!” Esclamò contenta. Si rialzò,si schiarì la voce e disse: “ Ehi, bei cagnolini! Venite a prendermi!” Quelli, al suo richiamo si girarono con la bava alla bocca, pronti a saltarle addosso. E fecero infatti così: Misero le gambe in posizione, e con un balzo saltarono tutti insieme … e si scontrarono tra di loro, poiché la furba streghetta era voltata al momento giusto.
“ Ci vediamoooo!! E fate i bravi cagnolini!!” E nel mentre scompariva dentro il condotto, sotto gli occhi sbalorditi del padrone di casa. Quello iniziava veramente a seccarsi, ma aveva mille assi nella manica. In fondo,anche se i suoi metodi erano alquanto scarsi, non era poi così tonto: “ Accidenti … dovrò escogitare qualcosa … ma prima …” Si avvicinò alla regina, gioiosa per la riuscita di Chocola, e con fare insolente: “ Mia cara ….”
“Non chiamarmi mia cara!”
“ E va bene … sua maestà! La tua salvatrice sta per venire proprio qui, in questa bella stanza …. Sai adesso cosa facciamo? Ora tu ti alzi e vieni con me …” Le stringhe che avvolgevano Candy, si sciolsero, e con la sua putrida mano l’uomo afferrò la regina.
“ No! Cosa vuoi fare?” Esclamò la regina spaventata, cercando di dimenarsi.
Quello non disse niente, e in poco scomparvero nel buio di quella stessa stanza ….
Nel mentre Chocola volava attraverso quel condotto che aveva visto poco fa, e dietro di lei sentiva ancora gli ululati di quei mostri. L’amuleto continuava a brillare, e a indicare davanti a sé, segno che stava andando nella direzione giusta. Però non poteva stare a lungo lì, l’aria iniziava a scarseggiare e il buio regnava, situazione quindi alquanto sgradevole.
Ma non si avvilì per molto, menomale. Una lieve luce violastra le apparve davanti agli occhi. Seguì quel bagliore, e si ritrovò in una sala sporca e umida: Era enorme, ma le ragnatele e la polvere regnavano sovrane. In più  urla disperate di persone accapponavano la pelle alla povera strega, e il tanfo era insopportabile.
I guai non erano finiti: Chocola infatti si accorse che la luce dell’Amuleto era diventata meno intensa, e si preoccupò … e di certo la voce profonda e quelle parole:” Bene, vedo che sei arrivata, Chocola … come stai?” che sentì, non le diedero coraggio. Tappandosi il naso per la puzza, vide la figura incappucciata avvicinarsi piano piano ed emergere dall’oscurità.
Qualcosa nella testa di Chocola si animò,e il terrore la pervase. L’uomo, però, cambiò improvvisamente voce, trasformandola in quella più familiare e molto meno amichevole di …..
Chocola non poteva credere ai suoi occhi … quella voce, non poteva essere davvero lui!
Urlò: “ Ma tu sei … oh mio dio! È impossibile!” E invece era proprio così. L’uomo si tolse il cappuccio, e il volto del principe Ice apparve davanti ai suoi occhi. Però era cambiato: Gli occhi non erano più del colore del ghiaccio, ma argentei, ed ancora più freddi. In più, dei strani segni sul suo viso ornavano quegli occhi così penetranti. E i capelli biondo ossigenato erano divenuti celesti striati di Argento. Era un mostro anche lui.
La strega rimase inorridita dallo spettacolo che vide, e subito sfoderò lo scettro: “ Tu! Come fai ad essere ancora vivo?”
“ La morte è l’ultima delle mie preoccupazioni … non sono di certo chissà quanti anni ad uccidermi  …”
“ Ma lo farò io!!” Chocola mise mano all’amuleto e puntò lo scettro su Ice, ma prima di sferrare quell’attacco, lui le fece stop con la mano e le indicò qualcosa …. Che a Chocola fece passare la voglia di attaccare.
La regina, addormentata, era rinchiusa in una teca di vetro precariamente sospesa sopra il vuoto. Dei topi continuavano a rosicchiare la corda che teneva legata la teca al soffitto.
“ Se mi attacchi, ordinerò ai miei bei topolini di rosicchiare tutta la corda, e la bella regina cadrà nel vuoto …. Sinceramente ti consiglio di arrenderti, se vuoi salva la vita del mio ostaggio!”
Chocola, non sapeva che fare, tremava e le gambe le si erano paralizzate. Non poteva fare mosse false, altrimenti la regina sarebbe precipitata verso la morte. E di arrendersi non se ne parlava nemmeno. Cosa poteva fare? Solo una battaglia fredda tra i suoi occhi e quelli del gelido principe. 
A volte mi ispiro a cose che ho visto da qualche parte, ma per la maggior parte delle volte le idee sono mie xD allora come vi sembra?
   
 
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