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Autore: Sweet_Juliet    23/05/2011    4 recensioni
eccomi!!!
questa è la mia prima fanfiction su Merlin e ho immaginato un finale alternativo/una continuazione della terza serie
dal primo capitolo: "Gwen sfiorò il muro con le dita e si sentì un rumore metallico, come di una serratura che scattava, provenire dalla sua destra.
Si voltò verso la parete.
Lì, dove fino a pochi secondi prima c’era un solido muro, si era resa visibile una porta.
La ragazza la oltrepassò e si trovò nella più grande biblioteca che avesse mai visto.
Era meravigliosa.
Gli scaffali raggiungevano il soffitto e riempivano buona parte della stanza segreta."
dal quarto capitolo: "“Dov’è Ginevra? Ti ha convinto lei a venire qui? Perché non è qui?!”
Gaius sbiancò e si trattenne dal rispondere.
“Dimmi dov’è, Gaius!” urlò, incapace di nascondere rabbia e preoccupazione.
“L’hai lasciata sola!” lo accusò e, furente, lo afferrò per il collo della maglia, quasi sollevandolo."
dall'ottavo capitolo: "“Ti prego” sussurrò nuovamente Artù.
Gwen alzò il viso e i suoi occhi umidi si immersero in quelli del principe, con un’espressione così intensa e triste che pensò di poterci annegare.
Le lacrime iniziarono a rigarle le guance.
Lui la aiutò ad alzarsi e la accolse tra le proprie braccia, affondando il volto tra i suoi capelli profumati e sussurrando ancora una volta: “Ti prego”.
Quell’enorme vicinanza, fisica ed emotiva, abbatté tutte le barriere formatesi nella mente di Ginevra, che, tra i singhiozzi, iniziò a raccontare."
dal diciassettesimo capitolo: “Mi hai fatto spaventare”gli disse voltandosi e accoccolandosi contro il suo petto.
“Avresti potuto essere chiunque”.
“Chiunque altro avesse fatto una cosa simile, ora dovrebbe temere per la propria vita”
dal capitolo 22: Alzò lo sguardo per incontrare quello sofferente del suo amato, ma gli occhi erano chiusi.
Terrorizzata, si avvicinò al suo volto e gli posò due dita sul collo.
Sospirò di sollievo: respirava ancora. Ma non sapeva dire per quanto ancora l’avrebbe fatto.
Provò a svegliarlo, era il modo migliore per controllare le sue condizioni, ma lui manteneva gli occhi chiusi. Doveva essere svenuto.
Disperata, iniziò ad urlare a gran voce: “Aiuto! Aiuto, aiutateci! Aiuto!”.
Non le importava chi avrebbe risposto, amici o nemici, ciò che contava ora era salvare Artù.
il pairing è Artù/Ginevra
spero che vi piaccia ;)
Sweet_Juliet
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gwen, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Gwen/Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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Fuga
 

Nemici.
Dei nemici erano entrati nel castello.
E lei era sola.

Si guardò intorno disperatamente alla ricerca della spada, ma non la trovò.
Doveva averla lasciata in una delle stanze che aveva visitato.
Terrorizzata e maledicendosi per la propria stupidità, fece il percorso a ritroso, stando attenta a non fare il minimo rumore, ma soprattutto a percepire i passi degli intrusi ai piani inferiori.
Finalmente la trovò, ma era a un solo piano dall’ingresso.
La prese e la strinse forte con le mani, poi fece per correre di sopra per rifugiarsi nell’enorme biblioteca, ma …
Quando si girò per farlo, fu sorpresa da un soldato, che iniziò a scagliare fendenti nella sua direzione.
Non riuscì a trattenere un urlo di terrore, quando la lama le sfiorò un braccio e fuggì nella direzione opposta.
Non aveva ancora esplorato quell’ala del castello e perciò non sapeva dove i suoi piedi l’avrebbero condotta.
Cercò di non pensarci e continuò a correre e a salire, con un po’ di fortuna, forse, sarebbe riuscita a raggiungere la biblioteca.
La cosa più importante ora era mettere quante più stanze possibili tra lei e i nemici.
Sentiva il rumore metallico delle armature dei soldati che la seguivano, mentre cercava disperatamente di mettersi in salvo.
Era stanchissima, aveva percorso un’infinità di scale, ma non poteva permettersi una sosta: loro le stavano alle calcagna e fermarsi avrebbe significato la morte.
Salì, salì e continuò a salire finché, per miracolo, arrivò alla stanza dello scrittoio.
Riuscì a entrare e stava quasi per raggiungere l’accesso alla biblioteca, quando …
Purtroppo non era ancora finita.
Due soldati l’avevano raggiunta.
Gwen indietreggiò per sfuggir loro, ma si trovò con le spalle la muro, senza alcuna via di scambio.
Impugnò la spada davanti a sé: un vano tentativo di difendersi, ma sapeva che sarebbe stato tutto inutile.
Erano due contro una, due esperti soldati contro la figlia di un fabbro e ne stavano arrivando altri.
Le lacrime le sgorgarono dagli occhi quando vide il sorriso sadico che aveva trasformato il volto degli uomini.
Forse non l’avrebbero uccisa subito.
L’aveva capito, volevano divertirsi con lei e perciò continuarono ad avvicinarsi, lentamente, lieti di vedere il suo viso sbiancare e la sua espressione diventare sempre più spaventata.
Provò ad agitare la spada, ma con un semplice gioco di polso fu fatta volare lontano.
Ora era completamente e assolutamente indifesa, davanti a soldati senza scrupoli.
Avrebbe preferito morire subito, che aspettare di subire quello!
Ora gli uomini nella stanza erano una decina, tutti con lo stesso ghigno sul volto.
Questa volta non ci sarebbe stato nessuno a salvarla.
 
 
 
 
 
Angolo Autrice:
salve a tutti!!!!!!
Vi piace la storia???
Con questo capitolo ho voluto tenervi un po’ sulle spine, ma penso che aggiornerò abbastanza presto, circa una volta alla settimana
Ora vado
Un bacione a tutti

Sweet_Juliet 
 

   
 
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