Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Severia85    24/05/2011    2 recensioni
Severus Piton ritrova un vecchio libro e si scatenano i ricordi.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Questa storia ha partecipato al quindicesimo Concorso Lotta all'Ultimo Inchiostro sul forum di Magiesinister. Il tema proposto dal giudice era "Severus e i libri".

Quel giorno, Severus sedeva sulla sua vecchia poltrona, con un libro in una mano e un calice di vino elfico nell’altra. La lettura era particolarmente interessante: si trattava di un piccolo volume che illustrava le proprietà magiche di alcune piante africane, una argomento sul quale Severus stava cercando di approfondire le sue conoscenze. Una di queste erbe era la Adenium Obesum, le cui foglie, adeguatamente trattate e tritate, potevano aiutare a togliere peso corporeo. La pianta era stata studiata per la prima volta da Samuel Baker, durante il viaggio di esplorazione alla ricerca delle sorgenti del Nilo, nel 1864. Severus ricordava di avere già letto la storia di quel mago, esimio erbiologo e pozionista del secolo passato, e i suoi appunti di viaggio, così appoggiò il volume Erbe e piante africane sul tavolo traballante e si alzò, dirigendosi verso la parete alle sue spalle che ospitava un’immensa libreria, piena di vecchi testi foderati in pelle. Scorse con l’indice parecchi volumi, stringendo gli occhi per poter leggere alcuni titoli sbiaditi dal tempo. Dovette perlustrare tre scaffali prima di trovare quello che cercava: Alla conquista del cuore africano.
Severus lo prese con delicatezza: era un libro vecchio che aveva subito l’azione del tempo e dell’umidità e le cui pagine si erano assottigliate pericolosamente.
Nell’estrarre il tomo dallo scaffale, Severus ne fece cadere un altro: era un libro di dimensioni ridotte, con la copertina di cartone colorato. Severus si chinò a raccoglierlo e quando l’ebbe tra le mani, il suo cuore dimenticò per un momento di battere.

“Ho un regalo per te!”
“Per me?”
“Sì, e per chi altro?”
La bambina porse a Severus un pacchetto azzurro con un bel fiocco blu.
“Buon compleanno, Severus!”
Il mago, intimidito da quel gesto inaspettato, si ritrovò a pensare che lo sguardo luminoso che Lily gli rivolgeva in quel momento fosse il regalo più gradito che gli potesse fare; scartò comunque il pacchetto, attento a non danneggiarlo: gli tremavano le dita. Pian piano, comparve la copertina di un libro che raffigurava una bella ragazza circondata da quelli che sembravano essere sette piccoli gnomi da giardino, piuttosto ridicoli agli occhi del mago.
“Biancaneve e i sette nani.” Scandì Severus, guardando poi Lily in cerca di una spiegazione.
“È la mia favola preferita.” Rispose la bambina, inclinando la testa e portando le braccia dietro la schiena. “Hai sempre il naso immerso in quei vecchi libri polverosi: ho pensato che questo potesse distrarti un po’. È una bella storia e poi c’è anche una strega.”
Severus avrebbe voluto mettere in guardia Lily su come i Babbani esorcizzavano la paura nei confronti di maghi e streghe inventando storie alquanto inverosimili, eppure rispose arrossendo:
“È un bellissimo regalo: lo leggerò volentieri.”

Severus fece scorrere velocemente le pagine, soffermandosi sui disegni: ricordava la storia della principessa che aveva trovato rifugio nella casetta dei nani, perché perseguitata dalla matrigna; questa era una strega, abile nell’arte delle pozioni, che le aveva somministrato un potente veleno. Fino a questo punto, la storia poteva essere cedibile, ma assolutamente Severus non concepiva un semplice bacio come antidoto: andava contro qualsiasi legge magica; ci sarebbero voluti giorni e giorni di duro lavoro per preparare un antidoto adeguato ed un eccellente pozionista.
Non erano stati questi i suoi pensieri, quando aveva letto la favola tanti anni prima: nel suo ingenuo cuore di bambino, aveva immaginato spesso di essere quel principe azzurro che un giorno avrebbe fatto innamorare Lily, l’avrebbe salvata da una strega malvagia e l’avrebbe portata nel suo castello incantato, (con un giardino pieno di gnomi, se necessario) per vivere per sempre felici e contenti. Di una cosa era assolutamente certo: il suo sarebbe stato un bacio di vero amore.
Quelle però, si erano rivelate soltanto stupidaggini da ragazzino: ora sapeva che un bacio, per quanto sincero, non è in grado di risvegliare dalla morte; sapeva di non essere un principe, nonostante si fosse finto tale per molti anni, e di non essere arrivato su una bianca cavalcatura a salvare la sua amata, ma di averla lui stesso condannata a morte. Le favole si leggono da bambini quando si è ancora capaci di sognare: Severus aveva smesso di farlo da molto tempo, ormai. Sospirando, accarezzò la copertina con la punta delle dita e ripose il libro nello scaffale, incapace di gettarlo: sarebbe rimasto sempre lì a ricordargli che aveva perduto per sempre il diritto di sognare. Si rimise quindi seduto a studiare le piante africane, ignorando la lacrima solitaria che scendeva lungo la guancia pallida.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Severia85