Crossover
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Autore: Killkenny    23/02/2006    1 recensioni
Narrano le leggende di una spada di incredibili poteri, e di un oggetto noto come Seme del male.
Cosa siano essi realmente, nessuno lo sa.
"Soul Edge... il seme del male e` tornato..."
Le parole di una creatura morente, a meta` tra un umano e un gufo, scatenano attacchi di panico tra i rappresentanti degli Alti Poteri.
Comincia cosi` la caccia all'uno o all'altro oggetto, in un mondo che sembra la Sengoku Jidai, ma in cui enormi edifici in cemento ormai in rovina decorano il paesaggio in ogni sua parte.
Questo e` piu` o meno l'incipit della storia, a cui potete partecipare anche voi lettori (sia per brevi camei, sia in maniera continuativa), basta che me lo comunichiate via mp o e-mail.
Detto questo, io ed i miei colleghi vi auguriamo BUONA LETTURA!

E cercate di non impazzire!
Genere: Generale, Dark, Azione, Avventura, Comico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Fumetti, Videogiochi
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Cap

Ecco un nuovo casino made in Cami – chan… una domanda: se siete d’accordo, vorrei cominciare la pubblicazione del nostro delirio di gruppo anche sull’EFP. Ditemi cosa ne pensate…

 

 

 

Nel caffè mew mew si udirono un sacco di suoni e simili: dapprima ci fu un “crash” provocato dalla distruzione di un intero servizio di piatti; poi ci furono le classiche urlate di rimprovero da parte di Mint, del tipo “Retatsu! Non ne fai una giusta! Quello era il servizio da the”…e altri che è bene non trascrivere; ci fu poi lo scampanellio della porta d’ingresso e il saluto fugace della dipendente dai capelli rossi, che disse “Salve a tutte” e corse giù nel laboratorio; seguì il capitombolo eseguito con incredibile maestria da quest’ultima ragazza e, infine, lo “slam” della porta del laboratorio.

Ryo e Keiichiro stavano elaborando dati al computer come loro solito, quando Ichigo raccontò loro tutto ciò che le era successo poco prima.

- Così mentre i miei genitori erano rimasti imbambolati davanti al seme, io sono uscita di casa e sono corsa qui e…come potete vedere…- si sfilò il cappottane scuro che indossava e lo fece cadere a terra, mostrando ai due ragazzi quel pezzo di Soul Edge che si era ritrovata in corpo.

Shirogane si avvicinò a lei e cercò di sfiorare quell’aura nera, ma venne colpito da una scossa elettrica. “Se non sapessi che è finto direi che è la Soul Edge originale…adesso che cosa si fa?”, si disse, mentre si allontanava da Ichigo e si sedeva pensieroso sulla sua sedia.

- Ryo- lo interruppe Keiichiro- Cosa facciamo? Lo analizzo?

- Eh? Ah… “ Se lo analizza può scoprire che è finto e Deep Blue ha detto di usarlo per sviare i nemici” No, piuttosto Ichigo rimettiti il cappotto, ti devo portare da una persona.

La ragazza rimase stupita, poi si disse che doveva avere sicuramente qualcosa in quella zucca bionda e ubbidì. Presero in prestito la spider di Keiichiro e si diressero quasi dall’altra parte della città, in direzione di una residenza identificata come Casa Asakura.

- Ryo, da chi stiamo andando?- chiese timidamente la ragazza, sentendo una fitta al petto in corrispondenza del seme nero.

Il ragazzo fermò la macchina e si voltò verso di lei, con un’espressione seria sul volto.

- Ascoltami bene: noi non siamo gli unici a cercare questa Soul Edge, un altro gruppo è per esempio quei ragazzi che sono venuti al caffè l’altro giorno, quei tipi strani e lunatici intendo. Siamo in quattro a contenderci questo potere e siamo quattro fazioni nemiche, chiaro? Ora, quel seme che stai nascondendo sotto il cappotto è solo un falso, è finto, ma noi lo dobbiamo usare come esca per levarci dai piedi proprio quei ragazzini lì, quel Ren Tao e i gemelli Asakura…

- Non credo di seguirti molto…

- Tu devi solamente cercare di attirare quegli sciamani in quel parco laggiù- puntò il dito contro il suo finestrino, dove per l’appunto c’era un parco giochi e poco più in là un boschetto-, nel bosco. Poi quando sentirai “Benvenuti”, devi scappare il più veloce possibile, d’accordo?

Ichigo ripassò nella mente quelle istruzioni, si fidava di Ryo ma non aveva ben capito a che cosa servisse tutto quel piano, fino ad ora non ne avevano mai usati. Stava per chiedergli perché lo avrebbe dovuto fare, ma lo sguardo deciso del biondino la zittì ancor prima di decidere se parlare o meno e cominciò a scendere dall’auto, annuendo.

- Ah, mi raccomando- aggiunse infine Ryo- Non trasformarti, capito?

Lei annuì ancora e si voltò verso la casata che aveva di fronte.

 

- Anna, Tamao- chiamò Ren, entrando nel salotto- Percepito ancora niente?

La prima scosse la testa, la seconda invece rimase muta e poi si alzò in piedi di scatto dicendo che la Soul Edge stava per entrare nel cortile.- Che cosa? Ne sei sicura?- chiese il cinese, prendendo la sua arma e correndo a chiamare gli altri sciamani- Forza, è qui!

Ichigo stava attraversando il cortiletto quando sentì un’altra fitta al petto: aprì il cappotto e vide che il seme era rientrato nel suo corpo, così come era uscito una mezz’oretta prima. Poi sentì delle voci e poi passi che venivano verso di lei. Infine arrivarono i ragazzi e lei si levò il cappotto e corse verso il parco, voltandosi ogni tanto a guardare se la stavano seguendo.

- “Si, bene, venite da questa parte” Pie! Tart! Siete pronti?

- Si Quiche, quanto manca?

- Sono già praticamente qui…

 

Raggiunse il boschetto ma venne bloccata da un mostro gigante e rosso incandescente ancor prima di entrarci. Lo Spirit of Fire di Hao. Colta alla sprovvista, si voltò per andare da un’altra parte, ma era già stata circondata.

- Ferma!- le intimò Ren- Consegnaci la Soul Edge e non ti faremo nulla!

-“Non devo trasformarmi, non devo trasformarmi…ma allora che faccio? Il seme, poi, è anche entrato di nuovo nel mio corpo!”, pensò Ichigo, la mano in tasca saldamente attaccata al medaglione di trasformazione.

- Oh, no, maledizione, l’hanno bloccata!- gridò Quiche, rivolto agli altri due alieni- Che si fa, ora?

Intanto, Ichigo aveva adocchiato un punto della barriera più scoperto degli altri, il punto in cui c’erano un bambino bassissimo e due ragazze. Non ci pensò su due volte che ignorò il quarto “consegnaci il seme” e scavalcò agilmente i tre nemici, riuscendo a far riprendere l’inseguimento. Il ragazzo coi capelli lunghi che era seduto su quel mostro rosso le si parò davanti ancora una volta e la immobilizzò tenendola stretta con le braccia. Gli altri la raggiunsero ancora una volta, ma non persero ancora tempo in chiacchiere: il ragazzo cinese si avvicinò ad Ichigo con passi veloci ma calmi, mentre estraeva dalla tasca dei pantaloni una piccolissima boccetta di vetro trasparente.

I tre alieni, nel frattempo, erano riusciti a spostare la trappola proprio sopra al gruppetto di sciamani e, nello stesso istante in cui Ren stava per stappare la boccetta, si udì un sonoro ‘crac’ e tutti quanti si ritrovarono in una rete di campi magnetici ed elettrici, che naturalmente impediva l’evocazione dell’Over Soul spirituale.

 

 

In questi giorni sono a casa malata e, come di consueto, mi dedico alle ff quindi…spero che questo capitolo vi sia piaciuto! ^    ^ Giulietta, tocca a te!

 

   
 
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