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Autore: celtics    02/06/2011    1 recensioni
Dopo una sanguinosa battaglia con i cavalieri jedi, l'ex senatore ed ex cancelliere della Repubblica Palpatine, s'insediò al comando dell'Impero da lui costruito e voluto da molto tempo: egli era un maestro Sith assetato di potere Lord Sidious.
Nel suo insediamento era stato aiutato dal suo giovane allievo Sith: il Signore Oscuro Lord Darth Vader.
Egli era un misto tra uomo e macchina a causa del duello perduto contro il suo ex maestro jedi Obi-Wan Kenoby.
La sconfitta, avvenuta sul pianeta ricoperto di lava Mustafar, e le ferite riportate nel duello contribuirono a far sprofondare il suo cuore in un lago nero come la pece e a far nascere un sentimento d'odio profondo verso coloro che erano la causa del suo stato e della separazione dalla sua amata Padme Amidala.
Come premio per la sua fedeltà, l?imperatore Palpatine, regalò al Signore Oscuro lo Star Destroyer "Executor", il più grande tra i distruttori stellari della flotta imperiale, con l'ordine di dare la caccia a tutti gli jedi esistenti nell'Universo ed eliminarli.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ufficialmente, l'Executor, è in giro per l'Universo alla ricerca degli jedi sfuggiti all'epurazione avvenuta nel Tempio dei jedi su Coruscant 5 anni prima.
 
In realtà l'equipaggio si trova da 5 anni sulla piccola luna boscosa di Endor dove stanno vivendo in armonia con la popolazione del luogo: gli Ewoks.
 
Anche i due bambini, che erano sul cargo, sono cresciuti: John il figlio del Maggiore Piett e Luke il figlio di Anakin Skywalker si comportavano come fratelli sempre sotto gli occhi vigili del Maggiore Piett e di Lord Vader.
 
Nei loro giochi coinvolgevano anche il ragazzo che si trovava sull'Executor già 5 anni prima: il giovane Lando Calrissian che, per aiutare il Signore Oscuro, stava per entrare nell'Accademia Imperiale come pilota e anche un grosso wookie precipitato su Endor con la sua nave.
 
Arthur osservava i tre giovani e il wookie giocare insieme e decise di affrontare un argomento spinoso che aveva sempre rinviato in questi anni:
 
-Tu sei Anakin vero?
 
-Avevo già risposto...-con la mano alzata Arthur lo bloccò:
 
-Smettila di nasconderti dietro quella maschera...ti ho osservato in questi anni ed ho notato il tuo modo di fare e i tuoi piccoli cambiamenti.
 
-Che vorresti dire?
 
-Che, quando ci ritrovammo 5 anni fa, sicuramente la tua risposta era molto più veritiera, ora invece...dietro quella maschera c'è di nuovo Anakin Skywalker il padre di Luke.
 
Lord Vader rimase ad osservare i giochi dei tre giovani continuando a pensare alle parole del Maggiore Piett:
 
-E' vero Arthur, ritrovare mio figlio in quel modo mi ha risvegliato e sto cercando di riprendere il controllo, di ritornare ciò che ero...completamente e non solo a metà come ora.
 
-E' un piacere ritrovare un amico che si credeva morto...ma perché hai deciso di mandare Lando all'Accademia? Non mi sembra molto felice di farlo.
 
Lord Vader sospirò:
 
-Lo so ma ti assicuro che se non ci fosse un valido motivo non lo manderei.
 
-Confidati con noi, ormai siamo il tuo equipaggio e vogliamo aiutarti...non solo io ho notato i tuoi cambiamenti.
 
-Padme è in pericolo. Palpatine la vuole morta perché la ritiene l'unica persona in grado di risvegliare il bene nel mio cuore.
 
-Lando deve proteggerla? Il rischio che lo colleghi a te è molto alto.
 
-Lo so ma ricordi le nebbie di luce che ci hanno seguito fin qui?-Arthur assentì-Lì ho deciso di ricostruire il tempio jedi e di nascondere lì tutte le persone che entrano nel mirino di Palpatine.
 
Arthur si sorprendeva sempre ogni volta che notava un nuovo cambiamento dell'amico:
 
-Dentro quelle nebbie gli strumenti non funzionano.
 
Lord Vader ridacchiò:
 
-Ma la forza funziona perfettamente lì dentro...è per questo che è un posto sicuro. Domani ho intenzione di fare un sopralluogo...vuoi venire con me?
 
Arthur era felice di ritrovare la complicità di un tempo:
 
-Ci puoi scommettere Anakin.
 
Il giorno dopo i due uomini presero una navetta ed entrarono nelle nebbie di luce; appena entrati Lord Vader ebbe un malore che però passò subito.
 
-Cosa ti è successo Anakin?-Ormai Arthur non si faceva più dei problemi a chiamarlo così; aveva ritrovato un amico dei tempi della Repubblica e ne era felice.
 
Lord Vader prese il comando della navetta e la guidò sicuro verso il centro della nube, guidato dalla forza e non dagli strumenti impazziti:
 
-Non lo so Arthur ma dopo quel malore mi sento rinvigorito, sento la forza scorrere potente in me com'era da tempo che non sentivo.-anche lui, ormai, non si faceva più problemi a chiamarlo con il suo nome di battesimo.
 
In poche ore ricostruirono il Tempio degli jedi e, grazie ad un legame creato dalla forza, le nebbie ripartirono alla volta di Coruscant e si posizionò nella sua orbita: neanche l'Imperatore, in quanto maestro Sith, non poteva penetrarvi dentro.
 
I due uomini tornarono su Endor per prepararsi alla partenza per accompagnare Lando a Coruscant, il pianeta centrale dell'Universo, e per fare in modo che il wookie, di nome Chewbacca, incontrasse un pilota di nome Han Solo.
 
Lord Vader non riusciva a capire il perché di questo incontro ma sentiva che era molto importante che ciò avvenisse...anche se il futuro gli appariva ancora nebuloso sapeva che stava mettendo in moto un meccanismo che sperava avrebbe fermato Palpatine.
 
Ogni cosa era stata pianificata con cura: appena Lando avesse potuto lasciare l'Accademia sarebbe andato a cercare Cordè, una delle sosia e guardie del corpo della senatrice di Naboo Padme Amidala.
 
Non sarebbe stato facile convincerla ad aiutarlo ma, se volevano salvare la vita di Padme, lei era indispensabile per la riuscita del piano del Signore Oscuro.
 
Lord Vader stava osservando, in silenzio, le strade trafficate di Coruscant...cercava di non pensare a suo figlio.
 
Era la prima volta, da quando l'aveva ritrovato, che si separava da lui e ne sentiva la mancanza ma, al tempo stesso, cercava di celare questi sentimenti per non farli percepire all'Imperatore.
 
Arthur era insieme a lui, come sempre, anche lui aveva lasciato il figlio alle cure degli Ewoks ed anche per lui era la prima volta e quindi sapeva e capiva quello che passava il Signore Oscuro.
 
I giorni passavano monotoni all'interno dell'Accademia; l'addestramento da pilota era duro ma Lando non si lamentava, aveva fatto poche amicizie ma solo una gli interessava: quella con un pilota appena diplomato Han Solo.
 
Han Solo era spavaldo ma generoso, proveniva dal pianeta Correlia, era veramente un ottimo pilota ma mal sopportava le regole che vigevano nell'Accademia.
 
Ripeteva molto spesso a Lando che, se avesse trovato un secondo pilota veramente in gamba, avrebbe fatto in modo di sparire da quel posto tedioso.
 
Lando prese la palla al balzo e gli presentò il suo amico Chewbacca, i due strinsero subito amicizia e, poco tempo dopo i due sparirono dall'Accademia e da Coruscant...solo circa 15 anni dopo il Signore Oscuro scoprirà quanto sarà stato importante quella scelta.
 
Ora Lando stava aspettando la sua prima licenza che, presto gli sarebbe stata data: la missione che gli era stata affidata era veramente molto difficile.
 
Come avrebbe fatto a convince Cordè? E, se anche ci fosse riuscito, some avrebbe fatto a convincere la Senatrice Amidala? Erano questi i pensieri che tormentavano l'animo del povero Lando, non voleva deludere l'uomo che l'aveva accolto con se dopo la morte del padre.
 
Lui aveva sempre saputo che tutto quello che Obi-Wan Kenoby aveva detto era falso: Lord Vader non aveva mai tradito e ucciso Anakin Skywalker perché erano la stessa persona.
 
Obi-Wan non poteva ammettere la sua sconfitta, non poteva ammettere con se stesso e con gli altri che come maestro jedi aveva fallito miseramente e così facendo aveva rischiato veramente che Anakin divenisse un vero Signore dei Sith.
 
C'era andato molto vicino, questo Lando lo sapeva benissimo visto che già era stato affidato a lui, poi era arrivato Luke e tutto era cambiato nuovamente.
 
Quella piccola peste, pensò Lando con un sorriso pieno d'affetto per quello che considerava un fratellino piccolo, era riuscito a raggiungere il posto in cui era stato relegato Anakin e lo stava aiutando a tornare.
 
Certo, per tutto l'Universo, il Signore Oscuro aveva distrutto il cargo uccidendo tutte le persone che vi erano a bordo compreso il figlio di Skywalker, ma queste bugie non riuscivano più a ferire Lord Vader perché ora gli facevano comodo e gli permettevano di proteggere suo figlio e tutti quelli che non andavano a genio a Palpatine.
 
Se l'Imperatore avesse solo il minimo sospetto di tutto questo, la sua vendetta sarebbe veramente atroce ma Lando avrebbe fatto di tutto per proteggere il suo padrino e Luke...e anche la gemella di Luke: Leia Organa.
 
Ma prima di tutto doveva trovare un modo per salvare Padme Amidala, non l'avrebbe deluso come non l'aveva deluso quando fece incontrare il wookie e il correliano e tutto era andato bene.
 
Nonostante tutti i suoi pensieri, il giovane Lando s'impegnava moltissimo nei suoi addestramenti e finalmente la prima licenza arrivò.
 
Trovare Cordè non era stato difficile, Lando era riuscito a farsi molti amici nei bassifondi di Coruscant, grazie al gioco d'azzardo, e una sera decise di andare a trovare la giovane ancella insieme ad un piccolo droide che essa conosceva molto bene.
 
Entrare negli appartamenti dell'ancella fu ancora più facile; con l'aiuto del droide bloccò le porte e insonorizzò la stanza in cui dormiva Cordè e la svegliò:
 
-Non urlare, tanto nessuno potrà ne sentirti ne entrare.
 
Cordè, nonostante fosse spaventata, affrontò lo sconosciuto:
 
-Chi siete e cosa volete da me?
 
Lando sospirò, era arrivato il primo momento cruciale del piano di Lord Vader, e se avesse fallito...si riscosse, la giovane ancella continuava a guardarlo senza mostrare paura:
 
-La vita della Senatrice Amidala è in pericolo.
 
Cordè rimase visibilmente stupita...non era certo questo che si aspettava di udire:
 
-Cosa la minaccia? Dopo la morte del marito...
 
Lando la interruppe con uno sguardo carico di rabbia:
 
-Questa è una menzogna che con me non funziona.-si fermò, la povera ancella era ancora più confusa da quest'uomo che sembrava conoscere segreti che nessuno doveva sapere:
 
-Il mio nome è Lando Calrissian e sono qui per chiederti aiuto. La vita della Senatrice Amidala è in serio pericolo, Palpatine la vuole morta e noi abbiamo bisogno del tuo aiuto per salvarla.
 
Cordè era decisamente frastornata da quello che stava succedendo; non capiva qual'era il piano di quel giovane:
 
-Noi chi?-riuscì infine a chiedere.
 
-Il marito e il figlio della Senatrice.-e Lando attese la sua reazione.
 
A quelle parole Cordè si riscosse e urlò scagliandoglisi addosso:
 
-Sono morti entrambi spia dell'Imperatore.
 
Per Lando, che si aspettava una reazione simile, fu facile fermare Cordè e immobilizzarla:
 
-Guarda quel droide Cordè e dimmi, non ti ricorda qualcosa?
 
Il piccolo droide, rimasto finora in disparte, s'avvicinò emettendo dei piccoli bip di saluto e si mise al fianco di Cordè che riuscì a leggere il suo codice di riconoscimento e sbalordì:
 
-Ma è R2-D2...non è possibile era a bordo del cargo che Lord Vader distrusse 5 anni fa?!
 
-Il cargo fu distrutto, è vero, ma a bordo c'erano solo imperiali, tutti i passeggeri erano stati fatti salire sull'Executor.
 
Cordè era ancora incredula anche se il droide era lì d'avanti ai suoi occhi:
 
-L'Executor attaccò e distrusse il cargo.
 
-Esattamente come Lord Vader tradì e uccise Anakin Skywalker.-detto questo attese che l'ancella assimilasse queste parole.
 
Cordè sapeva che le cose non erano andate così ma che era una bugia di Obi-Wan Kenoby...quindi Lando le stava dicendo che anche l'attacco al cargo era una bugia?
 
Scosse la testa...no non era possibile però R2-D2 era lì in quella stanza con lei ma anche lui fu dichiarato distrutto nella disintegrazione del cargo per mano del Signore Oscuro.
 
Intanto R2-D2 iniziò a mandare delle immagini, Cordè guardava sempre più sbigottita quel bambino che giocava con Lord Vader, la voce di Lando, a quel punto, si fece gentile:
 
-Hai capito chi è quel bambino Cordè?
 
Cordè non aveva avuto dubbi appena lo aveva visto:
 
-E' il figlio della Senatrice ed è vivo...la somiglianza con suo padre è evidente.
 
Sarà un bel problema tra un po', aveva pensato Lando ascoltando Cordè:
 
-Bisogna salvare la Senatrice ecco perché sono qua.
 
Cordè guardava con affetto quel bambino di 5 anni che si lanciava da un albero verso il Signore Oscuro che lo prendeva al volo...se non avesse avuto la maschera gli sarebbero venuti i capelli bianchi per lo spavento:
 
-Qual'è il piano? L'ha ideato lui non è vero?
 
Lando si rilassò impercettibilmente...forse...
 
-Si, tu dovresti fare quello per cui sei stata addestrata.-Lando lasciò volutamente in sospeso la frase per vedere la sua reazione.
 
Cordè sorrise, finalmente qualcosa stava cambiando e l'avrebbe aiutata a sopraffare lo sconforto in cui era caduta dopo la visita dal medico:
 
-Prenderò il suo posto...io sto già morendo Lando Calrissian e questo mi da uno scopo e una speranza per il futuro della mia Signora...mi farò uccidere al suo posto, sarà facile ingannare l'emissario di Palpatine.
 
Lando era affascinato dalla forza di volontà della giovane ancella:
 
-Ora dovremo convincere la Senatrice ad accettare il piano di Anakin.
 
Cordè sorrise a sentir pronunciare quel nome:
 
-Il marito e il figlio di Milady sono ancora vivi...riuscirò io a convincerla, dammi il tempo di vestirmi e accompagnami da lei, le parleremo insieme.
 
Lando uscì sul balcone per dar modo a Cordè di prepararsi, metà del piano era riuscita ed ora arrivava la parte più difficile.
 
I due giovani viaggiarono veloci per raggiungere il palazzo in cui risiedeva la Senatrice Amidala e, sempre con l'aiuto di R2-D2, entrarono facilmente nelle stanze di Padme.
 
Cordè si avvicinò con circospezione alla Senatrice che stava riposando:
 
-Milady mi spiace arrivare in questo modo ma io e questo mio giovane amico abbiamo bisogno di parlarle urgentemente.
 
Padme era stupita di vedere lì la sua ancella accompagnata da uno sconosciuto e un droide...ma quel droide...non è possibile quel droide...
 
Cordè osservò lo sguardo sorpreso di Padme:
 
-Si Milady, quello è proprio R2-D2 e non solo lui è scampato alla distruzione del cargo.
 
Padme ascoltava incredula tutto quello che Cordè e Lando le stavano raccontando, di quale piano il Signore Oscuro avesse ideato per salvarle la vita...ma lei riusciva solo a pensare che suo figlio era vivo, che quegli ultimi 5 anni d'angoscia erano finiti, che anche lui era vivo dopotutto e voleva salvarla.
 
Ci volle tutta la notte ma, alla fine, Cordè e Lando riuscirono a convincere la Senatrice Amidala che, dopo essersi cambiato, lasciò il palazzo inosservata insieme a Lando mentre Cordè prese il suo posto aspettando il momento  che presto avrebbe posto fine alle sue sofferenze.
   
 
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