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Autore: Red Fox    03/06/2011    8 recensioni
-Cosa vuoi, Dobe?- disse il giovane Uchiha, spazientito. Sapeva quello che Naruto voleva e sapeva anche che non avrebbe potuto darglielo. Allora perchè diavolo gli stava chiedendo di dirglielo?
-...Sasuke.- rispose il biondo, imbarazzato.
-Che c'è?- replicò il compagno.
-Voglio Sasuke.- sussurrò deciso l'altro.
Sasuke e Naruto stanno insieme e sono felici. Almeno finché..
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Infine siamo arrivati alla conclusione del racconto.. Mi mancherà.
Grazie a tutti voi che mi avete seguita, grazie a chi ha messo la mia storia nei preferiti, nei "seguiti" o nei "ricordati". Grazie davvero dal più profondo del cuore **
Un abbraccio  tutti! :)



Capitolo Sesto

 

Kakashi non si ricordava più dove fosse il nascondiglio di Yuzu, l'aveva completamente rimosso dalla memoria. Provarono a cercare in molti luoghi, ma tutti si rivelavano sbagliati. Kakashi maledisse la sua memoria più volte, quel giorno.

La persona che ricordò il vero nascondiglio alla fine fu Sakura. Naruto una volta le aveva raccontato di un uomo capace di impossessarsi del corpo, i ricordi e la voce di chiunque volesse. Dov'è che aveva detto che viveva? Un luogo strano, che gli dava una sensazione di chiuso e oscurità..

-Una grotta!- esclamò Sakura quando ricordò.

E Kakashi capì. -A sinistra!Siamo vicini!- urlò. Si misero a correre più forti che potevano ma purtroppo quando arrivarono, la scena a cui si trovarono di fronte, spezzò i loro cuori.

Naruto, con cinque code, si stava accasciando sull'erba, un kunai nel petto. A qualche metro da lui, Sasuke legato ad un albero, piangeva disperato urlando il nome di Naruto.

Yamato corse da Naruto e con la sua famosa tecnica, rispedì il demone Volpe all'interno del corpo del giovane. Il biondo tossì, sputando sangue. Kakashi si occupò di Motozawa, insieme ai ragazzi. Tsunade intanto era andata a liberare Sasuke, che appena fu libero, corse dall'amato.

-Naruto! Naruto.. Naruto..- continuava a ripetere.

Il giovane aprì a fatica gli occhi. Quando vide Sasuke, sorrise.

-Stai bene.. meno male..- sussurrò, posandogli una mano sulla guancia, cercando di mandare via le lacrime che scendevano sul volto del suo amore.

-Naruto..- singhiozzò l'altro. Era la prima che piangeva così. Il dolore che che aveva provato in passato per il tradimento del fratello, la morte dei genitori, il scoprire la verità su Itachi solamente dopo averlo ucciso, non era nulla paragonato a quello che provava adesso.

-Sasuke.. perchè piangi? Siamo insieme no?- chiese Naruto a voce bassa. Sasuke rise. singhiozzò.

-Ehi, Teme. Non devi piangere.. Preferisco quando ridi. Puoi sorridere per me? Per favore?-

Sasuke lo guardò. Erano gli ultimi momenti che stavano insieme, lo sapeva. Un singhiozzo gli divise il petto. Si sforzò di sorridere, in fondo era quello che voleva Naruto.

-Puoi fare di meglio..- mormorò il biondo.

Sasuke ci riprovò.

-Mh. Sasuke non ci siamo proprio..-

-Dobe, non ho nessuna voglia di sorridere. Non sorriderò mai più se tu mi lasci. Quindi non rompere.- tagliò corto il moro.

-Eheh..- ridacchiò il giovane biondo. -Questo è il mio Sasuke.. Però non capisco.. Perchè dovrei lasciarti? Non lo farò mai, Teme. Io ti amo.- continuò il ragazzo.

-Anche io ti amo Naruto. Anche io!- disse stringendo il giovane al suo petto.

Sakura si avvicinò chiedendo se poteva fare qualcosa, allungando le mani per salvare il suo migliore amico. Ma Tsunade la fermò, non c'era più niente da fare. Lacrime di dolore iniziarono scendere sul volto della ragazza e altre lacrime gemelle, ricoprirono i volti di tutti i presenti.

-Sasuke.. Posso chiederti un favore?- domandò Naruto.

-Tutto quello che vuoi.- promise il moro.

-Mi dai un bacio?- chiese.

Sasuke lo guardò e sorrise. Il sorriso che riservava solo a lui, il sorriso in cui racchiudeva i suoi sentimenti, l'amore che provava per quella creatura meravigliosa che era Naruto.

-Ah.. Ecco. E' questo il sorriso di cui parlavo.- commentò Naruto felice. Sasuke passò le dita tra i suoi capelli e si abbassò, poggiando le labbra su quelle del fidanzato. La lingua di Sasuke premette sui denti di Naruto, chiedendo il permesso di entrare, permesso che fu concesso immediatamente. Il moro sentì il sapore del sangue di Naruto, ma non ci badò.

Si baciarono con passione per qualche minuto, incuranti dei presenti, in fondo, quella era l'ultima volta che si vedevano..

-Sasuke.. quando saremo a casa voglio mangiare del ramen. Questa mattina alla fine non ho fatto colazione..- sussurrò Naruto, appena si staccarono l'uno dall'altro.

-Pft. Va bene, Dobe. Te lo preparerò io, okay?- replicò il moro, piangendo.

-Mh.. va bene.. Sasuke ho tanto sonno, voglio dormire, posso?- domandò.

Sasuke ricominciò a singhiozzare. -Certo, amore. Dormi pure, quando ti sveglierai sarò al tuo fianco.- rispose.

-Grazie. ..Sasuke?-

-Sì?-

-Mi piace come mi hai chiamato.-

-Anche a me piace. Ora dormi amore mio.-

-Sasuke?-

-Che c'è?-

-Ti amo- sussurrò dolcemente Naruto.

-Ti amo- ripeté piangendo Sasuke.

E poi il cuore di Naruto smise di battere.

 

***

 

-..Sasuke?- chiamò Sakura. Ormai erano dieci minuti che il giovane piangeva sul corpo del fidanzato, senza lasciarlo andare. -Devi lasciarlo, Sasuke. Dobbiamo tornare al villaggio.- continuò piangendo.

-Non posso..-

-Cosa non puoi?-

-Non posso lasciarlo..-

-Lui non c'è più Sasuke. Adesso è in un altro posto, non è più lì con te.-

-Non intendevo questo. Non posso lasciarlo perchè le mie braccia non riescono a muoversi..-

-Sasuke..-

La ragazza si avvicinò, aiutando il moro a staccarsi dal corpo senza vita di Naruto.

-Perchè, Sakura?-

-Perchè cosa?-

-Perchè è successo questo?-

-...non lo so.-

-Non è giusto..- disse singhiozzando il giovane.

-No. Non è giusto.-

-Era la cosa più bella che avevo.. Era l'unica ragione per la quale mi svegliavo e mi alzavo la mattina.. Era la mia vita, Sakura. Come posso fare senza..?-

-Sasuke, mi dispiace! Mi dispiace!-

-....-

Iniziarono a piangere insieme, abbracciati stretti l'uno all'altra.

-Sakura? Mi vuoi bene?- chiese Sasuke.

-Certo che ti voglio bene.-

-Quanto bene mi vuoi, Sakura?-

-Perchè?-

-....ti prego. Ti prego, dammi un kunai.-

Sakura sobbalzò a quella strana richiesta.

-Perchè vuoi un kunai?-

-....-

-Sasuke?-

-...io non posso vivere senza Naruto.-

Sakura ci mise un pò a capire.

-Cosa?! Te lo puoi scordare!- urlò.

Tutti si girarono. -Non ti permetterò ti ucciderti! Naruto vorrebbe vederti vivere, vorrebbe vederti felice!- continuò ad urlare, tra le lacrime.

-Come posso essere felice senza di lui? Seriamente, Sakura. E' impossibile.-

-No! Ho appena perso il mio migliore amico, non permetterò che anche l'altra persona più importate per me muoia! No! Non ce la posso fare!-

-Sakura.. Ti ringrazio. Anche io ti voglio bene e mi dispiace di averti fatta soffrire in passato e farti soffrire adesso. Ma non posso..- gli si spezzò la voce, per colpa dell'ennesimo singhiozzo. -Non posso vivere senza di lui. Ti prego, permettimi di raggiungerlo. Voglio abbracciarlo e baciarlo e dirgli quanto lo amo. Ti prego fammi andare da lui..- la supplicò il moro.

Sakura lo strinse forte. -Sasuke, non posso.. Non posso..-

-Ti prego..-

Tsunade e Kakashi si avvicinarono.

-Sasuke, sei sicuro di volerlo fare?- chiese Tsunade.

-Voglio andare da Naruto.. per favore..- supplicò implorante.

Kakashi osservò la scena, poi si avvicinò e si sedette accanto al giovane Uchiha. Gli prese la mano e vi infilò un kunai all'interno. -Mi mancherai, moccioso.-

-Pft. Lei no, invece.-

Si guardarono e sorrisero. -Grazie, Maestro Kakashi.-

-Dì a quella testa quadra che gli vogliamo bene pure a lui.-

-Lo farò.- promise.

Sakura abbracciò forte Sasuke.

-Ti amo Sasuke. Mi mancherai tantissimo..- singhiozzò.

-Ti voglio bene Sakura. Perdonami se puoi.-

-Non ti devo perdonare nulla. Dì a Naruto che gli voglio bene e che non vedo l'ora di mangiare di nuovo del ramen con lui..-

-Va bene.-

Tsunade guardò il giovane. -Il Villaggio della Foglia oggi perderà due ninja valorosi e fondamentali. Naruto sarebbe stato un ottimo Hokage, diglielo.-

-Lo sa già. Comunque glielo dirò.-

Hinata, Kiba e Shino, salutarono il compagno, piangendo anche loro.

-Ci mancherai, Uchiha.-

-Anche voi ragazzi. Kiba, stai vicino ad Hinata per favore, oggi ha perso la persona che amava...- proprio come lui. Le differenze però erano due. Sasuke ora stava per raggiungerlo, lei no. Naruto amava il moro e non lei. -Stalle vicino.- ribadì nuovamente. Avrebbe avuto bisogno di molto sostegno. La guardò e gli sembrò improvvisamente più fragile del solito, gli occhi erano quasi completamente chiusi a causa delle lacrime, le mani tremanti che cercavano un appoggio sulla vita del compagno di squadra accanto a lei. E sempre in quegli occhi, orgoglio del clan Hyuga, vide tanto, tanto dolore.

-Certo.- promise Kiba.

-Sasuke-kun?- chiamò la ragazza con la voce piena di sofferenza. Se la sua voce era così, come doveva essere quella del moro in quel momento..?

-Sì?-

-Puoi dirgli che mi mancherà? E che lo amo e lo amerò sempre con tutto il cuore?-

-Certo, Hinata.-

-Grazie..- singhiozzò.

-Adesso noi andiamo, ragazzo.- annunciò Tsunade.

-Sì.-

La donna si chinò su Naruto e gli accarezzò la guancia. -Quando ti raggiungerò ti riempirò di calci nel sedere. Una baa-chan non dovrebbe mai sopravvivere al nipote..- disse.

Sasuke sorrise. -Secondo me vivrà nel terrore.-

-Lo spero- replicò la donna.

-Prenditi cura di lui- aggiunse poi.

Il moro annuì.

Tsunade gli diede un bacio su una guancia. -E prenditi cura anche di te.-

Sasuke annuì nuovamente, sorridendo. Tra poco avrebbe rivisto Naruto.

-Addio.- dissero tutti in coro.

-Arrivederci- rispose loro Sasuke.

Il gruppo finse di andarsene, e si nascose dietro una roccia.

-Cosa stiamo facendo?- domandò Sakura, in lacrime. Kakashi la abbracciò.

-Aspettiamo.-

-Cosa?-

-Di poterli seppellire insieme.- rispose triste il Maestro.

Sasuke guardò il viso dell'amato e sorrise. Sembrava che dormisse. Era così bello, Naruto. Il giovane si avvicinò al viso del fidanzato e baciò con forza le sue morbide e fredde labbra. -Ti amo, Dobe. Sto venendo da te, aspettami.- disse dolcemente. Poi strinse il kunai che sembrava pulsare nella sua mano. "Perdonami Sakura.."pensò. -Ti amo, Naruto.- mormorò alzando il kunai.

-Ti amo- ripeté, conficcandoselo nel cuore.

 

**

Epilogo ~

 

 

Dove aveva messo il libro di matematica? Si ricordava di averlo poggiato accanto alla pianta, sulla scrivania, dopo aveva smesso di studiare. Eppure non c'era. "Oh cavolo! L'avevo messo qui. Fai mente locale..Ieri dopo aver studiato, ho chiuso il libro e..? Vediamo.. sono andato in bagno e poi sono sceso in cucina a bere. Poi mamma mi ha chiesto se avevo finito i compiti e mi ha detto che se volevo poteva controllarli.. Certo! Ho portato il libro in cucina e me ne sono andato a dormire!" pensò il ragazzo. Scese velocemente in cucina, dove la madre lo aspettava con la colazione.

Il libro era lì, sul tavolo, che lo aspettava.

-Eheh.. ti ho trovato- disse contento.

-Hai preparato la cartella? Oggi hai il compito di storia, mi raccomando. Vedi di prendere almeno la sufficienza.- commentò la madre, augurandosi che il figlio si impegnasse.

-Mh. Ci vediamo dopo.- replicò il giovane, afferrando lo zaino che aveva appoggiato sulla sedia e prendendo una fetta di pane imburrata.

-Ma come? Vai già via?- domandò stupita la donna.

-Devo correre! Devo vedere Hibino, vuole presentarmi il cugino prima che inizi la scuola.. Dice che si è trasferito da lui ieri e non conosce la città. Perciò, visto che saremo in classe assieme, voleva presentarmi. Sai, in modo che il poveretto conosca almeno qualcuno! Ci vediamo!- urlò scappando via il ragazzo. Doveva vedere l'amico nel parco che si trovava di fronte alla scuola. Era curioso di conoscere il suo nuovo compagno di classe, si chiedeva che tipo sarebbe stato. Rallentò, trovandosi ormai all'entrata del parco. Non vedeva nessuno, perciò si sedette su una panchina, finendo di mangiare la fetta di pane e aspettando Hibino.

-Ehi!- urlò qualcuno. Il giovane si girò e si trovò davanti l'amico.

-E' un'ora che ti chiamo! Sei sordo per caso?! Cavolo, eravamo laggiù, come hai fatto a non vederci?- domandò il ragazzo, con il fiatone.

-Non è colpa mia se sei così basso che è difficile notarti.- mormorò l'altro.

-Cosa hai detto?!- sbraitò il giovane Hibino. Era il più basso di tutta la scuola e questo lo faceva infuriare. L'amico, sapendolo, non perdeva occasione per provocarlo.

Qualcuno alle sue spalle si mise a ridacchiare. I ragazzi si girarono a osservarlo. -Giusto.- disse Hibino. -Lui è mio cugino.- presentò.

L'amico non ascoltava, era totalmente rapito dal giovane che si trovava davanti. Era un ragazzo bellissimo, non sapeva perchè, ma provò una strana sensazione di nostalgia. Aveva voglia di piangere. L'altro ragazzo lo guardava nello stesso modo, provando le stesse emozioni.

-Beh?- chiese Hibino.

-Uh, si scusa. Ciao!- commentò il cugino.

-Ciao..- mormorò il ragazzo, confuso. Cos'era quello strano sentimento che provava?

-Quindi saremo compagni di classe. Ti siederai vicino a me vero?- continuò, cercando di essere amichevole. Il cugino di Hibino annuì, raggiante. Meno male, era un ragazzo amichevole. Il giovane era spaventato, anche se mai e poi l'avrebbe ammesso. Si trovava in una città che non conosceva, doveva frequentare una scuola nuova, con compagni nuovi. Era felice di avere qualcuno come il ragazzo con cui stava parlando, vicino. Il cugino allungò la mano.

-Piacere, Sasuke.- disse deciso, sorridendo.

L'altro lo guardò e allegro rispose: -Piacere, Naruto.-

-Perchè ho la sensazione di conoscerti da sempre?- domandò il ragazzo moro.

-Non ne ho idea, ma provo la stessa cosa. Come se in un altra vita fossimo fratelli o qualcosa del genere.. E' imbarazzante da dire, ma quando ho visto la tua faccia mi è venuta voglia di piangere.- ridacchiò il biondo.

-Anche a me.- replicò Sasuke.

I due giovani si guardarono, provando una sensazione d'affetto fortissima.

-Andiamo a scuola adesso.. Sasuke viene dall'Hokkaido, è impossibile che vi siate già visti prima, idioti.- commentò Hibino. Non l'avrebbe ammesso, però era contento che i due fossero così amichevoli l'uno con l'altro. Era un pò preoccupato, d'altronde Sasuke non era famoso per essere socievole.. I ragazzi annuirono.

-Allora andiamo.- disse Naruto.

Sasuke sorrise. -Penso che non sarà tanto male vivere qui, alla fine.- Naruto rise. -Ehi, Teme! Che ne dici di una sfida? Chi arriva ultimo al cancello della scuola, deve pagare il pranzo.- sfidò Naruto.

-Come mi hai chiamato? Accetto la sfida, Dobe. Dovrai pagare il mio pranzo e ti avviso che avrò mooolta fame.- sghignazzò il moro.

-Pronti, attenti..>cominciò Naruto.
-Via!- terminò Sasuke.

E iniziarono a correre, ridendo. Vinse Sasuke, ovviamente.

 

 

***

 

 

 

I due divennero migliori amici, erano inseparabili. Un giorno, qualche anno più tardi, Sasuke si avvicinò all'amico, mentre se ne stavano seduti accanto ad un albero in fiore ad osservare il tramonto.

-Ehi, Dobe.. Non credi che i ciliegi in fiore siano la cosa più bella del mondo?- domandò.

-No. Sono la seconda cosa più bella del mondo.- rispose tranquillo Naruto.

-E qual è la prima?- chiese curioso il moro.

-Tu.- mormorò l'amico.

Sasuke lo guardò e sorrise. -E' vero. I ciliegi sono secondi.. Però al primo posto ci sei tu, non io.- disse Sasuke guardando Naruto negli occhi. Il biondo prese la mano dell'amico e la strinse.

-Credo di essermi innamorato di te.- commentò, osservando il cielo.

-Davvero? Quando?- chiese Sasuke.

-Probabilmente da sempre..- mormorò il biondo.

-Già. Probabilmente da quando ci siamo visti la prima volta..-

-Secondo me anche prima. Ho sempre avuto l'impressione di conoscerti da sempre.-

-Come se fossimo destinati ad amarci..- sussurrò il moro, stringendo più forte la mano di Naruto.

Il biondo lo osservò, i capelli neri che svolazzavano, scompigliati dal vento, il viso di quella bellezza devastante.

-Anche tu..?- domandò Naruto, piano. Sasuke capì cosa voleva dire.

-Sì. Ti amo anche io, Dobe.-

Naruto arrossì, felice. -Posso baciarti Sasuke?- chiese timido, dopo un attimo di esitazione.
Il moro si girò ridendo. -Devi chiederlo?-
E si baciarono.

Un bacio casto, dolce. Poi però la lingua di Sasuke premette sulle labbra di Naruto, intenzionata a non accettare un rifiuto, bramosa d'incontrarsi con la sua e Naruto la lasciò passare. Nonostante quello fosse il loro primo bacio, conoscevano perfettamente l'uno il corpo e i punti sensibili dell'altro. Si riconoscevano. Come se quella fosse la cosa più naturale del mondo, un gesto che i loro corpi erano abituati a fare.

Terminato il bacio si fissarono. E ricordarono tutto.

Naruto si mise a piangere, aggrappandosi a Sasuke.

-Mi sei mancato così tanto..- farfugliò.

Il moro lo strinse fortissimo, spaventato che l'altro potesse scomparire dalle sue braccia. -Anche tu, Dobe.- replicò. Naruto sorrise tra le lacrime, raggiante.

-Ti amo.- affermò.

-Ti amo.- ripeté il compagno.

-Non ci lasceremo mai più vero? Nulla ci separerà più, giusto?- domandò.

-Nulla. Staremo sempre insieme.- confermò il moro, tirando a sé l'amato e baciandolo nuovamente e con passione.

-Per sempre.- concluse Naruto.




Fine

  
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