Serie TV > I Cesaroni
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Autore: amnesiaL1996    03/06/2011    1 recensioni
Eva,cinica e seria.
Marco,dolce e sognatore.
Cosa potranno mai avere in comune?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eva Cudicini, Marco Cesaroni
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Marco x Eva... 4ever

2. E tu saresti un’insegnante?

Il suo telefonino squillò facendo risuonare nella stanza le prime note di  “L’amore” dei Sonohra.

<< Pronto? >>

<< Salve,ho chiamato per l’annuncio >>

<< Oh >> disse solo. L’annuncio.

<< Lei è Eva Cudicini? >>

<< Si certo >>

<< Io sono Giulio Cesaroni >>

Giulio Cesaroni? E i suoi fratelli come si chiamavano,Cesare e Augusto?! Il padre doveva essere proprio un amante della storia romana…

<< Ho chiamato per chiederle il prezzo a ora,mi servirebbe un’insegnante per mio figlio. >>continuò l’uomo.

<< Ah. Non saprei,faccia lei,io non sono neanche laureata,sono ancora una studentessa quindi… >>

<< Davvero? E posso chiederle cosa studia? >>

<< Certo. Giornalismo all’università di Roma. >>

<< Quindi sarebbe disposta a dare ripetizioni a mio figlio di latino e letteratura? Marco è al quarto anno del liceo scientifico,ma è molto indietro quindi bisognerebbe ripartire dalle basi probabilmente… >>

Quarto anno… 17 anni. Un ragazzino viziato e stupido di 17 anni che era arrivato in quarta senza motivo e a cui ora lei avrebbe dovuto insegnare 4 anni di lezioni di letteratura e latino. Se solo ci fosse stata un'altra soluzione…

<< Certo,non c’è problema >>

<< Per il compenso… Le andrebbero bene 20€ all’ora? >>

<< Si >> era più di quanto potesse sperare << Quando possiamo fare per la prima lezione? >>

<< Che ne dice di domani alle 6? >>

<< Le andrebbe bene dalle 3 e mezza alle 5? Ho una lezione dalle 5 e mezza in poi >>

<< Ma certo,non ci sono problemi. Dove? >>

<< In biblioteca >> non aveva nessuna intenzione di fargli il favore di andare lei a casa sua,né avrebbe invitato quel ragazzo sconosciuto a casa sua. E poi,la biblioteca era ormai la sua seconda casa. Forse era addirittura meglio del suo squallido appartamento,piccolo,in decadenza ma soprattutto anonimo.

<< Perfetto. Deve portare qualcosa? >>

Che domanda stupida! “Suo figlio cosa si porta quando va a scuola?” avrebbe voluto chiedergli.

<< Per domani potremmo incominciare dalle basi dell’italiano e dell’epica,gli bastano 2 quaderni,i libri non saranno un problema >>

<< Bene,allora grazie mille >>

Poi Giulio Cesaroni.

Fantastico,ora aveva un lavoro. Un lavoro che odiava,ma pur sempre un lavoro…

 

 

Aprì la porta della biblioteca con un sospiro,ormai rassegnato a dover passare un ora e mezzo a ripassare il programma di italiano della prima superiore.

Nella sua mente la sua insegnante,una certa Eva Cudicini,era una ex professoressa di lettere in pensione,vecchia,brutta e acida come quella strega della Zuppante.

Ma nella biblioteca semi deserta (chi è che andava a quell’ora in biblioteca?!) non c’era nessuno così.

Si sedette ad un tavolo gettando lo zaino accanto a sé.

Gli toccava anche aspettare ora…

Passò pochissimo tempo prima che sentisse un colpetto alla spalla.

Voltandosi,si trovò davanti ad una ragazza sui 25 anni (n.d.a. Eva ne ha 24 ma Marco non può riuscire a indovinare l’età precisa!) molto bella.

Aveva un viso delicato,incorniciato da dei capelli scurissimi e lisci scalati e con una lunga frangetta che sfiorava i suoi grandi occhi,anch’essi scuri. Era alta e dal fisico sottile,la pelle candida. Dava semplicemente l’impressione che un soffio di vento la potesse portare via.

Era quella la sua insegnante privata?!

<< Tu sei Marco Cesaroni? >> chiese lei.

<< Si,e tu sei Eva Cudicini >>

La mora annuì,poi si sedette accanto a lui.

<< Incominciamo. Tuo padre mi ha chiesto di ripartire da zero quindi direi di cominciare dalla struttura del testo,per poi passare all’epica. Hai un quaderno per gli appunti? >>

Questa volta fu il suo turno annuire,mentre si chinava per prendere dallo zaino un quaderno e una penna.

<< Il testo è un insieme di parole legate dalle regole della lingua utilizzata.

Un racconto si divide in:

-esposizione,ovvero la situazione iniziale

-esordio,il meccanismo che mette in moto l’azione… >>

<< … si parla invece di narrazione dietetica quando al contrario c’è molta distanza lettore-testo e in questo caso si ha un narratore onnisciente,ovvero focalizzazione Marco? >>

<< Ehm… Zero? >>

<< Si >>

<< Posso farti una domanda? >>

<< Dimmi >> disse semplicemente Eva sfogliando un altro libro.

<< Dove l’hai trovata tutta questa roba? >> le chiese guardando le due pagine che aveva appena scritto.

<< Vecchi appunti. Io sono andata al classico quindi ho fatto molto di italiano. E siccome ora studio giornalismo qualche volta queste cose mi servono. Passiamo all’epica,prendi un altro quaderno >>

<< Devo scrivere ancora tanto? >>

<< Si >>

<< Perché? È una cosa inutile >>

<< Perché io ho deciso così. Anche se sono ancora una studentessa e non abbiamo molti anni di differenza,sono la tua insegnante e mi devi portare rispetto. Io decido e tu fai quello che dico io,che ti piaccia o meno. E credimi,io voglio stare qui tanto quanto lo vuoi tu >> il suo tono era duro e severo mentre lo sgridava.

Aveva appena cambiato idea: loro due non sarebbero andati d’accordo.

<< Ne dubito >>

<< Avrei di meglio da fare che stare qui con un moccioso capriccioso,fidati >>

<< E allora perché non lo fai? >>

<< Cazzi miei >>

Poi aprì il libro e iniziò:

<< Il mito è un racconto che serve a rispondere alle domande dell’uomo… >>

 

S.d.A.:

Pessimo primo incontro tra Marco ed Eva… Tra parentesi,gli appunti sono tutti miei,che sono in 1a superiore ecco perché Marco riprende il programma dall’inizio delle superiori… Ed è nella mia stessa scuola,liceo scientifico…

A presto,ness

  
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