Libri > Leggende Arturiane
Segui la storia  |       
Autore: ailinon    03/06/2011    2 recensioni
Se avete letto "Lex", e trovate che quella sia la vera fine delle leggende arturiane, ebbene ecco cosa successe alla corte di Camelot, mentre il prode Lancillotto e il grande re Artù, erano spariti nel nulla...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Bedivere, Gawain, Kai, Mordred
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Lex'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 24 – I DUE RE

CAPITOLO 24 – I DUE RE

 

I cavalieri si erano radunati nella piccola sala delle udienze, quella riservata agli incontri privati con i re e gli ambasciatori. Proprio per questo era la sala più elegante; sfoggiava tende di broccato accanto agli scranni regali, e arazzi intessuti d’oro e colori scintillanti a coprire i muri di pietra.

Kay il siniscalco aveva approntato i due seggi per Mordred e Galahad da quando erano stati votati reggenti. Malgrado la sua linguaccia, si considerava un uomo previdente. E visto che li aveva appoggiati, tanto valeva che lo facesse fino in fondo, si era detto, scostando le tende rosso porpora all’ingresso dei reggenti.

Solo Galahad però, l’aveva ringraziato; a Mordred non era passato neppure per l’anticamera del cervello di farlo.

“Tale e quale a suo padre” aveva decreto Kay con una smorfia.

Bedivere attendeva nella sala con Gawain, re Galehaut e lady Morgana.

Mordred camminò fino a uno dei due troni, poi vi si fermò davanti, serio ed altero. Lo sguardo cupo e deciso in un cipiglio di comando che piacque persino a Galehaut.

Il principe squadrò tutti poi esclamò: «Sapete perché siamo qui. Dobbiamo risolvere il problema Morgause» decretò.

«L’hai già risolto. E’ morta» gli sfuggì di bocca a ser Kay: «Gli avete dato un taglio netto» ridacchiò.

Mordred lo incenerì con lo sguardo e lo zio si azzittì, tossicchiando.

Il reggente proseguì: «Io e Galahad ci abbiamo pensato su e, con l’aiuto di tutti voi, abbiamo deciso di tenere segreto la morte violenta della regina»

Morgana si accomodò su uno scranno annuendo e sistemandosi la gonna, compostamente.

«E cosa direte?» s’informò il re delle isole lontane.

Mordred rifletté velocemente: «Beh… Potremmo dire che si è ritirata da qualche parte e poi, dopo un po’ di tempo, che è morta»

«E dove? In convento?» ironizzò Gawain intrecciando le braccia al petto: «La vedevi nostra madre in convento? I nostri fratelli poi, la vorranno andare a trovare» scosse la testa.

Mordred dovette ammettere che era poco credibile. Fu allora che la fata Morgana intervenne: «Avalon! Potreste dire che se né andata ad Avalon»

 «Un'altra! Faranno un tour organizzato presto» scherzò Kay, ricevendo un’occhiataccia anche da Bedivere, in piedi accanto a lui.

«Lei era una strega per tutti. Non sarebbe così strano»

Tutti annuirono. Soddisfatto Mordred sedette e guardò il fratello: «Diremo che nostra madre ha lasciato a te la corona delle Orcadi, Gawain. Tu sarai il re»

Gawain ammutolì, mentre Galehaut lo guardava sprizzante di felicità.

Che gran colpo aveva realizzato! Scegliendo Gawain come suo compagno aveva ottenuto un nuovo regno e la protezione del grande re (o meglio dei due reggenti). Oltre che un amante favoloso, e un capo battagliero. «Non sei felice? Sarai re anche tu!» gioì.

Gawain scrutò Mordred con disappunto: «Sai che non voglio lasciare la corte, fratello» sibilò: «Che ci starei a fare lassù in quelle isole?»

Mordred tagliò corto: «Lo so; lo so che non vivi senza tornei e qualche sbudellamento quotidiano. Non ti sto affatto chiedendo di andartene» “Tra l’altro tu mi servi qui” pensò: “Il tuo appoggio mi è molto conveniente” «Devi solo accettare la corona e poi starai qui»

 «E un po’ con me!» gli rammentò re Galehaut allegro: «Ricordati il nostro accordo…»

«Quale accordo?» chiese Galahad per tutti.

Gawain lanciò uno sguardo truce al compagno per non farlo parlare(non era il momento!), ma questi parve non capire.

«Gawain è il mio compagno re. Lui avrò l’appoggio e la protezione dei vichinghi; e noi il monopolio su tutti i commerci con le Orcadi»

 «Erano solo ossa e pellicce» ribatté piccato il fulvo principe, senza però negare.

Mordred e Kay spalancarono la bocca come pesci nel mare. «Tu e quel… Coso gigante?» commentò il siniscalco, incredulo.

Galahad e Morgana invece, applaudirono felici: «Congratulazioni! Un’ottima scelta» disse lei.

«Quando vi sposate?» sorrise l’ingenuo figlio di Lancillotto.

Mordred levò gli occhi al cielo: «Sta zitto ragazzino» Doveva proprio insegnargli tutto.

 «Perché?» interrogò candidamente lui, facendo imbarazzare tutti i presenti nella sala: «Si amano, non c’è forse da festeggiare?»

Galehaut si lanciò verso di lui e gli prese le mani, stringendole con forza. «Grazie. Grazie caro lord Galahad» I due si sorrisero.

 «Il ragazzino deve aver capito male qualche pezzo della bibbia» rise Kay: «Forse si è addormentato mentre spiegavano quel pezzo»

Mordred agitò una mano in aria, tagliando corto: «Senza il mio permesso non si fa nessun accordo!»

Morgana s’indignò: «Mordred non fare il guastafeste!»

Stupito Galehaut lo guardò: «Ma come? Ieri notte non mi avete detto di tenermelo vicino? Di badare a vostro fratello?» ricordò: «Non vorrete rimangiarvi quelle parole? C’era anche lord Galahad come testimone»

 «E’ vero» sorrise il biondo, raggiante.

Mordred valutò improvvisamene se era più la voglia di tenerselo vicino o di strangolarlo. Le due cose si equiparavano pericolosamente.

Lo guardò in faccia e poi sulla bocca. Le sue belle, sorridenti, labbra di ciliegia che lo invitavano a baciarlo. A farsi baciare.

Voltò il capo maledicendosi per le “ottime” argomentazioni che aveva il ragazzino. «Va bene. Fate come volete!» sbottò.

Galehaut festeggiò con un sorriso mentre Gawain rimase impalato per l’imbarazzo.

E pensare che voleva solo salvare Galehaut… Ora chi avrebbe salvato lui da tutte quelle loro notti di sesso sfrenato?

Senza volere abbozzò un mezzo sorriso, poi tornò subito serio.

 «Ma per l’amor del cielo, pretendo almeno un patto di reciproco aiuto se voi, Galehaut, vi scopate mio fratello!»

 «Mordred!!» un coro di voci indignate e imbarazzate si levò dalla sala ma, Galehaut invece tese la mano e sorrise: «Affare fatto, mio caro parente»

 «Solo Mordred» corresse lui: «Di parenti che mi odiano ne ho già troppi» sibilò.

Il rosso vichingo annuì poi tese la mano di nuovo a Galahad: «Salute anche a voi, lord Galahad, compagno di re Mordred»

«Galehaut!» strillarono di nuovo tutti.

Bisognava che qualcuno si decidesse a spiegare a quel bifolco come funzionavano le cose tra gli inglese, pensò Kay.

Il francesino nel frattempo, ricambiò la stretta del nordico, rispondendo: «Salute a voi, parente compagno di Gawain. Ora siete… Due re?»

***

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Leggende Arturiane / Vai alla pagina dell'autore: ailinon