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Autore: jessalex    05/06/2011    2 recensioni
I due fratelli Salvatore, Damon pericoloso e oscuro, Stefan buono e generoso. Un odio che va avanti da secoli.
Due sorelle che si amano e farebbero tutto l'una per l'altra.
Cosa unirà il destino dei vampiri e delle umane??? Riusciranno le ragazze a compiere il miracolo e porre fine a questo eterno odio?
Se v'incuriosisce leggete ^^
Genere: Azione, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dopo la battaglia di panna, fragole e alla fine acqua, Damon e Ilaria si misero a pulire il bagno e la cucina. Avevano combinato un bel casino!!! I due si diviserò i compiti perché altrimenti non avrebbero mai finito...visto che la voglia di stuzzicarsi era troppa!
Intanto Luana e Stefan si erano messi sul divano a guardare la televisione, aspettando che gli altri due finissero per parlare. Quando Ilaria e Damon ebbero finito, si unirono agli altri due.
Damon incominciò a parlare: "Bene fratellino, dobbiamo parlare. E Luana questa cosa la devi sapere anche tu. Comunque non si tratta del fatto che tu mi abbia rinchiuso, perché solo a pensarci ti spaccherei la faccia, ma del vampiro."
"D'accordo.", disse Stefan.
Così Damon raccontò a i due la teoria che aveva spiegato a Ilaria.
Quando ebbe finito Luana disse: "Questo si che è un bel casino."
"A chi lo dici.", aggiunse Ilaria.
"Ilaria, tu hai detto che il vampiro ti ha seguito non appena sei uscita dal locale giusto?"
"Giusto.", affermò Ilaria.
Stefan guardò Luana e disse: " E se fosse stato il vampiro di Elena?"
"E quello che stavo pensando anche io sai....solo che non ci vedo nessun collegamento."
"Vampiro di Elena? Ragazzi ci spiegate?", chiese Ilaria confusa.
"Dopo che tu sei uscita dal locale, qualcuno è andato da Elena chiamandola Katherine, però quando lei ha voluto mostrarci quella persona era già sparita. Quello di cui siamo sicuri è che fosse un vampiro. Ora la domanda è se è lo stesso vampiro."
"Beh se la cosa la guardiamo da questo punto di vista, sarebbe logico si. Comunque sia li dobbiamo trovare, che sia uno o due oppure di più.", disse Damon.
"Sono d'accordo con te." disse Stefan.
"Evviva!", esclamò tutto ad un tratto Ilaria.
Tutti e tre la guardarono tipo "ma sei diventata pazza?"
"Potresti spiegare cosa c'è da gioire?", chiese Damon.
Luana incominciò a ridere.
"E tu perché ridi?", chiese Stefan a Luana.
"Perché ho capito."
"Illuminateci!!!!", esclamò Damon.
"Siete d'accordo su una cosa!!!!", esclamò Ilaria e Luana scoppiò a ridere.
"Oh ma quanto sei, non mi fare parlare.", disse Damon cercando di rimanere serio.
Ilaria scoppiò a ridere, così i due fratelli non posero fare a meno di ridere anche loro.
"Comunque ridiventando seri. Dobbiamo stare molto attenti d'accordo?", disse Stefan portando tutti alla realtà.
Tutti fecero cenno di si con la testa.



Ormai erano passate due settimane, e del vampiro più nessuna traccia.
Erano le cinque di un mercoledì pomeriggio e Stefan e Luana tornarono a casa dopo aver fatto la spesa. Damon era a casa e Ilaria era andata ad aiutare all’asilo nido.
Quando i due entrarono in salotto, rimasero sbalorditi. Sul divano, seduti uno vicino al altro, c’erano Elena, Bonnie, Caroline, Jeremy. In piedi davanti a loro c’era Damon, con un bicchiere di skotch in mano, e Alaric.
“Cosa sta succedendo qui?”, chiese Stefan.
“Riunione non desiderata.”, rispose Damon.
“Sta notte c’è stato un altro attacco. Lo sceriffo ha cercato di tenerlo nascosto, ma io l’ho scoperto comunque.”, rispose Alaric.
“Non possiamo restare con le mani in mano senza fare niente.” disse Elena.
“Se solo sapessimo chi è questo vampiro.”, disse Jeremy.
Elena, Bonnie e Caroline guardarono subito Damon.
“Oh per favore cosa sono quegli sguardi?”, chiese Damon allargando le braccia.
“Chi ci dice che non sia stato tu?”, chiese Bonnie.
“Io.”, rispose Stefan.
“Stefan come fai ancora a fidarti di lui dopo tutto?”, chiese Caroline.
“È cambiato.”, disse soltanto Stefan.
“Io non ci credo.”, disse Bonnie.
“Nemmeno io.”, aggiunse Caroline.
“Beh a dirla tutta me ne frego di quello che pensate.” rispose Damon.
“Non è giusto che tu usi Ilaria come giocattolo.”, disse Elena.
“Ma che diamin…”, esclamò Damon che fu interrotto da Luana.
“Ora basta. Lui non ha attaccato proprio nessuno, non usa mia sorella e non vi permetto di chiamarla giocattolo.”
“Come fate a sapere, che non l’abbia soggiogata? Come fate a dire che non le faccia del male? Come fate a dire che lui non c’entra niente in tutto questo, dopo quello che ha fatto?!”, esclamò Bonnie alzandosi in piedi.
“Io non farei mai una cosa del genere a Ilaria, non a lei. E non ho più toccato una vita umana da prima di stare con lei.”, disse Damon cercando di controllarsi.
“Noi non ci fidiamo.”, disse Elena.
In quel momento si sentì aprire la porta.
“Andate al diavolo.”, esclamò Damon. Buttò il bicchiere al muro, frantumandolo, e sparì.
“Ma che cosa sta succedendo qui?”
Tutti si girarono e videro Ilaria in piedi con lo sguardo verso il punto in cui prima c’era Damon.
“Sta sera c’è stato un attacco.”, rispose Stefan.
“E perché Damon è così arrabbiato?”, chiese Ilaria.
“Vieni con me.”, disse Luana tirando Ilaria in cucina.
“Allora?”
“Elena e Bonnie hanno incolpato Damon per l’attacco e in più hanno detto che lui ti vuole soltanto usare, e lui si è arrabbiato.”
“Come si sono permesse?”, esclamò Ilaria.
Si diresse in salotto e rimase in piedi davanti alle ragazze.
“Come fate a giudicare una persona in questo modo?”
Caroline si alzò e disse: “E tu come fai a stare con un assassino?”
Ilaria per un momento rimase senza parole.
Poi disse: “Voi non avete la più pallida idea di chi sia Damon. Non sapete lui davvero com’è. E mi da dannatamente Come fa a cambiare e mostrarvi che è cambiato se voi non glie ne date la possibilità? A me non interessa quello che è stato e che ha fatto in passato, per me vale quello che è ora e quello che vorrà essere in futuro. E tutto quello che pensate e dite a me non interessa e non m’interesserà mai. E ora vado da Damon.
Ilaria se ne andò lasciando ora Elena, Bonnie e Caroline senza parole.
Si diresse verso la stanza di Damon, trovando la porta chiusa, bussò. Non arrivò nessuna risposta ma lei entrò lo stesso.
“Damon?”, chiese chiudendosi la porta dietro.
Non arrivò nessuna risposta ma sentì il rumore dell’acqua provenire dal bagno, Damo si stava facendo la doccia.
Ilaria si sedette sul letto, in modo da farsi vedere subito quando Damon usciva dal bagno.
Quando finì uscì dal bagno con l’asciugamano intorno alla vita e i capelli tutti spettinati.
Per un attimo a Ilaria mancò il respiro, non ci si sarebbe mai abituata.
Poi disse: “Ciao.”
“Ciao.”, rispose Damon sedendosi vicino a lei sul letto. Le diede un bacio sulla guancia.
Rimasero in silenzio per un po’, poi Damon disse: “Grazie, per quello che hai detto. Anche se ero sopra ho sentito tutto.”
“Non devi ringraziare, ho detto soltanto quello che pensavo.”
 “Dovrò ringraziare anche Luana, è stata molto carina quando tu non eri ancora arrivata.”
“Già lei in questi casi è micidiale.”
“È insolito che qualcuno mi difenda.”
“Ti ci devi fare l’abitudine, perché io ti difenderò sempre.”
Damon non disse niente e guardò a terra. Poi si alzò andò verso l’armadio e prese fuori dei vestiti.
“Vengo subito.”, disse Damon andando in bagno.
“Eh già non siamo ancora arrivati a quel punto nel nostro rapporto. Oddio che carino va apposta in bagno. Damon, Damon mi hai proprio catturata….”, pensò Ilaria.
Damon uscì un minuto dopo dal bagno. Indossava una maglietta a maniche corte nera e dei pantaloni da tuta, nera. I capelli ora erano pettinati. Si rimise seduto vicino a Ilaria.
Lei lo afferrò per il collo e lo girò versò di lei. Fissò quegli occhi azzurro cielo così profondi. Ci si sarebbe potuta perdere ogni volta.
“Ti amo e sto dalla tua parte.”
Damon poggiò la mano destra sulla guancia di Ilaria e la baciò, ancora, ancora e ancora.
Poi la fece stendere sul letto poggiandosi leggermente su di lei. La sua mano scivolò lentamente sotto la maglietta sul suo ventre.

Poi tutto ad un tratto si sentì uno schianto provenire dal pianto di sotto. Del vetro che si rompeva.
Poi Luana gridare: “STEFAAAAN NOOOOOO!!!! ILARIA, DAMON AIUTOOOO!!!”


Taratataaaammm, i’m back!!! E quanto fai schifo, penserete voi vero!?!?!
Ma avete ragione! Perché non ci sono assolutamente scusanti…anzi mi vergono addirittura a scusarmi!!!!
Qua tra il lavoro e la scuola insieme lo stress è incredibile e il tempo libero uguale a zero. In più mi è mancata un po’ d’ispirazione questa volta.

Infatti, non sono molto soddisfatta del capitolo….mi sembra troppo corto e noioso….voi cosa ne pensate mie adorate lettrici (e anche lettori se ce ne sono)?????

Mi raccomando se qualcosa non vi piace o voi personalmente vorreste cambiare fatemelo sapere….le critiche certe volte possono solo fare bene ^_^

Come ultima cosa prima di lasciarvi vi ringrazio con tutto il cuore per il vostro sostegno nonostante l’irregolarità dei miei aggiornamenti….siete stupende/i!!!!!

Bacione e alla prossima!!!! =)




  
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