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Autore: celtics    10/06/2011    2 recensioni
Dopo una sanguinosa battaglia con i cavalieri jedi, l'ex senatore ed ex cancelliere della Repubblica Palpatine, s'insediò al comando dell'Impero da lui costruito e voluto da molto tempo: egli era un maestro Sith assetato di potere Lord Sidious.
Nel suo insediamento era stato aiutato dal suo giovane allievo Sith: il Signore Oscuro Lord Darth Vader.
Egli era un misto tra uomo e macchina a causa del duello perduto contro il suo ex maestro jedi Obi-Wan Kenoby.
La sconfitta, avvenuta sul pianeta ricoperto di lava Mustafar, e le ferite riportate nel duello contribuirono a far sprofondare il suo cuore in un lago nero come la pece e a far nascere un sentimento d'odio profondo verso coloro che erano la causa del suo stato e della separazione dalla sua amata Padme Amidala.
Come premio per la sua fedeltà, l?imperatore Palpatine, regalò al Signore Oscuro lo Star Destroyer "Executor", il più grande tra i distruttori stellari della flotta imperiale, con l'ordine di dare la caccia a tutti gli jedi esistenti nell'Universo ed eliminarli.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sono passati 2 anni dall'assassinio della Senatrice Amidala, anche se in realtà ad essere uccisa fu l'ancella Cordè, e Luke stava crescendo sano e forte ed era stato iniziato ai segreti della forza.
 
Lord Vader guardava con orgoglio i progressi del figlio: la forza scorreva potente in lui e aveva, in dono, una pazienza che lui, il Signore Oscuro, non aveva mai posseduto.
 
Anche Arthur e John osservavano gli addestramenti giornalieri a cui Luke veniva sottoposto da suo padre e Arthur aveva già intuito gli interrogativi che Anakin si poneva...lo conosceva troppo bene.
 
Arthur, approfittando di un attimo di pausa, s'avvicinò a l'amico per fargli sentire tutto il suo sostegno:
 
-Non devi sentirti inadeguato, sei un ottimo maestro per Luke.
 
L'uomo vestito completamente di nero guardò l'amico, non era sorpreso da quello che gli aveva appena detto, se conoscevano da troppo tempo e riuscivano a capirsi anche 
senza parlare:
 
-Amico mio io non ne sono così sicuro...ho ceduto al lato oscuro della forza 7 anni fa, come posso essere un maestro jedi per mio figlio?
 
-E' vero che 7 anni fa hai ceduto al lato oscuro ma è anche vero che sei tornato indietro.
 
Il Signore Oscuro scosse la testa in senso di diniego:
 
-Chi si abbandona al lato oscuro della forza è perduto...è questo che hanno sempre detto i maestri jedi.
 
Arthur sorrise, come faceva a non accorgersi di quanto fossero false queste affermazioni degli jedi nel suo caso?
 
-Anakin...guarda indietro e ripercorri tutti i passi che hai fatto in questi anni, come puoi dire che uno che ha ceduto al lato oscuro è perduto? Noi abbiamo vissuto con te e abbiamo visto come sei riuscito a riemergere dall'oscurità in cui eri caduto.
 
Anakin cercò di controbattere l'amico ma Arthur glielo impedì con il sorriso sulle labbra:
 
-Ha quanti ordini di Palpatine hai obbedito nelgi ultimi 7 anni? Tutte le persone che tu hai ucciso per suo ordine sono al sicuro nel tempio  nelle  nebbie di luce...e guarda noi, noi siamo il primo ordine che non hai eseguito.
 
-Lo so Arthur ma come posso essere sicuro di insegnare bene a Luke? Anche prima di ceder al lato oscuro non ero ancora un maestro.
 
-Ma tu sei l'unico maestro jedi in giro per la galassia ormai.
 
Anakin era pensieroso, non riusciva a scrollarsi di dosso quella sensazione d'ineguatezza verso quel compito così importante:
 
-Inrealtà ci sarebbe un maestro jedi molto più qualificato di me.
 
Arthur lo fissò sbalordito:
 
-Vorresti affidarlo alle cure del maestro Obi-Wan Kenobi? Scusa se te lo dico ma visto i risultati precedenti io non mi fiderei ad affidargli anche la vita di Luke.
 
Anakin si mise a ridere divertito a sentire queste parole uscire dalla bocca id Arthur...solo lui riusciva a farlo ridere così di gusto.
 
Quando, finalmente, riuscì a riprendersi gli rispose:
 
-Non mi riferivo al mio maestro ma al maestro Yoda, anche lui è riuscito a sfuggire all'epurazione voluta da Palpatine e so dove ora si nasconde ed è un posto sicuro.
 
Arthur lo guardò pensoso e capì che era sol questione di tempo: Luke sarebbe stato mandato da Yoda:
 
-Luke ne è già al corrente?
 
Anakin rise nuovamente:
 
-Credi che io riesca a nascondere qualche cosa a quel diavoletto di bambino? Ha capito tutto, lui è sempre riuscito a leggermi dentro come nessun'altro sin dal nostro primo incontro.
 
Anche Arthur rise pensando a quando, ancora in fasce, incominciò a strattonare il mantello del terrificante Lord  Vader solo per farsi prendere in braccio...uno spettacolo esilarante ricordandolo adesso:
 
-Hai ragione, ogni volta che ci penso piango dal ridere e così mi vengono in mente anche le sue marachelle successive e rischio di o smettere più di ridere.
 
-Capita anche a me...ma stavolta non farà marachelle perché ha capito che è molto importante e mi asseconderà.
 
-Dove dobbiamo accc...lo manderai da solo?
 
Ecco la nota doletne di questo piano, non poteva rischiare che qualche spi imperiale informasse Palpatine che l'Executor era nel sistema di Degobah perché, come lui sapeva che Yoda si nascondesse proprio lì, anche Palpatine poteva saperlo:
 
Non posso rischiare, abbiamo fatto di tutto per proteggerlo e poi non andrà da solo, R2-D2 l'accompagnerà e veglierà su di lui come sempre.
 
Anche se non lo dava a vedere, si capiva perfettamente il dolore che provava al pensiero del distacco così netto e così presto...per tutti loro sarebbe stato doloroso perché gli erano tutti affezionati.
 
Luke arrivò di corsa e abbracciò suo padre, aveva avvertito la sua tristezza e voleva alleviargliela:
 
-Non preoccuparti per me padre, il nostro distacco non sarà per sempre, vedrai che tornerò presto da te.
 
Anche Anakin l'abbracciò teneramente, si stupiva ancora adesso a vedere quanta forza di volontà c'era in quel corpicino di bambino.
 
Lo sguardo di Luke esprimeva una fiducia incondizionata verso di lui e questo gli scaldava il cuore, quel bambino l'aveva salvato 7 anni fa ora se ne rendeva contro e lui aveva deciso di proteggerlo da Palpatine.
 
Ora, quella decisione, lo metteva duramente alla prova ma non poteva fare altrimenti:
 
-Prepara il tuo zaino, domani tu e R2-D2 partirete per il sistema di Degobah.
 
-Il mio zaino è già pronto padre, preferirei passare con te le ultime ore che ci vedranno insieme.
 
Anakin rimase ancora una volta colpito dal suo intuito...riusciva quasi sempre ad anticipare ogni sua mossa.
 
Il giorno dopo Luke si alzò molto presto e portò il suo zaino all'interno del caccia con cui sarebbe partito insieme al suo fidato droide; dopo un po' lo raggiunse l'amico fraterno John Piett:
 
-Ciao John, mi raccomando ti affido mio padre, non fargli sentire troppo la mia mancanza.
 
Per quanto avessero solo 7 anni erano entrambi più maturi della loro età, nonostante le loro mascalzonate da bambini a volte, a sentirli parlare, sembravano degli adulti:
 
-Ci penserò io a lui Luke non tu devi preoccupare per quello, tu devi pensare solo al tuo addestramento e tornare da noi come cavaliere jedi.
 
Luke ascoltava le parole di John serio serio...sembravano due adulti:
 
-Farò ciò che devo, non vi deluderò.
 
A quel punto smisero di parlare, si erano detti già tutto, e attesero l'arrivo degli altri.
 
Vennero tutti, anche gli Ewoks che consideravano quegli uomini come parte della tribù, e salutarono calorosamente Luke che ricambiò il loro affetto...in fondo erano la sua famiglia, non tradizionale è vero ma comunque una famiglia che l'amava e l'incoraggiava sempre.
 
Senza profferire parola, per il nodo alla gola per l'emozione, salì sul caccia insieme a R2-D2 e partì con le lacrime agli occhi in fondo era comunque solo un bambino.
 
Mentre affrontava questo lungo viaggio c'era un altro pensiero che lo sollevava: oltre a John ci sarebbe stato di nuovo Lando vicino a suo padre egli stava per tornare dall'Accademia per far parte dell'equipaggio.
 
Appena furono vicino a Degobah il piccolo R2-D2 avvertì il suo padroncino che si preparò ad atterrare senza l'ausilio degli strumenti perché le nebbia che circondavano il pianeta erano della stessa sostanza delle nebbie di luce incontrar da loro nello spazio.
 
Una volta atterrato, senza problemi perché aiutato dalla forza, sganciò R2-D2 e si mise ad osservare il paesaggio circostante: com'era diverso da Endor!
 
Degobah era un pianeta umido e nebbioso, anche qui la natura cresceva rigogliosa ma la leggera nebbiolina che circondava il tutto lo rendeva un po' triste.
 
Usando la forza riuscì ad isolare il segno di vita gli cli interessava dagli altri esseri viventi e, dopo aver detto a R2-D2 di restare di guardia alla nave, s'incamminò alla ricerca del suo nuovo maestro.
 
A l'interno della sua casupola, Yoda, percepì il cambiamento nella forza al momento dell'atterraggio e senza riuscire a capire chi fosse si mise in attesa del novo arrivato.
 
Appena scorse il bambino che si avvicinava alla sua casa rimase sorpreso perché sentiva un grande potere provenire da quel bambino...che alla fine lo raggiunse e bussò:
 
-Posso entrare maestro Yoda?
 
-La porta aperta è.-rispose il piccolo maestro jedi che incominciò subito a studiare attentamente il bimbo che entrò nella sua casa.
 
Luke affrontò senza scomporsi quell'esame approfondito, sapeva che sarebbe successo, quindi lui l'osservò incuriosito: suo padre gli aveva parlato di lui quindi doveva stare attento...Yoda non doveva scoprire la verità.
 
Yoda si alzò e versò una bevanda di corteccia in due bicchieri ed uno lo offrì al bambino:
 
-Cosa porta te qui piccolo?
 
-Maestro Yoda il mio nome è Luke e sono venuto fin qui per imparare da lei ad usare la forza.
 
Yoda si stupì a quelle parole...lui aveva già capito che la forza scorreva potente in quel bambino ed era già anche capace a controllarla...qualcuno gli aveva già fatto da maestro:
 
-Tu si chi io sono?
 
-Si, tu sei uno dei pochi maestri jedi riuscita a sfuggire all'epurazione imperiale...ho bisogno del tuo aiuto per poter diventare un cavaliere jedi, so di essere già grande però...spero che tu mi prenda come allievo.
 
Yoda osservava pensieroso quel bambino che gli chiedeva aiuto:
 
-Io te aiuterò ma tu finire addestramento dovrai.
 
Luke sorrise al suo nuovo maestro:
 
-Io porterò a termine il mio addestramento, resterò qua finché tu riterrai opportuno maestro Yoda.
 
Yoda era turbato, sentiva che Luke era più di quello che dava a vedere, sembrava già avere un addestramento.
 
Per quanto estendesse i suoi sensi il giovane Luke riusciva a nascondere il vero se stesso anche a lui e non riusciva a capire perché si comportasse così e poi, osservandolo attentamente nei suoi movimenti, gli ricordava qualcuno ma non  riusciva a capire chi.
 
Decise che, per il momento, era meglio non approfondire ma di dare inizio all'addestramento ma, dopo un anno, Yoda decise che doveva sapere di più perché ora era sicuro che lui fosse già stato addestrato molto bene da qualcuno:
 
-Obi-Wan detto te di venire qui da me?
 
Luke rimase sorpreso da questa domanda:
 
-No, io non conosco Obi-Wan perché questa domanda maestro?
 
Yoda era pensieroso, chi lo aveva addestrato? Lord Vader aveva già ucciso tutti gli jedi che aveva trovato quindi chi?
 
-Tu addestrato già sei, chi è stato? Tu ottimo piccolo jedi.
 
-Nessuno  mi ha addestrato prima di te maestro. Ora scusami ma vorrei andare a riposare.-tristemente Luke si alzò e corse verso il suo campo dove l'attendeva il suo piccolo amico R2-D2.
 
Yoda, stavolta, decise di andare ad indagare...aveva sempre saputo in quale punto del pianeta si dirigeva ma aveva sempre deciso di lasciargli la sua privacy.
 
Ma ora no, lui doveva sapere chi era stato ad addestrarlo così ben e perché l'avesse mandato da lui quando non ce n'era bisogno: il bambino sapeva già tutto quello che doveva sapere, anzi, era anche più avanti nell'apprendimento di quello che erano di solito i bambini di quell'età che frequentavano il tempio jedi.
 
Appena Yoda fu vicino al campo, il piccolo R2-D2 incominciò ad agitarsi emanando i suoi pigolii di avvertimento a Luke:
 
-Vieni avanti maestro Yoda, perché hai deciso di violare la mia privacy?
 
Yoda incominciò ad osservare il piccolo droide: l'aveva già visto, ne era sicuro, e l'ultima volta era su un cargo che accompagnava un neonato verso la sua nuova famiglia dove non era arrivato mai.
 
Avendo riconosciuto il R2-D2, il maestro Yoda ritornò a posare gli occhi indagatori su Luke che si era messo vicino al droide.
 
Luke non abbassò il suo sguardo ma continuò a fissare il suo maestro...doveva capire cosa gli passassi nella testa ma anche lui riusciva a celargli i pensieri: per niente era il più grande maestro jedi dell'Universo anche prima che rimanesse praticamente l'unico.
 
-E' inutile che leggere cerchiami i nostri pensieri...R2-D2 distrutto non è e tu ricordare a me qualcuno fai.
 
Luke si girò a guardare R2-D2 e sorrise pensando: e no, distrutto non sembri proprio...ma continuò a rimanere in silenzio, doveva proteggere il loro segreto per proteggere le persone che amava e che stavano rischiando le loro vite per lui.
 
-Aiutare me tu non vuoi, vero mio giovane Luke? Altro bimbo conoscevo taciturno come te...tu somigli lui, ora so a chi somigli.
 
Luke continuava a rimanere in silenzio, aveva capito che era solo questione di tempo prima che Yoda capisse che era, sempre che non l'avesse già fatto e stava solo cercando di sondare il terreno e fargli fare delle ammissioni.
 
-Tu morto dovresti essere insieme a R2-D2...chi tu sei veramente lo sai vero?
 
Era come lui pensava, il maestro Yoda l'aveva riconosciuto, ed ora voleva sapere cosa lui sapesse esattamente di se stesso e...decise di fidarsi del suo maestro:
 
-Si, io so chi sono...il mio nome è Luke Skywalker e non sono morto come nessuno dell'equipaggio del cargo lo è.
 
Se questa rivelazione lo avesse sorpreso non lo diede a vedere:
 
-Chi salvato vi ha da Lord Vader? E dove equipaggio nascosto è?
 
Luke provava sempre un po' di dolore a sentir parlare così di suo padre anche se sapeva che era quest'alone di cattiveria che lo teneva al sicuro da Palpatine:
 
-E' stato Lord Vader stesso a salvarci e, l'equipaggio dell'Executor è l'equipaggio del cargo. E' stato lui a mandarmi qui da te per essere addestrato perché non si è fidato di se come maestro.
 
Questa volta Yoda non riuscì a nascondere la sorpresa al suo giovane allievo...com'era possibile? Non aveva dubbi sul fatto che il bimbo fosse Luke Skywalker, la somiglianza con suo padre era innegabile...ma il resto era sconcertante, chi cede al lato oscuro non può tornare indietro è perduto per sempre.
 
-Mio padre è riuscito a tornare indietro, l'ho visto sin dal primo momento che l'ho toccato...ed il fatto che non ha mai rivelato a Palpatine della mia gamella conterà qualcosa.
 
Il piccolo Luke lo sorprendeva sempre di più, sapevano anche della gemella e scommetteva che sapevano anche dove si trovasse in questo momento:
 
-La forza vigorosa scorre in lui e tanto potente è che tornato indietro...ottimo maestro per te, io insegnarti niente devo.
 
Luke fu piacevolmente sorpreso da queste parole, suo padre aveva dubitato sulle sue capacità ma aveva torto...ma un altro pensiero prese prepotentemente il sopravvento:
 
-Maestro Yoda, assomiglio molto a mio padre...fisicamente intendo.
 
-Si Luke e Palpatine conosciuto lui quando bambino era...questo preoccupa te molto, vero?
 
-Se l'Imperatore dovesse scoprire chi sono, mio padre e i suoi uomini verrebbero giustiziati immediatamente ed io non posso fargli correre questo rischio...devo raggiungere subito le nebbie di luce.
 
Luke notò lo sguardo interrogativo del suo maestro:
 
-Le nebbie di luce sono posizionate su Coruscant, solo che ha la forza come sua alleata può entrarvi perché, come per le nebbie qui su Degobah, gli strumenti impazziscono e chi viene guidato dal lato oscuro non riesce a penetrarle. Al suo interno vi è stato ricostruito il tempi jedi e li si sono rifugiati tutti gli jedi e d ribelli uccisi da mio padre.
 
Yoda era sinceramente colpito da ciò che il giovane Luke gli stava dicendo; era felice di sapere che molte persone e maestri jedi erano vivi e, cosa più importante, Anakin Skywalker non era perduto come loro avevano creduto.
 
Avrebbe dovuto immaginarlo: Anakin era il più potente tra gli jedi, per questo Palpatine l'aveva subito preso di mira per farlo divenire un Sith e forse per un momento vi era anche riuscito, quindi era l'unico in grado di ritornare indietro...non sarà stato facile risalire il pozzo in cui era caduto ma grazie a L Luke c'era riuscito:
 
-Obi-Wan sa questo?
 
-No maestro solo tu e quelli che lui ha nascosto al tempio lo sanno...anche mia madre si trova lì, al suo posto morì Cordè, stava già morendo ed ha preferito morire facendo quello per cui era stata addestrata che di mallattia dopo una lenta agonia.
 
-Intenzione di partire tu hai?
 
-Non ho altra scelta che nascondermi al tempio per capire cosa fare per impedire a Palpatine di riconoscermi...vuoi venire con me maestro? Sono sicuro che il Generale Kota sarà felice di rivederti.
 
A sentire quel nome il maestro Yoda s'illuminò in volto:
 
-D'accordo mio giovanissimo jedi, partiamo io pronto sono.
 
Yoda, Luke e R2-D2 lasciarono Degobah e si diressero verso il tempio nelle nebbie di luce; il droide mandò un messaggio cifrato, su una banda segreta, all'Executor che si diresse nello stesso luogo.
 
Il primo ad arrivare fu l'Executor che attraccò e tutto l'equipaggio scese e si mise in attesa dell'arrivo del caccia che, dopo qualche ora, arrivò e attraccò.
 
Il cambiamento del maestro Yoda era sorprendente: sembrava rinvigorito e ringiovanito come per gli altri jedi, anche lui fu colto da un malore appena entrato nelle nebbie di luce per poi sentirsi più forte subito dopo.
 
Lord Vader osservò il piccolo maestro di Luke, non lo vedeva dai tempi dell'epurazione:
 
-Maestro Yoda sono felice di rivederti...anche su di te si è mostrato l'aspetto benefico delle nebbie di luce: ti hanno riportato all'età in cui la forza in te era più vigorosa e, fintanto che resterai qui, non invecchierai neanche di un giorno.
 
-E' un piacere rivedere te mio giovane Anakin, il bentornato io ti do con molto piacere. Io restare devo e continuerò a osservare il giovane Luke, più fiducia in te devi avere, tu ottimo maestro per giovane Luke...maestro jedi Anakin Skywalker.
 
Il Signore Oscuro rimase sorpreso della nomina che il maestro Yoda gli conferiva in quel momento:
 
-Grazie maestro Yoda, spero di meritarmi questa nomina ma ora devo affidare un compito di vitale importanza a R2-D2, vai con Arthur che ti preparerà per la tua nuova missione e tu, mio piccolo Luke, anche tu tra poco dovrai ripartire per una nuova destinazione che ti porterà ad incontrare un altro vecchio maestro jedi.
   
 
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