Non
credo che scriverò l'ultimo capitolo, è già stata
una faticaccia scrivere questo, ma se mai lo scriverò,
sarà tra molto tempo quindi anima in pace e BUONA LETTURA con il
penultimo capitolo. La storia di One piece andrà
avanti domani sera insieme al secondo capitolo de "Un regno
perduto" e per scusarmi di questo mostruoso ritardo vi dò un
regalino di Tsubasa.
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XII°
DIFESA SICURA
La notizia che
Subaru era morto aveva colpito Yuko e tutti i presenti come una
stiletta al cuore. La maga guardò la ragazza sconvolta, non
poteva credere che quel povero ragazzo fosse morto.
"Come sarebbe a dire morto?! Kobato-chan è uno scherzo?!" chiese
speranzosa Yuko. Kobato scosse la testa freneticamente con un
espressione assai triste in volto mentre delle lacrime cominciavano a
salirgli.
"No, non è uno scherzo! Gli anziani dicono che c'è un
testimone e chiedono a tutti i maghi di riunirsi al castello"
spiegò
"Un testimone eh...Sono proprio curiosa di sapere chi sia!"
esclamò cupamente avendo un bruto presentimento. Yuko si
chiedeva chi mai potesse essere stato a guardare un uomo uccidere
un'altro uomo...senza fare nulla. Anche se un nome che ci stava bene
c'era...e non era di certo un buon nome da pronunciare. "Ma prima di
tutto andiamo dai saggi!"
"Aspetti Yuko-san! Qualcuno dovrebbe andare ad avvisare Kamui-kun e
Hokuto-chan...non vorrà che lo vengano a sapere dai saggi?!"
fece presente Fay ancora accanto a Kurogane. La dona sorrise, sapeva
che Fay avrebbe prese a cuore la accenda, considerando l'incidente di
suo fratello, decise di mandarci Kobato. Nel mentre loro si diressero
dai saggi a sentire la versione del testimone.
"Lo
sapevo che dovevi essere tu, per forza!" esclamò Yuko alquanto
contrariata. "Se davvero hai visto chi ha ucciso Subaru perché
non l'hai fermato... Fai Wang!"
"Per il semplice motivo che io ho visto
il colpevole mentre scappava, non prima del'omicidio!" spiegò
l'uomo sorridente. "
"E sentiamo chi sarebbe l'assassino!?" chiese Saiga, non tanto convinto del mago davanti a lui.
"Lui!" esclamò indicando Fay
A casa Sumeragi Kamui stava aspettando che il fratello entrasse dalla
porta. Erano ora che non lo vedeva e cominciava a stare in ansia, senza
contare che la sorella, Hokuto, cominciava a dare sui nervi e senza
Subaru nei paraggi avrebbe cominciato ad usare lui come sua bambolina.
"Kamui-kun, perché non provi questo?!" cinguettò Hokuto
mentre Kamui tentava, invano, di trovare un posto dove nascondersi.
"Subaru ti prego muoviti....questa è capace di mettermi perfino
vestiti da donna!" supplicò quasi sussurrando, quando il
campanello della porta si aprì. Subaru andò ad aprire
credendo di trovarsi di fronte il fratello, ma....
"Buon...buongiorno...Kamui-san c'è una cosa che dovrei dirvi!"
disse la ragazza abbastanza imbarazzata e scura in volto. Non era
abituata a dire certe cose, per la verità non l'aveva mai fatto,
e infatti si sentiva male al solo pensiero dello sguardo del mago
davanti a lei che, a tempo avrebbe avuto. "Non sono molto incline a
dire certe cose, ma Yuko-san ha detto che sarebbe stato meglio detto da
me quindi...."
"Quindi?!" chiese incalzandola. Kobato, poverina, strinse le mani a
pugno. Nemmeno lei avrebbe sopportato di sentirsi dire che, il suo Kiyokazu-kun fosse morto, da una persona semi-sconosciuta.
"Mi spiace, ma Subaru-kun
è................................. Morto!" Kamui sbiancò
sul colpo e Hokuto fece cadere il vestito, cadendo lei stessa a terra.
"Mi spiace, come detto prima, non sono brava a dire certe cose...Mi
scuso immensamente!" disse abbassandosi per scusarsi freneticamente.
"LASCIA STARE I CONVENEVOLI, CHI
È IL COLPEVOLE!?" urlò dietro Kamui alla povera Kobato
che tremò per lo sguardo indagatore su di lei.
"Mi....mi spiace non lo so,
ma.....c'è un testimone che in questo momento si trova dai
saggi!" balbettò lei prima di vedere il ragazzo correre fuori di
casa.
Tutti si girarono verso Fay che stupito si indicava da se.
"I...io!?" chiese balbettante. Fai Wang roteò gli occhi e poi sbuffando fece un segno di diniego con
"No
"Kuro...-pon..." sussurrò Fay
"TU MALEDETTO!" urlò Kamui appena
arrivato schiantandosi addosso al cacciatore. Krogane tirò fuori
la katana e la puntò alla gola del ragazzo. Si fermarono al
centro della stanza
"KUROGANE"
"KUROGANE!" urlarono Saiga e Yuko
"KAMUI-SAN!"
"KAMUI!" lo fermarono la sorella e
Kobato. I due continuavano a guardarsi in cagnesco, anche se Kurogane
non ne capiva il motivo.
"Signor Kurogane metta via l'arma!"
esclamò uno dei saggi. Ma i due continuavano a guardarsi senza
sentire nessuno, anzi continuarono a combattere. Fay si era rabbuiato,
non poteva credere che il suo Kuroppi avesse ucciso un mago, uno come
lui.
"Se non li fermiamo finiranno per
distruggere tutto!" il biondo sentiva tutto ovattato, almeno
finché qualcuno non disse una frase.
"Vorrà uccidere anche l'altro
fratello!" a quell'esclamazione sembrò riaversi e guardando lo
scontro risoltosi di nuovo a metà urlò con tutto il fiato
che aveva in gola.
"KUROGANEEEEEEEEEE!" lo spadaccino si
fermò di colpo, conosceva bene quella voce che, più di
una volta aveva storpiato il suo nome. Invece, quella volta,
quell'unica volta... Chiuse gli occhi girandosi per vedere il volto del
biondo completamente ricoperto dai capelli.
"Arrestatelo!" ordinò uno dei
saggi. Kamui venne fermato dalla sorella mentre Kurogane continuava a
guardare a Fay, intanto che gli mettevano le manette: delle specie di
cerchi lucenti attaccati fra loro da un cristallo. Venne portato via e
messo in carcere.
"Questa è una menzogna... e tu lo
sai!" esclamò Yuko rivolta a Fai Wang "Perché menti,
perché dici di aver visto Kurogane uscire dopo aver ucciso
Subaru!?" chiese
"Perché è vero!" rispose lui semplicemente.
"Ma lei ne è sicuro?" domandò Saiga a mago "Mi dica cosa ha visto"
"Ho visto un uomo dalla capigliatura nera uscire dal tempio e scappare"
"Aaaahhhhh, ora capisco! Tu sei sicuro che quell'uomo fosse Kurogane... posso chiedertene il motivo?!" fece ironica Yuko
"Semplice, è l'unico uomo
abbastanza robusto, con i capelli neri, che ho visto!" Yuko
tentò di trattenersi, ma alla fine una bella vassoiata non
gliela tolse nessuno.
"TE NE RENDI CONTO CHE POTEVA ESSERE
CHIUNQUE... anche Saiga!" gli fece presente. Mentre Yuko faceva la
paternale a Fai Wang, Kobato saliva le scale per arrivare al piano di
sopra, dove Fay se ne stava da solo e sconsolato.
"Posso?!" chiese lei. Il biondo alzò lo sguardo e sorridendole le fece cenno con
"Non credo... Ho sbagliato tutto fin dall'inizio! Come potevo anche solo lontanamente pensare che potesse funzionare!"
"Io non credo che Kurogane-san abbia
ucciso qualcuno...Certo non lo conosco, ma non mi è parsa una
persona che farebbe di questa cose! Non è d'accordo
Yoriogi-san?!" chiese lei gentilmente a pupazzo che aveva in borsa
"Non capisco perché lo chiedi a
me!" fece riluttante lui. Fay guardò stupito l'esserino
riconoscendone nella voce il suo Kurogane.
"Sembra simpatico!" esclamò Fay a Kobato
"Lei crede?! Anche a me ha fatto questa
impressione" si misero a ridere i due, mentre il povero cagnolino di
pezza si chiedeva cosa avesse mai fatto di male.
"Lo sai vero, che sei nei guai?!"
domandò Kakei a Kurogane. Si trovavano nella cella a
chiacchierare sulle vicende e sul futuro della vita del cacciatore.
"Naturalmente io farò il possibile per aiutarti!"
"Davvero?! Non mi sembri il tipo che fa queste cose per nulla!" puntualizzò il cacciatore conoscendone
"Diciamo
"Si, se mi vorrà ancora!"
sospirò Kurogane. Aveva notato la testa ricurva del mago mentre
lo portavano via, come anche non gli era sfuggito il suo nome detto per
intero da quella bocca, poco incline a dirlo esatto.
"Perché non mi vuoi più?!"
chiese con una vocina stridula Fay appena arrivato. Kakei sorrise
sadico verso Kurogane. Fay aveva uno sguardo da falso arrabbiato in
volto, le guancie gonfiate a faccia a palla e le mani ai fianchi. A
Kurogane sembrava un bambino troppo cresciuto.
"Bene vi lascio! Mi raccomando Fay solo
cinque minuti" precisò Kakei uscendo per andare a parlare con
Yuko, la quale aveva accompagnato Fay e adesso lo aspettava.
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Il prossimo è l'ultimo capitolo, sempre se lo scrivo. Grazie a tutti di avermi seguita e alla prossima