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Autore: Heart InRussia    12/06/2011    0 recensioni
Prendete la prima serie di Beyblade, togliete Kei come protagonista e metteteci una ragazza in balia degli eventi; poi aggiungete un innamoramento imprevedibile e un'autrice che è alla sua prima fanfiction et voilà!
Otterrete una storia mai raccontata.

Scusate, è già la terza volta che modifico la presentazione alla storia, ma ne volevo una che dasse un'idea della trama.... Che dire? Aspetto i vostri pareri :)!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grazie a chi ha letto il primo capitolo e a chi ha lasciato il suo commento scrivendo cosa ne pensava ( Kiki3ciento, ValentineRomance, Giulia Hiwatari, Henya )Sono davvero contenta che a molti di voi interessi questa storia e spero di non deludervu con questi nuovi capitoli!!


Memories


La mattina dopo i ragazzi arrivano in Russia. Passeggiano per la città ma, dopo aver assistito a una partita di Bey Blade in un parco, incontrano Vorkov, che li invita al monastero. Takao a nome di tutti accetta ma l’incontro a cui assistono una volta entrati lascia tutti scossi, in particolare Kei, a cui tutto sembra così familiare…il fatto che Vorkov, mentre spiegava i severi meccanismi degli incontri nel suo stile (es. chi perde deve essere punito) si sia rivolto a lui, dicendo :”Non è vero Kei?” E’ciò che fa esplodere in lui una serie infinita di interrogativi. Perché gli sembra di essere già stato in quel luogo ma non lo ricorda? Il ragazzo passa una notte tormentata da incubi e la mattina dopo esce dall’hotel dove tutti alloggiano in camere singole per cercare una risposta alle sue domande. Entrato nel monastero, finalmente ricorda: lui vi ha vissuto l infanzia!! A venirgli incontro è il perfido Vorkov, che conferma ciò che il ragazzo ha appena ricordato e gli racconta che lui era uno dei migliori giocatori, finché non era venuto a conoscenza dell’esistenza di Black Dranzer, un bey potentissimo. Deciso a renderlo il suo bey, Kei una notte se ne era impossessato e aveva provato ad usarlo, ma la potenza del bey si era ritorta contro di lui, ancora piccolo e non alla sua altezza, in un modo così violento da tramortirlo e causargli una perdita di memoria, causa del ritorno di Kei ancora piccolo in Giappone. Ma ora che il ragazzo ha ricordato tutto, l’uomo gli fa una proposta: tornerebbe nella squadra russa, a pochi giorni dell’inizio della finale mondiale di Bey, se in cambio avesse Black Dranzer, la trottola più forte del mondo?

Nel frattempo i Blade Breakers, giunta la mattina seguente, inziano a essere preoccupati per il loro compagno, uscito senza più dare sue notizie.

Ps. Chiedo scusa per tutti questi riassuntini, ma se non sintetizzassi alcuni tratti del racconto più che una fan fiction scriverei un romanzo lungo come la saga de “Il Signore degli Anelli”


Takao

Ma dove è andato? E’ da ieri che manca, ha anche saltato gli allenamenti e non è mai successo che lo facesse e io inizio a preoccuparmi sempre di più e fra una settimana inizia la finale mondiale e noi non siamo ancora pronti e se non torna non dormirò né allenerò per niente causa tensione e domani idem e insomma io sono il capitano la vittoria della squadra è responsabilità mia e sono già le nove e lui non è ancora arrivato…. ”AAAAAAARGH!!!” L’urlo di sfogo mi è uscito quando l’ansia ha toccato il limite di sopportazione umana. I ragazzi mi guardano ma nessuno dice niente, perché sono tesi quanto me, persino Rei che di solito è il più serafico. Anche Khris che è arrivata da poco. Basta, basta non ne posso più!!!Questo clima non lo reggo, devo fare qualcosa. Ma cosa?? “Ragazzi, devo fare qualcosa, devo cercarlo!” Khris mi guarda: è una tipa sveglia, e anche se ho parlato in giapponese credo che abbia capito quale fosse il tema della mia affermazione. “Vuoi fare qualcosa?-dice-Vuoi forse cercarlo? Ma dove andresti?” “Non lo so-rispondo- dove potrebbe essere andato?” E’ il turno del Prof di intervenire: “E’ andato via così di colpo…credo che qualcosa l’abbia scosso. Di sicuro qualcosa che ha visto l’altro ieri. Cosa potrebbe essere stato?” “Il monastero, di sicuro-afferma Khris-non avete visto come era silenzioso dal momento in cui siamo usciti?” “MMM qualche differenza con il suo essere silenzioso prima di entrarci?” La battuta di Max fa ridere tutti e per qualche istante ci rilassa. “Però è vero che era più strano del solito- dice Rei-e poi…avete visto che quel tipo lì l’ha chiamato per nome? Ragazzi, quel Vorkov non mi piace per niente, come non mi piace affatto che sembrava che conoscesse Kei….Se qualcosa l’ha scosso, comunque, è lì.” “Bene, allora ci andremo-affermo decisissimo-lo troveremo e lo riporteremo a casa…come minimo quel pazzo l’ha rinchiuso in qualche cella o cose del genere.” “Ma dove vai?-afferma il cinese-Ci sono fior fior di bladers in quel monastero pronti a impedirti di entrare. Non concluderemmo niente.” La verità delle sue parole ci colpisce come uno schiaffo.


“Come facciamo a entraree?” Dice Takao in tono piagnucoloso esprimendo la domanda che tutti ci stiamo facendo. “Quel posto è una fortezza…”

Una fortezza….il monastero….Per la prima volta oggi sorrido: sono o non sono colei che riuscì a fuggire dal monastero di EastCoast?? “Ragazzi, si può fare”. Rei, Max, Kappa e Takao mi guardano incuriositi. Proseguo: ”Probabilmente appena dimostreremo di voler entrare nel monastero un gruppetto di bravi bladers ci verranno incontro per bloccarci. Almeno, a EastCoast funzionava così. Ma quello che è scontato ma di cui di solito non si tiene conto è che è in quel gruppetto di infallibili giocatori che sta il più grande ostacolo. Se un gruppo di noi li affronta, la sorveglianza del monastero sarà concentrata su quell’ incontro, e ad altri sarà possibile entrare. Lo scontro con chi fa da “guardia” insomma sarà un diversivo che distrarrà la sorveglianza.” “Geniale!” Esclama Kappa mentre gli altri si complimentano per l’idea. “Ma chi di voi entrerebbe?” Chiedo. Gli sguardi si abbassano, Max esprime un “mmmm”scettico. “A me quel luogo mette i brividi” E’la sua risposta. Rei aggiunge: ”E poi non lo conosciamo per niente. Chissà quali meccanismi interni, quante guardie appostate negli angoli per sicurezza….” Takao lo interrompe: “Meglio lasciare perdere, sapete”. “No!!-esclamo (ma da dove mi arriva tutta questa decisione?)-Fidatevi, si può fare! Conosco quell’ambiente, io sono cresciuta in un monastero simile. Andiamoci stasera col buio. Non ci saranno sentinelle, i blader saranno tutti ad allenarsi. Io….Che ne dite se andassi io? Penso di avere un’idea di cosa troverei là dentro, ed inoltre se mi prendessero non mi farebbero niente, perché io non sono un blader importante e non avrebbero interesse a impedirmi di partecipare alla finale…” “Non dire sciocchezze….”Mormora Rei, ma è inutile: ormai li ho convinti.

***

Monastero Vorkov, ore 18:30

Fa un freddo assurdo, e la notte scende veloce su Mosca. Ma la decisione che sento dentro non è svanita: voglio scoprire che fine ha fatto Kei, voglio con tutta me stessa che questa squadra domani possa riprendere gli allenamenti senza che nessun pazzo la ostacoli. Chi è Vorkov per sabotare i Blade Breakers? Ho visto come tratta i suoi blader, e non mi è piaciuto per niente. E’ pazzo.

Come devo esserla io per decidere di entrare da sola in un monastero esclusivamente maschile di notte. Meglio agire prima che io cambi idea. Raccolgo i capelli a coda, un gesto che mi dà sicurezza mentre continuiamo a camminare verso l’ingresso, finchè non giungiamo davanti all’imponente portone trovandoci davanti a….


Rei

Giungiamo davanti all’ingresso e ci troviamo davanti a un citofono. Max preme il pulsante e alla voce che risponde in russo (Khris traduce: “Non si accettano visitatori”) lui risponde: “Dov’è Kei?”

La città sembra ancora più fredda, lei mi sembra ancora più esile e fragile mentre accosta il volto al citofono ripetendo la domanda in lingua russa.


“Ridateci Kei, sappiamo che è qui. Fateci entrare” La risposta è una fragorosa risata. “Una delle due richieste possiamo accoglierla, l’altra no.”

Il portone si apre lentamente.

Prevedibile che non volessero restituirci lui.


Ho una fifa assurda, che a intervalli regolari si alterna alla voglia di distruggere chi ha imprigionato Kei. Ci addentriamo nel grande chiostro del monastero che segue all’ingresso, guardandoci quasi maniacalmente intorno. Dov’è la trappola? La porta per entrare nell’edificio vero e proprio è in fondo al giardinetto. Siamo quasi a metà percorso quando dall’ombra escono due ragazzi. Uno lo conosco: è Ivan, un membro della squadra di Bey Blade russi. Chi lo affianca è il suo capitano, che evidentemente è stato aggiornato da chi ci aperto della nostra visita. Dico “evidentemente” perché ha un auricolare all’orecchio ed è ovviamente, come aveva previsto Khris (che adesso secondo i piani si sta allontanando), uno dei blader più forti, nientemeno che…


…La seconda persona bella e fredda che vedo da quando mi sono svegliata tre giorni fa. Un ragazzo sui diciannove-venti anni che è decisamente di bell’aspetto ma il fatto che stia dicendo ai ragazzi “Dove credete di andare?” mi fa pensare che non sia così accogliente. Bene caro, adesso vediamo di trovare chi ha il tuo stesso carattere. Mentre loro escono allo scoperto, io mi rifugio nel buio del chiostro, entrando sotto un portichetto e percorrendo il lungo corridoio che si conclude con una porta aperta. Posso vedere il mio respiro che si condensa mentre cammino cercando di non essere notata, posso sentire il mio cuore che martella il petto. Tre secondi, due, uno e sono dentro all’edifico. Fase 1 conclusa. Adesso devo trovare Kei.





  
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