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Autore: Heart InRussia    06/06/2011    4 recensioni
Prendete la prima serie di Beyblade, togliete Kei come protagonista e metteteci una ragazza in balia degli eventi; poi aggiungete un innamoramento imprevedibile e un'autrice che è alla sua prima fanfiction et voilà!
Otterrete una storia mai raccontata.

Scusate, è già la terza volta che modifico la presentazione alla storia, ma ne volevo una che dasse un'idea della trama.... Che dire? Aspetto i vostri pareri :)!
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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De

Non so se qualcuno leggerà mai quello che sto per scrivere.Il mio racconto è inserito nel contesto di Beyblade(Se vi piace l'anime ,credo che la storia possa piacervi :parola di fan )un cartone che io personalmente ho adorato quando ero più piccola ma che probabilmente (penso)oggi seguono in pochi. Ma se qualcuno per caso passasse per questa pagina e volesse dare un occhiata,lo prego di farmelo sapere,di farmi sapere che scrivo per qualcuno, fosse anche una sola persona e questo per me basterà per sapere che posso andare avanti col racconto. Per idearlo e inventare la trama ci sono voluti più giorni: per favore, se leggete questo racconto dando così senso al mio lavoro, fatemelo sapere. Questo capitolo è un po'strano, sembra da qui di poter già intuire come andrà avanti la storia... Ma non è così :P

Grazie mille :)


Capitolo 1

La protagonista


La protagonista di questo racconto è un personaggio nuovo, ”catapultato” nella prima serie di Bey Blade. Khris è una ragazza orfana che ha vissuto l infanzia in un monastero femminile inglese dove viene insegnato alle bambine ad usare il BeyBlade. Non è un contesto facile ,ma un ambiente di rivalità e competizione, nel quale nonostante tante insicurezze lei è riuscita a crescere sul piano del gioco, diventando un abile giocatrice. All'età di quindici anni fugge con delle sue compagne con le quali forma una mini-squadra di BeyBlade, ma dopo due anni passati a viaggiare disputando tornei di poca importanza la squadra giunta in Francia si scioglie perchè le compagne desiderano affermarsi come singole blader e lei, che si trova ora da sola senza prospettive, viene rapita dal Team delle Tenebre che vogliono avere un ostaggio per ricattare i blader europei. Ma tre giorni dopo (periodo che lei passa in una sorta di riposo senza sogni indottole da sonniferi) la squadra dei Blade Breakers (che si trova in Germania per disputare un torneo contro i blader europei)a cui è giunta notizia del rapimento della giovane, incappando nel T.d.T lo sconfigge e decide di accudirla finchè non si sveglierà e uscirà da questo sonno.

NB:I miei commenti sono quelli in corsivo, per il resto a narrare sono i personaggi, contraddistinti dal loro colore.


Khris

Buio. Buio improvviso. Dove sono? Probabilmente stavo dormendo. Probabilmente dovrei svegliarmi. Ma...questa è una coperta?In Francia?

Apro gli occhi. Da una finestra con la tapparella quasi del tutto abbassata entra un po' di luce nella stanza. Mai vista prima. Mi siedo sul letto. Non riesco a ragionare, è come se la testa non riuscisse a funzionare, il mio cervello non si è ancora acceso del tutto. Bene,direi che la cosa migliore da fare è ricordare come sono arrivata fino a qui, perchè di sicuro non sono nella nostra casa in Francia....Le ragazze! La casa !Affiorano lentamente ricordi del discorso di Kate. Una fitta in mezzo al petto mi ricorda che ormai non siamo più una squadra. Ricordo di essere uscita dalla casa piangendo, dirigendomi verso il bosco fuori città. E poi...un furgoncino. Nero. Quattro individui che ne scendono e vengono verso di me. E poi...

Buio. Buio improvviso.

Il colpo della porta mi riporta al presente. Un ragazzo biondo mi fissa qualche istante e poi, parlando con accento giapponese(Ricordate, lei è inglese),grida: “E'sveglia, è sveglia!” Altri tre lo seguono guardandomi incuriositi, ma è la mia volta di stupirli: ci ho messo un po' ma li ho riconosciuti: “Ma io vi conosco, siete i Blade Breakers!” Takao(nooo ragazzeeeee sono davanti a Takao!!) sorride: ”Puoi dirlo, cara ,tu hai riconosciuto ME, ammettilo senza temere di offenderli!” “Ma siete proprio voi! Max,Takao,tu sei Rei....e tu....” Il ragazzino mi guarda incoraggiante “Io sono il tecnico della squadra, comprensibile che tu non mi conosca! Comunque sono il Prof kappa”.Pazzesco! Dev essere un sogno, sono con i BLADE BREAKERS!!

Un pizzicotto sul braccio che fa realmente male mi lascia un po'perplessa. Rei ride e dice qualcosa in giapponese a Max: “Non preoccuparti-afferma questo-non stai sognando! Ti abbiamo liberata ieri dal Team delle Tenebre e sì, siamo proprio noi: manca Kei ma....”Kei? Non ricordo chi sia. Quando ormai una settimana fa ho scoperto chi sono i Bleade Breakers guardando le loro partite alla tv ho visto solo Takao e Max. Mah.

Un quarto d ora è quanto serve per raccontare ai ragazzi chi sono e la mia situazione: in un quarto d ora rivedo scorrere davanti agli occhi le immagini della scuola tanto odiata e delle compagne che così tanto mi hanno fatto soffrire lasciandomi sola in mezzo alla Francia.

Andrei ancora avanti a rispondere alle loro domande, quando Takao afferma in un inglese un po'incerto: “Non preoccuparti,puoi rimanere con noi il tempo che serve!” Vedere gli altri che sorridono e annuiscono confermando il suo invito è la cosa più bella degli ultimi tre giorni, forse degli ultimi tre mesi.


Mi sto dirigendo verso la sala ristorante dell'hotel, dove mi aspettano gli altri. Non mi ci è voluto molto a sistemarmi: quanto a vestirmi,bè non mi sono neanche cambiata, perchè quando sono stata portata via dalla Francia non avevo con me niente e gli unici abiti che ho sono quelli che indosso. Per fortuna-penso tra me e me-devo avere in banca l eredità dei miei nonni. Dovrebbe bastarmi per comprarmi un cambio.


Nell entrare quasi vado a sbattere contro quello che deve essere un giocatore di calcio o pallanuoto(così si direbbe dal fisico). Mi guarda un po'seccato mentre esce dal ristorante senza dire una parola. Sono il solito impiastro! Per fortuna una volta entrata nella sala c è il braccio che sventola e il sorriso di Takao a indicarmi dove sono i ragazzi. Grazie a loro, le cose sembrano andare per il verso giusto. “Ragazzi, grazie mille, siete una squadra fantastica” mi sorge spontaneo. E’ Max a rispondermi: “E non hai ancora conosciuto Kei!” Scoppiano tutti a ridere ; giusto, chissà com è l’ultimo membro della squadra. Mentre affondo la forchetta negli spaghetti mi accorgo con orrore che il pallanuotista/giocatore di prima è rientrato in sala, guardandosi intorno con aria sprezzante e, incrociando il mio sguardo, fulminandomi alla grande; e non ci sono parole per descrivere il mio stato d animo quando Takao indicandolo mi dice:” Non ci vorrà molto per conoscerlo, perché sta arrivando!” Mannaggia.


Kei

Deve essere la mia serata sfortunata. Innanzitutto perché sono stato quasi travolto da una stordita che non riusciva a beccare la porta per la sala; poi perché me la sono trovata al tavolo. Mentre tra me e me maledico le insane idee dei Blade Breakers, mi chiedo chi cavolo abbia avuto la geniale idea di invitarla al mio tavolo. Ma chi voglio che sia stato?? Takao, ovvio, preso dai suoi soliti istinti di facciamo-l’amicone-con-le ragazze. Che NERVI! Mi siedo a capotavola, cercando di calmarmi e notando che comunque la ragazza non è male. E’sceso il silenzio. Sentitevi in colpa, inetti. Ma che cavolo di idee vi vengono?? Poi lei chiede qualcosa a Takao. Ma in che lingua parla? Inglese? Splendido, splendido!! Stordita, carina (e di sicuro senza cervello) e neanche comprensibile quando parla. Di sicuro è qualche commento nei miei confronti. Cosa avrà infastidito miss puntiamo-a-farci-mantenere-da-qualche-blader ?Il fatto che non l abbia invitata al tavolo? O è perché avrei dovuto scusarmi con lei perché a momenti mi ammazzava nel tentativo di entrare in sala? Inutile e pettegola. Takao intanto le annuisce e…le passa l acqua.

Aehm.


Takao

“Bene Kei, immagino ti sia accorto che oggi c è qualcosa di nuovo”

“Sgrunt” E’ la risposta. Oggi sembra particolarmente nervoso. Bè, non posso stare ad aspettare che gli venga il buon umore, perciò vado subito al sodo. Al massimo se risponderà male lo farà in giapponese e lei non capirà niente. “Vedi, lei è la nostra nuova compagna di squadra acquisita a tempo indeterminato”. Nessuna reazione. Bo’, io vado avanti. “Khris è inglese ed ha passato quindici anni in un monastero dove ogni giorno si usava il bey, quindi è di sicuro in gamba e non ci sarà di peso. Inoltre, adesso che stiamo per partire per la Russia ci sarà utile avere qualcuno che sa parlare l inglese con molta facilità ed inoltre lei ci ha detto di sapere il russo.” Forse è una mia impressione, ma sembra più interessato. Guarda Khris e intanto mi dice :”Dille che a me non importa se resta con noi. Sarà strano poter avere un interprete decente.” Il solito carino! Max, lievemente offeso perché di solito è lui l’interprete, ripete in inglese il messaggio alla nostra nuova compagna (a proposito, ma quanto è carina?) Lei sorride a Kei, che distoglie subito lo sguardo, un po’imbarazzato. Ah,furbone! Un sorrisone mi sorge spontaneo. “Eh dai Keiiii, non fare il sostenuto e ammettilo che sei contento del nuovo acquisto!” Sguardo carico di odio profondo. Non ho ancora visto Kei interessato seriamente a una ragazza, neanche stasera, ma se non è amore a prima vista sono sicuro che gli sarà simpatica.


Dopo la loro prima cena insieme, i ragazzi si lasciano per andare a dormire. Il giorno dopo Khris va a comprarsi vestiti e un dizionario di russo, lingua che ha studiato qualche anno prima. Ora i ragazzi si trovano sul treno diretto verso la russia, e stanno passando la notte in uno scomparto dotato di sei cuccette.


Khris

Il paesaggio scivola veloce dietro al finestrino mentre io lo guardo distratta non riuscendo a dormire. La sensazione di far parte di un piccolo gruppo che ti accetta senza fatica è per me nuova e bellissima. Sto troppo bene con loro. Loro….Diciamocelo, loro meno Kei, che è di tutti il meno accogliente. Ma affezionerò anche a lui comunque. Ieri mi ha persino rivolto la parola, per chiedermi del monastero: la storia sembra averlo particolarmente colpito, come se la sentisse affine alla sua ma non saprei dire perché (kei ha dimenticato di essere cresciuto anche lui in un contesto simile: lo riscoprirà proprio durante questo viaggio in Russia quando tornerà al monastero dopo averlo visitato con gli altri). Sono contenta che non mi abbia mostrato ostilità, il che fra l’altro ha colpito tutti: Takao già scherza fa battutine allusive dicendo che tra noi c’è affinità, ma non è vero: nonostante lui sia terribilmente carino, è troppo distante da me. Freddo, glaciale, sempre coperto da una maschera, da un’aria da duro che (ne sono certa) non gli appartiene. Il suo passato sembra non esserci mai stato; il suo presente lo vive con freddezza: lungi da me, Kei Hiwatari! Non è della tua glacialità che ho bisogno, ma di qualcosa che mi faccia sentire a casa, come i caratteri degli altri, anche se ho paura a fidarmi troppo di loro: questi diciassette anni sulla Terra mi hanno insegnato che molto difficilmente la gente ti si affeziona così, gratuitamente. Nessuno mi ha mai voluto così bene da amarmi, le mie compagne hanno scelto se stesse piuttosto che la nostra squadra; i Blade Breakers sono buoni, ma non li biasimerò se, conclusa la finale mondiale di Bey Blade e con essa la necessità di una compagna di squadra, torneranno ognuno a casa loro. E io, dove andrò?

Il pensiero mi fa rabbirvidire, ma non solo quello: in questo scomparto fa davvero freddo. Scendo dalla cuccetta e senza far rumore tento di recuperare il mio zaino, sul pavimento; una volta riuscitaci cerco la felpa che ho comprato ieri.


Kei

“Freddo,eh?” La ragazza sussulta, trattenendo per qualche istante il respiro. L’ho spaventata. Alza lo sguardo e mi fissa, senza sapere cosa aspettarsi. “Cosa ci fai ancora sveglio?” Ecco una domanda che non mi sarei mai aspettato. Come la mia risposta, che viene spontanea e sincera: “Non riesco a dormire. L’andare in Russia mi fa strano”. Tace qualche istante e poi riprende a cercare qualcosa nello zaino. “Anche a me. Ma del resto non ci siamo mai stati e di sicuro c è solo da guadagnare. Anche se rimango un po’tesa per come andrà la finale” “Ma neanche gareggi….giusto?” “Si, ma io sono tesa per voi. Trovato!” Sussurra entusiasta mentre estrae dallo zaino una felpa. Sorrido: ingenua. “Quella cosa non basterà a riscaldarti-affermo-siamo in RUSSIA e qui la temperatura va parecchio sotto lo zero.” Mi guarda ferita: di sicuro si sente una stupida completa.


Mi sento una stupida completa. Non ho pensato a comprare qualcosa di caldo caldo caldo. E adesso? Questo interrogativo deve trasparire così tanto dal mio volto che persino Kei si accorge di avermi colta alla sprovvista. Si siede sulla cuccetta e afferra il suo zaino, estraendone qualche secondo dopo una coperta di pile. “Tieni”. Sul serio? “Sul serio?” Fa le spallucce. “Non la uso da così tanto, forse non l ho mai usata. Io non soffro il freddo.”

E terminando il discorso più lungo tenuto con me, si sdraia e si gira, dandomi le spalle. Mi rimane una coperta ai piedi che deve essere così calda…. “Grazie” sussurro alle spalle di Kei, ma non giunge alcuna risposta. Che tipo.


Se solo avesse potuto immaginare gli eventi del giorno dopo, di certo Khris avrebbe pensato in modo diverso a quello strano compagno di squadra...
  
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