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Autore: S u n n y    12/06/2011    2 recensioni
Mi butterò nella tua anima, facendo suicida il mio amor proprio, la mia volontà, la mia determinazione. Inciamperò nelle tue iridi scure e poi annullerò le mie castane perdendo il senso della meta a metà del viaggio.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ad Auro.

 

 

 

 

 

 

Vestito di Silenzio

 

It's you

It's always been you.

 

 

Volto l'angolo, abbracciata ad un amico, incatenata tra le sue mani.

Volto l'angolo e tu sei lì, appoggiato ad una colonna che ti fai una sigaretta.

Tu sei lì, con i tuoi capelli lunghi sotto il cappello nero, gli occhi che brillano sotto una montatura spessa.

Tu sei lì e mi sorridi.

Tu sei lì ed il mio cuore s'infrange in silenzio, silenziosamente si rompe e cade. Prima si rompe e poi cade perché, lo sai, sono fatta al contrario.

Volto l'angolo e tu sei lì. Lì appoggiato a quella stupida colonna con una camicia a quadretti aperta su un'anonima maglia nera.

Anonima, mi viene da ridere solo a pensarlo. No, non è anonima, perché tu non lo sei, tu che rendi splendido ogni cosa che indossi, tu ed i tuoi sorrisi sghembi.

Ti guardo le mani, guardo le mani prima degli occhi perché le tue mani mi piacciono. Sono grandi, con le dita lunghe e magre, i palmi ampi, e vorrei tanto stringerle.

Guardo le mani prima degli occhi perché so che nel momento in cui incrocerò i tuoi occhi ci cadrò dentro senza avere abbastanza tempo per guardarti le mani.

Ti cadrò nell'anima, in caduta libera senza protezioni. Mi butterò nella tua anima, facendo suicida il mio amor proprio, la mia volontà, la mia determinazione. Inciamperò nelle tue iridi scure e poi annullerò le mie castane perdendo il senso della meta a metà del viaggio.

Perché a me piace il viaggio, mi piace prendere strade diverse per arrivare alla stessa conclusione, cercare chiavi diverse che aprano lo stesso cuore, distruggere muri diversi, batterci addosso in modo diverso.

Tu sei il mio muro. Il mio viaggio. Una chiave.

E lo sei perché hai trovato un modo diverso per prendermi il cuore. L'hai preso e non hai detto niente. Non mi hai riempito di parole, di discorsi, di spiegazioni. Non hai guardato le mie lacrime cadere, ma le hai asciugate comunque, mentre dentro di me una nuova e lancinante convinzione - un nuovo lancinante dolore - prendeva forza e devastava i piccoli brandelli di anima che mi rimanevano.

Tu non mi ami ed io lo so. Lo so e non me ne frega niente, perché tu sei diverso, come lo sono io.

Tu sei diverso, perché ti vesti di silenzi.

Tu sei diverso perché mi fai affogare e non mi salvi per dei stupidi doveri.

Tu sei diverso perché non mi copri di parole, ma mi doni gli sguardi.

Tu sei diverso, perché sei appoggiato lì a quella colonna in marmo, con una camicia a quadretti e una maglietta nera, con i tuoi occhiali ed il tuo cappello; sei diverso perché quando io ti sorrido e mi allontano la tua immagine rimane incastonata tra i miei pensieri.

E allora mi chiedo, abbracciata al mio amico, quanto ancora ci vorrà perché i miei occhi smettano di cercarti in un posto affollato.

   
 
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