Capitolo 3
Il
resto della giornata non fu male. I proprietari del
bar mi dissero di non preoccuparmi giacché era la prima
volta che ritardavo.
Tuttavia, per scusarmi, rimasi mezz’ora in più
dopo la fine del mio turno,
aiutandoli con le pulizie. Tornai
quindi a casa verso le 20.30 e appena rientrai
la mia mente fece risuonare ancora le parole di Julie.
“Vorrei che fossi tu…
Vorrei che fossi tu… Vorrei
che fossi
tu”.
Dio non potevo crederci. Se qualcuno, prima che
partissi, mi avesse detto “Ti scontrerai con Julie Plec, la
quale, saputo che
sei italiana, ti offrirà un ruolo nel suo show”,
giuro che sarei scoppiata a
ridergli in faccia. E invece, è accaduto. Come ho fatto a
non rendermene
conto?! Io, amante di quella serie televisiva, troppo presa dal voler
sapere il
perché di quell’invito, non ho prestato attenzione
ai dettagli, alle persone.
Specialmente alle persone e ai loro nomi.
Continuando a scuotere il capo, superai la cucina non
avendo fame e mi diressi al piano superiore, in camera dove, dopo aver
preso il
mio portatile, mi sedetti sul letto con la schiena contro la tastiera e
accesi
il PC. Presi a tamburellare con le dita sulla tastiera aspettando che
si
caricassero le varie schermate e, appena furono pronte, selezionai con
la
freccia internet aprendo la pagina di Facebook e di Twitter.
Speravo vivamente di trovare in linea Christian e
Silvia, i miei due migliori amici, per poter parlare con loro e farmi
consigliare. “Fa che ci siano, ti prego!” ripetevo
mentre controllai la lista
degli amici senza, però, esisti positivi. Stavo
quasi per chiudere quando il rumore della chat mi
fermò dal farlo.
Christian:
Sogno o son desto!?
Andrea:
Teoricamente dovresti
essere a dormire perché
lì da te sono le 4.30. In pratica sei sveglio =)
Christian:
Ah ah ah.. spiritosa!
Che ci fai a quest’ora
su facebook?
Andrea: Questa
domanda dovrei farla io a te. 6 ore di fuso orario, ricordi? Sono le
22.30 e
questo è il solito orario in cui mi collego. E te?
Christian:
Oh, già. Me
ne ero scordato. Comunque, io
sono appena rientrato a casa dopo una bella serata con gli altri.
“Gli
altri”. Quanto mi mancavano. Loro e le nostre
uscite. Alle volte ci definivamo dei ‘vampiri’
poiché prima delle 16 non vedevi
mai nessuno di noi in giro. Tornavamo sempre tardi e d’estate
eravamo soliti
aspettare l’alba mangiando cornetti appena sfornati.
Christian:
Ehi, ci sei?
Andrea:
Si scusa, pensavo a
quanto mi mancate.
Scrissi
iniziando a sentire una o due lacrime solcarmi
le guance.
Christian:
Ehi donna, non provare a
piangere perché
anche se non ti vedo, ti conosco. Giuro che vengo là e ti
meno ù.ù
Andrea:
Ok ok.. ho smesso..
Contento?
Christian:
Certo! Manchi tanto
anche a noi.
Decisi
che era il caso di cambiare argomento. Troppi
ricordi.
Andrea:
Cri, ma Silvia non si
collega?
Christian:
E’ stata
rapita dal suo bel Davide.
Settimana a Venezia. Che c’è? Non ti basto
più io? Mi tradisci di già?! Mi
offendo!
Andrea:
Scemo, volevo parlare
con entrambi =(
Christian:
Girl, what’s
happened?
Andrea:
Vuoi la versione lunga o
quella breve?
Christian: Entrambe
Andrea:
Ieri mentre correvo per
tornare a casa mi sono
scontrata con una signora..
Christian:
Sei il solito danno,
figlia mia!
Andrea:
Mi fai parlare?
Comunque.. mi ha gentilmente
riaccompagnato a casa e mi ha chiesto di andare il giorno dopo dove lei
lavora
perché voleva parlarmi. Sono andata lì oggi e non
ci crederesti mai. Quella
signora era Julie Plec, la produttrice di The Vampire Diaries! Il
giorno prima
le avevo detto che ero italiana ed è per quel motivo che mi
ha convocata là!
Vuole che interpreti un personaggio nuovo, anch’esso
proveniente dall’Italia.
Christian:
E tu non sai che fare,
giusto?
Andrea:
Giusto =(
Christian:
Innanzitutto.. Fattelo
dire, la fortuna che
hai tu in certi casi non è descrivibile! Ma ti rendi conto?
Julie Plec vuole
che tu faccia parte dello Show! Comunque.. Io mi chiederei, se fosse
successo a
me: “Perché non dovrei accettare?”
Andrea: Christian, punto 1, non ho mai
recitato in vita
mia, tralasciando i filmini scolastici, ma quelli sono un capitolo a
sé! Punto
2, dovrei confrontarmi con attori come Ian Somerhalder, Nina Dobrev e
Paul
Wesley. Come posso io, comune essere umano, a compararmi con loro,
stelle
hollywoodiane acclamate da milioni di ragazze di tutto il mondo? No,
Cri.. Non
posso! Mi sentirei un pesce fuor d’acqua!
Christian:
E allora? Andrea tu sei
troppo pessimista,
credi più in te! Sei bella, intelligente e con carisma..
Mettiamo da parte
l’essere permalosa e testarda.. Però hai tutte le
qualità che non dovrebbero
farti dubitare delle tue capacità! Ricordi quando da bambini
non volevi salire
sull’albero di casa mia per via della tua paura
dell’altezza? Ricordi cosa hai
fatto?
Andrea:
Si, ma cosa
c’entra?
Christian: Dimmi cosa hai fatto.
Andrea:
Ho passato una settimana
davanti all’albero
cercando di salirci.. Ma continuo a non capire..
Christian:
Non ti sei voluta
muovere da quell’albero
per nessun motivo.. Ogni giorno cercavi di salire più in
alto possibile e anche
se cadevi e ti sbucciavi le ginocchia, ci riprovavi. Alla fine ci sei
riuscita.
Ti eri intestardita in quel modo perché
ti dissi che se non fossi salita su quell’albero con me, non
ti avrei parlato
più per il resto della mia vita. Non facevi altro che
ripetere “Ma io non sono
capace.. Ma io ho paura.. Non ci riesco..” e invece? Invece
salisti su
quell’albero e quando venni, ti trovai sorridente mentre
dondolavi le gambe da
sopra un ramo. Avevi sconfitto la tua paura. Avevi creduto in te. Ed
è questo
il punto della questione.. Tu hai paura di credere in te. Non vuoi
ritenerti
capace di competere contro quegli attori. Questa non è
l’Andrea che ho
conosciuto. Quindi, alza le chiappe e va a fare il culo a quelli!
Piansi
leggendo le parole di Christian. Mi capiva
perfettamente. Sapeva guardare e comprendere tutte le mille
sfaccettature del
mio essere, potendo così aiutarmi, anche a migliaia di
chilometri di distanza.
Andrea:
Ti voglio bene, Cri!
Christian:
Si si, lo so, lo so..
come potresti vivere
senza di me? ;) Quindi devo dedurre che il tuo è un
“accetterò la proposta” ?
Andrea:
Accetterò la
proposta..
Christian:
Brava così ti
voglio! Ah.. Non è che ti fai
dare il numero della Dobrev? O in caso me la porti in Italia?
Andrea:
O.o tu sei assurdo! Ma
cosa mi
chiedi?!
Christian:
Su a me vu frega!? Tanto
lo
so che ti piace Mr Sexy tenebroso dagli occhi azzurri.. Per cui ti sto
facendo
un favore.. A me la Dobrev così tu ti spupazzi il
bell’ Ian!
Andrea:
Ahahaha scemo! Comunque
l’ho
visto.
Christian:
Chi?
Andrea:
Mr Sexy tenebroso dagli
occhi
azzurri xD Come sono entrata nello studio di Julie, lui era
lì, ma io non l’ho riconosciuto
subito. Mi ha salutato con uno stupendo sorriso e con un baciamano.
Christian:
Visto? E’
già amore! Quindi..
sai cosa devi fare!
Andrea:
Ci rinuncio a capirti xD
Christian:
Non so che ore siano da
te, ma sappi che mi
hai fatto fare la nottata! Sono le 7 e alle 10.30 avrei lezione. Per
cui, Amore
mio bello, credi in te e tutto andrà meglio. Ora scusami ma
almeno 2 ore di
sonno me le devo fare.. Se mi addormento mentre quello di filologia
spiega,
giuro che vengo lì a tormentarti!
Andrea:
Ahahaha vai vai..
Scusami per averti rubato le
ore di sonno.
Christian:
Ma zitta su.. Dai
Buonanotte/ Buongiorno..
Ti voglio bene.. E fammi sapere!
Andrea:
D’accordo.. Ti
voglio bene anche io :)
Christian
andò offline e spensi a mia volta il pc
vedendo che si era fatta l’1 di notte. Mi alzai dal letto,
posando il computer
sulla scrivania, e presi da sotto il cuscino il pigiama, indossandolo.
Mi
sentivo meglio, tuttavia le mie preoccupazioni erano ancora
lì, pronte a
tendermi un agguato al minimo cenno di distrazione. Sorrisi debolmente
mentre
mi mettevo sotto le lenzuola.
Avevo deciso e dovevo portare avanti tale
decisione. “Costi quel che costi, devo farcela”.
Con
quest’ultimo pensiero chiusi gli occhi.