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Autore: telesette    16/06/2011    4 recensioni
La storia della sedicenne Tenten Kizoku: i sacrifici, gli allenamenti e i sogni di una ragazza nel suo cammino per diventare una grandissima atleta di ginnastica ritmica...
Una fanfiction "rosa" non molto originale ma che gli amanti del genere sportivo/sentimentale sicuramente apprezzeranno!
Genere: Fluff, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ino Yamanaka, Tenten, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Naruto Sport Adventures'
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Tenten non si accorse assolutamente di essere osservata.
Neji rimase alquanto sorpreso nel vedere con quanta naturalezza era in grado di muoversi: pur non avendo alcuna tecnica ( questo era ovvio! ), la ragazza giocava perfettamente con una combinazione istintiva di agilità e flessuosità; i suoi movimenti erano scoordinati, ciononostante riusciva sempre a evitare che il nastro toccasse terra; all'occhio esperto del ragazzo, Tenten era senza dubbio in possesso di un'abilità innata per la ginnastica ritmica...

- Fin troppo facile - esclamò Tenten tra sé, provando ad eseguire un'altra figura. - Pensare che c'è gente che ci spreca sopra degli anni per fare questo...

Neji aggrottò il sopracciglio, chiaramente offeso da quella affermazione, ma non disse nulla.
Tenten lanciò il nastro in aria, voltandosi e correndo per afferrarlo al volo, ma in quel momento si accorse del giovane appoggiato accanto alla porta degli spogliatoi e il nastro ricadde ai suoi piedi con un tonfo sordo.
Entrambi rimasero a guardarsi negli occhi per qualche istante, senza aprire bocca, tanto stupita e imbarazzata lei quanto serio e autoritario lui. Alla fine Neji si fece avanti lentamente e si avvicinò a Tenten con un severo cipiglio.

- Da... Da quanto tempo eri lì ?!? - domandò subito la ragazza, preoccupata al pensiero che una cosa del genere si sapesse in giro.

Neji non rispose. Semplicemente si chinò a raccogliere il nastro e tornò a fissare Tenten con sguardo severo.

- Gli attrezzi vanno trattati con cura - spiegò il ragazzo con un tono gelido nella voce. - Non sono dei giocattoli...
- Per favore - sbuffò Tenten con fare ironico. - Cordicelle e palline le adoperavo quando avevo cinque anni e, giusto per sottolineare, non ci vedo proprio niente che non assomigli a un gioco!
- Capisco - osservò Neji impassibile. - Certo, deve essere terribile sprecare degli anni per apprezzare i rudimenti di questa disciplina!

Tenten si sentì offesa, da quella evidente nota di rimprovero, cosicché rispose subito a tono.

- Stammi bene a sentire, brutto carciofo arrogante e presuntuoso - esclamò lei stizzita. - Anche se sei abituato a schiere di mocciose che si buttano letteralmente ai tuoi piedi, questo non ti dà il diritto di giudicarmi !!!
- Lo stesso vale per te - sottolineò Neji. - E anche precisando che la tua opinione personale non mi interessa, sei pregata di parlare con rispetto delle cose che non conosci...
- Ah, questa poi - scattò Tenten incredula. - E dove avrei mancato di rispetto, sentiamo?

Neji sollevò il nastro, tenendolo proprio all'altezza del volto di lei.

- Il fatto che tu usi uno strumento come se fosse un giocattolo è di per sé un grave insulto - spiegò. - Gli atleti impiegano anni a perfezionarsi, a costo di enormi sacrifici, e gli attrezzi sono parte di loro; se manchi di rispetto allo strumento, manchi di rispetto alla persona... E se non sei in grado di capire questo, vuol dire che sei solo una bambina sciocca e immatura!

Lo schiaffo di Tenten fu tanto veloce quanto inaspettato.
Neji accusò il colpo senza fiatare, lasciando che i capelli scuri ricaddessero lungo il rosso livido sulla sua guancia. Tenten abbassò la mano con occhi pieni di rabbia e, senza aspettare oltre, infilò svelta i mocassini e corse via lasciando il ragazzo immobile al centro della palestra.

( continua )

NOTE:
"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni
Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...

"I Ragazzi di EFP hanno scritto i racconti di “Niente è come prima” con un atto esplicito di fiducia nella possibilità di raggiungere altri coetanei, offrendo loro un motivo di indagine interiore. Generosi e speciali, con un gesto inaspettato hanno deciso di devolvere una parte del ricavato della vendita ad ADSINT che rivolge una particolare attenzione alle nuove generazioni con le loro esigenze e i loro sogni. Complici di un dono: quello dei pensieri, quello del sangue."
Giovanna Ferrante
Direttore de “il Globulo” Veicolo di informazione di ADSINT – Associazione Donatori di Sangue Istituto Nazionale Tumori

   
 
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