Affronta la Verità, Harry.
Harry Potter. Harry Potter, era sdraiato sull'letto rosso-oro nel dormitorio di Grifondoro, aveva la faccia spiaccicata al cuscino e piangeva. Piangeva perchè per lui tutto questo era troppo. Prima la morte di Cedric poi il ritorno di Voldemort infine quando riesce a scappare da morte certa il professore di Difesa Contro le Arti oscura si rivela essere Barty Crouch Jr. un fedele mangiamorte che lo voleva uccidere. Per Harry era troppo. Poco tempo prima era andato a parlare con i genitori di Cedric, la conversazione fu molto dolorosa e stancante. Cercò di dare a loro i soldi vinti per al Torneo, ma essi rifiutarono. Harry non ce la fece più, aveva la testa in fiamme la cicatrice gli bruciava quindi chiese congedo e si avviò alla torre.
* * *
c'era solo lui nel dormitorio, gli altri erano nella Sala Grande a cena e non se la sentiva affrontare l'intera scuola e le centinaia di domande che gli avrebbero posto. Sentì bussare alla porta. Non rispose. Troppo stanco,troppo debole,troppo in colpa, troppo troppo per muoversi o semplicemente rispondere. Bussarono nuovamente e ancora nessuna risposta. La porta, allora, si aprì, era di un legno molto pregiato e abbastanza scuro, se la si vedeva dalla finestra accanto al letto di Ron sembrava lucidissima e liscia, al contrario era alquanto ruvida e piena di minuscole crepe che facevano passare una striscia di luce che rifletteva sul pavimento, aveva una maniglia in oro, tutt'intorno ad essa cerano delle decorazioni rosse che finivano con il simbolo dei Grifondoro. la parte terminale della maniglia era arricciata. Il tutto era molto elegante e raffinato. Da questa porta entrò Albus Silente vestito con una veste verde acqua e i suoi soliti occhiali a mezzaluna.
Si avviò e si sedette sull'unico letto occupato “ Harry... lo so che stai soffrendo ma non è colpa tua. Cedric non morto per colpa tua.” gli disse “Non è il momento per sentirisi deboli, affronta la verità Harry, ora bisogna combattere combattere contro Voldemort,contro il male…” si interruppe quindi cambiò totalmente discorso “Sei già andato a parlare con i suoi genitori?” Harry fece un cenno d'assenso col capo. Silente, capita la situazione e lo stato d'animo del ragazzo stava per andarsene ma Harry lo chiamò: “ professore?” esso si girò stava fermo aspettando l'imminente domanda, non piangeva più ma i suoi occhi verdi smeraldo erano rossi ma ora sembrava che una luce stesse riaccendendo il suo viso “professore” continuò “al cimitero durante lo scontro con Voldemort, le nostre bacchette sono… ehrmm…entrate in contatto…”
“Prior Incantatio” disse sottovoce Silente più rivolto a se che a Harry , poi si rivolse a lui “ Hai visto i tuoi genitori quella notte non è così Harry?” quella luce che gli stava illuminando il viso si accese ancora di più e annuì energicamente “ confesso che tu lo sappia: non c'è nessun incantesimo in grado di riportare in vita i morti”
la luce che aveva negli occhi gli si spense immediatamente ritornando il ragazzo di prima pieno di colpe e debole. Il preside se ne andò lasciandolo solo,si sentiva un bambino, un bambino che non aveva udito la risposta che sperava, ma in fondo sentiva che era quella giusta. Doveva combattere, doveva combattere per coloro che amava...Ma non sapeva che da lì a pochi giorni la sua vita sarebbe cambiata...
CONTINUA....
ok.... questo racconto i è venuto in mente la notte scorsa e ho deciso di metterlo per iscritto! ho perso delle conversazioni dal film e alcune le ho un po modificate... =) fatemi sapere se vi è piaciuto intanto vi do un anteprima dell' prossimo capitolo intitolato
UNA SORPRESA PER SILENTE dove ci sarà una sorpresa per Silente e per alcuni professori... Avete giò delle idee? bene bene bene bene!
on so quando aggiornerò perche l'esame mi occupa molto tempo e devo studiare per l'orale cosa che mi preoccupa molto! Se volete lasciate un commentino!
un bacio
Lily_Lyra_Potter