Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: ornylumi    22/06/2011    11 recensioni
Narcissa Malfoy. Una donna, una madre in fondo come tante altre, che dopo la caduta del Signore Oscuro ha solo voglia di ricominciare a vivere. Anche quando tutto sembra andare per il meglio, però, un'ultima ombra offusca ancora il suo cuore; solo l'amore di suo marito potrà spazzarla via.
Seconda classificata (con mia grande gioia!) al contest "Mine is the night, with all her stars..." di Honey_fra.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il profumo dell'aria

Image and video hosting by TinyPic

 

Questa sera, l’aria ha un profumo diverso. Non sono solo i fiori del giardino a riempirla della loro essenza, non è solo il tepore di piena estate a renderla così strana e speciale. È un’aria nuova, più pura e pulita, da respirare fino in fondo. È una nuova vita che comincia; o forse è solo quella vecchia, che torna a me dopo tanto tempo, ma con una serenità che, stavolta, nessuno mi porterà via. Sono felice.

Mille volte sono stata su questa terrazza, appoggiata alla ringhiera di marmo a guardare il giardino. Ero qui solo ieri, eppure mi sembra di esserci tornata dopo un’eternità. L’ansia e la paura che mi attanagliavano l’anima sono sparite per sempre, quando il giudice ha emesso il suo verdetto definitivo. Ho superato con la mia famiglia anche quest’ultimo ostacolo, e solo adesso mi sento, dopo tanti anni, veramente a casa. La villa e il giardino sono di nuovo puliti come quest’aria che respiro, e ritornano totalmente miei, di mio marito e di mio figlio. Di nessun altro.

Eppure, mentirei se dicessi che la gioia che provo è priva di ombre. Perché, quando alzo gli occhi, vedo un cielo nero pieno di stelle, e le stelle mi ricordano lei.

La notte non è mai stata mia. È sempre stata sua, della regina dell’oscurità, che la viveva come fosse pieno giorno, permeando anche questa casa della sua aura di mistero. Era unica e speciale, mia sorella. Sempre in lotta con il mondo, con chiunque osasse ostacolarla, fosse stato anche un amico o un familiare. Era crudele, determinata in quei suoi atti spietati come pochi ho visto essere, e queste sue caratteristiche si erano rafforzate negli anni, soprattutto dopo la lunga prigionia. Ma le volevo bene; e non mi do pace per essere anch’io, in parte, responsabile della sua morte. Ho sacrificato lei per salvare mio figlio. Questo pensiero è sempre presente, riesce ad entrarmi dentro e mi gela l’anima.

Lentamente riabbasso gli occhi. Non ho il coraggio di guardarlo, quel cielo. Bellatrix, la stella che porta il suo nome, non è visibile in estate, ma so che è lì da qualche parte. Ed ora è lei quella stella, mi guarda dall’alto, e so che non mi perdona. Ovunque sia adesso, sono certa che non è cambiata. Sa di quello che ho fatto, e se potesse me la farebbe pagare. Non perché mi ritiene responsabile della sua morte, no… ma perché ho tradito il suo signore. Colui che diceva di servire e rispettare, ma che in realtà amava. Si rifiutava di ammetterlo, ma ogni sua scelta è stata dettata da quell’amore folle e incomprensibile. Amore per lui, il cui ricordo ancora mi fa tremare: l’uomo con gli occhi dell’Ardemonio.

Ma dei passi, adesso, interrompono il flusso dei miei angosciosi pensieri. Passi che conosco, che amo da sempre. Lucius mi raggiunge, e silenziosamente mi abbraccia di spalle. È tanto che non lo fa, e solo ora mi accorgo di quanto mi è mancata quella stretta, forte e delicata allo stesso tempo. Sorrido, gli stringo una mano con le mie, e lo sguardo mi cade sul suo braccio sinistro. Il marchio è sparito, non c’è più da quando il Signore Oscuro è caduto. Non è solo sbiadito, come la prima volta… no, adesso è come se non ci fosse mai stato. E non tornerà.

“Draco è a letto?” gli chiedo. Mio figlio è il primo pensiero, in questi giorni più che mai.

“Sì” mi risponde Lucius, dolcemente. “Era stanco. È stata una giornata difficile anche per lui”.

Ha ragione. Dopo tutto quello che ha subito in questi anni, il processo di oggi è stata l’ennesima dura prova anche per Draco. Ma dopo aver temuto che mio marito potesse tornare in quella prigione orribile, e che questa volta avrei potuto finirci anch’io, abbiamo infine saputo di essere liberi. Lucius, considerando gli anni che aveva già scontato, è stato condannato solo ad una stretta sorveglianza da parte del Ministero. La mia partecipazione alla battaglia è stata giudicata nulla, se non addirittura favorevole. Ed è strano come, della nostra libertà, dobbiamo ringraziare Harry Potter; la sua testimonianza è stata fondamentale in tal senso.

Non mi è mai importato nulla di quel ragazzo. Lo contrastavo per volere di mio marito, perché sarei stata sempre e comunque dalla sua parte. E ho finto che fosse morto solo per poter entrare a Hogwarts, per cercare mio figlio. Questo lui lo sa, ma ci ha aiutati comunque. Non so cosa provare.

Come interpretando i miei pensieri, d’un tratto Lucius mi dice: “E’ finita, Cissy”.

Cissy… era anche tanto tempo che non mi chiamava così. Ma siamo tutti cambiati, dopo oggi. Persino Draco è stato diverso; mi ha concesso di dargli un bacio sulla fronte, come facevo sempre quando era bambino. A volte dimentico che è maggiorenne, e che non apprezza più le tenerezze di una mamma.

“Lo so” rispondo. Ma non riesco a nascondere il peso che ho ancora sul cuore, e così una lacrima mi scende dagli occhi, bagnando le nostre mani intrecciate. Lucius se ne accorge.

“E allora perché piangi?” mi chiede, e non c’è rimprovero nella sua voce.

“Non riesco a smettere di pensarci” gli dico. Sa già di cosa parlo; perché non è la prima volta che affrontiamo l’argomento, e perché ormai è molto più attento a quello che mi riguarda. È di nuovo l’uomo che ho sposato, di nuovo mio.

“La tua bugia ci ha salvati, Cissy” mi rassicura, usando ancora quel diminutivo. “Forse, al tuo posto avrei fatto la stessa cosa. Avevamo subito troppo dal Signore Oscuro, e non era giusto che Draco pagasse ancora per i nostri errori. In quel momento mi importava solo di vederlo sano e salvo”.

Annuisco. È quello che penso anch’io, ma non basta a cancellare ciò che c’è stato dopo. Lucius sa anche questo, e continua a parlare.

“Quello che è successo dopo sarebbe accaduto comunque. Il Signore Oscuro si sarebbe avventato di nuovo su Potter, forse l’avrebbe ucciso davvero, e saremmo tornati al castello. La guerra si sarebbe scatenata in ogni caso”.

“Può darsi” gli dico “ma non posso saperlo. Mia sorella non c’è più, ed io le ho detto addio nel modo peggiore, con il mio tradimento”.

Lucius, continuando a tenermi stretta, mi volta piano verso di sé. Incontro i suoi occhi e vi leggo dentro tanta sicurezza, mescolata ad un amore che mi scalda il cuore.

“Ascolta” mi dice. “Credi davvero che Bella vorrebbe essere ancora qui, dopo quello che è successo?”

“Che cosa dici?” gli chiedo un po’ brusca, sorpresa da quella strana domanda. Ma subito dopo capisco.

“No…” ammetto, più a me stessa che a lui. “Non avrebbe voluto vivere senza di lui. Era il perno attorno cui girava la sua esistenza. Da quando l’ha conosciuto, ha messo al suo servizio ogni cosa, a cominciare dalla sua incredibile magia. Ha passato quattordici anni ad Azkaban pur di non tradirlo. Credo che si sarebbe sentita vuota, inutile, senza di lui. Forse, il dolore l’avrebbe uccisa ”.

Lucius mi sorride debolmente. Era quello che voleva farmi capire, e ci è riuscito. “Lei ti voleva bene. A modo suo, questo è certo. Ma ora sarebbe felice di vedere che siamo liberi, che continueremo la nostra vita”.

Sorrido anch’io, questa volta con minore sforzo. Delle ultime parole non sono così convinta. Non che non mi volesse bene; questo lo so, l’ho sempre saputo. Ma Bellatrix era troppo egoista per poter essere felice per qualcun altro. Solo che, stranamente, non me ne importa più. So che anche lei è dove vorrebbe essere e questo cancella, di colpo, ogni mio rimorso. Sono felice come prima, più di prima.

Mi stringo forte a mio marito, sento il suo profumo di uomo riempirmi le narici e mescolarsi a quello della notte, della libertà. Anche lui mi stringe, e so che qualcosa è cambiato. Mi desidera e me lo sta facendo capire, in quel modo solo suo che nel tempo è diventato il preambolo del nostro amore. Lo desidero anch’io, e tanto. Mi lascio accarezzare, baciare e trascinare piano verso la casa. Voglio passare con lui tutta la notte, dimenticare le grida che per troppo tempo hanno disturbato il nostro sonno; le grida della gente torturata in casa nostra, nei sotterranei che abbiamo dovuto trasformare in cella. Popolano ancora i miei incubi, ma andranno via. Ne sono sicura, adesso più che mai.

Ma un attimo prima di entrare, prima che le mura della casa me lo impediscano, alzo di nuovo gli occhi al cielo. Le stelle sono ancora lì, più belle e splendenti che mai. E mi dicono che questa notte è solo mia, che non dovrà più farmi paura. Perché lei, mia sorella, è finalmente unita al suo amore, ed io sono col mio.

Perdonami – penso – per non aver continuato a combattere. Perdonami se non ti vendicherò, uccidendo una donna che ha voluto solo salvare i propri figli. E perdonami se ho scelto di vivere ancora, in quel modo che tu giudicavi vuoto e banale. Ti vorrò bene sempre.

Addio, Bella.

----------

Giudizio ottenuto:

Grammatica e sintassi: 9/10
Lessico e Forma: 9.75/10
Originalità: 9.5/10
Caratterizzazione Personaggio: 13/15
Gradimento personale: 14/15
Totale: 56,25/60

Grammatica e Sintassi:
“Dovunque sia adesso”: in questo caso avresti dovuto usare “Ovunque”.
“quando era”o “mi importava” non sono veramente errori, ma sarebbe stato meglio dire “quand’era” o "m'importava". (-0.25)
“Col”, sarebbe stato meglio scrivere “con il”. (-0.25)

Lessico e Forma:
Hai scritto in modo molto diretto, e questo mi è piaciuto molto.
Intendo dire che ci sono frasi molto “forti”, che riescono a descrivere perfettamente i sentimenti di Narcissa.
Oserei dire che la forma e lo stile sono perfetti.
Solo un piccolo errore:
“Sì” mi risponde Lucius, dolcemente. “Era stanco. E’ stata una giornata difficile anche per lui”.
Qui avresti dovuto dire “E’ stanco”, dato che hai usato il presente per tutta la durata della storia.

Originalità:
La storia è piuttosto originale, anche perché non avevo mai letto niente che parlasse dei sentimenti di Narcissa dopo la caduta del Signore Oscuro.

Caratterizzazione:
Che dire, Narcissa è stata caratterizzata bene.
In questo campo, però, ti ho dovuta penalizzare un po’.
Talvolta la tua storia non sembra parlare del pairing Narcissa/Lucius, ma di Bellatrix e Vodemort.
L’unica pecca della storia è proprio questa:
Per sfruttare al massimo il tema della notte e delle stelle, hai rischiato di andare fuori tema.
Hai parlato un po’ troppo di Bellatrix, che è quasi salita in primo piano.
Infatti, se non l'avessi fatto, ti saresti probabilmente classificata al primo posto!

Gradimento personale:
La storia mi è piaciuta molto.
Come ti ho già detto, avresti dovuto parlare meno di Bellatrix, ma per il resto la storia è molto bella.

1 punto bonus per aver inserito le stelle!

   
 
Leggi le 11 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ornylumi