Alla mia
PinguSister, alias MissBlackspots, alias Marzia,
per i suoi 17 e
pinguinosi anni e
per il suo
essere così irrimediabilmente tenera. u.u
E
perché ama i
pinguini, ovviamente. ♥
In
quel
momento
La prima volta
che
Sirius vide James aveva undici anni, i capelli in disordine ed il
colletto
della camicia macchiato di cioccolato.
La prima volta
che
James vide Sirius aveva undici anni, i capelli in disordine per propria
scelta
ed il colletto della camicia perfettamente stirato.
La prima parola
che
sfuggì dalle labbra di James quando lo vide fu amico.
-
Amico, c’è un posto libero in questo
scompartimento?
Sirius
semplicemente
annuì, cercando di riaggiustarsi i capelli come poteva. Non
pensò nemmeno per
un momento di coprire la macchia sul colletto della camicia un tempo
immacolata. Sapeva benissimo, o almeno così sperava, che lui
non l’avrebbe
giudicato.
Il primo
discorso che
affrontarono fu su Lily Evans. James l’aveva notata in un
turbinio di capelli
rossi. Sirius, ancora, capì che di lei sarebbe stato geloso. Prima o poi.
La prima persona
che
maltrattarono fu Mocciosus. Le loro parole saettavano complici contro
il
ragazzino unticcio e rachitico. Sirius sapeva che sarebbe potuto
divenire una
fonte di guai. Mai pensava ad una causa
di morte.
Il primo scherzo
che
architettarono insieme fu ai danni di un ignaro Gazza. Sirius poteva
ancora
sentire le loro risate riecheggiare per il castello, nel freddo di una
notte stronza di fine Ottobre. Il 31.
La prima volta
che si
scoprirono solidali fu per lo sciupato Remus Lupin. James
borbottò qualcosa
circa l’amicizia spassionata. Sirius non poté che
essere d’accordo. E ritrovò
la sua gioia di aver trovato un altro amico negli occhi grigiastri di
Lupin.
La prima volta
che
urlarono l’uno contro l’altro fu da ubriachi. Ma si
sa, e lo sapevano bene
entrambi, che le cose dette da ubriachi non contano.
La prima volta
che
Sirius conobbe la malinconia fu ad un matrimonio. Il matrimonio
di cui era il testimone. Non ne parlò con nessuno:
chiuse tutto a chiave in un vecchio cassetto.
La prima volta
che
Sirius pianse per davvero fu tra
delle macerie. Il corpo di James lo guardava muto. Nei suoi occhi si
riflettevano delle stupide stelle.
In quel momento
si
chiese cosa avrebbe fatto. A cosa serviva sapere che James detestava le
Cioccorane, odiava il profumo dei tulipani, dormiva con i calzini, se
non c’era
più?
In quel momento
si
chiese perché il destino, o qualsiasi cosa governasse quel cazzo di mondo, si fosse preso gioco
così delle loro vite, attorcigliandole
insieme e poi recidendole.
In quel momento
si
chiese perché dovesse tenersi tutte quelle immagini di James
nel cervello:
James che sorrideva, che piangeva, James che lo abbracciava…
Non sarebbe stato
più facile resettare tutto?
In quel momento
si
chiese perché il suo cuore stava candendo a brandelli. Non
si prese nemmeno la
briga di raccogliere i pezzi.
Chiuse a chiave
tutto
nel solito cassetto ed iniziò a ridere selvaggiamente tra i
corpi morti di
ignari Babbani.
Chiuse a chiave tutto.