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Autore: DreamGirl91    28/06/2011    10 recensioni
Rachel è stata definitivamente lasciata da Finn e sembra proprio che non riesca a farsene una ragione... ma è davvero Finn il ragazzo adatto a lei? [Puck/Rachel]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Finn Hudson, Noah Puckerman/Puck, Rachel Berry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Genteeeeeeeee sono tornata! :DD
Dopo aver preso un pc nuovo, aver riscritto il capitolo che vi accingete a leggere (poiché alcuni file vecchi sono gentilmente scomparsi dal mio vecchio, scassatissimo pc dopo la riparazione - grazie mille, pc -.-"), e aver assistito allo spettacolo più bello della mia vita, anche noto come GLEE LIVE<333 sono qui più ispirata che mai e prontissima a continuare la fanfic! Spero davvero che il capitolo che avete tanto atteso - di nuovo, perdonatemi, ma purtroppo è stato del tutto indipendente dalla mia volontà, prendetevela con il vecchio pc lol - vi piaccia... in questo capitolo ci sono parecchi flashback, ma sono importanti, quindi... beh, insomma, andava fatto u.u xD I flashback sono quelli in corsivo...
..ok, ora vi lascio leggere! :P


LOST WITHOUT YOU

10. Nobody Needs To Know

"...mio il Tony!" borbottò Rachel contro la maglietta di Puck.
Puck, confuso, smise di accarezzarle distrattamente i capelli e la guardò con aria interrogativa.
Ma che...?
Ma non ebbe tempo di formulare la domanda, perché nel momento esatto in cui posò lo sguardo su di lei, capì tutto.
Rachel si era addormentata e ora stava farfugliando con aria imbronciata qualcosa a proposito di una certa Sienna Borges - o qualcosa del genere - che voleva rubarle il suo meritatissimo Tony Award.
Puck ridacchiò.
Solo la sua Rachel poteva addormentarsi sulle gradinate del campo da football del McKinley ed esigere premi e riconoscimenti nel sonno.
Già.
La sua Rachel.
Stavano insieme da appena dieci giorni, e Puck si stava ancora abituando all'idea. Erano passati solo dieci giorni e tutto era già cambiato.
Non poteva più flirtare con la ragazza carina che stava a pochi armadietti da lui, o portarsi a letto Santana quando ne aveva voglia. Ora aveva qualcuno con cui camminare mano a mano nei corridoi, qualcuno al quale aveva l'obbligo di essere fedele.
Eppure Puck non poteva fingere che la cosa gli pesasse, perché non era così.
Era da quando lui e Rachel si erano avvicinati che non faceva più cose del genere - e comunque Santana era troppo presa da Brittany ultimamente, e la ragazza carina che stava a pochi armadietti da lui non era nemmeno lontanamente carina quanto Rachel.
Doveva ammettere che la cosa lo spaventasse un pochino perché, accidenti, da quando Rachel Berry aveva il potere di trasformarlo in un ragazzo fedele? Ma per la maggior parte era semplicemente... felice. E aveva il sospetto che fosse Rachel a farlo sentire così.
Sospirò, sistemandosi meglio sulla panchina.
Improvvisamente alzò lo sguardo e vide qualcosa che non gli piacque affatto.
Finn stava guardando verso di loro con un'espressione a dir poco truce.
Puck strinse i denti e gli restituì uno sguardo feroce.
Finn non aveva preso bene la storia tra lui e Rachel, fin da quando li aveva visti scambiarsi un bacio due giorni prima non perdeva occasione per lanciare alla coppia delle occhiatacce e Puck avrebbe potuto giurare di averlo anche beccato a lanciare delle occhiate ferite a Rachel, come se non potesse credere che lei avesse davvero voltato pagina.
Puck in effetti trovava molto interessante che Finn avesse ricominciato ad accorgersi di Rachel proprio ora che lei aveva smesso di sbavargli dietro.
Era davvero ridicolo.
Quasi non poteva credere che solo un anno prima, Finn fosse il suo migliore amico e una delle persone più importanti della sua vita. Com'era possibile che due persone tanto diverse, due ragazzi come loro che chiaramente non avevano nulla in comune - a parte, forse, dei gusti fin troppo simili in fatto di ragazze - fossero stati migliori amici per tanto tempo?
Ci era voluta Quinn perché si rendessero conto che davvero non poteva funzionare.
Quinn...

Hey, kid - good morning
You look like an angel
Look at us, lying here
Dreaming, pretending
I made a promise and I took a vow


Puck fissò il soffitto, non sapendo davvero cosa fare.
Lanciò un'occhiata alla sua destra, dove Quinn stava dormendo tranquillamente appoggiata alla sua spalla.
Dio, che cosa aveva fatto?
Non aveva intenzione di portarsi a letto Quinn, davvero, ma lei era così bella, e i suoi occhi erano così verdi, così dolci che non aveva saputo davvero resistere. E ora aveva rovinato per sempre la sua amicizia con Finn. E tutto per niente.
Sì, perché Puck lo sapeva perfettamente che Quinn sua non lo sarebbe stata mai. Sarebbe rimasta con Finn, sarebbero diventati il re e la reginetta del ballo di fine anno, probabilmente un giorno si sarebbero sposati e avrebbero avuto una casa perfetta, tre bambini perfetti e una vita perfetta.
Perché era così che andavano le cose, perché le ragazze come Quinn sceglievano sempre quelli come Finn, non i belli e dannati come lui.
Lui sarebbe rimasto da solo con la sua chitarra, ogni tanto si sarebbe fatto un paio di birre e avrebbe ammirato da lontano la bella moglie del suo migliore amico, che non avrebbe mai potuto dimenticare.
Osservò Quinn, e decise che sì, era davvero bella. Così addormentata, con i capelli biondi sparsi sul cuscino, era la cosa più simile ad un angelo che Puck avesse mai visto. E non era sua.
Puck sospirò e si alzò dal letto, stando attento a non svegliare Quinn. Non aveva senso continuare a sognare, a sperare. Era inutile.
Uscendo dalla sua stanza, giurò che mai e poi mai avrebbe toccato ancora la ragazza del suo migliore amico.

Puck immaginava di averla infranta, in qualche modo, quella promessa.
Ma per quanto si sforzasse, non riusciva davvero a sentirsi colpevole in alcun modo. Finn aveva smesso di essere il suo migliore amico da troppo tempo perché lui potesse veramente sentirsi colpevole.
E poi... Rachel non era la sua ragazza, non più. Era solo la ragazza che aveva deciso di far soffrire e conseguentemente ignorare per quasi tre mesi. Non aveva più alcun diritto su di lei.
Questa volta era diverso.


Hold on, facts are facts
Just relax, lay low
All right, the panic recedes:
Nobody needs to know


"...mi hai fatta ubriacare, mi hai convinta Dio solo sa come a venire a letto con te e quando mi sono svegliata te n'eri andato!"
Puck non risponse, perché sì, sapeva di essere stato un verme, ma non c'era davvero possibilità di aggiustare le cose ora, e non c'era possibilità che si scusasse - Noah Puckerman non si scusava, sicuramente non si scusava per essersi portato a letto una bella ragazza e che il cielo lo fulminasse se avesse anche solo pensato di scusarsi per aver fatto qualcosa che l'aveva fatto sentire così dannatamente bene, anche se solo per quei dieci secondi che avevano preceduto la realizzazione che Quinn non avrebbe mai scelto lui.
"Di' qualcosa Puckerman!" sibilò Quinn a denti stretti.
"E che cosa ti aspetti che dica? Il danno è fatto, non possiamo cambiare niente. Quello che è stato è stato, fattene una dannata ragione!"
"Non credi che io meriti delle scuse, se non altro? Per la mia prima volta io volevo aspettare! Volevo essere pronta, volevo essere sposata e soprattutto volevo che fosse con Finn! E tu mi hai rubato tutto questo! Ma che diritto avevi, eh?"
E Puck pensò che Quinn avesse anche ragione, lui era stato un vero stronzo sia con lei che con Finn, ma aveva un'immagine da difendere e di certo non si sarebbe fatto mettere sotto da una ragazza!
"Certe cose si fanno in due, Quinn! Non fare la santarellina, sei colpevole quanto lo sono io! E rilassati, non è successo niente di serio!"
"Niente di serio? Come puoi dire una cosa del genere? Io-"
"Tu devi semplicemente rilassarti e stare zitta due secondi. Quello che è successo l'altra notte non si deve venire a sapere per forza. Io terrò la bocca chiusa, tu fai altrettanto e tutto sarò risolto."


All'epoca era stato davvero convinto che la colpa fosse solo sua, malgrado quello che aveva detto a Quinn.
Così come era stato davvero convinto che tenere la bocca chiusa avrebbe risolto tutto.
Sarebbe stato bello se le cose fossero state tanto semplici.


Put on my armore

I'm off to Ohio
Back into battle till
I don't know when
Swearing to her that I was
Never with you
And praying I'll hold you again

Puck lanciò un breve sguardo a Rachel - che doveva aver ottenuto il suo Tony Award, almeno nei sogni, perché ora sonnecchiava con un'espressione pacifica dipinta in faccia.
Improvvisamente, pensò che se le cose fossero andate diversamente - se fosse stata Rachel al posto di Quinn - non avrebbe mai potuto liquidarla e ignorare la faccenda in quel modo. Avrebbe combattuto per lei.
Certo, avrebbe mantenuto il suo segreto finché lei avesse voluto, ma avrebbe fatto tutto, tutto per convincerla a scegliere lui.

"...sarò un buon padre per questa bambina e un buon fidanzato per te! Che cosa devo fare per convincertene, eh? Farò tutto!"
"Tutto? Ma se non riesci nemmeno a passare una serata con me senza mandare messaggi spinti a Santana!"
"Beh, che cosa dovrei fare? Stare qui buono buono ad aspettare che tu ti decida a scegliere me? Fare voto di castità mentre tu continui a stare con Finn?"
"!" ribatté Quinn, rossa dalla rabbia. "Se tieni davvero a me come dici non dovrebbe nemmeno essere così difficile! Altrimenti avevo ragione, non sei disposto a fare tutto!"

E forse Quinn non aveva nemmeno tutti i torti. Puck se ne rendeva conto ora.
Era da più di un mese che non cercava nemmeno di portarsi a letto una ragazza. E la verità era che non gli pesava nemmeno un po'.


We build a treehouse
I keep it from shaking
Little more glue every time that it breaks
Perfectly balanced
And then I start making
Conscious, deliberate mistakes

Forse il problema era che non era mai stato innamorato di Quinn come lo era di Rachel.
Anche quando Quinn viveva a casa sua ed erano una quasi-coppia semi-ufficiale, non passava giorno senza che ci fossero nuovi problemi, senza che Quinn gli rimproverasse un nuovo sbaglio. Puck non capiva dove stesse sbagliando però. E all'inizio ci aveva provato a sistemare le cose, a mettere tutto a posto... ma ad un certo punto, non aveva potuto più farlo. E allora, gli sbagli erano diventati più frequenti. E Puck li commetteva sapendo perfettamente di sbagliare.
Era tutto difficile con Quinn, non facevano altro che ferirsi a vicenda, ancora e ancora.
Ma con Rachel... beh, con lei era diverso.
Con lei era tutto semplice, tutto naturale.
Non che Rachel fosse una ragazza semplice, per carità. Rachel era una delle ragazze più complicate e problematiche che avesse mai conosciuto. Ma, in qualche modo, avevano trovato un loro equilibrio. E, incredibilmente, funzionava.
Rachel si mosse e sistemò meglio la testa sul petto di Puck.
"...ti amo," farfugliò nel sonno.
Puck si accigliò. Avrebbe dato qualunque cosa per sapere chi stesse sognando Rachel.
...certo, c'era una piccola possibilità che stesse dichiarando il suo amore al Tony Award di prima... ma c'era putroppo anche una piccola possibilità che stesse sognando Finn.
Puck la strinse più forte a sé, con fare protettivo, mentre tornava a guardare Finn che ancora li stava osservando.
Voleva riprendersela, era chiaro. Strano ma vero, improvvisamente si era accorto di nuovo della sua esistenza.
Ma era troppo tardi, perché Puck non aveva alcuna intenzione di farsela scappare, e non se la sarebbe mai fatta portare via da nessuno.
Specialmente non da Finn Hudson.


AUTHOR'S NOTES

Ehilàààààà!!:)) Spero che il capitolo tanto atteso non vi abbia deluso...
Era un po' di transizione, e purtroppo temo che lo sarà anche il prossimo... dobbiamo dare il tempo ai nostri piccioncini (a entrambi i nostri piccioncini) di rendersi conto:
1)di essere follemente innamorati <333
2)che Finn pare essersi misteriosamente reso conto dell'esistenza di Rachel
3) di essere follemente innamorati... ah, l'avevo già detto?
...beh, mi sembrava importante rimarcarlo!! xD
Ah, quasi dimenticavo, "Sienna Borges", come la chiama il nostro storpiatore di nomi preferito, è una performer meravigliosa che in realtà si chiama Sierra Boggess... è stata la prima Ariel a Broadway nel musical della sirenetta :D e ha fatto Christine sia in The Phantom of the Opera, sia nel seguito Love Never Dies... ed è favolosa.
Ok, basta chiacchiere... fatemi sapere allora!! Spero di riuscire ad aggiornare con costanza ora che finalmente ne ho la possibilità...
Intanto, vi ringrazio per la vostra pazienza, dolcezza, simpatia e tutto il resto!! Siete unici e meravigliosi, vi adoro!
E scusatemi ancora per tutti questi inconvenienti.
Un enorme bacio,
DreamGirl <3

  
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