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-Cupido-
Rachel è a casa mia, sta stappando una bottiglia di spumante e agita un libro sotto al mio naso.
-Ce l'abbiamo fatta! Cazzo, sì!- Sospiro, ma sorrido.
-Già...-
-Dai, Luna! Leggi qui:- credo sia la centesima volta che me lo fa leggere -disegno a cura di Luna Martini. Non ti senti fiera di te?-
-Certo!- Rispondo convinta. In effetti è così, sono moltissimo fiera di me, cavolo! Era da tanto che non disegnavo seriamente e vedere una mia opera su un libro di una scrittrice emergente già amata dalle masse mi fa sentire un lieve tepore, ma Bill mi manca. È partito da appena due giorni, per ora siamo riusciti sempre a sentirci, ieri anche due volte, e anche se mi sta chiamando, mi sta ugualmente riempiendo di messaggi (il che mi rende molto felice). Mi devo ancora abituare a questa sua mancanza fisica; non so come fa Rachel a prenderla tanto bene, insomma ci mancava poco che si mettesse con Tom, maledetta lei e il suo orgoglio! Prendo ben volentieri il bicchiere con lo champagne e brindo insieme alla ragazza. Ci godiamo il momento, poi Rachel si alza.
-Devo andare- annuncia, butta giù l'ultimo sorso di champagne e mi fa l'occhiolino.
-Di già?-
-Eh sì, devo andare ad una specie di conferenza pallosa in cui parlerò del libro, sperando di incontrare gente interessante... e per gente interessante intendo un bel uomo con un alto tasso di testosteroni- scuoto la testa.
-Va be'. Hai più sentito Tom?- Assottiglia gli occhi e mi guarda con viso corrucciato.
-Perché avrei dovuto? Abbiamo chiuso.-
-Mh...-
-Ah vero, tu sei quella che sostiene che tra noi ci poteva essere il grande amore... Mah, a me il sesso andava bene, colpa sua se si è innamorato.-
-Certo, perché innamorarsi è una colpa.-
-Senti, appena abbiamo iniziato a fare sesso con regolarità abbiamo messo le cose in chiaro: era solo un gioco, se uno dei due si fosse scocciato poteva abbandonare tranquillamente. Tom si è innamorato, cazzi suoi; io non mi innamoro, io scopo. Punto.-
-Ti odio quando fai così. Ti comporti proprio da stronza!- Dico con stizza, abbassando però gli occhi.
-Io non mi comporto da stronza, io sono stronza, lo so. Sinceramente solo da quando lo sono diventata il mondo sta girando nel verso giusto.- Prende la borsa e mi guarda dritta negli occhi: -Stanne fuori. Tu non mi conosci- detto ciò, se ne va. Giuro che non farò mai più la parte di cupido! Guardo l'ora sul cellulare; manca ancora un'ora e ventidue minuti prima della chiamata di Bill, Noemi tornerà a momenti con Konradin (che da quando è venuto a mangiare qui, si è stabilito nel nostro appartamento), stasera mi vedo con Miranda e Greg, andiamo in discoteca. Ammiro da fuori alla finestra la città velata dalla pioggia, prendo un foglietto e, senza rendermene conto, inizio a disegnare il panorama. Non mi sono mai sentita così viva, non credevo mi mancasse talmente l'arte; è da quando è uscito il libro che mi balena nella testa l'idea di abbandonare il giornale e provare a fare successo disegnando, magari potrei iscrivermi a qualche corso, ricominciare grafica e fotografia; basta, idee malsane. Ho un lavoro, cavolo. Alla mia età ho un lavoro sicuro, quando mai ricapiterà? Anche se... No, insensato... Però potrei provare a seguire qualche corso, ora che Bill non c'è, quindi ora che ho più tempo, continuando a lavorare al giornale. La chiave che gira nella serratura dell'ingresso mi fa catapultare nel mio corpo, mi accorgo di aver finito lo schizzo. Poso il foglietto sul tavolino e saluto Noemi con un sorriso.
-Io e Konradin abbiamo fatto spesa, ho anche comprato qualcosina per la casa e una cosa per te!- La guardo sbalordita.
-Per me?- Osservo meglio -Ma dov'è il tuo ragazzo?-
-Sta finendo di svuotare la macchina.- Seguo la ragazza in cucina, l'aiuto a svuotare le buste; Noemi mi porge un cofanetto, lo apro e vedo una varietà di colori ad olio.
-Mio Dio, saranno costati un botto!-
-Non importa, tanto da quando stai facendo andare meglio il giornale guadagnamo tutti di più!- Dice con un sorriso divertito, ma sincero.
-Grazie, davvero.-
-È stato un piacere, davvero!- Arriva anche Konradin; posa le buste e passa una mano nei capelli biondi e lunghi, mi fa uno dei suoi larghi sorrisi. Per essere un bel ragazzo, lo è, ma avrei preferito Dorian. Oddio, ha sbagliato tanto, ma il suo carattere è ineguagliabile e non vedo la stessa scintilla negli occhi di Noemi mentre parla con l'attuale ragazzo, cosa che invece avveniva con il suo vecchio amico. Anche nell'aspetto Konradin è più scialbo di Dorian. Il primo ha un portamento signorile, il corpo è sottile, ma non gracile, leggermente pallido, i capelli biondi gli ricadano sul viso in un taglio che mi ricorda troppo Zac Efron, gli occhi tra il grigio e l'azzurro sono abbastanza spenti, il viso è lungo e regolare, l'unica cosa non perfetta è il naso, un po' troppo grande, ma anche quell'imperfezione a lui sta bene. Ha le labbra sottili ed un sorriso aperto e grande, ma che sa sempre leggermente di falso. Emana ricchezza da tutti i pori, il suo parlare così delicato ti fa incantare, sa sempre cosa dire e quando stare zitto, è una buona compagnia, ma è fin troppo perfetto e gentile; soprattutto se lo paragoniamo a Dorian! Due facce opposte. Mi chiedo come abbia fatto Noemi ad andare a due eccessi diversi; io, come ho già detto, preferisco di gran lunga Dorian, almeno lui appare umano! Non mi fraintendete, adoro Konradin, mi piace parlare con lui e sono contentissima per Noemi, egli non è affatto il classico ragazzo che se ne approfitta, tanto falso quanto ricco e bello, anzi è ben temperato, maturo e intelligentissimo, ma rispetto ad un ragazzo dinamico, scapestrato, ma dolce come Dorian, non so... Sarà che mi ero abituata a pensare che Noemi avrebbe perdonato il suo amico e che avrebbe lasciato il signorino Geld, invece questa storia andava avanti e anche bene! Pazienza. In ogni modo, ho parlato solo un'altra volta con Dorian dopo quell'incontro mattutino, gli ho spiegato le mie condizioni per farlo tornare a lavorare e lui mi ha risposto con un: "Non me lo meriterei, ma ti ringrazio per i tuoi sforzi". Pazienza per la seconda volta. Comunque non avendone parlato ancora con il team, per ora non si fa niente. Ringrazio anche Konradin per avermi pesato, brandendo con fierezza i colori ad olio e sparendo poi nella mia stanza. Da quando il ragazzo è venuto da noi mi sento un po' il terzo incomodo, infatti sto cercando di uscire spesso o di restare a lavorare per più tempo; non mi va proprio di sentirli, spero di essermi spiegata. Sospirando prendo il mio vecchio portatile ed esamino le copertine; improvvisamente mi giro verso la scrivania, prendo un foglio ed inizio a disegnare quello che mi passa per la testa: disegno la base per un volto, ma non ho le matite giuste. Va be', mi dovrò arrangiare. Continuo perdendo la cognizione del tempo, infatti quando il telefono squilla sobbalzo e non riesco a far calmare i battiti accelerati del mio cuore.
-Buona sera!-
-Ciao, Bill!-
-Che stavi facendo? Spero di non averti disturbata.-
-Stavo disegnando. Da quando è uscito il libro di Rachel mi va solo di disegnare.- Guardo il disegno quasi finito, il volto del ragazzo che stavo disegnando è molto lineare, gli occhi sono profondi, il sorriso è appena accennato, noto che ha alcuni tratti di Bill.
-Mi pare ovvio, è la tua passione.-
-Già, prima stavo pensando di frequentare qualche corso...-
-Che bella idea! Ma sono sicuro che ci sia un "ma".-
-Sì...- Bill sospira attraverso l'apparecchio.
-Non dovresti farti influenzare da quello che ti hanno detto in passato.-
-Lo so, è un rischio che vorrei correre.-
-Allora dov'è il problema?-
-Così facendo lascerei da parte il giornale.-
-Se farai carriera con l'arte non ti servirà il giornale.-
-E se succede il contrario? Avrò perso il lavoro e rimarrò senza niente.-
-Non ci vuoi proprio provare?-
-Certo che ci proverò! Solo che non ora.-
-Non rimandare per sempre...-
-Lo so, lo so. Allora come stanno andando le cose in giro per la Germania?-
-Benissimo... Ehm, stanno andando così bene che prolungheremo il tour!- Sgrano gli occhi ed inizio a balbettare.
-Cosa?! Come?!-
-Andremo in America...-
-America? Porca mi...- faccio un respiro -Non tornerai più, eh?-
-Tornerò, ma non so quando.-
-Che cosa bella da dire alla tua ragazza.-
-Luna, lo sai che...-
-... non dipende da te, sì lo so.-
-Scusami.- Dice quella parola con tanta dolcezza che non riesco a non perdonarlo all'istante; che ci posso fare, mi scelgo le situazioni peggiori, un po' è anche colpa mia.
-Ti amo- gli sussurro piano.
-Anche io.- Risponde anche lui sussurrando. Dopo quella notizia continuiamo a parlare per molto tempo ancora, Noemi mi porta la cena in camera e la ringrazio. Ci salutiamo solo quando mi rendo conto che è tardi e che non sono ancora pronta per uscire con Miranda e Greg.
I Bla Bla dell'Autrice
Non ho scusanti, purtroppo lo so bene. Saranno passati due mesi, ma è stato pazzesco, non capite come può cambiare la vita in sessanta giorni e poco più! Sinceramente ho scritto moltissimo, ma l'altra fanfiction a cui sto lavorando da un bel po' (sarà da novembre o forse anche ottobre che ci lavoro) e che pubblicherò penso a fine agosto, finita o no (volevo prima finirla e poi pubblicarla, ma qua la vedo male). Non è sui Tokio Hotel, ma sugli SHINee (sto constatando che stanno facendo successo ultimamente, io ascolto il K-Pop dall'estate scorsa grazie ad una persona che conosco) ed è la cosa migliore che io abbia mai scritto (oddio). Questo capitolo era a nemmeno l'inizio un'ora fa, ora è finito... °-° Mi stupisco di me, dato che sono iper lenta! Va be', bla bla finiti! Spero che qualcuno voglia ancora leggere questa storia .-.