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Autore: SunlitDays    29/06/2011    6 recensioni
La prima magia accidentale di Lily
Scritta per il contest "Le Prime Volte Non si Scordano Mai" di Robinki
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Ginny Weasley, Harry Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Nick Autore: SunlitDays AKA terachan
Titolo: Mai Ignorare Lily Luna Potter
Personaggi: Lily Luna Potter, famiglia Potter
Genere: Comico
Conto Parole: ~1300
Avvertimenti: qualche ripetizione voluta e un velato angst.
NdA: questa fanfiction è stata scritta per il contest "Le Prime Volte non si Scordano Mai" di Robinki.


La prima volta che Lily Luna Potter ebbe uno scoppio di magia accidentale era una di quelle giornate d'estate, quando una pioggia sottile cadeva dal cielo come tanti aghi illuminati da un sole troppo testardo per rintanarsi dietro le nuvole. Lily odiava quei giorni. Troppo caldo per starsene in casa, troppa pioggia per uscire in giardino.

Quando Lily si svegliò quella mattina, con un fievole raggio di sole a illuminarle il viso e un dolce odore di pioggia a solleticarle il naso, seppe subito ciò che doveva fare.

Scese giù in cucina con il suo migliore broncio da Oh-Come-E'-Dura-La-Mia-Vita, le braccine incrociate al petto per dimostrare che non si sarebbe arresa facilmente. Quasi perse la sua espressione stoica quando sentì il profumo dei muffin ai mirtilli, ma si ricompose subito, marciando verso sua madre come pronta a entrare in guerra.

I suoi fratelli erano già a tavola, bisticciando come solito perché James aveva rubato del bacon dal piatto di Albus e Albus piagnucolava chiamando la mamma.

La mamma però non ascoltava, era in piedi davanti alla finestra guardando i riflessi del sole nelle pozzanghere. Lily le si avvicinò pronta ad annunciare che sarebbe andata a giocare in giardino pioggia o no, e il muffin più grande era il suo perché sì! Ma la mamma continuava a guardare le pozzanghere come aspettando che qualcuno ne uscisse fuori nuotando e Lily si rese conto che era venerdì e suo padre non era ancora tornato da lavoro.

La mamma aveva sempre quell'espressione quando papà partiva per una mistio- una miscio- una di quelle cose che lo facevano star fuori casa per settimane e lo facevano tornare sempre sporco e con un cattivo odore.

Lily rilassò le labbra e lasciò cadere le braccia ai fianchi. Non sarebbero serviti a nulla oggi quelli che i suoi genitori chiamavano "capricci" e che Lily aveva capito da tempo che potevano farle avere quello che voleva. La mamma quel giorno non li avrebbe ascoltati, avrebbe guardato le pozzanghere per tutto il giorno probabilmente, e comunque in genere funzionavano meglio con papà.

Così si sedette a tavola, dove il suo piatto preferito con il disegno animato di "Maggiolino il Mago Birichino" la aspettava.

« Questo è mio! « disse ai suoi fratelli, prendendo il muffin ai mirtilli più grande.

« Questo è mio! » la scimmiottò James, Lily gli fece la linguaccia.

Albus si era seduto al posto di papà, il più lontano da quello di James e guardava suo fratello maggiore con diffidenza, come aspettandosi che le braccia di James si allungassero per magia per rubare un'altra fetta di bacon. E non sarebbe stata la prima volta.

Lily cominciò a mangiare ascoltando distrattamente i battibecchi dei suoi fratelli e pensando che era arrivata l'ora di fare la pipì, ma prima avrebbe trangugiato tutti i muffin.

« Sei un cacasotto » stava dicendo James.

« Non è vero!» arrivò la risposta di Al.

« Mamma, James ha detto cacasotto » s'intromise Lily. La mamma sembrò svegliarsi improvvisamente, si voltò e li guardò severamente.

« James, non dire parolacce. Lily, non ripeterle. Al, mastica prima di ingoiare » e cominciò a lanciare incantesimi di pulizia a destra e a manca, con un'espressione che fece capire Lily che sarebbe stato meglio fare la brava oggi.

« Papà quando torna? » chiese Albus.

« Presto » rispose secca mamma e si accanì su una macchia di cioccolato sul tavolo come se le avesse fatto un torto personale.

« Non doveva tornare ieri? » domandò James.

« Tornerà oggi. Sì, oggi » replicò mamma e agitò la bacchetta talmente forte che tutti i piatti regalati da zia Muriel saltarono in aria con uno scatto e colpirono il soffitto, frantumandosi in mille pezzi. La agitò di nuovo e le schegge si fermarono a mezz'aria, evitando così che cadessero sulle loro teste. Un'altra onda e tornarono tutti come nuovi, puliti e splendenti come se nessuno ci avesse mai mangiato sopra.

Lily adesso doveva urgentemente fare pipì, ma la mamma sembrava intenzionata a vincere il premio di Migliore Casalinga dell'Anno e James aveva cominciato a prendere in giro Albus sulla sua scarsa abilità sulla scopa e Albus ripeteva « Non è vero! Non è vero! » e Lily non aveva mai superato la sua paura del Gabinetto Mostro.

Le fiamme del caminetto diventarono verde e ci fu silenzio all'improvviso. La mamma assunse la posa di benvenuto che assumeva ogni volta che era nervosa e qualcuno si presentava a casa senza preavviso. Con le gambe piegate e la bacchetta pronta. Era un saluto buffo, pensava Lily. Non molto accogliente. Gli adulti erano così strani.

Poi papà uscì dal camino, sporco di fango, cenere e macchie di pittura rosse, e la mamma lanciò un grido e si gettò tra le sue braccia. Lily non aveva mai capito perché a papà era permesso giocare con il fango e con la pittura e a lei no. Era un'ingiustizia. James e Albus si precipitarono a salutarlo e poi cominciarono a bisticciare su chi dovesse arrivare prima e Lily cominciava ad avere seri problemi con la vescica.

« Devo fare la pipì » annunciò, con la sua migliore voce squillante.

Nessuno sembrò sentirla. Mamma e papà erano ancora abbracciati, le bocche incollate, Albus e James erano impegnati in una lotta Babbana.

Lily urlò più forte. « Pipì, pipì, pipì, pipì... » prima o poi la mamma sarebbe corsa da lei e l'avrebbe portata in bagno. Doveva solo impegnarsi di più.

Un vaso rotto da Albus, due pugni di James, e tre baci dei suoi genitori dopo, Lily era davvero arrabbiata. Prese un respiro profondo, chiamò a raccolta tutta la sua indignazione per esser stata ignorata e lanciò un grido.

I piatti che la mamma aveva appena riparato si frantumarono di nuovo, dal piano di sopra si sentì un rombo e un oggetto bianco di porcellana volò dalle scale, fermandosi ai piedi di Lily. Lei non si fermò a contemplare gli sguardi basiti dei suoi genitori e dei suoi fratelli. Trafficò con il suo pigiamino rosa e si sedette sul gabinetto emettendo un soddisfatto "aahhh", quando finalmente si liberò.

I suoi genitori lanciarono esclamazioni di gioia e la abbracciarono come se Lily avesse appena elencato i Dodici Usi del Sangue di Drago. Forse doveva gridare più spesso o forse alla mamma il servizio di piatti di zia Muriel non piaceva proprio, fatto sta che Lily si sentì molto orgogliosa di se stessa.

« Non è giusto » sentì Albus lamentarsi. « io la prima volta che ho fatto una magia ho solo fatto diventare i capelli di James verdi ».

« Questo perché sei un buono a nulla » fu la risposta di James.

E ricominciarono a litigare, ma Lily era troppo impegnata a stringere le braccine attorno al collo del suo papà e pensò a quanto le era mancato e che ora la mamma avrebbe riso di più e non sarebbe stata sempre arrabbiata, e appena avrebbe smesso di piovere sarebbero andati tutti a fare un giro sulle scope.

Papà odorava di bruciato e di qualcosa di ferroso, che non sembrava pittura, e la mamma aveva il solito profumo di fiori, e Lily chiuse gli occhi, contenta, appagata e al caldo tra le braccia dei suoi genitori.

   
 
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