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Autore: celtics    04/07/2011    1 recensioni
Dopo una sanguinosa battaglia con i cavalieri jedi, l'ex senatore ed ex cancelliere della Repubblica Palpatine, s'insediò al comando dell'Impero da lui costruito e voluto da molto tempo: egli era un maestro Sith assetato di potere Lord Sidious.
Nel suo insediamento era stato aiutato dal suo giovane allievo Sith: il Signore Oscuro Lord Darth Vader.
Egli era un misto tra uomo e macchina a causa del duello perduto contro il suo ex maestro jedi Obi-Wan Kenoby.
La sconfitta, avvenuta sul pianeta ricoperto di lava Mustafar, e le ferite riportate nel duello contribuirono a far sprofondare il suo cuore in un lago nero come la pece e a far nascere un sentimento d'odio profondo verso coloro che erano la causa del suo stato e della separazione dalla sua amata Padme Amidala.
Come premio per la sua fedeltà, l?imperatore Palpatine, regalò al Signore Oscuro lo Star Destroyer "Executor", il più grande tra i distruttori stellari della flotta imperiale, con l'ordine di dare la caccia a tutti gli jedi esistenti nell'Universo ed eliminarli.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quando Leia vide entrare il Signore Oscuro con al suo fianco il droide inquisitore IT-O incominciò ad aver paura; continuava ad appiattirsi contro l'angolo della sua cella alla disperato ricerca di una via d'uscita che non c'era.
 
Lord Vader troneggiava su di lei in silenzio, vedeva la sua paura crescere mentre spostava lo sguardo da lui al droide inquisitore...non poteva darle torto visto la sua fama e quella del piccolo droide.
 
Continuarono a guardarsi in silenzio studiandosi a vicenda: la principessa cercava di non dare a vedere la paura che cresceva in lei ogni minuto che passava e Lord Vader non sapeva che fare quindi sospirò e si sedette di fronte a lei:
 
-E ora che ne dice di una tisana alderaniana? Questo mio piccolo amico è in grado di riprodurre bevande di ogni tipo.
 
La povera principessa Leia guardò il Signore Oscuro, la sua mente era un vortice di domande a causa di quell'assurdo comportamento.
 
Il Signore Oscuro incominciò a ridere, sommessamente, divertito per l'espressione della sua prigioniera:
 
-Non offenderti mia cara ma la tua espressione è troppo buffa...il piccolo ITO qui è solo in grado di fare bevande a causa di un piccolo birbantello che l'ha modificato e non è più in grado di fare l'inquisitore.
 
Laia continuava a guardarllo con i suoi grandi occhi nocciola resi ancora più grandi dal disorientamento:
 
-Se la tua tattica era quella di sorprendermi ci sei riuscito. Cosa vuoi da me Lord Vader e come mai tutta questa gentilezza e cordialità.
 
Era proprio come sua madre, anche nelle situazioni più disperate, rimaneva combattiva era veramente una ragazza forte e se ne compiacque:
 
-Non so come fare con te. Non posso farti fuggire senza un aiuto esterno, mi scoprirebbero in un nano secondo, e stai per dover superare una prova molto dura.
 
Lei lo guardò stranita, tutto il discorso non aveva senso e le ultime parole erano state dette con un tono di amarezza che la colpì in particolar modo:
 
-Che cosa stai dicendo? Perché vuoi confondermi...speri che io possa fidarmi di te fino a farti delle confidenze?
 
Il Signore Oscuro si rialzò e andò in fondo alla piccola cella come a voler guardare fuori...peccato che c'era una parete d'acciaio:
 
-Non cerco confidenze...tu sai dove ti trovi inq uesto momento? -la ragazza fece cenno di no- Questa è la Morte Nera, una stazione di battaglia con sopra il super laser che verrà collaudato oggi...è puntato su Alderaan e lo distruggerà.
 
Mano a mano che Lord Vader parlava, Leia si sentiva ghiacciare il sangue nelle vene...non riusciva a credere a quello che il Signore Oscuro le stava dicendo ma, nello stesso tempo, sapeva che era la verità: il destino del suo pianeta era segnato e riuscì solo a balbettare:
 
-Alderaan è un pianeta pacifico, non ci sono armi laggiù.
 
Il Signore Oscuro si era ripromesso di non farsi coinvolgere ma, sentendo la disperazione nella voce di Leia, il suo cuore gridò con lei tutto il dolore che provava.
 
Lord Vader si girò e si sedette accanto a lei e le prese le mani, maledicendosi per quel gesto ma non potendolo evitare, e gliele accarezzò dolcemente:
 
-Lo so mia piccola principessa ma qui è Tarkin che comanda ed io non posso interferire...posso solo cercare di arginare i danni.
 
Leia lo osservava con le lacrime agli occhi...la voce del Signore Oscuro, nonostante il modulatore e la maschera, era arrivata a lei con una dolcezza tale da riscaldarle il cuore.
 
Non riusciva a capire cosa stava succedendo: quello che aveva davanti era il Signore dei Sith, il terrore delle galassie, ma ora lei sentiva che c'era dell'altro un qualcosa che lui celava agli altri ma che con lei non riusciva a nascondere:
 
-Cos'hai intenzione di fare di me e degli abitanti del mio pianeta?
 
Il Signore Oscuro sapeva che lei aveva percepito quello che c'era veramente dietro la maschera che portava, non era proprio riuscito ad evitarlo come non gli era riuscito con Luke 20 anni prima...erano i suoi figli in fondo, ma sapeva che ancora lei non riusciva a creder a ciò che percepiva...la sua terribile fama glielo impediva:
 
-Alderaan è segnato ormai, io non posso evitare che venga distrutto.
 
I singhiozzi uscirono incontrollabili a Leia e questo portò il Signore Oscuro a scoprire il suo piano anche se non ne aveva avuto l'intenzione:
 
-L'ho già fatto evacuare Leia, saranno agenti imperiali a morire al loro posto...chi è sensibile alla Forza, come Palpatine, deve sentire le urla della gente che muore.
 
Leia si era calmata cullata dalla sua voce e dalle sue parole che, incredibilmente, lei sapevano che erano sincere:
 
-Tu sei un Sith, perché stai facendo questo?
 
Il Signore Oscuro sospirò: accidenti quanto s'era esposto con lei ma il suo cuore e la sua impulsività erano da sempre il suo tallone d'achille.
 
Si alzò e si diresse nuovamente verso la parete d'acciaio:
 
-Obi-wan sta venendo qua per portare i piani al senatore Organa ma arriverà tardi ma arriverò in tempo per salvare te...non dirgli niente di tutto ciò che è successo qui se Palpatine scoprisse che, invece di torturarti per scoprire l'ubicazione della base ribelle, abbiamo amorevolmente chiacchierato io sarei un uomo morto.
 
Leia era sempre più sconcertata da ciò che le stava accadendo: 
 
-Ma perché?
 
-20 anni fa mi è successo qualcosa che ha riportato in me la speranza di poter tornare ciò che ero prima di questa maledetta maschera...ho giurato che avrei fatto di tutto per fermare quel pazzo e proteggere due persone in particolare che, forse, avrebbero fatto ciò che io non sono riuscito a fare.
 
Il Signore Oscuro si bloccò si rendeva conto che si stava esponendo troppo ma non riusciva ad essere l'uomo nero con lei:
 
-Decisi, allora, di usare questa maschera a mio vantaggio facendo credere alla galassia intera che ero un massacratore di jedi e di tutti i dissidenti di Palpatine mentre, in realtà, li ho nascosti in un posto sicuro compresa la tua vera madre.
 
A quelle parole Leia sussultò involontariamente perché nessuno sapeva che fosse la sua vera madre quindi come faceva Lord Vader a sapere?
 
Il suo cuore era un tumulto di emozioni ed il Signore Oscuro le accoglieva tutte dentro si se per cercare di dare conforto alla donna che aveva davanti a se così fragile eppure così forte: non riusciva a restare insensibile proprio non ci riusciva tant'è che stavolta, oltre a sedersi accanto a lei, l'abbracciò accarezzandole i capelli per confortarla:
 
-Tu devi essere forte mia piccola principessa, non permetterò che ti venga fatto del male. Tu sei una della due persone che io e il mio equipaggio abbiamo giurato di proteggere ma nessuno deve sapere tutto ciò. Abbi fedi in Obi-Wan arriverà e ti salverà ma dovrà sempre credere che io ti abbia torturata per avere le informazioni sulla base ribelle ed hai fatto la scelta giusta ed affidare quei piani a C1P8 è un ottimo droide astromeccanico e molto fedele.
 
Leia si sentiva trasportata in un turbine di sentimenti contrastanti e, contro ogni logica, in quell'abbraccio si sentiva al sicuro e protetta:
 
-Va bene nessuno saprà quello che è successo in questa cella ma perché mi vuoi aiutare?
 
Lord Vader era titubante non sapeva bene cosa fare:
 
-Un tempo ero conosciuto come Anakin Skywalker ed ero segretamente sposato con la Senatrice Padmè Amidala.
 
Leia sgranò gli occhi dalla sopresa: ora capiva il perché di quella familiarità e il calore che provava in quel momento:
 
-Tu sei...
 
Il Signore Oscuro le pose un dito sulle labbra per fermarla:
 
-Si ma devi seppellire dentro di te quello che ti ho detto...se mai dovessi trovarti veramente nei guai chiama il piccolo droide astromeccanico R2-D2, lui ti aiuterà.
 
Leia era ancora sotto shock da quella rivelazione:
 
-Chi è l'altra persona che devi proteggere?
 
-Il tuo gemello mia dolce principessa...anche lui è stato nascosto dietro un sicuro anonimato, tutti credono che l'ho ucciso 20 anni fa invece l'ho nascosto alla galassia intera.
 
Quante rivelazioni tutte in una volta: sua madre ancora viva, un fratello gemello che non aveva mai saputo di avere...tuo padre era tutto troppo sconvolgente da assimilare in una volta sola.
 
-Ascoltami Leia, Tarkin farà distruggere Alderaan anche se gli dirai la vera ubicazione della base.
 
Con quelle poche parole il Signore Oscuro aveva catturato nuovamente la sua attenzione:
 
-C'è un solo modo per riuscire a farti fuggire: convincere Tarkin a far tracciare la nave che ti verrà a salvare.
 
Quelle parole sconvolsero ancora di più Leia ma Lord Vader strinse delicatamente le sue mani:
 
-Avrete un esperto hadi con voi che sarà in grado di colpire, senza problemi, l'unico punto debole della Morte Nera...non abbiamo altra scelta per distruggere questa maledetta stazione spaziale.
 
Leia lo guardava non sapeva perché, in fondo chi le diceva che tutto quello che le aveva raccontato fosse vero, decise di dargli fiducia:
 
-Non tradirei mai i ribelli...farò come dici tu.
 
Il Signore Oscuro sospirò:
 
-Grazie, ora sdraiati e fingiti sofferente e non parlare mai con nessuno di quello che è successo qua dentro.
 
Leia assentì sdraiandosi e si sentiva veramente sofferente per tutto quello che la sua mente e il suo cuore dovevano digerire.
 
Lord Vader, decisamente alterato, raggiunse Tarkin e dovette ammettere il proprio fallimento: la principessa Leia non aveva parlato neanche sotto tortura.
 
Tarkin fece portare Leia al suo cospetto e la minacciò di collaudare il super laser della Morte Nera sul pianeta Alderaan; a quel punto Leia capitolò:
 
-Dantooine, la base si trova su Dantooine.
 
Sul suo volto si dipinse un ghigno di trionfo, quella maledetta stupida aveva finalmente ceduto:
 
-Molto bene, peccato che sia troppo lontano...fate fuoco.
 
Leia si accasciò ai piedi del Signore Oscuro che non mosse un muscolo verso di lei...anche ad anni luce di distanza il maestro Obi-Wan sentì migliaia di voci urlare dal terrore per poi  spegnersi in un solo colpo.
 
Il povero vecchio si accasciò sul sedile del Falocn facendo preoccupare Luke e i droidi.
 
Anche Luke aveva percepito la morte di molte persone ma veva più informazioni di Obi-Wan e aveva fiducia che non era successo qualcosa di veramente grave.
 
Han li chiamò per farli andare nella cabina di pilotaggio: stavano per uscire dall'iperspazio erano arrivati ad Aldraan, fortunatamente in ritardo sotto un certo punto di vista.
 
Appena usciti furono investiti da uno sciame di asteroidi che, in realtà, erano i resti del distrutto pianeta Alderaan.
 
Rimasero tutti sconvolti: dove prima c'era un rigolioso e pacifico pianeta ora c'era il nulla con vicino una stazione spaziale che non prometteva niente di buono.
 
Han invertì immediatamente la rotta ma il Falcon veniva attirato inesorabilmente all'interno della Morte Nera da un raggio traente che lo fece atterrare dolcemente in un hangar dove venne circondato dai cloni imperiali che entrarono armi in pugno.
 
Un ufficiale imperiale si avvicinò al Signore Oscuro:
 
-Questa è la nave che ci è sfuggita a Tatooine, in base ai registri di bordo è stata abbandonata poco dopo la fuga.
 
Il Signore Oscuro continuava a guardare il Falcon, nascosta dal casco un sorriso si aprì sul volto di Lord Vader: lo sentiva, il suo vecchio maestro era finalmente arrivato e non era da solo:
 
-Smontatela pezzo per pezzo voglio essere sicuro che sia veramente vuoto.
 
Il Signore Oscuro si voltò e se ne andò per raggiungere Tarkin per informarlo che Obi-Wan era li per lui.
 
Intanto l'equipaggio del Falcon uscì dalle false paratie in cui si erano nascosti: paratie costruite per il contrabbando che gli avevano dato un minimo di speranza.
 
Con uno stratagemma riuscirono a catturare delle guardie e a rubare le loro divise.
 
Il gruppo si divise in 3: Obi-Wan avrebbe spento il raggio trente per permettere al Falcon di fuggire, Luke,Han e Chewbacca sarebbero andati nelle celle di detenzione per liberare la principessa e i 2 droidi sarebbero rimasti nella sala di controllo per intervenire in caso avessero acuto bisogno d'aiuto.
 
Non fu facile portare fuori la principessa dalle prigioni ma, dopo varie vicissitudini tra cui un tuffo nello scarico dei rifiuti, riuscirono a raggiungere l'hangar dove si trovava il Falcon e e 2 droidi.
 
Intanto Obi-Wan, dopo aver staccato il raggio traente, si preparò ad affrontare il duello con il suo ex allievo: Darth Vader il quale non si fece attendere troppo:
 
-Non saresti dovuto venire vecchio, i tuoi poteri sono deboli. Quando mi lasciasti io ero solo un allievo ora sono io il maestro.
 
Obi-Wan accese la sua spada laser:
 
-Solo un maestro del male Darth e se mi ucciderai io diventerò ancora più forte.
 
Con movimenti lenti, ma ben calibrati, i due uomini incominciarono il duello a spade laser che presto attrasse l'attenzione dei cloni che erano a guardia del Falcon i quali si spostarono tutti per vedere meglio il duello.
 
Approfittando di questa distrazione i due droidi e gli umani corsero verso il Falcon ma anche loro si bloccarono alla vista del Signore Oscuro che duellava con il vecchi jedi e anche i due duellanti si accorsero dei fuggiaschi che tentavano di risalire sul Falcon.
 
Il Signore Oscuro sorrise: quant'era cresciuto il suo ragazzo erano passati 10 anni dalla loro separzione.
 
Era fiero di lui, era riuscito a ricongiungersi a Obi-Wan e Chewbacca e con l'aiuto di Han e dei 2 droidi a liberare Leia e ora lui aveva solo un'ultima cosa da fare anche se questo significava separarsi di nuovo dai suoi figli.
 
Obi-Wan, quando vide il gruppo con Leia, sorrise: erano riusciti a salvare la lor ultima speranza ed ora poteva farsi uccidere dal suo vecchio padawan senza rimpianti.
 
Approfittando di quell'attimo di distrazione il Signore Oscuro incrociò di nuovo la spada con quella del vecchio e lo spinse forte al di la della paratia che si stava chiudendo perché Luke, con il blaster, aveva colpito il pulsante di chiusura mandandolo in corto circuito.
 
Obi-Wan si rialzò in fretta e facendosi strada a colpi di fendente salì sul Falcon con gli altri e schizzarono fuori dall'hangar inseguiti dai caccia TIE imperiali che Luke e Han distrussero attraverso le torrette del Falcon e, entrando nell'iperspazio, si avviarono verso Yavin 4 vera sede della base ribelle.
 
Obi-Wan fu pensieroso durante il viaggio: era convinto che Darth Vader l'avrebbe ucciso invece per un colpo di fortuna quella spinta più forte gli aveva salvato la vita.
 
Appena atterrati l'unità C1P8 fu portata dai tecnici per recuperare i dati sulla costruzione della Morte Nera per studiarli e trovare, così, il punto debole.
 
Qualsiasi arma, per quanto letale potesse essere, aveva un punto debole e la Morte Nera non faceva eccezione: un piccolo tubo di scarico era il suo.
 
I caccia ribelli non venivano considerati una minaccia per la stazione per cui, una volta entrai nel canalone, il fuoco di sbarramento non ci sarebbe più stato e un colpo fatto entrare nel buco di scarico sarebbe arrivato al nucleo centrale distruggendo la Morte Nera. 
 
Era già tutto pronto quando un'allarme risuonò su Yavin 4: la Morte Nera stava arrivando per distruggerli.
 
Per Leia non fu una sorpresa lei sapeva già che sarebbero stati tracciati e seguiti...Lord Vader glielo aveva detto.
 
Tutti i caccia ribelli si alzarono in volo per andare ad affrontare quella base spaziale così enorme in confronto a loro: anche OPbi-Wan e Luke facevano parte della squadriglia.
 
Molte volte fu tentata quella corsa nel canalone ma, alla fine, i colpi esplodevano di lato inoltre Lord Vader con altri piloto si erano alzati in volo con i caccia TIE per intercettare i caccia ribelli.
 
IL tempo stava per scadere quando Luke, Obi-Wan e Wedge iniziarono la corsa nel canalone prontamente seguiti da Lord Vader e 2 cloni piloti.
 
Ormai erano sotto tiro: Wedge dovette lasciare la corsa perché aveva subito qualche danno...rimanevano solo Obi-Wan e Luke.
 
Lord Vader stava pensando come agire quando percepì l'avvicinarsi di Han con il Falcon che sparò, colpendolo, su un caccia TIE.
 
Il Signore Oscuro ne approfittò per colpire l'altro, fingendo la distrazione, e allontanandosi roteando.
 
La voce felice di Han Solo li raggiunse alla radio:
 
-Forza amici, fate saltare questo coso e torniamocene a casa.
 
E così fecero obi-Wan, prima, Luke, un secondo dopo, spararono centrando il bersaglio: la Morte Nera esplose nell'attimo in cui i colpi raggiunsero il nucleo centrale. 
 
Alla base di Yavin 4, quel giorno, si festeggiarono gli eroi che avevano contribuito a salvare la galassia da una stazione da battaglia terrificante.
 
Oltre a Obi-Wan e Luke anche Han Solo e Chewbacca entrarono a far parte della ribellione: il giovane corelliano aveva trovato quella famiglia che non aveva mai avuto in vita sua.
   
 
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