06/07/2011
6 recensioniSedevo tranquillo sulla panca della Sala Comune, mentre leggevo un libro di pozioni.
Il portone si spalancò e fecero il loro ingresso lo sfregiato con i suoi amici.
Lo sguardo della mezzosangue si posò subito su di me, per poi spostarsi immediatamente su lenticchia.
Ricordavo ancora l’episodio avvenuto nella mia villa.
Sicuramente la manica di quel maglione nascondeva ancora la cicatrice lasciata da Bellatrix.
Cicatrice che io non ero riuscito a fermare, paralizzato dalla paura.
Chiusi il libro di botto, infastidito dalle risate della compagna di Potter e mi alzai.
Lanciai un’occhiata alla Granger, che continuava a fissarmi e uscii.
Percorsi un tratto di corridoio e mi rifugiai nella mia camera.
Presi le cuffie dell’oggetto babbano che avevo rubato e iniziai ad ascoltare le mie canzoni preferite steso sul letto.
Le immagini di quella sera continuavano a balenarmi nella mente.
Le grida.
Le suppliche.
Tutto un’enorme insieme di sentimenti racchiuso in una stanza.
Mi alzai e raccolsi la mia cartella, diretto a lezione di pozioni.
Uscii dalla sala comune e svoltai a destra, diretto a lezione.
Sulle scale vidi una figura rannicchiata.
Mi avvicinai per infastidire quello che pensavo fosse una matricola invece, la trovai piegata su se stessa a piangere.
Mi fermai a fissarla finchè lei non si accorse di me.
- Vattene – sibilò.
Senza dire una parola proseguii per la mia strada, lasciando la mezzosangue da sola.Il professore fu abbastanza buono da lasciami in pace per tutta la lezione e quando passai davanti alle scale la Granger non c’era più.
Posai i libri nella mia camera e andai a cenare.
Il mio tavolo era praticamente deserto, mentre quello dei Grifondoro era strapieno.
Non mangiai praticamente nulla e uscii dalla stanza.
Avevo notato che lo sfregiato e lenticchia erano soli.
Dovevo trovarla.
Cercai in qualsiasi angolo del castello finchè non la trovai seduta nella torre di astronomia.
- Perché mi perseguiti, Malfoy? – chiese lei sprezzante, quando mi vide.
- Potrei farti la stessa domanda – risposi.
Lei mi fulminò con lo sguardo – Ogni sera faccio degli incubi che quasi mi uccidono. Tu sei sempre la, fermo in quel maledettissimo angolo, a vedermi soffrire…Mi avvicinai e le porsi il palmo – Sono un codardo, Granger. Non sono mai stato così spaventato in tutta la mia vita. Ti odiavo, ma non riuscivo a vederti soffrire in quel modo. Volevo aiutarti, ma…
Lei sorrise – Vallo a raccontare a qualcun altro, Malfoy.
Mi inginocchiai – Ti sto dicendo la verità. Mi odio per non averti aiutato. Mi odio perché so che quella cicatrice non andrà mai via. Mi odio perché ora tu stai soffrendo per un mio stupido errore.
Sono uno stupido a dirtelo ma, Granger, io ti chiedo scusa. Ho fatto così tante cazzate nella mia piccola esistenza che mi sembrerebbe assurdo rimediare, ma è quello che sto cercando di fare adesso.
Lei fissò il mio palmo aperto e appoggiò la sua mano calda sulla mia – Malfoy, tu non sei come gli altri mangiamorte. Non so se credere a tutto ciò che hai detto. Forse mi sbaglierò, ma è meglio rischiare che non fare nulla. Ti perdono per quello che hai fatto.
I miei occhi si illuminarono – Grazie, Granger.
angolo autrice
Non so nemmeno cosa dire, quando ho scirtto la ff ho pensato semplicemente a cosa la povera Hermione ha dovuto passare a villa Malfoy.
Draco non l'ha aiutata per i suoi mille motivi e ovviamente si sente la causa di tutto questo.
L'unica cosa che può fare è chiedere il perdono di Hermione per eliminare anche i suoi brutti ricordi del passato.