My Crazy Christmas Holidays
o6. I Misjudge You
22 Dicembre 2011, Pov Rebecca...
Sono stanca, molto stanca.
Sono le quattro del mattino, è buio e io me ne sto seduta su un marciapede con la
valigia accanto come una scema.
Tutta colpa di Jared. Ieri sera siamo rientrati all'una ma nonostante ciò il
cantante ha voluto lasciare la partenza a quest'ora oscena!
Quando fa così mi viene voglia di ammazzarlo.
Mentre penso a quale tortura infliggergli il loro pullman sbuca dall'oscurità, si avvicina e si ferma
davanti a me.
Shannon scende e prende la mia valigia.
- Ci aspetti da tanto? - domanda preoccupato.
- No, non ti preoccupare. Sono arrivata un minuto fa.
Lui mi sorride sollevato.
Dentro il pullman c'è già Chiara ad aspettarmi.
Jared mi dice ridacchiando che da quando è salita da l'assillo a Tomo, che alla fine
per farla tranquillizzare si è messo a insegnarle a suonare.
Ora infatti la mia amica è troppo concentrata a suonare bene per fare bella figura
con il suo amato. E a quanto pare ci riesce benissimo.
Tomo la osserva stupefatto, colpito da come apprende velocemente e da come mette
subito in pratica i suoi insegnamenti.
Contenta mi siedo sul divano accanto a Jared, o meglio, mi sdraio letteralmente su
di lui e mi lascio avvolgere dalle sue braccia.
- Sei stanca?
- Un pò - biascico assonnata.
- Allora dormi - sussurra accarezzandomi i capelli.
- Non ci riesco, sono troppo agitata.
Jared mi bacia la fronte e comincia a cantare piano piano "100 Suns".
Cullata dalle sue parole mi addormento avvinghiata a lui.
22 Dicembre 2011, Pov Tomo...
Venti minuti prima...
- Hey ragazzi!
Eccola, è lei.
Dalle scale proviene la sua voce, la sua risata, il tonfo della sua valigia sul
pavimento.
- Dov'è Tomo? - la sento domandare.
Oh no. Io non ci sono, vorrei urlare.
- Di sopra - le risponde Shannon. Più tardi lo strangolerò nel sonno.
Chiara lo ringrazia dell'informazione e si precipita di sopra.
Meno due scalini, meno uno, la porta si sta aprendo...
- Ciao Mofo! - esclama euforica con il suo solito sguardo maniaco.
Mi inquieta quando mi guarda così!
- Ciao Chiara - borbotto io dall'alto del letto di Jared.
- Divertito ieri sera?
- Si molto.
Lei sorride.
- Sono contenta.
Io non dico niente. Lei continua a guardarmi come se volesse saltarmi addosso da
un momento all'altro. Spaventato mi avvicino al muro.
- Che ci fai lassù?
- Cerco di riposarmi - rispondo secco.
- Ah - un espressione delusa emerge sul suo volto e mi fa sentire terribilmente in
colpa.
Sospirando scendo dal letto.
- Senti...io ci provo ma non riesco a dormire quindi pensavo di mettermi a suonare. Ti va se ti
insegno?
I suoi occhi si illuminano.
- Ovvio! - urla avvinghiandosi al mio braccio.
- Se non mi lasci non posso prendere la chitarra - le dico ridacchiando.
Lei subito mi molla scusandosi.
Dopo aver preso la mia fedelissima Gibson trascino Chiara di sotto, dove ci sediamo
sul divano.
Comincio spiegandole come impugnare al meglio la chitarra, a quali note corrispondono le
corde e facendole suonare qualche accordo.
La prima cosa che ho pensato appena Chiara, in preda all'emozione, ha quasi fatto cadere
la mia chitarra è stato "Perchè a me?". Ora però la guardo vermente colpito.
E' come una piccola spugna che assorbe tutto ciò che le dico e senza problemi lo mette in
pratica. Per essere la prima volta che suona è davvero brava.
Si ricorda perfettamente tutto ciò che le dico, non sbaglia gli accordi e suona in maniera fluida.
- Senti un pò - mi dice tutta contenta.
Dopo un attimo di esitazione comincia a suonare Smoke On The Water.
La guardo sorpreso.
- Me l'ha insegnata una mia amica. Per ora so fare solo l'inizio.
- Sei bravissima!
Alla mia esclamazione le si avvampano le guance e imbarazzata Chiara sposta il suo sguardo sul
pavimento.
- Dai continua.
Sempre più rossa in viso riprende a suonare Closer To The Edge come le ho insegnato. Agitatissima
ad un certo punto sbaglia.
- Ho sbagliato. Sono un disastro.
Le sorrido apprensivo. Com'è dolce.
Forse ho sbagliato a scappare da lei per via della sua fissazione. Sono stato molto cattivo.
Ora che la osservo meglio non è poi così male. E' simpatica, dolce, sa suonare e mi adora.
Pensare che l'ho scansata per tutto questo tempo mi fa sentire un idiota.
- A cosa stai pensando Tomo?
Chiara mi guarda curiosa.
- A niente. Ero solo preso dalla musica.
- Ma se suono malissimo!
- Sei matta! - le dico dandole una spinta.
Lei ride e mi restituisce la spinta. Che bella risata, penso.
Tomo che ti succede? Tu hai la tua Vicky che ti aspetta a casa.
Prima che altri strani pensieri mi assalgano il pullman si ferma ed entra Rebecca, raggiante
come sempre.
Subito io e Chiara abbandoniamo il divano per lasciarlo agli altri e ci spostiamo di sopra per suonare.
Prima di sparire Rebecca mi fa un "ok" con la mano probabilmente contenta del mio nuovo
atteggiamento con la sua amica.
Quel piccolo gesto mi fa sentire, non so...realizzato!
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Primo Pov di Tomo. Un disastro scusate ç_____ç
Via corro a rimediare con un altro capitolo. Ah una cosa, per chi non lo sapesse MISJUDGE vuol dire "giudicare male".
Un bacio, Reb