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Autore: kamy    08/07/2011    1 recensioni
La verità è un concetto relativo. Non esiste solo il rosso e il bianco. Non esiste solo la vita e l'inesistenza. Chissà se chi ti dice di essere tuo amico, chi ti dice di amarti, è disposto ad accettarti comunque. Prima ff del genere, continuo solo se volete.
Genere: Romantico, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Prompt:
Condensa



Cap.17 La caduta di Ray

"In questo posto hanno parecchi problemi di condensa" sussurrò il professor Kappa.
"Non pensi che ormai potresti camminare da solo?" domandò Rey. Il professore voltò lo sguardo arrossendo.
"Brooklyn e Hitoshi sono rimasti indietro di parecchio. Non vorrei perdermi anch'io" biascicò.
"Condensa?" domandò Max, sporgendo il capo in avanti. Kappa negò con la testa, raddrizzandosi gli occhiali.
"Parlavo dell'umidità in questo posto" spiegò. Si voltò, guardando Anjierika e Hilary che trascinavano Yuri, tenendolo in piedi.
"Questo posto è un labirinto tutto uguale" si lamentò Daichi. Una serie di rivelatori di peso scattarono nel pavimento sotto i loro piedi, facendo scattare una serie di allarmi dentro la sala di controllo sopra il campo di battaglia. Il gruppetto passò oltre un grosso portale, che si chiuse alle loro spalle. Ci fu una pioggia di freccette narcotiche, Brooklyn fu preso diritto al collo, mentre Hitoshi alle gambe e alle spalle.
"Fratellone!" gridò Takao.
Una parete di metallo scese davanti a Hitoshi, separando i due dal resto del gruppo. Sul soffitto si accesero una serie di luci da stadio che abbagliarono Takao, i suoi occhi si arrossarono e le sue iridi marroni divennero liquide. I ragazzi affondavano nella sabbia rossastra del deserto che ricopriva il pavimento, schivavano degli ammassi rocciosi rossastri e delle statue di marmo affondate nelle dune ritraenti i loro beatpower.
"Siamo in una gigantesca conca di ceramica!" gridò Max.
"No, è un campo di beyblade" gridò Kappa dalle braccia di Rey. Il cinese lo mise giù, guardandosi intorno. Si sentì un fischio e i ragazzi, fermandosi, si voltarono. Una piattaforma metallica scese dal soffitto, sopra di essa c'era Kei. Max iniziò a dimenare le braccia e Takao sorrise.
"Kei!" ululò il campione del mondo. Yuri guardò suo fratello, strinse i pugni e digrignò i denti. Kei sbatté un paio di volte gli occhi, fu avvolto da un'aura violacea, allargò le gambe e lanciò il proprio beyblade. La luce che lo avvolgeva gli rendeva viola-rossastre le ciocche di capelli. Il bey di Dranzer andò a colpire la statua che rappresentava il drago azzurro mandandola in frantumi.
"Questa sarà la fine che faranno i vostri bey" disse atono, mentre la piattaforma metallica si bloccava. La fenice nera spalancò le ali, sollevò il capo e lanciò un verso stridulo meccanico. Max impallidì e indietreggiò.
"Oh my God" mormorò. Rey avanzò di un paio di passi e Yuri indietreggiò, mettendosi dietro di lui. Hilary boccheggiò, sentì una fitta al petto e fu colta da un capogiro. Anjirika le mise una mano sulla spalla e strinse.
"La vedremo!" gridò Takao. Lanciò il suo bey seguito dal resto del gruppo, tranne il professore. I beat power leggendari circondarono la fenice nera. Il beyblade di Dranzer girava su se stesso sollevando un polverone rossiccio, mentre Draciel, Dragoon e Draigher gli giravano intorno. Il drago dorato schizzava avanti e indietro tra le dune. I versi delle creature risuonavano tutt'intorno e le luci che fuoriuscivano dalle trottole si riflettevano sul vetro dell'osservatorio sopra di loro. Le iridi verde acqua di Zeo guardavano la scena, il viso del ragazzino era in ombra coperto dai suoi lunghi capelli del medesimo colore. Il bey di Kei si spostava a destra e a sinistra sulla sabbia, evitando i colpi coordinati dei bey degli altri bey-bleaders. Il bey di Daichi saltò dentro il cerchio creato dagli altri bey, attaccando Draciel con la sua sega. Draciel evocò una marea e Draigher la elettrizzò con i propri fulmini. Dragoon immagazzinò dentro il suo tornado l'attacco e lo lanciò contro Black Dranzer. Black Dranzer lanciò contro l'attacco una pioggia di fume nere infuocate, ed una ondata di fuoco oscuro che si condensò come magma. I due attacchi si scontrarono, annullandosi a vicenda con un'esplosione di luce verdastra. Yuri venne sbalzato via e Daichi lo afferrò per un braccio, stringendoselo contro.
"La prossima volta che devo salvare mio fratello, mi conviene non venirci mezzo morto" farfugliò il rosso. Daichi annuì.
"Facciamo così, la volta in cui è Takao che viene posseduto, mi devi giurare che mi aiuti a salvarlo; così siamo pari" ribatté.
"Contaci" sussurrò Yuri, rimettendosi in piedi. Daichi lo lasciò andare e corse, raggiungendo il resto del gruppo. Il beyblade di Kei saettava nel deserto rossastro evitando gli attacchi da sotto la sabbia dello scorpione nero. L'arpia tentò di cavare gli occhi alla fenice nera, che schivò colpendola alla spalla con una beccata. Hilary vide uno schizzo di sangue, mentre la sua creatura indietreggiava volando e gemendo tenendosi una spalla ferita. La fenice nera si abbatté sopra Rey, la tigre bianca saltò mettendosi davanti al suo proprietario. Venne lanciata via e andò a sbattere contro la statua che la raffigurava andando in pezzi, Rey volò via con una ferita sanguinante alla testa, affondando nella sabbia privo di sensi.
"Rey!" lanciò un grido stridulo Max. Il cinese rimase immobile, mentre la sabbia si macchiava del suo sangue. Il beyblade grigio si era scheggiato, quello blu continuava a girare.


  
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